Ed Warren racconta la vera storia della bambola Annabelle [VIDEO]

Autore: Simona Vitale ,

Gli amanti del genere horror avranno sicuramente a cuore i tre film dedicati alla spaventosa bambola Annabelle, che fanno parte dell'universo cinematografico di The Conjuring, ideato da James Wan.

Come molti sapranno, Annabelle 3 (titolo originale Annabelle Comes Home), terza pellicola con protagonista la famigerata bambola di porcellana dalle inquietanti sembianze, è uscita nei cinema di tutto il mondo nell'estate del 2019, raccontando di come abbia spaventato i coniugi Ed e Lorraine Warren (la coppia di demonologi protagonista del franchise) ed in particolare la loro giovane figlia, Judy.

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Ciò che, però, a oggi rende ancor più spaventosa ogni notizia o racconto che riguardi Annabelle è il fatto che la bambola esiste davvero e la trama di Annabelle 3 prende spunto da eventi realmente accaduti.

Nei giorni scorsi, il canale ufficiale di YouTube di Ed e Lorraine Warrren ha ri-pubblicato un'intervista rilasciata dai due demonologi nel 2000 con Tony Spera (ricercatore dell'occulto, nonché marito di Judy Warren) in un episodio della trasmissione Seekers of the Supernatural. Il momento clou del racconto (che potete vedere nel video in apertura dell'articolo a partire, per lo più, dal minuto 16) è rappresentato dalla storia della bambola Annabelle, le cui vicende sembrano essere ancor più spaventose di quelle narrate nei film ad essa ispirati.

Annabelle: l'origine del male nelle parole di Ed Warren

TMDB/New Line Cinema
Scena di Annabelle 3
Una scena di Annabelle 3: Lorraine Warren (Vera Farmiga) con la famigerata bambola

Innanzitutto, come raccontato da Ed Warren, la vera Annabelle non è mai stata realizzata in ceramica. Si tratta, infatti, di una bambola di pezza, dall'aspetto alquanto dolce e innocuo, molto famosa negli Stati Uniti: una Ragedy Ann, che una madre acquistò in un negozio nel 1970 come regalo di compleanno per sua figlia Donna, che compiva 28 anni.

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Da quel momento, l'orrore ha avuto inizio.

In quel periodo, Donna stava studiando per diventare un'infermiera e viveva con la sua compagna di stanza Angie. Non appena ricevette in regalo la bambola, Donna la mise nella sua stanza da letto. Giorno dopo giorno, Donna e Angie cominciarono a notare che Annabelle sembrava cambiare posizione ogni volta che tornavano a casa dopo essere state in giro per lavoro o per svago. Movimenti inizialmente appena percettibili, diventati poi sempre più frequenti e visibili. Con il passare del tempo, la bambola era in grado addirittura di cambiare stanza e lasciava alle due amiche persino dei messaggi scritti (su un bigliettino c'era scritto 'Aiutatemi'). Quello che rendeva il tutto ancor più inquietante era il fatto che la calligrafia tremante della bambola sembrava quella di una persona inesperta, quasi come se le sue parole fossero state scritte da un bambino.

Un giorno, dopo aver trovato del sangue sulla bambola, Donna e Angie, spaventate, decisero di contattare un medium e, durante una seduta, hanno parlato con lo spirito di Annabelle Higgins

Annabelle era una bambina di 7 anni, il cui corpo senza vita fu trovato nel campo su cui sorge il complesso di appartamenti, in uno dei quali vivevano Donna e Angie. Lo spirito della piccola riferì al medium di trovare conforto con Donna e Angie e tutto ciò che voleva era stare con loro ed essere amata. Provando compassione per Annabelle e la sua storia, Donna le diede il permesso all'anima della bambina di "abitare" nella bambola e di rimanere quindi a casa con lei e Angie. Avrebbero presto scoperto, tuttavia, che Annabelle non era affatto chi diceva di essere.

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Lou, amico di Donna e fidanzato di Angie, era stato con loro dal giorno in cui era arrivata la bambola. Tuttavia Lou, a differenza delle due co-inquiline, non aveva mai amato la bambola e in diverse occasioni aveva avvertito Donna di liberarsene, in quanto sentiva in lei qualcosa di malvagio. Ed, in effetti, aveva ragione.

Nei giorni a seguire, la bambola Annabelle tentò di strangolare Lou, salvo poi ferirlo e sfregiarlo al petto, lasciandogli dei segni che sembravano provocati da veri e propri artigli.

Alla fine Donna si convinse di come quello nella bambola non fosse lo spirito di una dolce bambina, ma una presenza di natura disumana e demoniaca. Dopo le esperienze di Lou, Donna sentì che era arrivato quindi il momento di chiedere il parere di un esperto e si mise in contatto con un sacerdote episcopale, un tal padre Hegan. Quest'ultimo, a sua volta, capì che si trattava di una questione spirituale e sentì il bisogno di interpellare un'autorità superiore nella Chiesa, rivolgendosi quindi a padre Cooke che contattò immediatamente i coniugi Warren.

Ed e Lorraine hanno raccontato di come si siano immediatamente resi conto che a dimorare nella bambola non ci fosse l'anima di una bambina, ma lo spirito malvagio di un demone. Dopo aver tentato un esorcismo per mandarlo via dalla bambola, decisero di portare Annabelle a casa loro per evitare incidenti futuri. Tuttavia, sulla strada del ritorno, la loro auto sterzò in modo irregolare e solo immergendo Annabelle nell'acqua santa riuscirono a guidare in maniera sicura verso casa. Talvolta, la bambola, ormai "parte della famiglia" mostrava un certo astio per gli ospiti dei Warren, in particolar modo verso i sacerdoti.

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Fu per questa ragione che Ed e Lorraine fecero costruire una speciale teca per custodire Annabelle all'interno del Museo dell'Occulto nella loro casa, dove risiede ancora oggi insieme ai tanti artefatti recuperati dai Warren durante lo svolgimento del loro lavoro di demonologi.

Non prendete mai in giro Annabelle: potrebbe decidere di vendicarsi...

TMDB/New Line
Annabelle 3 scena
La bambola Annabelle nella teca del Museo dell'Occulto di casa Warren nel film Annabelle 3

Da quando Annabelle è tenuta "sotto chiave" non sembra più muoversi, ma, come racconta Ed Warren nell'intervista, si ritiene sia stata responsabile della morte di un giovane che venne in visita al Museo dell'Occulto, in moto, con la sua ragazza. Il visitatore, dopo aver ascoltato il resoconto di Ed sulla bambola, si alzò con aria di sfida e cominciò a battere sulla teca, insistendo sul fatto che se la bambola potesse davvero graffiare le persone, voleva averne la prova: voleva essere graffiato anche lui. Ed, contrariato, disse al ragazzo di andare via e lo accompagnò fuori da casa sua.

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Sulla strada di casa il malcapitato e la sua fidanzata ridevano e prendevano in giro la bambola quando, all'improvviso, il giovane perse il controllo della sua moto e si schiantò contro un albero, morendo all'istante. La sua ragazza rimase un anno in ospedale, ma sopravvisse. Alla domanda su cosa fosse accaduto quel giorno, la giovane donna ha spiegato che stavano ridendo della bambola quando hanno perso, inspiegabilmente, il controllo della moto.

Del resto, come ha dichiarato in passato Ed Warren: 

Non sfidare il male, perché nessun uomo è più potente di Satana. 

FONTE: YouTube

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