Un particolare episodio della sitcom How I Met Your Mother presenta un richiamo curioso all'assassino Jeffrey Dahmer; infatti, il quindicesimo episodio dell’ottava stagione, intitolato P.S. I Love You, cita Dahmer per esprimere un concetto che presenta delle sfumature un po’ inquietanti.
Nell’episodio in questione il protagonista Ted Mosby spiega ai suoi amici una personale teoria che ha soprannominato Dobler-Dahmer.
C’è un confine sottile che sta tra l’amore e la vera follia. Se due persone hanno un’attrazione reciproca un grande gesto romantico funziona, come Lloyd Dobler che solleva lo stereo di Diane Court nel film Non per soldi…ma per amore. Ma se tra due persone non c’è attrazione, lo stesso gesto è degno di un folle serial killer, o Dahmer.
Ted espone questo suo pensiero per giustificare una sua ossessione per una bella ragazza notata sulla metropolitana, che lo porta a investigare su di lei per poterla rincontrare. Anche se viene criticato dai suoi amici per aver forzato il destino, si scopre che tutti i protagonisti hanno qualche volta manipolato degli avvenimenti per poter rimanere legati al proprio partner.
Il romanticismo del Mostro
Si parla molto e per molte ragioni della serie TV Netflix intitolata Dahmer: Mostro - La storia di Jeffrey Dahmer, incentrata sul serial killer realmente esistito negli Stati Uniti. La serie, uscita il 21 settembre 2022, ha totalizzato delle visualizzazioni da record rimanendo sotto il mirino d'innumerevoli e controverse discussioni.
La teoria di Ted descritta sopra mostra dei collegamenti riconducibili ai comportamenti che aveva Dahmer per attirare le sue vittime. L’uomo infatti usava maniere amichevoli per essere sicuro di venire apprezzato dalla maggior parte delle persone, ad esempio offriva da bere, scherzava e si preoccupava del benessere del malcapitato di turno. Una volta capite le sue vere intenzioni, le vittime rimanevano interdette dagli atteggiamenti sinistri e contrastanti di Dahmer, che si poneva comunque con un fare calmo e pacato, addirittura pronunciando frasi consolatorie. Anche se non si può sapere se ci sia mai stata un’attrazione ricambiata da entrambe le parti, Dahmer sapeva bene come apparire come un innocuo e goffo Dobler agli occhi delle sue vittime. Tanti altri gesti più estremi di Dahmer venivano considerati dalla sua mente contorta come dei grandi gesti romantici, ma che andavano ben oltre i limiti e che non potevano essere compresi da nessun altro. L’estetica caratteristica di Ryan Murphy, autore della serie TV su Dahmer rende alla perfezione questi contrasti comportamentali dell’assassino, usando sapientemente luci e inquadrature sempre azzeccate per le situazioni più scomode e soffocanti.
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