WandaVision: spiegato il ruolo di Evan Peters nella serie Marvel

La fine della quinta puntata di WandaVision si chiude con un colpo di scena: l'arrivo del Quicksilver di Evan Peters, apparso nel corso dei film dedicati agli X-Men e fino ad ora mai visti nel MCU.

Autore: Martina Barone ,

La quinta puntata di #WandaVision è l’evento mid-season della serie Disney+. Mancano quattro dei nove episodi complessivi che formano il prodotto seriale Marvel. I primi tre episodi avevano solamente dato il sentore di cosa stesse accadendo a Wanda e Visione, mentre nella quarta puntata si ripercorrevano come in un lungo flashback gli eventi che si erano svolti contemporaneamente all’esterno della WestView abitata dai due Avengers, iniziando a dare le prime spiegazioni su cosa stesse accadendo nella realtà distorta a sitcom dei personaggi e, soprattutto, chi era a tirarne le fila.

Il quinto episodio prosegue quindi questo percorso oramai aperto e su cui è difficile tornare indietro, soprattutto dopo la scoperta da parte di Visione del piano operato dalla moglie e le conseguenze che sembrano cominciare a saltare fuori. La realtà relativa gestita e manipolata dalla stessa Wanda sembra cominciare a subire i primi contraccolpi, il cui più eclatante è la sorpresa che attende la donna e il pubblico: l’arrivo del Quicksilver di Evan Peters.

È bene fare da subito questa precisazione, visto che il personaggio interpretato dall’attore di X-Men non era mai comparso nel MCU se non con altre fattezze, ossia quelle del Pietro di Aaron Taylor-Johnson, apparso e rimasto ucciso nel film #Avengers: Age of Ultron (oltre a un piccolo cameo nei titoli di coda di #Captain America: The Winter Soldier).

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Il personaggio di Quicksilver in Avengers: Age of Ultron
Wanda e Pietro Maximoff nel film Avengers: Age of Ultron

Il colpo di scena è perciò duplice, visto che non si tratta solamente di un ritorno dal regno dei morti (pratica che non sembra comunque estranea alle vicende di WandaVision), bensì di quello che il personaggio della dottoressa Darcy Lewis sembra evidenziare come un re-casting.

Il personaggio del Quicksilver di Evan Peters è comparso nelle pellicole X-Men: Giorni di un futuro passato, X-Men: Apocalisse, X-Men: Dark Phoenix e in un piccolo cameo nel film Deadpool 2. Già dal suo aspetto si pone in maniera opposta rispetto a come il personaggio appare nel fumetto, ripreso nei film in età adolescenziale e caratterizzato da una lunga giacca di pelle, un paio di occhiali da protezione e dei capelli argentati. 

Quando il Quicksilver di Peters appare nei primi film sugli X-Men non sa di essere figlio di Magneto e così nemmeno la sua gemella Scarlet Witch che, però, non viene mai nominata. L’elemento famigliare legato a Magneto è una derivazione dai fumetti Marvel, ma nel 2014 il rapporto parentale tra i gemelli e il presunto padre viene (nuovamente) smentito, ricollocando i due personaggi fuori dall’albero genealogico dell’avversario del Professor X.

In fondo un altro errore comune è il considerare i due gemelli come dei mutanti, quando è stato specificato più volte che, invece, sono il risultato di un esperimento portato avanti dall’Alto Evoluzionario

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Il personaggio di Quicksilver in WandaVision
Il Quicksilver di Evan Peters in WandaVision

L’unione con gli X-Men, però, è predominante in entrambi i personaggi, in quanto nei fumetti quest’ultimi fanno parte della Confraternita malvagia capitanata proprio da Magneto. Quando, poi, riusciranno a distaccarsene, ecco che i due intraprenderanno un percorso all’interno degli Avengers - con successivi e continui alti e bassi tipici proprio delle narrazioni fumettistiche. 

Il ritorno di Quicksilver in WandaVision assume al proprio interno dei significati fondamentali: quello a cui assistiamo nella quinta puntata della serie è la prima reale introduzione di quel filone degli X-Men. Per tanti anni la detentrice dei diritti cinematografici sugli X-Men fu 20th Century Fox, la quale ha perciò tenuto lontani i mutanti dal MCU, creando anche un proprio filone cinematografico incentrato sui personaggi di Wolverine, Magneto, il Professor X e gli altri mutanti.

Nel 2019, però, lo studio Fox viene acquistato proprio da The Walt Disney Pictures che, sotto la sua ala, vede anche la stessa Marvel. Di lì a poco il presidente Kevin Feige manifestò la volontà di poter finalmente introdurre gli X-Men nell’universo dedicato ai cinecomics degli Avengers.

Quello che, dunque, avviene nella serie Disney + è la prima contaminazione tra due galassie rimaste in questi anni separate, l’introduzione di un intero apparato dedicato agli X-Men che fino alla quinta puntata di WandaVision era rimasto escluso dall’intero MCU.

In più quello che potrebbe essere accaduto, con la presenza di un Quicksilver differente da quello di Age of Ultron, è l’avvio definitivo verso il multiverso auspicato dai fan e che sembra diventare sempre più concreto nei destini Marvel. Primo e vero indizio per l’incontro di realtà parallele che cominciano, con la serie, ad incrociarsi.

Sicuramente ad avere un ruolo fondamentale nel ritorno di Quicksilver è Wanda, seppure anche lei si rivela alquanto sorpresa nel ritrovarsi davanti il personaggio-gemello, seppur con altre fattezze. Se si butta un occhio in avanti verso il futuro del MCU, si può vedere che nel cast di Doctor Strange in the Multiverse of Madness apparirà proprio la Scarlet Witch interpretata da Elizabeth Olsen, il che può far sospettare la rilevanza che Wanda ricopre nell’applicazione e nei segreti del multiverso.

Ricordiamo inoltre che nella serie Disney + è la donna stessa a contorcere la realtà a proprio piacimento così da poter vivere una vita in periferia “normale” assieme al marito Visione. Questo può far dedurre le conseguenze che agiranno nelle dinamiche e negli equilibri dell’universo, apparentemente messe in crisi dall’arrivo di Quicksilver. 

Il fatto, inoltre, che a tornare (o, a questo punto, ad arrivare?) sia il Quicksilver di Evan Peters e, quindi, colui appartenente agli X-Men potrebbe anche collegarsi con alcune delle teorie che sembrano potersi unire agli svolgimenti della serie Marvel. Il riferimento al fumetto House of M - che starebbe proprio per Casata di Magneto - è stato classificato da molti già dalla prima puntata di WandaVision sia come easter eggs, sia come possibile spoiler sul futuro della narrazione seriale.  

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Frame dalla quinta puntata di WandaVision
Un'immagine dalla quinta puntata di WandaVision

In House of M Wanda ribalta infatti l’universo rendendo i mutanti la razza dominante del pianeta. Questa decisione fu presa su spinta del fratello Quicksilver, in quanto insofferente alla vista della gemella continuamente scossa da crisi emotive dovute alle tragedie affrontate nel corso della propria storia - dalla perdita di Visione a quella dei figli.

Anche House of M non avrà, però, dalla sua una fine felice, causando anzi lo sterminio della maggior parte dei mutanti dopo la volontà di Wanda di ripristinare la normalità. Visto che, però, Marvel non si è mai affidata strettamente alle narrazioni dei fumetti è ancora improbabile tratteggiare un futuro chiaro per i film e le serie che verranno, come prevedere quanti altri personaggi degli X-Men, dopo l'apparizione di Evan Peters, potranno in seguito fare la loro comparsa.

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