MARVEL D.A.G.G.E.R., recensione: lotterete per salvare la Terra!

Autore: Silvio Colombini ,
Gioco
15' 26''

Prodotto da Fantasy Flight e distribuito in Italia da Asmodee, MARVEL D.A.G.G.E.R. è un gioco collaborativo per 1-5 giocatori, di almeno dodici anni di età, che per circa due o tre ore vi permetterà di diventare un membro di una selezionata squadra di supereroi e intervenire per contrastare minacce di portata globale, sventare oscuri piani e affrontare pericolosi Nemesi.

Il prodotto

All’interno della scatola del gioco per prima cosa troverete il regolamento e un piccolo opuscolo “informativo” sui supereroi che potrete utilizzare. Quanto al primo elemento nulla da dire: le regole sono spiegate in modo chiaro e preciso; vi sarà facile giocare fin da subito a MARVEL D.A.G.G.E.R.

Il secondo è di fatto un insieme di concise biografie dei vari Personaggi: troverete la data della prima apparizione nei fumetti Marvel e una sintesi della vita di ciascuno di essi. Tuttavia, a nostro modo di vedere, manca un elemento: quale Ruolo siano più adatti a ricoprire nel gioco .

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Proseguendo troverete il tabellone di gioco: di dimensioni piuttosto generose, è di ottima qualità e il cartone di cui è fatto trasmette una buona sensazione di solidità. A chiudere il contenuto (piuttosto abbondante) della scatola c’è poi tutta la parte cartonata del gioco.

Questa, a grandi linee, può essere divisa in tre grandi parti: carte, Schede (divise in Personaggi, Ruolo e Nemesi) e, infine, token e standee. Per quanto riguarda le carte siamo nella media: tendono a segnarsi lievemente se mescolate con troppa energia, ma nel complesso non è qualcosa che non si sia già visto nel mondo dei giochi da tavolo.

Anche sulle Schede c’è poco da dire: l’unico elemento che ci sentiamo di puntualizzare e lo spessore un po’ troppo fine che le caratterizza. Tuttavia, non essendo un elemento del gioco che dovrete sottoporre a particolari maneggiamenti, non è qualcosa che possa essere visto come un problema. 

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Da ultimo abbiamo token e standee in cartone. Anche qui la qualità è più che buona. Sono elementi che potrete utilizzare senza troppe preoccupazioni di rovinarli. Tuttavia ammettiamo che non ci sarebbe piaciuto trovare, se non altro per Nemesi e Supereroi delle miniature in plastica (anche se, lo capiamo, la scelta fatta ha probabilmente permesso di contenere il prezzo del gioco).

Nel complesso siamo rimasti soddisfatti sia dall'aspetto artistico che da quello ergonomico del prodotto. Le immagini che costellano il gioco (prevalentemente sulle carte e sulle Schede) sono ben fatte ed evocative. L’unica parte che si discosta nettamente è il tabellone di gioco, la cui grafica è piuttosto “povera”.

Volendo proprio essere pignoli, dobbiamo aggiungere che anche l’ergonomia non è del tutto soddisfacente: le ridotte dimensioni del font utilizzato talvolta hanno creato qualche difficoltà di lettura e alcune icone (almeno nelle prime partite) possono risultare difficili da riconoscere.

Setup

Nel complesso, iniziare a giocare a MARVEL D.A.G.G.E.R. non è particolarmente complicato: le diverse azioni di questa fase sono spiegate passo passo in maniera molto chiara.

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Tuttavia vista la notevole quantità di materiale necessario, il fatto di dover montare gli standee dei minion sulle basi di supporto e l’esigenza di creare dei mazzi di carte specifici per ogni Villain, è probabile che dall’apertura della scatola fino all'avvio della partita vera e propria possano passare circa 10 minuti. Qualcosa meno se, in precedenza, avrete avuto cura di dividere a dovere il materiale di gioco. 

Dopo questa doverosa analisi dei materiali di gioco e del setup, andiamo a vedere come si gioca a MARVEL D.A.G.G.E.R., tuttavia per comprendere al meglio come affrontare questo gioco sarà necessaria una piccola disamina a parte per quello che sarà il principale elemento di gioco che sarete chiamati a gestire: i supereroi.

I supereroi

All’interno della scatola di MARVEL D.A.G.G.E.R. sono presenti 10 schede Personaggio, ciascuna riportante un diverso personaggio o, in alcuni casi, variante dello stesso supereroe per un totale di venti Personaggi giocabili. Avremo ad esempio Spiderman che, a seconda del lato da voi scelto, potrà essere giocato nella sua versione Peter Parker o Miles Morales; qualora sceglieste la scheda che riporta Ironman sull’altro lato troveremo Warmachine.

A seconda del lato che preferirete, avrete a disposizione delle specifiche mosse: la scelta fatta avrà quindi un'importante ripercussioni su come potrete approcciarvi alla missione. Ovviamente vale anche il contrario: quando avrete un po’ più di esperienza potrete scegliere chi giocare in funzione della missione.

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Ciascun Personaggio (e ciascun lato della relativa scheda) presenta tre diverse abilità: alcune, quelle passive, non necessitano di alcun intervento da parte vostra, mentre altre dovrete essere voi a scegliere di attivarle (vedremo a breve come). A seconda del Supereroe giocato le opzioni potrebbero essere abilità passive o un misto tra attive e passive.

Ad esempio Thor ogni volta che effettua una Sfida permette al tracciato di Squadra di salire in automatico, mentre dovremo essere noi a decidere se sfruttare le sue capacità di Marchiare gli avversari dopo un movimento o quella di infliggere danni ad un nemico marchiato.

Tuttavia, il Personaggio che utilizzerete non sarà definito solo da questa scheda personale ma anche da una scheda di Ruolo. Il gioco ne riconosce sei diverse tipologie: Giustizia, Vigilanza, Autorità, Protezione, Determinazione e Offensiva. Tutte riportano le stesse quattro opzioni base (Movimento, Combattimento, Sfida e Riposo) ma affiancheranno ad una o più di esse piccole (ma sostanziali) modifiche. Inoltre ogni Aspetto vi fornirà un’abilità speciale unica

Facciamo un esempio andando a guardare l’abilità Movimento di due schede Aspetto. Protezione permette di muoversi di due caselle e, usando la versione potenziata del movimento, di curare gli alleati (e conferisce la capacità di indebolire gli avversari e di contrattaccare i nemici). Offensiva invece ha un movimento più ridotto, ma permette di ferire tutti gli avversari su cui ci si muove (e di aggiungere un successo aggiuntivo ad ogni azione di combattimento).

Vi diciamo fin da subito che una grossa parte della difficoltà che incontrerete nel corso del gioco sarà ampliata o ridotta oltre che dai Personaggi che deciderete di utilizzare anche dalle combinazioni Personaggio-Ruolo che sceglierete.

Ovviamente alcune di queste combinazioni saranno più performanti di altre, tuttavia questo non vuol dire che ci siano accoppiamenti obbligati (anzi nella nostra esperienza è stato proprio il contrario) o che abbinamenti apparentemente poco felici non possano risultare molto divertenti da giocare. Non solo: alcuni Supereroi saranno in grado di lavorare in maniera più sinergica rispetto ad altri. Ma anche in questo caso vale quanto detto  poco sopra per le combinazioni Personaggi-Aspetto: nulla è obbligatorio o inefficiente a priori

Chiudiamo la disamina dei Supereroi con un veloce calcolo: considerando che ci sono ben 20 supereroi e sei aspetti diversi avrete a disposizione ben 120 diverse combinazioni Supereroe-Aspetto. E questo qualora vi limitiate a portare sul tabellone un solo Supereroe alla volta!

Come si gioca

Fatta la dovuta analisi dei due elementi principali di gioco, andiamo a vedere come si svolge una partita a MARVEL D.A.G.G.E.R.. Di fatto, all’interno di ogni round, possiamo distinguere due grandi sotto-parti: la fase dei Supereroi e quella dei Nemesi.

Per quanto riguarda i Supereroi la situazione è, ridotta all’osso, molto semplice: avrete a disposizione dei token per attivare le opzioni a vostra disposizione: generalmente tre, aumentano a quattro nelle partite in solitario o in due giocatori.

A giro, ciascuno di voi prenderà un token e, in maniera obbligatoria, deciderà quale opzione attivare e quindi passerà la mano al giocatore successivo. Questo fino a quando tutti avranno usato tutti i loro Token Azione. Oltre alle Azioni specifiche per ciascun Aspetto, ciascun Eroe dispone di alcune azioni simili:

  • Movimento: permetterà di spostarsi da un luogo ad un altro, così da poter attaccare i nemici o attivare determinati punti della mappa;
  • Combattimento: si tira un numero di dadi pari alla Forza del Personaggio  indicato così da ferire l’avversario (o gli avversari) oggetto dell’attacco;
  • Risoluzione Sfide: si tra un numero di dadi pari alla Determinazione del Personaggio; per ogni successo ottenuto si avanza verso la risoluzione della Sfida affrontata;
  • Riposo: permette di curarsi o di far aumentare la carica di alcune carte speciali; qui il valore di riferimento sarà la Tattica del Personaggio.

Come già accennato ciascuna delle opzioni sopra elencate potrebbe avere effetti primari e/o secondari diversi (talvolta di molto) a seconda dell’Eroe o del Ruolo scelto. Non solo tra i diversi Token Azione ne avrete a disposizione anche uno “Potenziato” in grado di scatenare, se usato adeguatamente, la versione più performante dell’azione scelta.

Anche il numero di dadi da tirare può variare: questo può avvenire sia per l’effetto di Missioni portate a termine che per l’influenza dei propri compagni o, ancora, a seguito di particolari situazioni (come per esempio attaccare un nemico Marchiato). Non solo: alcune sfide porranno dei paletti sul modo in cui potrete affrontarle come, ad esempio, trovarsi in uno specifico punto della mappa o sconfiggere un determinato tipo di avversario.

Come giocatori non dovrete però limitarvi ad affrontare la Nemesi e i suoi minion, ma anche sventare il suo piano. Questo è rappresentato delle Carte Minaccia che, per essere risolte, necessitano di particolari condizioni. Non soddisfare queste richieste renderà più difficile portare a casa la vittoria.

Questo perché, al termine di ogni round, sulla base di diversi fattori, dovrete inoltre aumentare la Minaccia offerta dal Villain: se questa supererà la soglia indicata dalla carta MInaccia corrente avrete fallito e la cosa renderà più difficile affrontare il Villain nello scontro finale. Se invece sarete riusciti a risolverla con successo otterrete un vantaggio nel suddetto scontro.

La fase del Villain si svolge secondo una serie di passaggi predeterminati e secondo i parametri imposti da una sorta di Intelligenza Artificiale. Inizialmente il tutto potrebbe sembrare un filo “legnoso” da gestire, ma di fatto si tratta solo di prenderci la mano (una partita sarà più che sufficiente) per rendersi conto che tutto, in realtà, funziona piuttosto bene. All’interno di questa fase riscontriamo 4 punti salienti:

  • Aumento della minaccia: sulla base di diversi elementi (ad esempio il numero di nemici presenti sul tabellone) la minaccia globale aumenterà in maniera più o meno importante;
  • Controllo delle missioni Nemesi: come anticipato, ogni Nemesi porta avanti un proprio piano personale; in funzione del livello di minaccia queste potrebbero essere portate a compimento o essere sventate dal vostro team di supereroi;
  • Generazione degli Eventi e loro risoluzione.

Quest’ultima parte è, molto probabilmente, il vero fulcro della fase del'Avversario. Ogni volta che andremo a pescare una carta Evento dovremo infatti risolverne sia l’effetto principale (generalmente, ma non sempre , un ostacolo per i giocatori) e poi, in base alle icone presenti sulla carta appena svelta, andare a risolvere uno o più effetti secondari.

Tra gli effetti  secondari ci sono ad esempio il posizionamento di nuovi avversari sul tabellone di gioco, quali capacità della Nemesi utilizzare o, ancora, quali minion si attiveranno.

Lo scontro finale

Una piccola disamina a parte merita quello che è il gran finale della partita: lo scontro diretto contro la Nemesi. Nel complesso non si discosta molto da quanto visto finora salvo per l’introduzione di alcuni nuovi elementi.

Tra questi la cosa più evidente sarà l’attivazione della scheda Nemesi, che introduce nuovi (e spesso devastanti) poteri del vostro avversario principale e nuove “regole d’ingaggio”. Non solo: entreranno in gioco anche gli esiti (positivi o negativi) delle missioni Nemesi affrontate in precedenza: questi potrebbero rendere lo scontro finale se non completamente nuovo, diverso quanto basta dalla volta precedente.

Questo, a grandi linee, l’andamento di una partita a MARVEL D.A.G.G.E.R. All’atto pratico il gioco è più articolato di così. Mentre sarete chiamati a tenere a bada la Nemesi, dovrete anche  cercare di tenere al sicuro le basi D.A.G.G.E.R. (indispensabili sia per non perdere che per ottenere specifici effetti positivi) ma anche portare avanti le quest personali dei vari Supereroi (così da ottenere dei potenziamenti specifici).

Quanto alle condizioni di sconfitta MARVEL D.A.G.G.E.R. ne prevede cinque: il tracciato Minaccia arriva a 20, tutte le basi D.A.G.G.E.R. sono state invase, un Eroe muore prima dello scontro finale, la Nemesi riesce ad uccidere tutti i Personaggi o se il mazzo Eventi dovesse esaurirsi prima della sconfitta del Villain.

Insomma portare a casa la vittoria sarà un difficile (ma appagante) gioco di equilibrismo tra le varie scelte da effettuare.

Per chi è adatto

Data la natura fortemente cooperativa di MARVEL D.A.G.G.E.R., va da sé che questo gioco è particolarmente indicato per coloro che, in un gioco, amano agire di concerto puntando ad una vittoria di gruppo più che alla supremazia personale.

Non solo: considerando il forte peso della casualità MARVEL D.A.G.G.E.R. verrà apprezzato di più da chi non ritiene un problema che la difficoltà di gioco possa subire un’impennata (anche notevole) a seguito di un tiro di dadi sfortunato o della pesca di una carta Evento particolarmente nefasta.

Da ultimo, considerando la lunghezza non proprio contenuta di una partita, MARVEL D.A.G.G.E.R., sarà più godibile a chi non trova gravoso sedersi anche per diverse ore davanti allo stesso gioco.

Considerazioni

La prima cosa che colpisce giocando a DAGGER è molto probabilmente la sua scalabilità e, indirettamente, la durata delle partite: pur reggendo bene all’aumento dei partecipanti, più sarete e più le partite si allungheranno e non sarà così difficile raggiungere le 3 ore (o più) di gioco. Personalmente siamo dell’idea che DAGGER trovi il suo “golden spot” in partite a tre giocatori, renda ancora bene in quattro ma diventi fin troppo lungo in cinque.

Infatti all’aumentare dei giocatori, va da sé, aumenterà anche il tempo tra un turno di gioco e l’altro. La cosa di per sé non sarebbe particolarmente grave, visto che le decisioni da prendere (salvo essere soggetti a paralisi da analisi) non sono poi così complicate. Il vero inghippo sta nel fatto che, inevitabilmente (ma anche per fortuna), le azioni degli altri partecipanti influenzeranno quello che poi vi troverete ad affrontare.

E questo porterà con sé discussioni e confronti sulla tattica e sulla strategia e, di conseguenza, avrà un risvolto sulla durata della partita, magari “costringendovi” a rivedere quanto deciso di fare al turno precedente.

Altra considerazione va alla longevità. Di base vi diremmo che è più che ottima: le possibili combinazioni tra Supereroi e Ruolo, le carte Evento e i numerosi minion offerti lo rendono rigiocabile, specie nelle partite più popolate, una quantità di volte praticamente illimitata. Tuttavia non è così impossibile che una volta sconfitta una nemesi (cosa per nulla semplice, ve lo possiamo assicurare)  vogliate passare subito alla successiva fino ad esaurire le possibilità offerte.

Quindi, di fatto, la longevità risente di un unico fattore: le poche nemesi offerte. Sta quindi a ciascuno di voi chiedersi se l’idea di affrontare nuovamente un avversario sconfitto (con la stessa squadra o variandone i membri) sia o meno un elemento positivo o un grosso freno. Nel primo caso DAGGER potrebbe accompagnarvi per molto tempo a venire, nel secondo invece potreste trovarvi a mettere DAGGER sullo scaffale dopo un numero (relativamente) ridotto di partite.

Altro elemento che ci preme prendere in considerazione è il forte peso della fortuna: sebbene gestibile, almeno entro certi livelli, non è così impossibile che un tiro sbagliato di dadi o una carta Evento particolarmente sfavorevole possa influenzare l’andamento della partita fino anche a rendere impossibile la vittoria.

E anche qui vale quanto detto sopra: sta a ciascuno di voi decidere se, e quanto, la casualità e i suoi possibili tiri mancini possano incidere sulla vostra capacità di godere di un gioco.

Passiamo poi al tema alla base del gioco: scontri su scala mondiale che vede squadre di supereroi combattere per salvare la Terra. In tutta onestà possiamo dire che è ben reso. E lo è sia per quanto riguarda il concetto di team che nell’affrontare sfide (apparentemente?) insormontabili.

MARVEL D.A.G.G.E.R. spinge infatti molto sulla collaborazione tra i diversi giocatori, e non sarà così raro, come già detto, intavolare discussioni sul modo migliore per affrontare una particolare situazione di gioco. Non solo, i diversi poteri presenti (sia dei Personaggi che dei Ruoli) permettono di inanellare delle combo che ben rendono l’idea di team affiatati che combattono in armonia.

Ugualmente è molto probabile che vi troverete spesso a chiedervi se sarete in grado di farcela, se la Nemesi non sia troppo dura e se la mossa fatta sia davvero quella giusta. E cosa c’è di più (super)eroico dell’affrontare sfide disperate?

Conclusione

MARVEL D.A.G.G.E.R. riesce nell’intento di prendere meccaniche nel complesso semplici e dare vita ad un gioco avvincente, a tratti difficile e per nulla banale. La resa del tema è decisamente buona e le possibili variazioni garantiscono una più che buona longevità: se amate i supereroi qui troverete quello che cercate.

La casualità può avere un forte peso ma, nel complesso, è ragionevolmente gestibile. La durata delle partite (che può facilmente raggiungere le tre ore) lo rende indicato per essere la “star” della serata più che un gioco di contorno.

Prodotto Consigliato

MARVEL D.A.G.G.E.R.

In MARVEL D.A.G.G.E.R. dovrete coordinare i vostri sforzi per sconfiggere la pericolosa Nemesi e salvare la Terra.

Commento

cpop.it

80

MARVEL D.A.G.G.E.R. è un gioco che fa pienamente il suo lavoro: farvi rivivere epici scontri tra gruppi di Supereroi e terribili Nemesi, spingendo al massimo sulla collaborazione e sulla capacità di creare una strategia di concerto.

Pro

  • Meccaniche semplici
  • Spinge molto sulla collaborazione
  • Rende molto bene il tema alla base

Contro

  • Poche Nemesi
  • Può durare molto
  • Il caso può incidere molto
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