Oggi festeggia il compleanno il Premio Emmy Ryan Murphy, artista innovativo e prolifico che vanta al suo attivo una produzione ricca e variegata di serie televisive di successo, a partire da celebri contenuti dei primi anni duemila come Nip/Tuck fino alla più recente Grotesquerie di questo 2024.
Regista, sceneggiatore e produttore sia per il piccolo e sia per il grande schermo, Ryan Patrick Murphy nato il 9 novembre 1965 a Indianapolis, è noto per la sua capacità di creare contenuti fuori dagli schemi attraverso uno stile provocatorio con cui affronta spesso temi controversi sfidando le convenzioni sociali. Un aspetto che rappresenta anche il suo punto di forza con cui riesce a catturare l'attenzione di pubblico e critica, mescolando abilmente insieme diversi generi, dalla commedia all'horror, dando vita ogni volta a personaggi tanto complessi quanto affascinanti.
Figlio di una scrittrice e di un direttore editoriale, Ryan Murphy in gioventù frequenta l'Indiana University Bloomington laureandosi in giornalismo e in seguito svolge uno stage presso il Washington Post. Successivamente Murphy lavora in diverse testate del settore tra cui New York Daily News, Los Angeles Times, The Miami Herald, Knoxville News Sentinel ed Entertainment Weekly. A fine anni novanta Ryan Murphy inizia a scrivere delle prime sceneggiature tra cui un'opera dal titolo Why Can't I Be Audrey Hepburn?, attirando l'attenzione di Steven Spielberg che decide di acquistare il progetto. Sebbene alla fine non sia stato realizzato alcun adattamento su schermo, tale sceneggiatura ha comunque permesso a Ryan Murphy di farsi notare e di entrare nell'ambiente cinematografico.
Il debutto televisivo per Ryan Murphy avviene nel 1999 con la teen comedy drama Popular. Una serie in due stagioni creata in collaborazione con Gina Matthews, che segna anche una prima partnership tra Murphy e Warner Bros. Television. In un secondo tempo arrivano altri titoli di successo tra cui il medical drama Nip/Tuck per cui Murphy ottiene una candidatura ai Primetime Emmy Award. Premio vinto successivamente da Murphy con il teen drama musicale Glee ideato con Brad Falchuk e Ian Brennan e da cui viene tratto anche il docu-film musical Glee: The 3D Concert Movie. A seguire Ryan Murphy realizza le note serie antologiche ancora in produzione, American Horror Story che ha ricevuto il plauso della critica e American Crime Story, pluripremiata agli Emmy e ai Golden Globe.
L'esordio al cinema per Ryan Murphy è nel 2006 con il dramma biografico Correndo con le forbici in mano, tratto dal romanzo omonimo di Augusten Burroughs e basato sull'infanzia e la gioventù dell'autore cresciuto in una famiglia disfunzionale. Nel 2010 è invece la volta della commedia sentimentale Mangia prega ama con protagonisti Julia Roberts e Javier Bardem, diventato un successo commerciale e con alcune riprese effettuate anche tra Napoli e Roma. Nel 2020 in esclusiva su Netflix esce l'apprezzata commedia The Prom in qualità di adattamento dell'omonimo musical di Broadway di Bob Martin, con un cast corale che vede tra i vari protagonisti Meryl Streep, James Corden, Nicole Kidman, Andrew Rannells, Ariana DeBose, Kerry Washington e Keegan-Michael Key.
Ryan Murphy è conosciuto anche per altre apprezzate serie televisive come la commedia nera Scream Queens, il poliziesco 9-1-1 e relativo spin-off 9-1-1: Lone Star e il dramma antologico Feud. Dal 2018 Murphy sigla un nuovo accordo con Netflix portando in streaming altri titoli che ottengono riscontri positivi, tra cui il comedy drama The Politician, il thriller Ratched, il biopic sull'omonimo stilista Halston fino ad arrivare ai più recenti Monster e The Watcher. Nel realizzare i suoi spettacoli, oltre ad avvalersi spesso del consolidato duo composto dallo sceneggiatore Brad Falchuk e dal produttore Ian Brennan, Ryan Murphy è solito lavorare con attori ricorrenti con i quali esiste da tempo un duraturo legame professionale, come Sarah Paulson, Evan Peters, Angela Bassett e Finn Wittrock.
Nel corso della sua carriera, Ryan Murphy ha unito l’utile al dilettevole impegnandosi nel sociale su tematiche che conosce bene, in quanto lo riguardano da vicino. Dichiaratamente gay, Murphy ha utilizzato la sua influenza per sostenere la comunità LGBTQ+. Con la sua serie TV Pose, Murphy ha scelto di donare i proventi ad associazioni benefiche della comunità LGBTQ+, in particolar modo a favore delle persone transgender. Un aiuto concreto non solo sensibilizzando su determinati argomenti tramite il suo spettacolo televisivo, ma anche in maniera tangibile con donazioni economiche atte a supportare i membri della comunità LGBTQ+ in campo lavorativo e per l’assistenza medica. Ryan Murphy ha avviato anche l’iniziativa Half per ottenere più integrazione delle donne nel mondo dello spettacolo, soprattutto dietro la macchina da presa, oltre ad aver ricevuto un premio dall’associazione amfAR per il suo impegno nella lotta contro l’AIDS.
Per festeggiare il compleanno odierno di Ryan Murphy ricordiamo alcuni dei suoi lavori più importanti che, tramite il suo stile unico e la sua audacia, si sono confermati essere tra i più iconici e influenti degli ultimi anni.
Glee
Creato da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Ian Brennan, Glee è un pluripremiato teen drama musicale andato in onda per sei stagioni durante le quali Murphy partecipa anche come sceneggiatore, regista e produttore esecutivo. Glee vanta inoltre un ricco cast di professionisti, numerose guest star e noti cantanti nel ruolo di sé stessi o come comparse speciali.
La serie TV Glee è ambientata nel (fittizio) liceo William McKinley dell'Ohio e segue le vicende scolastiche e personali di un gruppo di studenti membri del club di canto New Directions. Mentre si destreggiano tra gare e competizioni musicali, i giovani liceali si ritrovano anche ad affrontare problemi tipici della loro età tra cui il rapportarsi con tematiche sociali, familiari e sessuali.
Oltre che per gli argomenti trattati, Glee è stata acclamata soprattutto per la sua colonna sonora, mentre Ryan Murphy ha vinto un Primetime Emmy Awards per la regia e ha ricevuto altre tre candidature per lo stesso premio.
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American Horror Story
Vincitrice di 17 Primetime Emmy Awards, la serie antologica American Horror Story è un altro programma di successo di Ryan Murphy realizzato nel 2011 insieme allo sceneggiatore Brad Falchuk e giunto attualmente alla sua dodicesima stagione. Nel tempo American Horror Story ha dato vita a due spin-off: American Crime Story incentrato su casi di cronaca reali e American Horror Stories, simile alla serie madre come stile e tematiche ma composto da episodi autoconclusivi.
Ogni stagione di American Horror Story tratta un argomento diverso e si concentra su tematiche horror e thriller, di cui alcune ispirate a casi reali e leggende urbane. Alcuni di questi argomenti includono la cultura voodoo di New Orleans, la sparizione della colonia di Roanoke e il serial killer H. H. Holmes, oltre a trattare luoghi infestati, manicomi lager e freak show americani.
American Horror Story: le storie vere che hanno ispirato la serie
Dal suo debutto a oggi American Horror Story si è aggiudicata 16 Emmy Awards, 2 Golden Globe, 4 Critics’ Choice Television Awards e un GLAAD Media Awards segnando il traguardo di uno degli spettacoli di Ryan Murphy tra i più premiati.
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American Crime Story
Ideato da Scott Alexander e Larry Karaszewski, American Crime Story è uno spin-off diretto e prodotto da Ryan Murphy e tratto dalla serie principale American Horror Story. Trasmesso per la prima volta nel 2016, tale spin-off è arrivato attualmente alla sua terza stagione con una quarta in fase di sviluppo.
Allo stesso modo della serie madre, anche American Crime Story è un contenuto antologico che racconta in ogni stagione argomenti diversi e in questo caso tutti basati su reali eventi di cronaca. Il primo caso affrontato nello spin-off è quello del processo a carico del celebre giocatore di football O. J. Simpson, accusato di aver ucciso la sua ex moglie Nicole Brown Simpson e il cameriere Ronald Lyle Goldman. La seconda stagione riguarda invece l'assassinio dello stilista Gianni Versace per mano del serial killer Andrew Cunanan, mentre American Crime Story 3 si concentra sullo scandalo sessuale che nel 1998 ha visto coinvolti l'allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e l'ex stagista della Casa Bianca, Monica Lewinsky.
Tra i vari riconoscimenti globali come serie TV, American Crime Story ha ricevuto 12 Emmy Awards, 4 Golden Globe, 2 SAG Awards e 6 Critics' Choice Awards.
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Feud
Ideata, sceneggiata, diretta e prodotta da Ryan Murphy, Feud è un'altra apprezzata serie drammatica di tipo antologico trasmessa dal 2017 e arrivata attualmente alla sua seconda stagione. Ogni ciclo di episodi di Feud narra delle note rivalità esistenti tra celebri personaggi famosi.
La prima stagione di Feud, intitolata Bette and Joan, racconta i contrasti tra le attrici hollywoodiane Bette Davis e Joan Crawford, nati durante la produzione del film Che fine ha fatto Baby Jane? del 1962. La seconda stagione, dal titolo Capote vs. The Swans, parla dello scrittore Truman Capote, autore del racconto La Côte Basque, in cui rivela a tradimento dei segreti scandalosi di alcune donne dell'élite di New York.
Con ampio apprezzamento da parte della critica, anche la serie Feud di Ryan Murphy riceve svariati riconoscimenti tra cui 2 Premi Emmy, 4 candidature ai Golden Globe, 6 candidature ai Critics' Choice Awards e 2 candidature agli SAG Awards.
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Pose
Candidata a 2 Golden Globe e vincitrice di 3 Dorian Awards, Pose è una serie drammatica trasmessa dal 2018 al 2021 creata da Ryan Murphy con Brad Falchuk e Steven Canals, con Murphy nuovamente anche in veste di regista, sceneggiatore e produttore esecutivo.
Composta da tre stagioni, Pose è ambientata a New York tra gli anni 80 e 90 dove fanno da scenario principale le ballroom. Eventi della sottocultura LGBTQ+ in cui ogni membro è libero di esprimere la propria creatività e il senso di appartenenza senza incorrere in pregiudizi o discriminazioni. I personaggi presenti in Pose, si identificano all'interno di nuclei di persone che li accudiscono e li supportano come una famiglia biologica. La serie TV affronta temi sempre attuali e importanti tra cui l'orientamento sessuale, l'identità di genere, l’HIV/AIDS, la discriminazione e le lotte per i diritti civili.
Pose è stata acclamata per la sua rappresentazione autentica della comunità LGBTQ+ e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui 4 Primetime Emmy Awards.
- Dove vederla: Disponibile in streaming su Disney Plus con le prime due stagioni mentre la terza al momento non è visibile su alcuna piattaforma.
Dahmer
Dal titolo completo Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, questa serie TV ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan è un horror drama basato sulla vera storia del serial killer Jeffrey Dahmer. Concepita inizialmente come una miniserie, dopo il clamoroso successo Dahmer è diventata la prima stagione della serie antologica Mostro seguita in questo 2024 da Monsters - La storia di Lyle ed Erik Menendez. Una seconda stagione che racconta il caso dei fratelli Menendez, accusati di aver ucciso i genitori per presunti abusi ai loro danni.
Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer porta su schermo attraverso l'encomiabile interpretazione di Evan Peters il cosiddetto "Mostro di Milwaukee". Un pluriomicida statunitense colpevole di 17 omicidi e di aver commesso ai danni delle persone uccise gravi abusi, come violenza sessuale, necrofilia, squartamento e cannibalismo. Dopo aver seviziato e ucciso le sue vittime, Dahmer era solito fare a pezzi i cadaveri, conservarne i resti e cibarsene.
I migliori film e serie TV su Jeffrey Dahmer da vedere
Nonostante alcune controversie dopo il suo debutto in streaming, la serie antologica Monsters è stata tra le più viste di Netflix con entrambe le sue stagioni e vincitrice di 17 premi, tra cui un Primetime Emmy Awards. Evan Peters per la sua interpretazione nei panni di Jeffrey Dahmer si è aggiudicato tra i tanti un Golden Globe, un Emmy e un Satellite Award.
- Dove vederla: Disponibile in streaming su Netflix
Immagine di copertina di questo articolo via Amazon
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