OpenAI, ChatGPT e il problema del copyright

Autore: Carla Cigognini ,
Attualità
1' 53''
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Problemi di copyright per l'organizzazione OpenAI che utilizza l'intelligenza artificiale per la creazione di testi.

Il tema del copyright è molto delicato e sentito nel mondo del giornalismo ed è di queste ore la notizia che OpenAI ha affermato che è impossibile lavorare con il software chatbot ChatGPT senza avere l'accesso a materiale protetto da diritto d'autore.

Il mese scorso il New York Times aveva fatto causa a OpenAI e Microsoft per violazione di copyright accusandoli di "uso illegale" dei suoi articoli per "addestrare" i chatbot e creare pezzi giornalistici di concorrenza.

I Chatbot come ChatGPT vengono infatti "addestrati" utilizzando una enorme quantità di dati, e moltissimi sono coperti da diritto d'autore.

Ora OpenAI ha affermato che non è possibile addestrare modelli linguistici come il suo GPT-4 (la tecnologia che c'è dietro ChatGPT) senza usare queste opere protette da copyright. Ha spiegato:

Il copyright oggi copre praticamente ogni tipo di espressione umana (inclusi post di blog, fotografie, post di forum, frammenti di codice software e documenti governativi) e sarebbe impossibile addestrare i principali modelli di intelligenza artificiale di oggi senza utilizzare materiali protetti da copyright. Limitare i dati di formazione a libri e disegni di pubblico dominio creati più di un secolo fa potrebbe produrre un esperimento interessante, ma non fornirebbe sistemi di intelligenza artificiale che soddisferebbero le esigenze degli utenti di oggi.

E non solo il New York Times ha fatto causa ad OpenAI. Ci sono scrittori famosi nella lista: David Baldacci, John Grisham, Jodi Picoult e George RR Martin hanno citato in giudizio OpenAI a settembre 2023 accusandola di "furto sistematico su scala di massa".

E non parliamo solo di articoli giornalistici. Universal Music e altre due società musicali hanno fatto causa ad Anthropic (una startup americana di intelligenza artificiale fondata da ex membri di OpenAI) accusandola di aver usato testi di canzoni senza averne il permesso.

E anche le fotografie sono a rischio. Getty Images, la famosa agenzia fotografica, ha citato in giudizio il creatore di Stable Diffusion per presunte violazioni del copyright. Stable Diffusion viene infatti utilizzato per generare immagini partendo da descrizioni di testo.

Quale sarà il prossimo passo in questa controversia? Cosa ne pensate? 

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Immagine di copertina via 123RF

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