Cinema Horror, cos'è lo slasher e come si è evoluto

Storia ed evoluzione del Cinema horror slasher, un viaggio tra le sue origini, icone e pellicole che lo hanno reso immortale.

Autore: Massimo Costante ,

La storia del cinema ha visto il genere horror subire notevoli trasformazioni nel corso degli anni, con numerosi successi che hanno lasciato un segno indelebile nella mente degli spettatori. Queste pellicole si sono concentrate principalmente sull'emozione umana più potente: la paura. In particolare, lo slasher è uno dei sottogeneri dell'horror più amati di sempre, caratterizzato dalla presenza di un killer che persegue le sue vittime con armi improbabili. In questa occasione, esploreremo l'origine e l'importanza di questo sotto-genere dell'horror.

Dalla genesi italiana agli horror slasher: l'evoluzione di un genere fino a Non aprite quella porta

Sì, il genere slasher ha le sue origini in Italia e i grandi del cinema horror italiano come Riccardo Freda, Renato Polselli, Pupi Avati, Mario Bava e Dario Argento hanno influenzato il genere in tutto il mondo. In particolare, Reazione a Catena, diretto da Mario Bava nel 1971, è considerato la pietra angolare del genere slasher, poiché ha introdotto molti degli elementi distintivi che caratterizzano questo sottogenere come un serial killer autore di grandi massacri. È quindi possibile affermare che il genere slasher abbia avuto una vera e propria nascita italiana.

Amazon Prime Video
Reazione a catena di Mario Bava (1971)
Reazione a catena di Mario Bava (1971)

Il genere slasher è stato consacrato a livello mondiale solo nel 1974 con il film Black Christmas diretto da Bob Clark, che segue le vicende di un assassino che commette delitti in una confraternita universitaria. Questo film ha avuto un impatto così significativo sul genere horror che sono stati realizzati due remake (uno nel 2006 e uno nel 2019). Nel frattempo, il film Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre) di Tobe Hooper, uscito nello stesso anno, ha contribuito ad aumentare la crudezza e la violenza nel genere grazie alla storia di un gruppo di ragazzi che cade nelle mani di una famiglia di assassini cannibali guidati dallo spietato Leatherface, noto per la sua maschera di pelle umana e l'iconica motosega. Il film si ispira in parte ai fatti di cronaca legati al serial killer Ed Gein.

Effettivamente, il franchise di Non aprite quella porta è molto ampio e comprende nove film tra sequel e remake. Nel 2022, inoltre, è uscito un nuovo film sulla piattaforma di streaming Netflix.

Halloween di John Carpenter: Impatto e eredità di un film iconico

Nel 1978, John Carpenter ha integrato nuovamente l'elemento della maschera in Halloween un film a basso costo, con un budget di soli 300.000 dollari, ma che è riuscito ad incassare oltre 70 milioni. Il personaggio principale, Michael Myers, indossa una maschera bianca e rappresenta il terrore di tutti gli abitanti di Haddonfield. Con il suo coltello, Myers ha ucciso centinaia di vittime, incarnando il male allo stato puro. Il personaggio è stato creato dalla mente di John Carpenter e Debra Hill.

theofficialjohncarpenter.com
Halloween - La notte delle streghe (1978)
Halloween - La notte delle streghe (1978)

Nel film originale, la trama narra di come Michael Myers, a soli 6 anni, uccide a coltellate la sorella Judith durante la notte di Halloween e viene quindi trasferito al manicomio di Smith’s Grove. Dopo 15 anni, ancora nel giorno di Halloween, Myers riesce a fuggire e torna a Haddonfield per uccidere tutti coloro che gli si pareranno davanti, compresa Laurie Strode, interpretata da una giovane e sensuale Jamie Lee Curtis. La colonna sonora del film, composta dallo stesso Carpenter, ha contribuito all'incredibile successo della pellicola grazie al suo iconico giro di pianoforte in 5/4 che accompagna tutti i 12 film della serie (curiosamente è stata usata anche nel film Non aprite quella porta - L'inizio del 2006).

Halloween rappresenta una vera e propria pietra miliare per il genere horror. Non solo ha dato vita ad uno dei franchise più longevi dell'orrore e ad uno dei personaggi più oscuri e memorabili della storia del cinema, ma ha dimostrato la possibilità di avere successo con un progetto a basso costo e in un genere che, all'epoca, era visto con scetticismo dal pubblico. Gli incassi del film hanno confermato la sua grande riuscita commerciale e artistica.

L'enorme successo di Halloween ha rivoluzionato il genere horror e ha spinto le major a investire in nuovi progetti simili. Nel 1980, Sean Cunningham ha seguito la strada tracciata da Carpenter con il film Venerdì 13, che è diventato il primo capitolo di un altro franchise di successo nel genere horror (scoprite qui quali sono tutti i film di Venerdì 13). La trama del film segue una serie di efferati omicidi commessi da un misterioso serial killer legato alla morte per annegamento di un ragazzino di nome Jason Voorhees. Successivamente, Jason stesso diventa l'assassino mascherato conosciuto per la celebre maschera da hockey, ritornando dall'aldilà come uno spirito demoniaco (anche se in realtà non era mai morto nell'annegamento).

Warner Bros. Italia
Venerdì 13 (1980)
Venerdì 13 (1980)

Esatto. Nella prima pellicola di Venerdì 13, Jason Voorhees non è il vero killer di Crystal Lake e non si vede in attività. È solo a partire dalla seconda pellicola, L'assassino ti siede accanto (Friday the 13th Part 2) del 1981, diretta da Steve Miner, che Jason prende in mano il machete e diventa il vero e proprio assassino della serie. La mitica maschera da hockey appare solo dal terzo film in poi, Week-end di terrore (Friday the 13th Part III) sempre diretto da Miner nel 1982. La serie Venerdì 13 conta ben 12 pellicole, che portano persino il personaggio di Jason nello spazio con il decimo capitolo della saga, Jason X (2001). Nel 2003, inoltre, Jason incontra Freddy Krueger, protagonista della serie Nightmare On Elm Street, nel crossover Freddy vs. Jason.

Due serial killer mascherati e due delle più grandi saghe cinematografiche. C’è ancora spazio per qualcosa di ancora più inquietante, al punto da tenervi svegli tutta la notte?

Prestate attenzione, perché “L’uomo nero non è morto, ha gli artigli come un corvo, fa paura la sua voce, prendi subito la croce. Apri gli occhi, resta sveglia, non dormire questa notte “

L’uomo nero di Wes Craven 

Dopo aver diretto L'ultima casa a sinistra nel 1972 e Le colline hanno gli occhi nel 1977, Wes Craven è tornato alle origini del genere horror nel 1984 con il film Nightmare - Dal profondo della notte (A Nightmare On Elm Street). In questo film, viene introdotto il personaggio di Freddy Krueger, un nuovo villain destinato a seguire il successo degli altri personaggi iconici del genere. Tuttavia, Craven ha sperimentato nuovi espedienti in questa pellicola, creando un'esperienza unica per gli spettatori.

Il personaggio di Freddy Krueger, interpretato in modo magistrale da Robert Englund, è un killer slasher come Jason Voorhees e Michael Myers. Tuttavia, differisce da questi ultimi grazie alla sua forte caratterizzazione estetica e al suo modus operandi. A differenza degli altri serial killer, Freddy non indossa una maschera, ma ha un volto spaventoso a causa delle cicatrici procurate dalle ustioni. Indossa sempre un maglione a righe verdi e rosse e un cappello borsalino marrone, ma l'elemento che lo rende davvero memorabile è il suo terribile guanto. Si tratta di un guanto di sua costruzione che usa per terrorizzare e torturare le sue vittime: è in pelle e ha alla fine di ogni dito una lunga e affilata lama.

New Line Cinema
Nightmare on Elm Street (1985)
Nightmare on Elm Street (1985)

Rispetto agli altri serial killer, Krueger ha abilità uniche che lo rendono simile ad un vero e proprio demone invincibile - un demone dei sogni che lui riesce a manipolare e colpire le sue vittime in sogno, uccidendole anche nella realtà.

La prima pellicola di Nightmare On Elm Street ha avuto un notevole successo, portando alla realizzazione di numerosi sequel (ecco tutti i film di Nightmare). In totale, il franchise conta nove film, tra cui il crossover con Freddy vs. Jason di cui abbiamo parlato precedentemente e il remake del 2010 che, purtroppo, non è stato ben accolto dal pubblico e dalla critica. È possibile che il personaggio di Freddy Krueger possa tornare in futuro in un nuovo progetto, così come è successo recentemente con la serie Halloween.

Prodotto Consigliato
Rubie's Freddy Krueger Set Adulto, Standard

Rubie's Freddy Krueger Set Adulto, Standard

Il mitico costume di Freddy Krueger realizzato dallo stampo autentico del film, progettato per adulti e ragazzi.

Con il personaggio di Freddy Krueger, il genere horror ha ufficialmente superato la barriera del soprannaturale aprendo le porte ad altri villain simili. Nel 1988, questa tendenza demoniaca è stata portata avanti da Tom Holland con il film La bambola assassina (Child's Play), in cui un serial killer riversa la propria anima in una bambola di nome Chucky, nell'istante della morte. L'assassino potrà rientrare in un corpo umano solo dopo essere riuscito a rivelargli la sua vera identità, ma Chucky si lascerà travolgere dalla sua natura omicida prima ancora di poter completare la sua missione di reincarnazione. Anche il personaggio della pericolosissima bambola assassina ha avuto il suo ciclo di successo, annoverando ben otto pellicole nel franchise, un remake del 2019 e una serie TV nel 2021.

Il film Candyman - Terrore dietro lo specchio (1992), diretto da Bernard Rose, prosegue nella tendenza del soprannaturale introdotta da Wes Craven. Il personaggio di Candyman (interpretato da Tony Todd) è lo spirito di un uomo di colore che appare a chiunque invochi il suo nome 5 volte davanti allo specchio, per poi ucciderlo con l'uncino che ha al posto di una mano. Ci sono forti parallelismi con la serie di Nightmare, grazie ad un villain-protagonista molto ispirato e appartenente ad una dimensione ultraterrena, senza contare la peculiarità dell'arma utilizzata sulle sue vittime.

Il film originale, pur essendo molto apprezzato dal pubblico e dalla critica, ha avuto meno seguito rispetto alle altre saghe cinematografiche citate in precedenza. Ha ricevuto due sequel e un remake nel 2021. Nel 1996, Wes Craven ha portato un'innovazione al genere horror slasher, creando addirittura un nuovo sottogenere in grado di rappresentare una perfetta commistione tra l'horror e la commedia. La sceneggiatura di Kevin Williamson ha dato vita al film Scream, che ha portato grandi novità al genere.

Il nuovo villain-protagonista dello slasher introdotto da Wes Craven è Ghostface, un maniaco omicida che ama chiamare la sua vittima al telefono prima di ucciderla, facendo la domanda "Qual è il tuo film horror preferito?". L'innovazione principale di Scream è stata l'inclusione dei toni della commedia in un contesto prettamente e dichiaratamente horror, strizzando l'occhio alla satira del genere stesso.

Prodotto Consigliato
NECA - Scream Ghostface 8 Inch Clothed Action Figure

NECA - Scream Ghostface 8 Inch Clothed Action Figure

L'action figure di Ghostface di Scream targata NECA

Scream ha avuto cinque sequel - Scream 2, Scream 3 e Scream 4 - tutti diretti dallo stesso Wes Craven e Scream VI. Inoltre c'è una serie TV trasmessa dal 2015 al 2019 con 3 stagioni. Trovate qui tutti i film della saga di Scream e l'ordine in cui guardarli.

L’horror slasher tortura il pubblico in sala

Salve, voglio fare un gioco con voi… scegliete. Vivere o Morire? Fate la vostra scelta!

Il film Saw - L'enigmista del 2004, diretto da James Wan, presenta il dilemma che viene posto ai prigionieri di uno dei serial killer più atipici e violenti della storia del cinema. Nonostante il budget limitato di soli 700 mila dollari e il breve arco di tempo di diciotto giorni per le riprese, il film è stato un grande successo, acclamato dalla critica e dal pubblico, incassando 104 milioni di dollari. Altri esempi di pellicole a basso costo ma di grande successo commerciale nel genere horror includono Paranormal Activity del 2007 (costato poco più di 15.000 dollari ma ha incassato oltre 193 milioni) e The Blair Witch Project del 1999 (costato solo 22.500 dollari a fronte di un incasso di 248 milioni), ma questi film appartengono al genere found footage, che utilizza un formato a basso costo e innovativo, diverso dalla tematica principale di questo articolo.

La saga di Saw ha introdotto un format innovativo, un "dead game" in cui un misterioso carceriere costringe le sue vittime a partecipare a giochi e indovinelli legati a pericolosi marchingegni. Il film suscita paure come quella dell'ignoto, dell'ansia e del pericolo imminente, grazie alla presenza costante del tempo che scade nei giochi di Jigsaw.

Il killer e lo sceneggiatore esercitano una forte leva psicologica sulle vittime, analizzando il loro background e il loro valore. Per caratterizzare il personaggio di Jigsaw, Wan introduce una bambola che lo rappresenta, diventata molto popolare. Il successo del primo film ha portato alla produzione di otto sequel, compreso il recente ma deludente reboot Spiral - L'eredità di Saw (2021).

L'anno successivo è stato rilasciato Hostel, diretto da Eli Roth e prodotto da Quentin Tarantino. Nel cinema, i visitatori ricevevano sacchetti assorbenti di carta con il nome del film stampato sopra, probabilmente in previsione della reazione violenta dello spettatore. C'è qualcuno che ha fatto uso di questi sacchetti?

Lionsgate
Hostel

La sceneggiatura di Eli Roth combina gli elementi di splatter e slasher con quelli della tortura, in cui un gruppo di ragazzi americani che si trovano in vacanza nell'est Europa per fare turismo sessuale scoprono un luogo perverso dove è possibile pagare per torturare e uccidere esseri umani. Purtroppo, diventano vittime del servizio offerto a milionari, dopo essere rimasti intrappolati nel posto oscuro. Nel 2007 viene prodotto il sequel di Hostel, sempre scritto e diretto da Eli Roth, che riesce addirittura a superare l'originale. Il terzo capitolo, invece, diretto da Scott Spiegel, prende una piega diversa rispetto a quella creata da Roth e cambia anche il soggetto della sceneggiatura, a cura di Michael Weiss. Tuttavia, non raggiunge lo stesso successo dei precedenti.

Prodotto Consigliato
Hostel La Trilogia (Box 3 Dvd)

Hostel La Trilogia (Box 3 Dvd)

La trilogia completa della saga di Hostel creata da Eli Roth

Il film, ovvero Hostel: Part III, è stato distribuito direttamente in formato video e si dubita che avrebbe avuto successo altrimenti. In ogni caso, se vedete qualcuno con un tatuaggio di un cane bracco, state alla larga.

Reboot: cosa vuole pubblico davvero?

Come molte altre saghe cinematografiche, anche gli horror sono spesso oggetto di remake e reboot. In effetti, questo genere sembra essere particolarmente soggetto a queste operazioni, probabilmente perché i film hanno dimostrato di funzionare bene e offrire buone opportunità di guadagno all'industria.

Tra le serie più famose del genere, anche Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre) ha subito diverse trasformazioni, tra cui un remake di successo diretto da Marcus Nispel nel 2003 e un reboot intitolato Non aprite quella porta 3D (Texas Chainsaw 3D) diretto da John Luessenhop nel 2013.

Se siete amanti degli horror, preparatevi a un nuovo massacro! Infatti, ancora su Netflix è arrivato un nuovo sequel del primissimo film Non aprite quella porta del 1974. Il film è diretto da David Blue Garcia e scritto da Chris Thomas Devlin.

Passando poi a un'altra famosa saga horror, Halloween ha visto il suo primo film nel 1978 diretto da John Carpenter e altri sette sequel diretti (che Carpenter considera "apocrifi"). Nel 2007 è stato prodotto Halloween - The Beginning, scritto e diretto da Rob Zombie, che rappresenta una sorta di prequel, reboot e remake dell'originale. Anche se nettamente diverso dall'originale, il film risulta inquietante e molto ben riuscito, tanto che i fan lo apprezzano molto. In particolare, Daeg Faerch ha interpretato in modo impeccabile il ruolo di Michael Myers adolescente.

La saga di Halloween, in questo nuovo filone in salsa reboot, ha avuto un sequel diretto di Halloween - The Beginning con Halloween II nel 2009, ma il film è stato meno riuscito rispetto al primo. La serie è stata poi ripresa con una nuova trilogia a partire da Halloween (2018) diretto da David Gordon Green, che viene considerato il vero sequel del primo film di Carpenter, grazie al ritorno di Jamie Lee Curtis e Nick Castle, ricevendo ottime recensioni. Il sequel, Halloween Kills del 2021, non ha raggiunto gli stessi livelli di successo del suo predecessore, e il terzo Halloween Ends, arrivato nelle sale il 14 ottobre 2022 non ha fatto di meglio. 

Invece, il remake/reboot di Nightmare (2010) diretto da Samuel Bayer, è stato aspramente criticato in quanto riscrive quasi completamente la figura di Freddy Krueger, cambiando i toni della pellicola originale e senza la presenza di Robert Englund nel ruolo del personaggio iconico.

 Anche il nuovo film Spiral - L'eredità di Saw (Spiral: From the Book of Saw) del 2021 diretto da Darren Lynn Bousman ha avuto molto meno successo del previsto, poiché dista molto dalla serie principale sia per quanto riguarda le vicende sia per l'aggiunta di una vena ironica/comica che contrasta con l'idea originale.

Paramount Pictures
Poster di Scream IV - Titolo, maschera del killer sullo sfondo, i personaggi principali e la lama di un coltello

Scream, invece, dopo aver avuto una serie antologica nel 2015 molto apprezzata, torna al cinema nel 2022 con il quinto capitolo e un sequel diretto dell'ultimo film del 2011. Scream (Scream 5), anche se è lontano dal suo creatore originale Wes Craven, è riuscito ad onorare tutta la serie grazie al ritorno di parte del cast che ha partecipato perfino alla prima pellicola del 1996 (come Skeet Ulrich nei panni di Billy Loomis). Scream 6 è l'ultimo capitolo della saga. Qui potete leggere la nostra recensione di Scream 6.

Ogni fan del genere horror vorrebbe vedere realizzato un trattamento simile a quello che molte saghe hanno ricevuto per soddisfare l'interesse delle case cinematografiche e del pubblico. È stato dimostrato che questo genere non è solo un semplice "filone" da sfruttare, ma molto di più. Infatti, il successo degli horror è dovuto all'esigenza comune con altri media come la letteratura di genere: la paura e il piacere di affrontarla, qualche volta sconfiggerla, nella personificazione del villain di turno. Il pubblico spesso riesce a sviluppare un'affezione per il "cattivo", grazie alla familiarità del contesto e della saga stessa, che offre un "porto sicuro" nella sfida contro la paura.

 

Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!