Only Murders in the Building 4, recensione: sintonizzatevi sul podcast dell'Arconia, un nuovo intrigante delitto è servito

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Autore: Francesca Musolino ,

La serie TV Only Murders in the Building che segue le vicende dei podcaster improvvisati Mabel, Oliver e Charles ritorna in pompa magna su Disney Plus con la sua quarta stagione, disponibile in streaming sul servizio a partire dal 27 agosto 2024. Attraverso dieci nuovi avvincenti episodi il trio di protagonisti interpretati da Selena Gomez, Martin Short e Steve Martin, si ritrova alle prese con l'ennesimo caso di omicidio avvenuto ancora una volta nel caotico condominio Arconia dove i tre amici risiedono.

Sulla scia del nuovo delitto Only Murders in the Building 4 cambia parzialmente location conducendo Charles, Mabel e Oliver in California, dove vengono convocati da una casa cinematografica intenzionata a realizzare un film sul loro podcast. Questo viaggio darà così il via a una reazione di eventi a catena, collegati anche al caso di omicidio dietro a cui stanno indagando proprio Oliver, Charles e Mabel.

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Ecco di seguito la nostra recensione senza spoiler dei primi sette episodi di Only Murders in the Building 4, che abbiamo visto in anteprima per gentile concessione di Disney.

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Only Murders in the Building: dove eravamo rimasti

Only Murders in the Building 2 si era conclusa con la morte dell'attore Ben Glenroy, interpretato da Paul Rudd, che si era accasciato sul palco durante le prove del musical teatrale di Oliver. Nella terza stagione della serie TV si scopre che in realtà quella di Ben è stata soltanto una morte apparente dovuta a una presunta intossicazione alimentare, mentre la star è viva e vegeta e pronta a tornare in scena. Per assurdo in seguito Ben finisce davvero per morire, ma come vittima di un omicidio avvenuto ancora una volta all'interno del condominio Arconia. Mabel, Oliver e Charles si mettono a indagare sul nuovo giallo scoprendo che gli assassini questa volta sono due: Donna e Cliff DeMeo, gli stessi produttori dello spettacolo teatrale di Oliver.

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Donna quando scopre che l'interpretazione di Glenroy è disprezzata dalla critica, per evitare al figlio la delusione di un flop decide di avvelenare l'attore per metterlo fuori gioco. Anche questa volta miracolosamente Ben scampa alla morte. In quanto il mix di farmaci e droghe che assume nel tentativo di gestire lo stress da palcoscenico, inibisce l'effetto del veleno. Tuttavia quando Ben scopre cosa ha fatto Donna e per caso si ritrova davanti il figlio, affronta Cliff minacciando di andare alla polizia. Il ragazzo perde la testa e spinge Glenroy, che precipita nella tromba dell'ascensore e muore nello schianto. Ben prima di morire, nel tentativo di aggrapparsi a Cliff per non cadere giù, trascina con sé un fazzoletto presente nella giacca del ragazzo macchiato dal rossetto di Donna.

Quando in un secondo tempo tutti i nodi vengono al pettine, Mabel, Charles e Oliver provano a inchiodare Donna per l'avvelenamento di Ben. La produttrice quando scopre del fazzoletto macchiato di rossetto trovato accanto al cadavere dell'attore, capisce che è stato suo figlio. In virtù del fatto che Donna è malata di cancro in fase terminale, per salvare Cliff si prende la colpa del vero omicidio di Glenroy. Allo stesso modo dopo che Cliff viene al corrente di quanto ha fatto sua madre, confessa il suo crimine ed entrambi vengono infine arrestati.

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Successivamente mentre Oliver, Charles, Mabel e tutto il team del musical sono insieme in un party post-spettacolo, all'Arconia avviene un altro omicidio. La controfigura di Charles, Sazz Pataki, si reca nell'appartamento dell'uomo per prendere una bottiglia di vino e fare ritorno alla festa, ma viene improvvisamente colpita da un proiettile giunto attraverso una finestra. Mentre Sazz prova a lasciare un indizio scritto con il suo sangue, la terza stagione di Only Murders in the Building si chiude insinuando un dubbio negli spettatori: la vittima designata dall'assassino era proprio Sazz oppure trovandosi quest'ultima a casa di Charles, era lui a essere nel mirino del killer? 

Only Murders in the Building 4: stesso trio nuovo stile

Dopo il consolidato successo delle prime tre stagioni anche Only Murders in the Building 4 mantiene invariata la ricetta base della serie TV, aggiungendo però abilmente altri ingredienti che riescono a offrire nuovi spunti interessanti senza intaccare la formula originale. Un occhio di riguardo va dedicato alle nuove location introdotte in Only Murders in the Building 4. Un tentativo già effettuato nella terza stagione dello show Disney quando lo scenario si sposta dall'Arconia al teatro in cui Oliver sta realizzando il suo musical. Nonostante la gradita novità, in un contesto simile i luoghi da esplorare erano stati per forza di cose limitati al palco e ai camerini dell'edificio, mentre la quarta stagione di Only Murders in the Building oltre a cambiare locazione cambia anche città.

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Mentre Oliver, Charles e Mabel si ritrovano a fare i conti con quanto accaduto a Sazz, nel frattempo vengono contattati da una nota casa cinematografica interessata a produrre un film basato sul loro podcast. Il trio di protagonisti si dirige quindi a Los Angeles lasciando letteralmente la solita città di appartenenza e regalando al pubblico una boccata d'aria fresca tra le mete più gettonate di Hollywood. Ma non è tutto. Perché nel provare a ricostruire gli ultimi giorni di Sazz prima del delitto in cui la donna viene coinvolta, Mabel, Oliver e Charles dovranno farsi largo anche tra i posti frequentati di recente dalla stuntwoman. Questo porterà inoltre i tre amici ad avventurarsi perfino in una parte situata all'interno dello stesso Arconia e mai mostrata finora: la Torre Ovest del condominio.

Sebbene in questo caso le interazioni avvengono come sempre dentro allo stabile di base, si tratta di ubicazioni inedite che approfondiscono ulteriormente la storia dell'Arconia. Un viaggio tra i meandri sconosciuti del palazzo, attraverso cui è possibile esplorare a fondo una costruzione che si rivela essere più grande e più popolata di quanto non sembri di solito. Chiaramente l'introduzione di tutti questi nuovi luoghi, in Only Murders in the Building 4 coincide anche con l'ingresso di svariate new entry che rendono ancora più stimolante la trama, proprio perché si tratta di personaggi ancora sconosciuti e tutti da scoprire. La quarta stagione della serie TV punta infatti su un cast quasi del tutto inedito e, eccetto alcuni inaspettati cameo e pochi volti noti come Howard e Uma, il resto degli inquilini dell'Arconia ha molto meno rilievo per lasciare spazio alle ultime aggiunte.

Only Murders in the Building 4 non si rinnova soltanto nelle ambientazioni, ma anche nello stile narrativo inserendo differenti sfaccettature. Questa volta i tre protagonisti non si trovano davanti al solito giallo, ma si tratta di un evento che fa parte di qualcosa di molto più grande. Lo stesso delitto si presenta con una veste molto più macabra e oscura rispetto ai precedenti omicidi. I quali seppur nella loro follia, preservavano ancora un minimo di "umanità" per quanto possibile in contesti simili. Gli episodi di Only Murders in the Building 4 spaziano tra diversi generi destreggiandosi tra contenuti western, sitcom, polizieschi e parodie, alternandosi con racconti a tinte noir e parentesi sentimentaliste. In tutto questo continua a essere costante la commedia ironica che fa da padrona anche in Only Murders in the Building 4, riuscendo sapientemente a sdrammatizzare i momenti più cupi e tristi della storia ma senza per questo sminuirne l'importanza.

Only Murders in the Building 4: gli alter ego della verità

Nella quarta stagione di Only Murders in the Building la trama centrale legata al delitto che coinvolge Sazz Pataki si snoda in altre storyline differenti. Ma il filone principale della storia viaggia di pari passo con lo sviluppo del film ispirato al podcast dei tre protagonisti. La casa di produzione ha già pensato a tutto prima ancora di parlare con i diretti interessati, scegliendo addirittura con largo anticipo gli attori che dovranno interpretare i tre podcaster. Si tratta di Eva Longoria nel ruolo di Mabel, Zach Galifianakis nei panni di Oliver ed Eugene Levy nella parte di Charles.

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Il fatto curioso è che le tre star in Only Murders in the Building 4 interpretano loro stessi e non dei fittizi divi di Hollywood. Questa situazione mette maggiormente in evidenza le solite insicurezze di cui soffrono interiormente Oliver, Charles e Mabel, con la differenza che in questo caso hanno la sensazione di trovarsi di fronte a uno specchio. Se infatti prima di tale incontro i tre protagonisti potevano sentirsi inadeguati in alcuni ambiti, il confronto con dei veri vip dello spettacolo non fa altro che peggiorare la situazione. Secondo la sceneggiatura del film sul podcast, Mabel, Charles e Oliver vengono dipinti come le parodie di loro stessi sebbene con qualche fondo di verità nel rappresentarli.

Tuttavia venir messi davanti ai loro difetti senza la menzione di alcun pregio, per il trio di amici diventa anche un modo per prendere atto dei propri limiti e provare a migliorarsi. Soprattutto dimostrando prima di tutto a sé stessi che la versione cinematografica rappresenta soltanto una minima parte di come sono realmente. Il problema principale di Charles, Mabel e Oliver è quello di non dirsi mai davvero in faccia ciò che pensano gli uni degli altri, nonostante i loro puntuali battibecchi in cui le critiche si sprecano. Ma di certo nessuno dei tre si è mai permesso di superare certi limiti entrando troppo nel privato con accuse mirate o peggio ancora offensive.

Quindi in sostanza i ruoli interpretati nel film da Eva, Zach ed Eugene sono degli alter ego di Mabel, Oliver e Charles che indicano come vengono visti dagli altri. Una posizione che se da un lato dà chiaramente fastidio al trio di podcaster, da un altro li invoglia a reagire per scrollarsi di dosso paure e insicurezze covate ormai da fin troppo tempo. Questo si dimostra essere un risvolto importante nella storia di Only Murders in the Building 4, perché i protagonisti finora hanno sempre continuato a comportarsi nello stesso modo, quasi rassegnati all'idea di non poter cambiare alcune cose. Per questo motivo Charles, Mabel e Oliver avevano letteralmente bisogno di sbattere la faccia davanti ai loro imperfetti alter ego, per vedere le cose dalla prospettiva altrui e riuscire così a imparare dai propri errori.

Only Murders in the Building 4: Tap in e Carpe diem

Anche Only Murders in the Building 4 allo stesso modo delle tre precedenti stagioni della serie TV, tra esilaranti siparietti da un lato e cruenti delitti da un altro inserisce sempre all'interno della storia dei particolari messaggi di fondo. Uno dei concetti più banali e spesso etichettato come retorico, è la consapevolezza di quanto si tenga davvero a qualcuno o a qualcosa soltanto quando lo si è perso. Una situazione molto comune in generale e vissuta in tre modi differenti dagli stessi protagonisti di Only Murders in the Building, soprattutto in questa quarta stagione. Oliver da quando in precedenza ha dichiarato il suo amore a Loretta (Meryl Streep) e i due hanno intrapreso una relazione a distanza, vive costantemente nel timore di perderla e per questo ha paura di far salire di livello il loro rapporto.

Mabel mentre viene costretta a rapportarsi con Eva Longoria per il film sul podcast, affronta un forte disagio paragonandosi all'attrice perché a sua differenza non ha ancora trovato una nuova casa, un lavoro stabile e uno scopo fisso. Mabel si sente una fallita poiché crede di aver già perso tutto prima ancora di conquistarlo. E questo pensiero naturalmente la deprime facendole perdere per certi versi anche la speranza e relegandola dentro a un loop infinito. Infine c'è Charles, che non è ancora riuscito davvero a metabolizzare quanto è successo alla sua amica Sazz, in particolare modo perché persone come Pataki spesso vengono viste dagli altri come immortali.

Essendo una controfigura, negli spettacoli televisivi Sazz è sempre stata abituata a incassare colpi, fare capitomboli e morire sul set al posto di Charles, in quanto stava semplicemente svolgendo quello che era il suo lavoro. Questa volta purtroppo non si tratta di finzione e Sazz si è presa un vero proiettile che forse era destinato proprio a Charles. Qualcosa che quest'ultimo non può perdonarsi, soprattutto perché ancora una volta la sua stuntwoman gli ha coperto le spalle pur non trovandosi in un episodio della loro serie televisiva Brazzos. Al di là del delitto imprevisto, poiché Sazz non poteva di certo prevedere ciò che le è capitato, il messaggio di fondo è quello di non dare mai nulla per scontato.

Sazz correva dei rischi calcolati nell'ambito del mondo dello spettacolo, ma data la grande amicizia instaurata nel corso degli anni con Charles, certamente li avrebbe corsi anche del vivo se fosse stato necessario a proteggerlo. Ma solo quando Sazz viene raggiunta da un vero proiettile Charles capisce di provare le stesse cose di quella che, con il senno di poi, realizza essere la sua migliore amica. Di certo Charles non può cambiare il passato ma può fare tesoro di quanto gli ha insegnato nel tempo la sua controfigura, sia dentro e sia fuori dagli studi televisivi. Come erano soliti dirsi tra loro quando si davano il cambio sul set con "Entra" (Tap in), mentre Sazz si trova in panchina è il momento per Charles di scendere in campo e dimostrare di sapere incassare i colpi anche al posto degli altri, quando è necessario.

Immagini di copertina e di questo articolo tratte dalla serie TV Only Murders in the Building. Crediti: 20th Television, Rhode Island Ave. Productions, 40 Share Productions

Commento

cpop.it

80

La quarta stagione di Only Murders in the Building 4 introduce inedite location, nuovi personaggi e differenti stili narrativi che arricchiscono la trama in modo interessante e innovativo, senza snaturare la consolidata formula ben radicata alla base del successo della serie TV. Un tono a tratti più cupo compensato dalle solite gag, insieme a cameo, citazioni e omaggi ad altre opere, rendono anche Only Murders in the Building 4 una stagione di alto livello.

Pro

  • Nuovi scenari e altre aggiunte degne di nota
  • Inaspettati e sorprendenti cameo
  • Cast fisso e guest star sempre all'altezza

Contro

  • Poco spazio ad alcuni nuovi personaggi
  • Qualche new entry non convince appieno
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