Kizazi Moto, recensione: 10 storie con un unico grande cuore

Kizazi Moto: Generazione di Fuoco è una delle novità di luglio 2023 in arrivo in streaming su Disney Plus. La serie TV, composta da 10 episodi dalla breve durata (10 minuti circa) è un viaggio verso un'Africa futuristica, che guarda alla nuova tecnologia senza mai lasciare indietro le proprie origini, la propria tradizione e la propria cultura. La serie TV sarà disponibile a partire dal 5 luglio.

Ciascun episodio è ambientato in un diverso stato africano: Uganda, Egitto, Zimbabwe, Kenya, Sudafrica e Nigeria. Ogni racconto, scritto diretto da diversi professionisti, è differente, unico e pregno di messaggi e insegnamenti per il pubblico di ogni età.

• Abbonati adesso a Disney+ a €8,99 al mese o per un anno intero a €89,90

Kizazi Moto vede la collaborazione di diversi registi, tra cui Ng'endo Mukii, Ahmed Teilab, Tafadzwa Hove. È stata prodotta da Tendayi Nyeke e Anthony Silverston insieme a Peter Ramsey, co-regista del film d'animazione Spider-Man: Un nuovo universo.

In effetti, proprio questa influenza cinematografica non passa di certo inosservata, e la serie cade proprio a fagiolo ora che il sequel Spider-Man: Across the Spider-Verse è ancora in sala. A tal proposito, potete recuperare qui la recensione di Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Di cosa parla Kizazi Moto?

Kizazi Moto vuole portare sullo schermo un'Africa come non l'avete mai vista  prima. Tra tradizione e innovazione, la serie TV offre al pubblico scenari futuristici, fantastici e fantascientifici. I protagonisti sono, di volta in volta, giovani ragazzi e ragazze che devono affrontare diversi imprevisti: creature mostruose, pericoli e sfide, soprattutto contro di sé.

Qui l'elenco degli episodi:

• Herderboy
• Mkhuzi: The Spirit Racer
• Moremi
• Surf Sangoma
• First Totem Problems
• Mukudzei
• Hatima
• Stardust
• You Give me Heart
• Enkai

Ciascun episodio, unico rispetto a tutti gli altri, decide di affrontare alcune importanti tematiche della nuova generazione: il rapporto con la famiglia, la sicurezza di sé, la ricerca del proprio futuro e del destino.

Il proposito è quello di contrapporre un'Africa molto realistica, legata alla propria cultura, a una sua proiezione in un futuro distopico, pervaso dalle nuove tecnologie. L'episodio intitolato Mukudzei, ad esempio, è ambientato nello Zimbabwe. Il protagonista, un giovane influencer che non conosce limiti, scopre l'esistenza di una dimensione in cui il Paese non è mai stato colonizzato, in cui la tecnologia avanzata regola una società utopica. Qui, tuttavia, sembra che alcune regole tendano a non cambiare da un universo all'altro, proprio per nessuno.

Kizazi Moto, dunque, sceglie di parlare comunque della realtà concreta con un pizzico di fantasia e immaginazione. Ciò che sembra messo in contrapposizione, in realtà trova qui anche un grande equilibrio. Insomma, non saranno animali robotici o veicoli volanti a distogliere il pubblico da tematiche attuali. Enkai, un altro splendido episodio ambientato in Kenya, parla di un universo magico ma prende a cuore problemi concreti e contemporanei, come la salvaguardia dell'ambiente.

Perché guardare Kizazi Moto?

La prima particolarità che colpisce di Kizazi Moto è la pluralità degli stili d'animazione. Questa scelta ricorda molto serie TV come Love, Death, Robots su Netflix, anch'essa decisamente futuristica. La serie TV, infatti, vede il contributo di diversi studi d'animazione, tra cui Lucan, Portfolio Animation, Saturday Animation, Studio Meala.

Questa diversità di tecniche d'animazione non inficia in alcun modo l'organicità di questa serie antologica. Così come i 10 racconti trovano, in qualche modo, un filo conduttore pronto ad unirli, così anche la varietà artistica trova una propria armonia, un equilibrio di elementi che sanno convivere tra loro.

La qualità dell'animazione è sorprendente, gli effetti visivi sono un vero piacere per gli occhi, così come la resa dei personaggi volta per volta. Si passa da uno stile particolarmente realistico ad un altro volutamente "cartoon", con cui ogni figura trova una propria e singolare caratterizzazione.

Una prima difficoltà, a livello narrativo, è quella di riuscire a condensare ogni storia in un tempo davvero limitato. Non tutti gli episodi, infatti, funzionano allo stesso modo in tal senso. Sembra che alcuni soggetti siano più predisposti a ritagliarsi una cornice di soli 10 o 12 minuti, sia per la trama più asciutta sia per alcuni passaggi sapientemente articolati. Altri episodi invece, avrebbero sicuramente reso meglio con alcuni nessi narrativi meglio esplicitati.

Nonostante queste difficoltà, il risultato finale è quello di una serie antologica sorprendentemente coesa. Come lo sceneggiatore e regista Tafadzwa Hove ha detto nella nostra intervista al cast di Kizazi Moto, la singolare identità degli episodi rappresenta la varietà degli Stati stessi, uniti dall'essere parte di un unico grande continente. Proprio allo stesso modo, le diverse storie narrate sono legate da un unico grande cuore, un senso di appartenenza, ed è sorprendente come questa armonia sia tangibile attraverso lo schermo.