Quanto c'è di vero nella serie Netflix su Jeffrey Dahmer?

Scopri le differenze tra la serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer e i terribili eventi reali che sono trattati nello show Netflix.

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Autore: Mauro G. Pozzuoli ,

Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer è una serie Netflix prodotta da Ryan Murphy, che ripercorre la terribile storia vera degli efferati omicidi commessi da Jeffrey Dahmer. La serie è un crime che segue in maniera fedele le vicende reali, ma come spesso accade con adattamenti televisivi e cinematografici, alcuni fatti sono stati modificati per la messa in scena. In questo articolo trattiamo le principali differenze tra la serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer e gli eventi realmente accaduti al serial killer e alle sue vittime.

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Attenzione! Questo articolo contiene spoiler sulla serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer. Vi consigliamo di non proseguire la lettura nel caso in cui non vogliate anticipazioni.

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Glenda Cleveland rappresenta due donne diverse

Nella serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer uno dei personaggi cardine è Glenda Cleveland, una donna dalla storia straziante. A Glenda è dedicato il settimo episodio, intitolato "Cassandra", che approfondisce particolarmente il personaggio. Una donna di nome Glenda Cleveland è realmente esistita ed è intervenuta in difesa della giovane vittima Konerak Sinthasomphone, tuttavia non era la vicina di appartamento di Dahmer ma abitava nell'edificio a fianco. La donna che abitava nell'appartamento adiacente a quello del serial killer era Pamela Bass. Dunque nel personaggio di Glenda nello show sono riunite entrambe le donne.

L'assenza dei vigili del fuoco

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Tra le vicende che fanno più rabbrividire lo spettatore, e che hanno fatto infuriare l'opinione pubblica statunitense quando sono diventate pubbliche, c'è quella relativa al 14enne Konerak Sinthasomphone. La sua vicenda è ben descritta nel secondo episodio di Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, dal titolo "Non andare via". Konerak riuscì miracolosamente a scappare e arrivò fino in strada, senza vestiti, sanguinante e incapace di parlare a causa di una iniezione di acido nel cervello. Glenda Cleveland nella realtà chiamò la polizia, che intervenne, e questo fatto avviene nella serie proprio come è accaduto in realtà.
Nella serie viene raccontato che Glenda ha mostrato ai poliziotti che la vittima perdeva sangue dalla testa, ma nella realtà la donna ha aggiunto che perdeva sangue anche dal retto e dai testicoli. Le forze dell'ordine nel reale rapporto sulla chiamata di Glenda Cleveland dichiararono che non c'erano prove a sostegno di queste affermazioni. Inoltre mentre la serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer mostra che sul caso Konerak intervennero solo due agenti di polizia, nella realtà giunsero sulla scena del misfatto anche tre vigili del fuoco, che esaminarono il giovane e gli fornirono una coperta. Uno dei tre disse che Konerak necessitava di cure, ma i vigili del fuoco furono fatti andare via dai poliziotti. 

Il discorso del padre di Konerak al giudice Gardner

Uno dei fratelli di Konerak Sinthasomphone fu aggredito da Dahmer nel 1988 ma riuscì a scappare. Per questa aggressione il serial killer fu processato e condannato, come si vede nell'episodio 5, "Sangue sulle loro mani". Nella serie si vede il giudice, William Gardner, che è spazientito quando il padre di Konerak parla in tribunale in un inglese poco fluido. In realtà nessuno della famiglia era presente al momento della sentenza in questo processo, nemmeno la vittima.

Il giovane che fa jogging in fuga dal serial killer

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Nel terzo episodio di Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, intitolato "Fare un Dahmer", l'omicida è ossessionato da un ragazzo che vede spesso fare jogging su una strada in mezzo ai boschi che Dahmer percorre abitualmente in automobile. Il serial killer decide allora di aspettarlo nascosto tra i cespugli, armato di una mazza da baseball. Quando il giovane arriva correndo, Dahmer gli si para davanti e fa per colpirlo con la mazza, ma esita e sembra ripensarci. A quel punto il ragazzo scappa correndo in direzione opposta.
Nella realtà, Dahmer aveva realmente intenzione di aggredire il ragazzo e lo aspettò con la mazza da baseball, ma non lo incontrò: quel giorno il ragazzo non si fece vedere sulla solita strada.

Tony Hughes usciva davvero con Jeffrey Dahmer?

Il sesto episodio di Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, dal titolo "Ridotto al silenzio", è un vero capolavoro. Impossibile restare indifferenti di fronte alla narrazione dell'incontro tra Tony Hughes, aspirante fotomodello sordomuto, e lo psicopatico Jeffrey. Nella realtà però ci sono versioni contrastanti sulla relazione tra i due. Dahmer nella sua confessione ha sostenuto di non aver mai avuto appuntamenti romantici con Hughes: il killer avrebbe incontrato il ragazzo solo una volta e lo avrebbe ucciso quella notte stessa. Una testimonianza di un amico di Hughes sostiene invece che Dahmer abbia cercato il ragazzo sei volte tra il 1989 e il 1990, recandosi all'abitazione dell'amico per chiedergli dove fosse Tony. Questo suggerirebbe che i due avessero in realtà una relazione e che Jeffrey Dahmer abbia mentito su questo fatto nella sua confessione.

La serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix. Tra gli attori protagonisti della serie ci sono Richard Jenkins, Molly Ringwald, Niecy Nash e Evan Peters nel ruolo di Jeffrey Dahmer. Potete trovare le nuove uscite del servizio streaming nel nostro articolo Netflix: tutte le prossime uscite tra film e serie TV.
Potete inoltre approfondire la visione della serie leggendo il nostro articolo Dahmer di Netflix, 3 chiavi di lettura per una serie unica.

Fonti: New York Times, IndieWire, Milwaukee Journal Sentinel

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