Dexter Morgan, il celebre killer di Miami tanto amato dal pubblico e un po' meno dai suoi "colleghi" assassini, passati a miglior vita per mano sua, è ritornato sul piccolo schermo in una nuova inedita avventura. Dal 13 dicembre 2024 in esclusiva su Paramount+ è infatti disponibile in streaming Dexter: Original Sin, spin-off/prequel della serie madre Dexter, che racconta le prime esperienze criminali del neo-laureato Morgan.
Composto da dieci episodi distribuiti a cadenza singola ogni venerdì, lo spin-off Dexter: Original Sin è ambientato nel 1991, quindici anni prima degli eventi mostrati nella serie originale Dexter, quando il futuro serial killer inizia il suo tirocinio come analista forense, presso il Dipartimento di Polizia di Miami.
Trattandosi di una storia ambientata nel passato, il ruolo storico di Dexter interpretato da Michael C. Hall in tutti gli altri spettacoli del franchise, in Original Sin viene invece rivestito dal promettente Patrick Gibson. Al suo fianco tra gli altri personaggi noti figurano Christian Slater (Harry Morgan) Molly Brown (Debra Morgan), James Martinez (Angel Batista), Christina Milian (Maria LaGuerta), Alex Shimizu (Vince Masuka) mentre le new entry effettive includono Patrick Dempsey, Sarah Michelle Gellar e Reno Wilson.
In Dexter: Original Sin Michael C. Hall, oltre a essere presente come produttore, ricopre anche la voce narrante nella versione in lingua originale dello spin-off, mentre in italiano è doppiato ancora una volta da Loris Loddi. Di seguito potete leggere la recensione di Dexter: Original Sin basata sulla serie completa che ha terminato (almeno per ora) la sua corsa, questo venerdì 14 febbraio 2025.
I punti di forza di Dexter: Original Sin
Le impressioni generali su Dexter: Original Sin, in qualità di primo prequel del franchise, sono molto positive. Rispetto all'amaro in bocca lasciato nel fandom tra le ultime stagioni della serie madre Dexter, il suo finale e il successivo sequel New Blood che non hanno purtroppo saputo rendere giustizia all'iconico personaggio interpretato di Michael C. Hall, Original Sin sembra offrire una sorta di reboot. Non soltanto a livello di trama ripartendo proprio delle origini di Dexter, ma anche sul piano della sceneggiatura che è stata per certi versi il tallone di Achille degli ultimi spettacoli.
Nonostante la presenza di un cast totalmente inedito, che inizialmente potrebbe rendere difficile per lo spettatore il passaggio tra "il vecchio e il nuovo Dexter", si nota fin da subito la cura dei dettagli nel voler rendere le giovani versioni dei personaggi delle perfette copie dei loro predecessori. La scelta di determinati attori è certamente apprezzabile per quanto riguarda le somiglianze a livello estetico. Ma è presente anche un evidente impegno procedurale in riferimento al tipo di linguaggio, le movenze del corpo, le espressioni facciali e tutti quei particolari che per quasi un decennio hanno caratterizzato il cast originale di Dexter, come l'inconfondibile risata di Masuka.
Un altro punto a favore di Original Sin è dato dal suo collegamento con gli altri spettacoli del franchise, sicuramente non scontato e per certi versi inatteso. In veste di prequel, Original Sin è stato presentato come un contenuto riconducibile direttamente alla serie madre Dexter. Tuttavia, nel suo primo episodio, Original Sin offre una breve panoramica legata al finale del precedente spin-off New Blood e, in questo modo, si collega anche alla prossima serie in uscita nel 2025, Dexter: Resurrection, nonché sequel di New Blood. Una veloce premessa che, in attesa del nuovo spettacolo, dona alcune risposte al pubblico dopo il cliffhanger avvenuto in precedenza rivelando la sorte di Dexter a seguito della sua presunta morte.
In termini narrativi Original Sin approfondisce non soltanto il passato di Dexter ma anche quello delle persone che gli stanno attorno, specialmente suo padre Harry e sua sorella Debra. Nel corso della serie madre viene mostrato in diverse occasioni il tormento vissuto da Harry nella sua vita, combattuto tra il proteggere a tutti i costi il figlio e il doverne accettare il suo lato omicida. Original Sin scava ancora più indietro, focalizzandosi sui veri motivi per cui Harry ha preferito insegnare un codice morale a Dexter, pur di non perderlo, finendo così per perdere la sua stessa bussola morale che lo ha infine condotto alla morte, quando il peso da sopportare è diventato troppo pesante. Con grande sorpresa nello spin-off appare anche Brian, il fratello di Dexter, offrendo un interessante approfondimento anche sul passato di questo personaggio e sulle sue origini come futuro Killer del Camion Frigo.
In conclusione, la nuova serie Dexter: Original Sin a primo impatto si presenta un valido prodotto per rilanciare il franchise, risanare alcuni errori del predecenti spettacoli e proporre una diversa parte di storia su Dexter, dimostrando che il personaggio ha ancora molto da raccontare. Il nuovo cast consente di rivivere le emozioni e l'intrattenimento della serie madre attraverso una versione più giovanile, seppur ambientata nel passato, unendo abilmente i due differenti contesti che di fatto trattano lo stesso tema. Per proiettare al meglio il pubblico ancora una volta nel mondo di Dexter Morgan, la voce originale dello stesso Dexter che accompagna gli episodi si riconferma essere un valore aggiunto.
Dexter: Original Sin tra passato e presente
Nel corso di dieci episodi, lo spin-off Dexter: Original Sin ha continuato a viaggiare a ritmo spedito per quanto riguarda la parte di storia ambientata nel presente, concedendosi a tratti delle pause attraverso flashback del passato che in un certo qual modo distolgono l'attenzione dal filone principale. Tuttavia, con il senno di poi, una volta giunti al finale di stagione ogni tassello viene rimesso al proprio posto e diventa immediato realizzare perché la narrazione doveva andare in un certo modo. Considerando che fin dall'inizio il protagonista di ogni storia è Dexter, diventa quasi naturale dimenticare l'esistenza di Brian proprio come è stato per lo stesso fratello. Eppure, Laura Moser aveva due bambini. Ed entrambi hanno visto la propria madre fatta a pezzi davanti ai loro occhi, rimanendo immersi nel suo sangue in un tempo, per loro indefinito, fino al successivo arrivo delle autorità.
Se è pur vero che Brian dimostrava disturbi del comportamento da ben prima di tale evento, di certo in seguito non ha avuto una vita altrettanto facile. Dopo aver perso la madre ed essere stato allontanato dal suo unico fratello, Brian viene sballottato in affido da una famiglia all'altra in cui non è lui il vero problema, ma come viene trattato e bullizzato dagli altri. Quando successivamente Brian entra in una struttura psichiatrica e segue una terapia con un analista, in un certo qual modo si sente tradito anche da tali persone, poiché il suo unico scopo nella vita è sempre stato quello di ritrovare suo fratello. Abbandonato da tutti e rimasto solo al mondo, Brian stringe i denti e cerca di curarsi non per sé stesso ma per essere pronto a presentarsi a Dexter. Una possibilità che continua a venirgli negata e di conseguenza rimette in moto il suo lato più oscuro, portandolo infine a diventare un serial killer. Uccidere, è l'unico modo che Brian conosce, per eliminare chiunque continui a mettersi di traverso nella sua strada di ricongiungimento verso Dexter.
Original Sin approfondisce meglio anche i traumi passati di Harry Morgan. Da una parte avviene la perdita del suo primo figlio, Harry Junior, causata in modo implicito da una sua disattenzione. Da un'altra viene compiuto l'omicidio di Laura Moser, anche in questo caso dovuto a un errore di Harry con cui salta la copertura della donna, che ne subisce in prima persone le conseguenze nel modo più terrificante possibile. Due pesi che Harry continuerà a portarsi dietro e per via dei quali il suo rapporto con Dexter sarà sempre condizionato dal suo passato. Scegliere di adottare i figli di Laura dopo la sua morte, è in qualche modo un atto dovuto e l'ultima cosa che Harry poteva fare per lei. Ma forse un altro errore di Harry è stato quello di gettare subito la spugna con Brian, abbandonandolo al suo destino. Una scelta che diventa un boomerang poiché rinunciando a Brian credendolo un mostro, Harry con Dexter si ritrova in casa un altro mostro. E quando Harry realizza di non aver mai davvero salvato Dexter da quel container, finisce per togliersi la vita.
In conclusione, Dexter: Original Sin è il prequel di cui avevamo bisogno. La storia riesce a colmare delle precedenti lacune offrendo soprattutto un approfondimento dei personaggi principali, partendo dal loro passato per capire meglio chi sono diventati nel loro presente. Argomenti che nella serie madre di Dexter vengono soltanto accennati oppure non completamente esplorati, mentre trovano la loro perfetta collocazione in Original Sin. Lo spin-off parte in punta di piedi come un "semplice" racconto sugli esordi del noto Killer di Miami ma strada facendo mostra molto di più concentrandosi su tutta la famiglia di Dexter e rivelando per ognuno drammi e traumi rimasti sepolti per troppo tempo.
Original Sin regala inoltre delle brillanti performance con due guest star d'eccezione, attraverso le interpretazioni di Sarah Michelle Gellar, capo della scientifica Tanya Martin e Patrick Dempsey, capitano del dipartimento Aaron Spencer nonché insospettabile antagonista della storia. Una trama suddivisa su più fronti in cui si susseguono diverse storyline, tanto nel passato quanto nel presente, che alla fine si intrecciano tra loro convergendo tutte in un commovente finale.
Immagine di copertina di questo articolo tratta dalla serie TV Dexter: Original Sin. Crediti: Showtime Studios, Counterpart Studios
Commento
Voto di Cpop
87Pro
- Cast brillante e convincente
- Sceneggiatura con un ritorno alle origini
- Colonna sonora degna di nota
- Inaspettati cameo e guest star
Contro
- Alcuni flashback non propriamente necessari
- Finale soddisfacente ma con qualche lieve passaggio troppo sbrigativo
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