Che Game of Thrones è sempre stato cruento e incline alla violenza si è sempre saputo, sin da quando la prima stagione approdò sul piccolo schermo nell'ormai lontano aprile del 2011.
Ma quello che non è mai andato particolarmente giù ai fan della serie HBO sono state le scene di violenza sessuale nei confronti delle donne, dato che sono state aspramente criticate. E di certo non ripeteranno lo stesso errore anche con la serie prequel House of the Dragon, in arrivo il 22 agosto 2022.
Questa si svolgerà circa 200 anni prima rispetto la serie madre e avrà come fulcro centrale la nota Casa Targaryen e la sanguinosa battaglia civile (la Danza dei Draghi) che li ha visti protagonisti contro le altre casate, il tutto per poter salire sull'agognato trono di spade.
Sara Hess, produttrice della serie, ha dichiarato in una recente intervista per Vanity Fair che non ci saranno affatto scene di violenza.
Vorrei chiarire che non ci saranno scene esplicite di violenza nello show. Gestiamo un caso fuori dallo schermo, poi mostriamo le conseguenze e l'impatto sulla vittima e sulla madre del colpevole.
Hess punta quindi a non mostrare direttamente le scene di violenza, come invece accadeva nella serie madre, piuttosto verranno mostrate le conseguenze di quell'atto. Anche perché, come ha detto Hess nell'intervista, si vuole mettere a nudo anche il sistema patriarcale presente nell'opera di George R.R. Martin:
Credo che quello che il nostro show fa, e di cui ne vado fiera, è che sceglie di focalizzarsi sulla violenza contro le donne che è inerente al sistema patriarcale
Le parole di Sara Hess sono arrivate come chiarificazione di alcune affermazioni fatte precedentemente da Miguel Sapochnik, co-showrunner della serie, nelle quali si diceva che House of the Dragon avrebbe fatto luce su quell'aspetto della storia di Westeros.
Insomma, con House of the Dragon i produttori cercheranno di andarci con una mano più leggera, soprattutto perché - come già scritto all'inizio - già all'epoca di Game of Thrones ci furono parecchie critiche riguardo questo aspetto. Non ci resta adesso che aspettare di vedere come hanno gestito la questione.
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