L'Italia vanta una ricca tradizione nel genere horror, con opere che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Dai classici del gotico italiano alle macabre visioni di Dario Argento, fino ai recenti successi internazionali, il panorama horror italiano è costellato di titoli imperdibili.
In questo articolo, vi presentiamo una selezione dei migliori film horror italiani di sempre, una lista che include capolavori intramontabili e gemme nascoste pronte a sorprendervi.
Preparatevi a un viaggio nel terrore, tra atmosfere suggestive, creature terrificanti e storie che vi faranno tremare di paura.
- La maschera del Demonio (1960)
- I tre volti della paura (1963)
- Operazione paura (1966)
- Reazione a catena (1971)
- Non si sevizia un paperino (1972)
- Profondo Rosso (1975)
- La casa dalle finestre che ridono (1976)
- Suspiria (1977)
- Schock (1977)
- Zombi 2 (1979)
- Antropophagus (1980)
- Paura nella città dei morti viventi (1980)
- Inferno (1980)
- Cannibal Holocaust (1980)
- ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà (1981)
- Quella villa accanto al cimitero (1981)
- Phenomena (1984)
- Dèmoni (1985)
- Opera (1987)
- Shadow (2009)
La maschera del Demonio (1960)
La Maschera del Demonio, oltre ad essere un film di ottima fattura, ha un'importanza storica altissima. Il film segna l'esordio alla regia di Mario Bava ed è considerato il primo film horror italiano della storia. Come non inserirlo in lista?
Nei primi dell'800, due scienziati russi, sulla strada che li porta verso Mosca, decidono di attraversare un bosco. Qui si imbattono in una vecchia chiesa abbandonata dove scoprono una strega impietrita. Di lì a breve la strega ritornerà in vita, portando orrore e sangue.
I tre volti della paura (1963)
Horror antologico per Mario Bava. Nell'episodio del "Telefono" una donna continua a rivolgere telefonate minatorie a un'amica, che incredibilmente chiede aiuto proprio a... lei! Questo episodio è un vero e proprio concentrato di suspense. In "I Wurdalak" si narra la vicenda di una famiglia che, dopo un sortilegio, cade vittima di una maledizione che li trasforma in vampiri. Nella "Goccia d'acqua" un'infermiera deruba una signora deceduta dell'anello che ha al dito, ignorando che la defunta era una medium: il furto le sarà fatale.
Da segnalare la presenza di Boris Karloff nel cast.
Piccola curiosità In America il film è uscito con il titolo Black Sabbath e proprio da qui deriva il nome della band guidata da Ozzy Osbourne!
Operazione paura (1966)
L'ultima, e probabilmente la migliore, pellicola gotica di Mario Bava.
Un giovane medico è chiamato ad indagare su alcuni decessi a prima vista inspiegabili. Ben presto scopre che la responsabile di queste azioni è una vecchia che abita isolata in una vecchia villa, diventata completamente pazza a causa del ricordo ossessivo della figlia morta durante una festa.
Reazione a catena (1971)
Altro capolavoro di Mario Bava e altro film di importanza storica. Reazione a Catena è infatti considerato il primo slasher movie della storia.
Celebre la scena dell'assassinio dei due amanti con una lancia, scena poi omaggiata da Venerdì 13: Parte 2.
In una baia boschiva, una anziana nobile e i suoi eredi vengono eliminati da un killer psicopatico, che uccide con rara efferatezza e crudeltà.
Non si sevizia un paperino (1972)
Un thriller/horror di Lucio Fulci, che riesce nel tentativo di creare una suspense altissima, complice anche il paesaggio che fa da cornice al film. Alcune sequenze (come la lapidazione di Florinda Bolkan) sono di fortissimo impatto.
In un piccolo paese lucano, tre bimbi vengono crudelmente uccisi. Un giornalista, che si trova da quelle parti in vacanza, decide di indagare sull'accaduto con le forze dell'ordine. I sospetti cadono prima su una dissoluta signora di città, giunta nel paesino per disintossicarsi, poi su una fattucchiera. Entrambe le donne risultano estranee ai fatti, ma la seconda, una volta rilasciata, viene linciata dai genitori delle piccole vittime. La situazione sfugge di mano quando un quarto bimbo viene ritrovato assassinato.
Profondo Rosso (1975)
Se Suspiria è il capolavoro di Dario Argento, Profondo Rosso è il capolavoro ASSOLUTO del Maestro!
La sensitiva tedesca Helga Hullman è, durante una conferenza sulla parapsicologia, avverte la presenza in sala di una persona dai forti pensieri omicidi. La stessa sera la donna viene uccisa da un assassino ignoto. L'unico testimone del delitto risulta essere Marc Daly, un giovane pianista inglese, che insieme alla giornalista Gianna Grezzi e Carlo (il figlio alcolizzato di un'anziana ex-attrice) decide di scoprire di più sul killer per scoprirne l'identità.
Profondo Rosso è unanimamente riconosciuto come il mix perfetto tra il giallo all'italiana e l'orrore puro, un capolavoro di suspense insomma.
La casa dalle finestre che ridono (1976)
Horror di ottima fattura di Pupi Avati. Ancora oggi, nonostante gli oltre 30 anni di età, questo film viene considerato tra i migliori horror italiani.
Stefano, giovane restauratore chiamato a lavorare su un vecchio affresco dipinto da un pittore suicida in un paese del ferrarese, assiste ad alcuni inquietanti omicidi. Cercando una spiegazione a questi terribili eventi, il protagonista deve fare i conti con la torbida realtà che si trova appena sotto la superficie di questo paesino di provincia.
Suspiria (1977)
Il capolavoro del Maestro Dario Argento! Una colonna sonora martellante e angosciante (firmata dagli storici Goblin), atmosfere colorate e gotiche allo stesso tempo.
Il film è ispirato al romanzo Suspiria de Profundis di Thomas de Quincey ed è il primo capitolo di una trilogia conosciuta come Trilogia delle Tre Madri (composta da Inferno e La terza madre).
Suspiria narra di Suzy Banner, una ragazza americana che va in Germania per perfezionarsi alla famosa accademia di danza di Friburgo. Ma l'accademia, in realtà, cela qualcosa di diabolico e Suzy lo scoprirà a sue spese.
Schock (1977)
L'ultimo horror di un ormai stanco e malato Mario Bava (aiutato in cabina di regia dal figlio Lamberto). Nonostante Bava non sia in grandissima forma, il regista riesce comunque a tirare fuori il suo ultimo capolavoro, un horror morboso che riesce a spaventare il pubblico. E parecchio!
Un bambino, dopo la misteriosa morte del padre, comincia a soffrire di crisi allucinatorie sempre più violente. La madre sospetta che il figlio sia posseduto dallo spirito del marito.
Zombi 2 (1979)
Nonostante il titolo, Zombi 2 non presenta alcun collegamento con Zombi di George Romero. Il film con gli anni è arrivato ad acquisire un alone di cult movie. Splendidi gli effetti speciali a cura di Giannetto De Rossi e bellissima la scena della lotta tra lo zombi e lo squalo.
Un giornalista e la figlia di uno scienziato scoprono che un'isola delle Antille è infestata dai morti viventi. Insieme allo scienziato che sta cercando di studiare il fenomeno, i due protagonisti restano assediati dagli zombi e solo miracolosamente trovano una via di fuga. Ma tornati a New York li attende una brutta sorpresa.
Antropophagus (1980)
Joe D'amato (nome d'arte di Aristide Massaccesi) filma il non filmabile. Mostruosa la scena in cui il mostro strappa il feto dalla pancia di Serena Grandi per mangiarlo.
Realizzato con pochissimo budget, Antropophagus ha ottenuto col tempo lo status di cult movie.
Su un'isola greca cantando le canzoni di Battisti tra marinai e falò? Macché: nell'Egeo si aggira un terribile cannibale alto quasi due metri che ha dei gusti particolari.
Paura nella città dei morti viventi (1980)
Un film molto splatter per Lucio Fulci, uno dei preferiti dallo stesso regista, per sua ammissione.
A Dunwich, cittadina americana, costruita sul luogo in cui anticamente sorgeva Salem, la città delle streghe, il reverendo William Thomas si uccide impiccandosi a un albero del cimitero. Nello stesso tempo a New York la medium Mary ha una visione del suicidio del sacerdote e delle terrificanti conseguenze. Appena avuta la visione Mary cade come morta e viene sepolta. In realtà Mary è ancora viva. Grazie all'intervento di un giornalista viene salvata. Nel frattempo a Dunwich i morti viventi usciti dalle tombe seminano il terrore fra i cittadini.
È il primo film della cosiddetta "Trilogia della Morte".
Inferno (1980)
Secondo capitolo della Trilogia delle Tre Madri, esteticamente bellissimo e con effetti speciali davvero notevoli per quel periodo ma, sicuramente, non ai livelli di Suspiria.
Rose Elliot è una giovane poetessa che acquista un libro da un antiquario. Si tratta del diario scritto in latino dall'architetto Varelli. Nel libro si parla delle Tre Madri, e si intuisce che l'appartamento in cui vive Rose è una delle tre case che Varelli ha fatto costruire per loro. Rose scrive al fratello Mark e lo prega di raggiungerla, perché è spaventata a morte.
Cannibal Holocaust (1980)
Agghiacciante cannibal movie di Ruggero Deodato, un film che ancora oggi fa discutere. Infatti le scene in cui vengono uccisi gli animali sono... reali.
Un film che ha scosso il mondo, ma indubbiamente un film di rara bellezza per tutti gli amanti del genere.
Un gruppo di documentaristi parte da New York alla volta della foresta amazzonica e poi scompare nel nulla: vengono ritrovate le bobine che testimoniano una fine incredibilmente orribile.
...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà (1981)
Secondo capitolo della "Trilogia della Morte" di Lucio Fulci. Film narrativamente molto schematico, non il migliore di Fulci ma sicuramente un horror da guardare.
Anno 1927: in un albergo maledetto perché costruito sopra una delle sette porte dell'inferno, la folla inferocita uccide un pittore accusato di stregonerie. 1981: Liza, disegnatrice di moda, riceve in eredità quello stesso albergo newyorkese. Nonostante venga messa in guardia da una donna cieca, Liza si stabilisce nell'edificio pensando a come ristrutturarlo.
Quella villa accanto al cimitero (1981)
Capitolo finale della "Trilogia della Morte" di Fulci nonché il più spaventoso. Amato da molti registi d'oltreoceano (Quentin Tarantino è sempre stato un grande estimatore di Lucio Fulci).
I deboli di stomaco non dovrebbero guardare questo film, gli effetti speciali ad opera del fedele Giannetto De Rossi sono super sanguinosi e di forte impatto.
Un giovane studioso di storia, il professor Norman Boyle, viene incaricato di portare a termine alcune ricerche iniziate dal suo collega Petersen. Norman deve anche scoprire perché il collega si suicidò dopo aver ammazzato la sua assistente. La triste vicenda si svolse a Oak Mansion, una villa che l'uomo aveva affittato e che apparteneva al dottor Freudstein, noto per i suoi macabri esperimenti sul corpo umano.
Phenomena (1984)
Una sorta di giallo/horror onirico che un po' richiama l'universo Walt Disney. Uno dei thriller più tesi e visionari del Maestro Dario Argento.
Una giovane americana di nome Jennifer viene affidata a un collegio svizzero e per lei iniziano alcune disavventure legate al suo sonnambulismo ma anche a un misterioso assassino di bambine scomparse nei pressi del collegio. Viene aiutata da un anziano entomologo che le consegna in una gabbietta la "mosca sarcofaga" che dovrebbe aiutarla a trovare l'omicida.
Dèmoni (1985)
Il miglior lavoro di Lamberto Bava, figlio d'arte del maestro Mario Bava. Dèmoni è un film che è invecchiato davvero bene e gli effetti speciali riescono a reggere il confronto con film più moderni. Il film fu prodotto da Dario Argento.
Gli avventori di una sala cinematografica si feriscono con una maschera diabolica e poco a poco si trasformano in orrende creature antropofaghe. Gradualmente si propaga un orrendo contagio, e gli invasati si moltiplicano per tutta Berlino...
Opera (1987)
Non il migliore lavoro del Maestro Dario Argento ma sicuramente l'ultimo degno di nota, prima dell'inesorabile declino.
Una celebre cantante lirica viene investita da un'automobile alla vigilia della prima. La sostituzione della cantante è affidata alla giovanissima Betty. Nonostante ciò, la messa in scena del "Macbeth" di Verdi è un trionfo. Purtroppo però a guastare il meritato successo della giovane cantante sono una serie di strani omicidi.
Shadow (2009)
Un film del 2009 realizzato da Federico Zampaglione, cantante dei Tiromancino.
Il film è diviso in due parti. La prima parte puramente horror, mentre la seconda decisamente più estetica e con scene molto, molto forti.
La pellicola narra la storia di David, soldato statunitense in servizio in Iraq, che decide di intraprendere un viaggio in Europa proprio per dimenticare gli orrori della guerra. Una della prime tappe del suo viaggio è Tarvisio, paese di montagna al confine con l'Austria. È proprio qui che il giovane incontra Angelina, ragazza molto affascinante ma alquanto misteriosa. Il giovane ex militare prende le difese della ragazza durante un alterco con alcuni cacciatori della zona. E proprio questo darà vita a una una vera e propria caccia all'uomo.
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