Mr. Evidence, recensione: la mente è il teatro del dramma umano

In Mr. Evidence 6 - Una Voce Senza Suono tutti i nodi sembravano sciogliersi ma il gruppo si disunisce e viene fatta luce sul passato di Mr. Truth.

Autore: Manuel Lucaroni ,

La mente umana è un mondo tutto da esplorare, un prodigio della natura che, spesso (proprio come il corpo) non è racchiusa nelle definizioni standard e limitate che s socialmente, per l'evoluzione della nostra cultura, siamo soliti utilizzare.  Fortunatamente, nel corso degli ultimi anni sia per una maggiore sensibilizzazione (purtroppo ancora non sufficiente per eliminare del tutto lo stigma) sia per il progresso della moderna scienza medica, il concetto spesso discriminante della malattia mentale si è trasformato in un'interpretazione meno ostracizzante.

L'etichetta del 'pazzo' ( fuorviante, semplicistica e oltre che retrograda, anche più che inesatta), ben ancorata nella nostra cultura per definire semplicemente chiunque soffra, per diverse cause, per disturbi mentali (più o meno gravi e non per forza irreversibili) che non conosciamo, ha lasciato spazio ad un approccio medico più comprensivo. 

Non è solamente 'tristezza', come spesso viene detto quando ci si sente travolti dal mondo, o alcuni comportamenti non sono 'stranezze', ma hanno radici più profonde difficilmente controllabili, specie da soli: la mente umana, come dicevamo in apertura, è un universo vasto e complicato, ancora oggi forse troppo sconosciuto per permetterci di dare giudici categorici, che dovrebbero lasciare spazio all'empatia e alla comprensione.

Mr. Evidence, serie Sergio Bonelli Editore inserita all'interno della collana Audace (dove già si trovano opere come Il Confine, Nero e K-11) offre l'opportunità di conoscere e riflettere su traumi, patologie e disturbi mentali raccontando la storia di quattro pazienti di un istituto psichiatrico, il Mulholland Institute, alle prese con omicidi e misteri sia sull'istituto che sul loro passato.

Un thriller dallo spiccato valore sociale,  realizzato da un duo di sceneggiatori, Fabio Guaglione e Adriano Barone, che vantano un curriculum di tutto rispetto anche in ambito cinematografico; di volume in volume, la sceneggiatura della coppia ha preso vita grazie alle matite di tanti noti disegnatori, da  Stefano Manieri a  Francesco Francini, passando per Mariano De Biase, Luca Lamberti, Fabrizio Des Dorides, Michele Pasta, Andrea Camerini e Giovanni Timpano, senza dimenticare le copertine di Carmine Di Giandomenico. 

Mr Evidence: traumi e patologie come motore di una storia (quasi) supereroistica

Mr. Evidence racconta la storia di FrederickAlexandraAdam e Philipp, quattro pazienti del Mulholland Institute affetti da particolari disturbi psicologici. Ognuno ha un profilo clinico piuttosto complicato, ma allo stesso tempo, per questo, ha anche delle abilità che lo caratterizzano; dietro alla realizzazione dei personaggi, ma più complessivamente dietro ogni elemento dell'opera, c'è un grande studio da parte degli autori fra saggi di neurobiologia, psichiatria, psicologia criminale e documenti desegretati della CIA. Un grande lavoro documentaristico che merita sicuramente un plauso da parte di tutti; non possiamo quindi non introdurre da vicino i personaggi principali della serie. 

Frederick Foster, 38 anni, è un ex-professore di chimica affetto da personalità schizoide e un disturbo ossessivo compulsivo; ha la capacità involontaria di immagazzinare ogni cosa che vede e che sente, per una forma amplificata di memoria uditivo-fotografica istantanea. Può catalogare in tempo reale informazioni su qualunque cosa, risultando un database vivente. Alexandra Cuarón, 29 anni, è un'ex-marine: soffre di una rara sindrome che non le fa provare dolore fisico e, conseguentemente, anche insensibile alla sfera emotiva. Proprio per questo, è difficile da manipolare e l'insofferenza al dolore fisico, unita alle grandi abilità nel combattimento, la rendono piuttosto temibile.

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Mr Evidence

Adam Carver, 33 anni, soffre di disturbo dipendente di personalità e di continue amnesie e incoerenza nei ricordi: simula il modo di pensare e gl atteggiamenti della persona di cui sta tracciando il profilo psicologico. Infine, Philipp Weber III, affetto da Harlequin Ichtyosis, una mutazione genetica che porta a un'irrorazione di sangue, che fa squamare la pelle provocando dolorosissime piaghe.  Per la sua ipersensibilità emozionale è capace di percepire e leggere il dolore in ogni sua forma, osservando le persone e la realtà tramite una sorta di 'matrice del dolore'; a questo, aggiunge conoscenze in ambito esoterico e delle scienze alternative.

La vita dei nostri personaggi  all'istituto psichiatrico viene sconvolta quando Floyd, un altro paziente,  comincia a sospettare che qualcuno stia provando a manomettere i loro ricordi e condivide le sue informazioni con i quattro protagonisti. Ma chi c'è dietro questi eventi? E quali sono le sue motivazioni? L'ombra di misteri e omicidi cade sul Mulholland Institute e i quattro pazienti sono obbligati a impegnarsi in prima persona per cercare la verità; o, come direbbe Frederick, sempre pronto a catalogare ogni aspetto del reale e attribuirgli un particolare prefisso, "Miss verità".

Diventando Mr. Truth, Miss Nerve, Mr. None e Mr. Pain, il gruppo di pazienti diventa un gruppo di fuggitivi e poi di antieroi, alle prese fra drammi personali e azioni nella ricerca della verità. Una sola domanda è il loro leit motif: "Che differenza c'è tra noi e loro?"Mr. Evidence non è solamente una storia di disagi mentali: sfruttando elementi del thriller, dei romanzi sociali e delle detective stories, offre azione e suspance, raccontando di fatto anche una storia di formazione, o per lo meno il tentativo di un gruppo di persone che, dal ricovero in un istituto psichiatrico, cercano di ritrovare sé stessi (letteralmente) ed un posto nel mondo.

Mr. Evidence: i volumi della serie

Mr. Evidence viene stampata da Sergio Bonelli Editori in volumi cartonati dal grande formato, in grado di dare grande spazio alle tavole che presentano la narrazione e di contenere alcuni extra sulla serie, non soltanto approfondimenti e commenti degli autori (come si vede nel primo volume), ma veri e propri contenuti aggiuntivi per la storia, stuzzicando la vena investigativa del lettore.

Tra dossier segreti del Mulholland Institute, rapporti della polizia e vari scambi di comunicati privati fra i protagonisti della storia, i contenuti speciali scavano nella narrazione, portando il lettore, con spirito intuitivo, a leggere tra le righe dell'azione per arrivare ai diversi piani di lettura dell'opera, oltre ovviamente a 'Mr. Evidence'.

Con un'entrata in medias res, Mr. Evidence porta sin da subito il lettore nella vita dei protagonisti, creando una connessione che porta a seguire il viaggio di un bizzarro gruppo, alle prese con indagini, limiti e paure personali, con tanto pathos e col cuore aperto all'ascolto.

La prova della tua esistenza

Frederick, Alexandra, Adam, Philipp, ovvero Mr. Truth, Miss Nerve, Mr. None e Mr. Pain. Quattro individui affetti da “anomalie psicologiche” che li portano a vedere il mondo in maniera unica. Fuggitivi. Antieroi. «Che differenza c’è tra noi e loro?» è il quesito ossessivo che i protagonisti si porranno ogni volta che entreranno in contatto con... un assassino.

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Come primo capitolo, La prova della tua esistenza è una scommessa tra autori e lettori. Per sua natura, Mr. Evidence è una storia che vive di tempi specifici e dialoghi spesso articolati e complessi, specchio delle patologie di alcuni dei personaggi. L'esigenza di delineare una base, soprattutto emotiva, su cui imbastire la storia, si presenta come uno scoglio che Barone e Guaglione hanno superato tramite un ritmo pacato ma vivido, in cui le specificità dei personaggi sono state curate senza lasciarsi prendere dalla voglia di svelare più del necessario. 

Sin da questo primo capitolo è evidente quindi come Mr. Evidence sia una storia solida e consapevole, che non vuole offrire al lettore una comfort zone in cui riprovare esperienza oramai stantie, ma invitarlo in un racconto in cui si intrecciano diverse suggestioni narrative, con la promessa di offrire un nuovo approccio alla narrazione seriale a fumetti. 

Il quinto uomo

Adesso mi credete... vero? Ora posso fidarmi di voi. Trovate gli indizi. Trovate Mr. Evidence.» La morte di Melissa è stata un suicidio o un omicidio? Mr. Truth, Miss Nerve, Mr. None e Mr. Pain cercano di usare le loro singolari abilità mentali per scoprire la verità... ma ogni risposta porta ad altre domande. Qual è l'oscura presenza che aleggia tra le mura del Mulholland Institute? Chi è, sempre che esista davvero, il "quinto uomo”?

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Sulla scia degli eventi del primo capitolo, Il quinto uomo sembra essere la seconda parte di un pilot, in cui si completa la definizione iniziale dei protagonisti di questa storia. Le rivelazioni centellinate con intelligenza dal duo autoriale contribuiscono a creare un fil rouge che guida il lettore in un percorso rivelatorio che getta non solo luce sulle eccezionali caratteristica dei personaggi, ma contribuisce a dar ulteriore consistenza all'intera ambientazione. 

Si preservano tempi narrativi pacati e finalizzati al rispetto di storia e personaggi, costruendo più che scoprendo, con una precisa scelta autoriale che mira alla costruzione di solida fondamenta su cui edificare un castello narrativo sempre più promettente. E l'abbandonare le atmosfere claustrofobiche del Mulholland Institute promette di essere il vero starting point di un'avventura appassionante. 

Il killer degli specchi

Quei fuggitivi… sono individui che non esito a definire unici. Hanno le capacità per mettere a repentaglio tutto il lavoro che abbiamo fatto finora. Potreste non trovarli mai più. O peggio, potreste trovarli, e pentirvene.» Sono pazienti psichiatrici o lucidi detective? Entrambe le cose! Giunge al terzo episodio l’avventura di Mr. Truth, Mr. Pain, Miss Nerve e Mr. None, quattro fuggitivi del Mulholland Institute che cercano se stessi, ma anche e soprattutto la soluzione di un enigma criminale: chi ha ucciso il loro amico Floyd? E perché? La loro mente è stata davvero manipolata da un occulto burattinaio o l’avventura che stanno vivendo è solo il frutto delirante della psicosi?

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Dopo la fuga dal Mulholland Institute, le vicende del gruppo di protagonisti si lascia sedurre dalle atmosfere di una storia on the road, in cui l'orizzontalità della trama si intreccia in modo convincente con la verticalità del singolo volume.  Interagendo con le peculiarità dei personaggi, Guaglione e Barone orchestrano un primo picco adrenalinico nella loro serie, accelerando il ritmo nella prima vera e propria avventura degli 'eroi' della storia, mentre ancora sono in cerca di risposte, consentendo loro di interagire con il mondo civile.

Nonostante alcuni facili escamotage per dare possibilità inusuali ai loro figli narrativi, Guaglione e Barone offrono un nodo narrativo importante per la loro serie; si cominciano comunque a sentire forti i debiti da generi come il poliziesco e il thriller psicologico.

Regressione reciproca 

Quattro sedute di analisi in cui l'oggetto dell'indagine... sono loro stessi: i fuggitivi del Mulholland si confrontano con le proprie anomalie psicologiche, ma è in particolare Miss Nerve che dovrà suo malgrado scavare a fondo nel proprio passato. Chi è Jonathan Cobb? Cos'è il protocollo Trioceros? Cosa farà Drymann ora che conosce le incredibili capacità dei pupilli della Dottoressa Samsa? Sulle strade di Baltimora si scatena una frenetica caccia all'uomo!

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Il quarto volume rappresenta uno snodo cruciale per il proseguo della narrazione, e non è un caso che venga scelto che la psicanalisi sia scelta come espediente narrativo. Comincia a delinearsi la realtà dietro il Mulholland Institute e si solidificano i rapporti tra i nostri quattro 'eroi', sempre più consci delle loro abilità. Il cliffhanger finale funge da midpoint per tutta la serie: dopo questo volume, nulla sarà più come prima. Si offrono, in questo caso, tasselli importanti sul passato di Miss Nerve.

Tabula Rasa

Mr. None ha cominciato a recuperare frammenti della propria memoria... ma questi formano un mosaico che resta ancora incomprensibile. Un indizio lo porta a rivivere la sua infanzia, una storia piena di orrori. Di "male assoluto". Judith e Ava... nomi che si confondono e sovrappongono tra tradimenti e missioni omicide. Si può davvero fare tabula rasa del passato? Un numero sconvolgente, in cui si comincia a fare luce sul... progetto Evidence!

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In questo quinto volume Mr. None si conferma come punto centrale per tutta la narrazione: i ricordi cominciano a tornare a galla, ma sebbene diano indizi ai nostri eroi, restano ancora confusi. Gli eventi vengono presentati attraverso il dramma interiore del personaggio, fino ad arrivare ai dettagli sul progetto Evidence. La grande tensione narrativa creata nei precedenti volumi sembra qui leggermente affievolirsi, ma si intuisce che la serie si sta preparando a focalizzarsi interamente, dopo essersi servita dell'atmosfera thriller, sulla linea drammatica che regge interamente questa avventura.

Una voce senza suono

Ora che la verità sul passato di Mr. None è stata in parte rivelata, i fuggitivi dal Mulholland Institute hanno finalmente trovato il Quinto Uomo... o no? Allora per quale motivo la dottoressa Samsa ha detto a Mr. Truth di dirigersi a Buffalo? Cos'è il progetto Ev.Id.Ence.? Tra le frasi pronunciate dall'uomo che cerca la verità... si nasconde una bugia? Nella sfida contro un nuovo serial killer, si annida un segreto sconvolgente che viene dal passato...

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Nuova tappa alla ricerca della verità, un nuovo serial killer sulla strada: proprio quando tutti i nodi sembravano effettivamente sciogliersi, il gruppo si disunisce e viene fatta luce sul passato di Mr. Truth, assoluto protagonista del volume. In Una voce senza suono vediamo un capitolo di raccordo, che continua a mostrare i segni di un rallentamento della tensione, già avvertiti dal terzo volume in poi.

Risulta, in ogni caso,  in accordo col piano generale della serie, che il lettore potrebbe inizialmente percepire come un altro piccolo step leggermente forzato verso la conclusione, ma che siamo sicuro offrirà una nuova chiave di lettura una volta finita l'intera opera. Anche in questo caso, il cliffhanger finale porta comunque il lettore a voler star dietro alla narrazione e, pur se con un po' di fatica, attendere con entusiasmo il prossimo volume.

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