Gli abbonati Netflix avranno sicuramente cerchiato a più tinte di rosso sui propri calendari la data del 20 dicembre.
Si tratta del giorno scelto dal colosso dello streaming per il lancio - attesissimo! - di #The Witcher, nuova serie TV di stampo decisamente fantasy ispirata ai romanzi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski. Dopo aver contribuito a dare vita ad una monolitica trilogia videoludica ad opera dei talentuosi ragazzi di CD Projekt RED, ora le avventure dello strigo Geralt di Rivia prenderanno infatti vita sul piccolo schermo in otto episodi, già in aria di bis con una seconda stagione subito confermata dalla produzione.
Produzione che in più di una occasione ha promesso al pubblico uno show molto fedele alla sua controparte cartacea e assolutamente carico di emozioni. Non solo per chi ha già familiarità con il personaggio - qui interpretato nientemeno che da Henry Cavill - e il suo affascinante universo, ma anche per quelli che vi si avvicineranno per la prima volta, attratti dai convincenti trailer rilasciati nelle ultime settimane e, perché no, da una sontuosa campagna marketing.
Non a caso, nella giornata di oggi arrivano nuove dichiarazioni in merito da parte di Tomek Baginski, produttore di The Witcher, che sulle pagine del sito Comicbook racconta come la serie sia ricca di magia ma anche un giusto compromesso tra drammaticità e divertimento:
The Witcher è una serie di libri e un mondo davvero speciale, perché è divertente. È dark in alcuni momenti, e molto crudo, ma allo stesso tempo è molto spesso anche parecchio divertente, perché anche nei momenti più bui della storia la gente vuole festeggiare, giusto? Vogliono bere vino e divertirsi, quindi sì, è uno show divertente.
Come le opere di Sapkowski impongono, anche il tie-in seriale di Netflix avrà più magia di ogni altro show presente attualmente sul mercato:
E poi ci divertiamo con la magia. Abbiamo alcune grandi lotte con dei mostri, ma allo stesso tempo il nostro obiettivo principale è rendere al meglio i personaggi. Abbiamo impiegato parecchio tempo nel cercare il giusto cast, e per me, Lauren e il resto dei produttori l'aspetto più importante di tutti era il lato umano, e i personaggi su cui potevamo costruirlo. Il resto, ovviamente, è intrattenimento. È divertimento, è roba figa. E abbiamo, credo, più magia di ogni altro show.
Cosa ve ne pare delle parole di Baginski? Sono riuscite a far ribollire ancor di più il vostro - fisiologico - hype per la prima stagione di The Witcher?
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