Exploding Kittens, recensione: una scialba serie animata Netflix sull'irriverente gioco di carte

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Autore: Giovanni Arestia ,

Ormai la multimedialità è talmente ampia e ricca di prodotti che è possibile trasformare praticamente qualsiasi cosa in un film o una serie TV, purché si disponga del budget e delle persone giuste per realizzarlo. A quanto pare è possibile anche trasporre sottoforma di serie d'animazione persino un popolare gioco di carte che ha trovato un sostegno travolgente su Kickstarter quasi un decennio fa. E perché non farlo quando lo stesso colosso Netflix si presta a finanziare l'intera produzione con tanto di talenti affermati come Greg Daniels e Mike Judge come produttori esecutivi insieme al fondatore del gioco, Matthew Inman? Con un team così importante e prestigioso, ecco che arriva Exploding Kittens, pronto a seminare il caos anche sullo schermo attraverso le mirabolanti vicende che vedono come protagonisti due gatti rispettivamente il bene, Dio, e il male, Beelzebub o Diavolo, che si trovano a migliorare e peggiorare la vita di una ordinaria e disfunzionale famiglia americana, gli Higgins.

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Exploding Kittens: l'eterna sfida bene contro male con una famiglia nel mezzo

La storia parla di Dio (nel doppiaggio originale presenta la voce di Tom Ellis con un particolare accento gallese che in italiano si perde) che nel tempo ha agito in modo piuttosto irresponsabile sia nel Paradiso che sulla Terra. Per tale ragione il consiglio del Paradiso decide che ha bisogno di riabilitazione. Lo mandano sulla Terra per rispondere alla preghiera degli Higgins di salvare la loro famiglia, tuttavia anche se può mantenere la maggior parte dei suoi poteri ultraterreni, dovrà connettersi con gli umani in forma di gatto parlante. Nel frattempo, all'Inferno, la figlia di Satana, Beelzebub (con la voce di Sasheer Zamata), non sta facendo un buon lavoro, ma al contrario poiché risulta troppo buona verso l'umanità e quindi il consiglio di amministrazione decide di mandarla anch'essa come gatto per migliorare la sua cattiveria.

Nel bel mezzo della riabilitazione ultraterrena, ci sono gli strambi Higgins: il padre, Marv Higgins (la voce è di Mark Proksch), è un secchione amante dei giochi da tavolo insopportabile, la madre, Abbie (Suzy Nakamura è l'interprete), è un'ex Navy Seal ossessionata dalle armi e dalla violenza, la loro figlia Greta (con la voce di Ally Maki) è una fissata della scienza e della medicina e infine il figlio Travis (Kenny Yates nei suoi panni) è un videogiocatore che cerca la fama online dopo essere diventato virale da bambino per il motivo sbagliato. Gatto Divino, come viene nominato in italiano, quindi, si trova a cercare di far avvicinare i singoli elementi della famiglia cercando di riaccendere il loro amore reciproco, mentre affronta anche il suo nemico giurato.

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La forza sta nelle piccole cose

Con un concept del genere, considerando anche l'irriverenza del gioco di carte, ci si aspetterebbe che Exploding Kittens esploda con ogni sorta di follia, gag esilaranti e battute maliziose. Una sorta di Rick & Morty versione gatto e ancora più violenta. Purtroppo lo fa solo parzialmente e non in maniera impeccabile. La serie di Matthew Inman e Shane Kosakowki porta all'interno della trama principale una serie di piccole storie dedicate a ogni personaggio per permettergli di mostrare qualcosa di ridicolo in tutti e 9 gli episodi di durata media intorno ai 25 minuti. Dopotutto questo caposaldo ha funzionato bene in tante commedie animate nel corso degli anni, perché non dovrebbe funzionare in questa?

In Exploding Kittens il problema è che una volta esaurita la freschezza e la novità dei primi episodi, le battute e l'ironia risulta fine a sé stessa senza un plot centrale e coerente. Non mancano le battute spinose, molte delle quali che riprendono vicende e personaggi reali, insieme a una brillante ironia basata sui gatti. Tuttavia dal punto di vista della trama e della caratterizzazione dei personaggi, la serie non offre nulla di straordinario o di mai visto. È apprezzabile e molte battute sono anche divertenti, ma non riesce mai a distinguersi in modo significativo divenendo una scopiazzata di altre produzioni. 

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Una certa originalità è presente nella famiglia Higgins che, per quanto riprendano le classiche caratteristiche dei personaggi da cartone animato, con tutti i loro eccessi e situazioni nonsense, risultano simpatici ma ben lontani da essere memorabili come altre famiglie celebri dei cartoni animati. Non riescono mai a sorprendere davvero e la loro genericità, correlata anche dall'anonimità dei personaggi che gli girano intorno, rende difficile innamorarsi di loro e delle loro idiosincrasie. 

L'intera serie, quindi, funziona solo per i due gatti protagonisti, il vero cuore e fulcro portante della produzione. I due offrono esattamente ciò che ci si aspetterebbe. Gatto Divino è un ragazzo cresciuto troppo in fretta e ancora molto immaturo, Gatto Diavolo, nonché Beelzebub, è una classica ventenne insicura, ma con una personalità vivace. I due formano un duo frenetico e coinvolgente tanto che i momenti migliori arrivano proprio dai loro battibecchi verbali, dalle loro pazze avventure e dagli scherzi che prendono di mira il lato demenziale e atroce dell'umanità. 

Conclusioni

In conclusione, Exploding Kittens è un'opera che non spicca quasi in nulla. Forse gli sceneggiatori potevano ideare una trama più entusiasmante e spingere alcuni argomenti su vette decisamente più rischiose, ma la verità è che creare una serie su un gioco di carte che non presenta né una storia né personaggi principali su cui basare la narrazione, è molto complicato. Basti pensare che è stato necessario rivedere anche il gioco originale realizzando un altro titolo, Exploding Kittens Good vs Evil che noi vi abbiamo recensito, per mostrare alcuni personaggi della serie e presentarli al pubblico per la prima volta.

Sicuramente i fan più attenti del gioco di carte apprezzeranno alcune stravaganti presenze che in qualche modo rafforzano la lore (un unicorno con interiora arcobaleno vi dice qualcosa?), tuttavia l'animazione è priva di ispirazione, gli archi narrativi degli episodi sono troppo ovvi e lo sviluppo dei personaggi è veramente scarno.

La forza di Exploding Kittens sta, quindi, nei cosiddetti B-plot ordinari, ovvero le brevi sottotrame che permettono di apprezzare le migliori battute dello spettacolo. Non sono dettagli che compensano tutte le lacune dello spettacolo, ma sicuramente consentono di strappare un sorriso. Insomma il divertimento non manca, ma non aspettatevi qualcosa di rivoluzionario e memorabile. 

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Immagine in evidenza via Netflix

Commento

Voto di Cpop

60
Exploding Kittens riesce a strappare qualche risata grazie alla quantità di battute che propone, ma per lo più diventa un susseguirsi ripetitivo di riferimenti vuoti alla cultura pop slegati da un plot centrale. Il doppiaggio fa un buon lavoro, il cast originale è di altissimo livello, ma il materiale su cui lavorano non è all'altezza delle loro performance. Quando l'opera arriva alla conclusione, lo spettatore si trova senza nulla di memorabile e solo con un sorrisetto agrodolce di consapevolezza di aver visto una produzione che poteva dare molto di più.

Pro

  • Gatto Divino e Gatto Diavolo sono una coppia frizzante e divertente
  • Le sottotrame sono coinvolgenti e irriverenti
  • Doppiaggio in lingua originale di altissimo livello (quello italiano non è comunque da meno)

Contro

  • Storia priva di un pilastro centrale su cui aggrapparsi
  • Caratterizzazione dei personaggi pressoché inesistente
  • Animazione accettabile, ma senza originalità
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