Il sabba nero, recensione: il librogame di Nicolas Eymerich Inquisitore

Autore: Jonny Fontana ,

Lucca Comics & Games 2019 è stato il palcoscenico per il lancio di una nuova serie di librogame di Vincent Books - Raven Edizioni, intitolata Dedalo. Questa serie ha segnato il debutto dei librogame della collana Dedalo in formato cartaceo, dopo essere stati inizialmente pubblicati come ebook sotto la cura delle edizioni Tombolini. Dopo una breve interruzione, Raven Edizioni è intervenuta per consentire la rinascita della serie. Il primo volume di questa serie - a firma Lorenzo Trenti - è dedicato all'Inquisitore Nicolas Eymerich, personaggio ben noto nel mondo letterario e creato da Valerio Evangelisti. Eymerich è già protagonista di una decina di romanzi e persino di una trilogia di videogiochi, quindi è del tutto naturale che questo nuovo capitolo della saga unisca letteratura e interazione attraverso un librogame, approvato personalmente da Evangelisti stesso prima della propria scomparsa.

Il labirinto di Dedalo

Nell'introduzione impeccabile di Stefano Rossini viene delineata la missione di Dedalo. Secondo il mito, l'abile artigiano Dedalo fu incaricato dal Re di Creta, Minosse, di costruire il famigerato Labirinto per imprigionare il feroce Minotauro, una creatura ibrida nata dall'unione della Regina Pasifae con un toro consacrato al dio Poseidone. Quest'ultimo, offeso dal mancato sacrificio dell'animale, fece sì che la regina si innamorasse del toro e desse alla luce una mostruosa creatura affamata di carne umana.

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Il labirinto di Dedalo è così rinomato che nella nostra lingua il nome del suo architetto è divenuto persino un sinonimo per definire un intricato percorso. E il termine "labirinto" (o "dedalo") si adatta perfettamente a un librogame, poiché la storia si sviluppa in un intricato percorso di carta, in cui la trama non si svolge in modo lineare dall'inizio alla fine, ma si intreccia su se stessa, con strade false e vicoli ciechi.

Nata nel 2018 come collana di narrativa interattiva esclusivamente digitale, pensata per essere utilizzata senza alcun supporto esterno (come carta e penna o dadi e simili), Dedalo si distingue per i regolamenti agili e facili da ricordare, in modo che possa essere giocata sul proprio dispositivo di lettura ovunque ci si trovi.

Dopo tre pubblicazioni digitali con edizioni Tombolini, Dedalo è approdata al formato cartaceo grazie a Vincent Books, con il primo di dodici librogame già pianificati. Anche in questa veste cartacea, Dedalo mantiene le stesse intenzioni già espresse.

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Infatti, il regolamento è estremamente facile da gestire, con un unico punteggio da aggiornare e un equipaggiamento in cui inserire gli oggetti che andrete a recuperare. Non ci sono scontri fisici o complicate schede personaggio. Il fulcro dell'azione è la complessa indagine in cui Eymerich si troverà coinvolto, e che dovrete risolvere grazie agli indizi raccolti, a brillanti intuizioni e alla logica razionale dell'Inquisitore.

Nicolas Eymerich, chi era costui?

Francesco Mattioli
Una croce, immagine interna de Il Sabba Nero

Ci sono almeno due figure di Nicolas Eymerich, il personaggio storico e il personaggio letterario. Il Nicolas Eymerich storico è nato nel 1320 a Girona, in Spagna. Come frate domenicano, divenne uno degli agenti più zelanti della Sacra Inquisizione e fu nominato Inquisitore Generale del Regno d’Aragona. Il suo contributo più significativo alla controversa causa fu la creazione del Directorium Inquisitorium nel 1378, un vero e proprio manuale per gli inquisitori.

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Dall'altra parte, il personaggio letterario (chiaramente ispirato a quello storico) è stato creato dallo scrittore Valerio Evangelisti nel 1994, con la pubblicazione del romanzo Nicolas Eymerich, Inquisitore, che gli valse il Premio Urania di quell'anno.

In questo romanzo, l'autore presenta tre diverse storie ambientate su tre linee temporali differenti, ma che sono strettamente intrecciate. Nell'Aragona del 1352, il frate domenicano Nicolas Eymerich è appena stato nominato Inquisitore generale ed è coinvolto in un mistero riguardante la sopravvivenza dell'antico culto pagano della dea Diana. Nel ventesimo secolo negli Stati Uniti, il fisico Marcus Frullifer ha teorizzato la possibilità di viaggiare tramite astronave utilizzando solo la forza della mente dell'equipaggio. Infine, nel 2194, un'astronave a propulsione mentale sta per partire verso un lontano e sconosciuto pianeta, con un misterioso frate tra i membri dell'equipaggio.

Chiunque non conosca affatto la saga di Eymerich (nonostante il suo costante sviluppo nel corso degli anni) non deve preoccuparsi, poiché non è assolutamente necessario essere familiari con l'Inquisitore per godersi il primo librogame in cui è il protagonista.

Tuttavia, va chiarito fin dall'inizio che Eymerich non è l'eroe tipico che si è abituati a interpretare. Non è né un avventuriero in cerca di fortuna, né un paladino delle forze del bene, almeno non nel modo in cui viene solitamente inteso.

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Al contrario, è un uomo dal temperamento duro e riservato, privo di amore e compassione. Ha poca pazienza e detesta (oltre agli insetti) qualsiasi forma di contatto fisico. La sua esistenza è incentrata quasi brutalmente nella caccia ai nemici reali o presunti della Chiesa. Sebbene la personalità dell'Eymerich che andrete a impersonare sembri essere leggermente edulcorata rispetto a quella descritta nelle opere di Evangelisti, bisogna riconoscere il coraggio da parte dell'autore Trenti di aver scelto come protagonista del suo librogame un personaggio complesso da descrivere e gestire, come il famoso Inquisitore.

Il compito di Eymerich

Francesco Mattioli
Spada, immagine de Il Sabba nero

Il libro inizia con una visione (o forse è la realtà?) onirica che coinvolge Eymerich. L'inquisitore si trova disorientato, immerso in un'oscurità quasi totale, tra punti di luce e strani dispositivi incomprensibili.

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Quando sembra finalmente tornare in sé, si scopre di essere nell'Anno del Signore 1359, e Eymerich si trova in una locanda nelle campagne francesi. Accanto a lui c'è la figura slanciata di un confratello, il frate dominicano Elguerrand Elzevier.

Elzevier gli racconta di un evento allarmante avvenuto vicino a un villaggio francese, collegato agli eventi descritti nella lettera pontificia di Papa Giovanni XXII. Nel 1320, nella regione di Francia, si verificarono fenomeni inspiegabili come eclissi di sole e luna e palle infuocate cadute dal cielo. In seguito a un attacco alle case degli ebrei della zona, venne recuperato, nella casa di un certo Bananias, uno scrigno contenente un sigillo blasfemo e un messaggio misterioso. Questa lettera era indirizzata a vari sultani musulmani e narrava di un presunto accordo tra islamici ed ebrei fin dall'anno 6294 del calendario ebraico. L'accordo prevedeva che gli ebrei, insieme ai lebbrosi, avrebbero avvelenato i pozzi, le cisterne e le fontane dei cristiani per agevolare una futura invasione musulmana. Tuttavia, il presunto attentato fallì e il piano non fu mai messo in atto.

Elzevier continua il racconto comunicando ad Eymerich come, solo pochi giorni prima, nel villaggio di Villedubert, sia stato trovato il cadavere di un moro. Tra i suoi oggetti personali è stato rinvenuto un oggetto che getta una luce inquietante sul futuro della cristianità: una pergamena che sembra richiamare proprio il misterioso complotto dei veleni di quarant'anni prima.

Eymerich capisce subito che la data citata da Bananias, secondo il calendario ebraico, è chiaramente assurda, poiché corrisponderebbe all'Anno del Signore 2534, un futuro molto lontano secondo il calendario cristiano. Tuttavia, la minaccia è abbastanza credibile da richiedere un'indagine, poiché è probabile che anche alcuni cristiani siano coinvolti, rendendo la questione di competenza della Sacra Inquisizione.

Pertanto, Eymerich decide di recarsi a Villedubert, il villaggio dove è stato trovato il cadavere del moro. Se pensava di trovarsi in un tranquillo paese nelle placide campagne francesi, le sue aspettative verranno presto deluse. Il villaggio nasconde molti più segreti e minacce di quanto avesse previsto. Non solo le ferite della grande peste che ha colpito la zona di Villedubert sono ancora aperte, ma le campagne circostanti sono infestate da numerosi banditi noti come "routiers" che sembrano avere un accampamento nelle vicinanze. E come se non bastasse, si sentono voci su una (almeno) presunta strega che si aggira nei dintorni.

Un'indagine fra presente e futuro

Eymerich si trova sin dall'inizio del suo viaggio invischiato in una rete di misteri e inganni. Avrete la possibilità di decidere se condurre la vostra indagine in modo ufficiale, facendo valere la vostra autorità di Inquisitore, oppure agire in incognito, cercando di mescolarvi tra la popolazione senza destare sospetti. Solo dopo aver ottenuto un fondamentale indizio sull'identità del possibile capo del complotto, potrete lasciare il villaggio per continuare l'indagine nella foresta circostante.

Man mano che vi addentrate nella trama del complotto, vi rendete conto che esso non si limita all'Europa, ma trascende anche i confini del Tempo. Infatti, il tempo stesso sembra fare parte di questo librogame. La vostra indagine si avvolge su se stessa, intrecciando presente, passato e un oscuro futuro di guerra eterna, seguendo in parte l'esempio tracciato da Evangelisti nel suo romanzo d'esordio.

Anche dopo aver scoperto l'identità dell'Uomo di Ferro, il presunto pianificatore del complotto, potrete scoprire che la vostra avventura non è ancora finita. Potrete rendervi conto che alcuni nodi non sono stati sciolti e dovrete decidere se procedere con un'indagine conclusiva per fare chiarezza o accontentarvi di avere raggiunto un successo più o meno completo e tornare in Spagna con il dubbio di aver completamente sventato il piano ordito dai numerosi nemici nascosti.

Raccontare con precisione come la trama si intrecci abilmente su sé stessa, svelandosi poco alla volta, e come ogni rivelazione sia ancora più sorprendente sarebbe impossibile senza fare spoiler. Arrivare alla fine del volume, dopo aver realizzato di aver scoperto tutto ciò che l'avventura aveva da offrire e aver finalmente completato ogni pezzo del puzzle nel suo giusto tassello, è senza dubbio una delle esperienze più appaganti tra i recenti librogame.

Il sistema di gioco

Come accennato in precedenza, la collana Dedalo ha sempre avuto l'obiettivo di presentare librogame con un regolamento semplice e poche varianti da ricordare, in modo che potessero essere giocati solo con l'aiuto della memoria del lettore e senza elementi esterni.

Questo intento continua anche con Il Sabba Nero. Infatti, Eymerich ha una sola caratteristica, la Volontà, che può raggiungere un massimo di 30 punti. Questi punti possono essere spesi per "forzare" un'azione, ad esempio per convincere qualcuno a fare qualcosa per voi, resistere a una tentazione allettante o compiere sforzi di natura fisica (considerando che Eymerich non è un guerriero ma un letterato, non particolarmente abile nelle attività atletiche).

Questo significa che non potrete perdere per mancanza di punti vita o altro; l'unico modo in cui potrete terminare prematuramente la partita è a causa delle famigerate "instant death". Fortunatamente, queste situazioni non dipendono da scelte casuali, ma possono sempre essere intuite ed evitate con un'attenta analisi di tutti gli indizi presenti nel testo.

La scelta di avere solo il punteggio della Volontà a disposizione di Eymerich non è casuale. È coerente con il personaggio di Evangelisti e con una visione quasi nietzschiana della volontà dell'Inquisitore, capace di dominare non solo le persone, ma anche gli eventi, persino secoli dopo. Questo dimostra che per l'Inquisitore nulla accade per caso, ma ogni evento fa parte del misterioso disegno di Dio. Oltre alla Volontà, sarete chiamati a prendere nota degli oggetti che potrete recuperare lungo il cammino, identificati da una lettera maiuscola iniziale.

Il gameplay nel dettaglio

Nel librogame, l'elemento di casualità è completamente abolito: non ci sono dadi o strumenti alternativi per determinare risultati casuali. Questa scelta si adatta perfettamente alla natura investigativa del libro. Leggendo attentamente ogni paragrafo, si ottengono tutte le informazioni necessarie. A volte queste informazioni sono esplicite, come un numero o un nome; altre volte vanno ricavate risolvendo enigmi logici, mentre altre ancora sono nascoste nel testo e suggerite in altri paragrafi.

Completare con successo il gioco non è facile, richiede attenzione e logica deduttiva. Tuttavia, l'intreccio è stato costruito così abilmente che è possibile terminare l'avventura principale con successo senza mai spendere nemmeno un punto Volontà!

Alla fine dell'avventura, c'è una sezione conclusiva che offre degli "obiettivi" o achievement, simili a quelli presenti nei moderni videogiochi. Questi obiettivi non sono sempre necessari per completare l'avventura principale, ma indicano se siete stati in grado di scoprire tutto ciò che il volume aveva da offrire o se qualche segreto è rimasto ancora nascosto tra le sue pagine.

Alcuni obiettivi possono essere completati facilmente durante l'indagine principale, mentre altri richiedono pensiero laterale e non convenzionale, e possono essere raggiunti solo attraverso opzioni davvero particolari. Questi obiettivi aggiuntivi contribuiscono alla rigiocabilità del volume e soddisfano coloro che desiderano essere completisti.

L'autore dimostra di saper padroneggiare abilmente il mezzo scelto, sia per come gli indizi sono disseminati, sia per come sono presentati gli enigmi. Un esempio di enigma particolarmente complicato ci suggerisce di "vedere le cose lungo una diversa posizione". Ebbene – se temete di ricevere uno spoiler, saltate direttamente al prossimo paragrafo – l'autore va oltre le aspettative e costringe il lettore a leggere il paragrafo dall'alto in basso per scoprire un numero nascosto tra le iniziali dei capoversi. Questa maestria dimostra non solo la piena comprensione del complesso intreccio della trama, ma massimizza l'aspetto ludico consentito dal regolamento semplice del librogame.

Un'appendice giocabile

Ma non è tutto. Dopo la raccolta di obiettivi e le parole di congedo dell'autore, vengono forniti non solo una rapida bibliografia delle opere consultate dall'autore stesso, ma anche un brevissimo minigioco.

Nell'edizione 2019 del Modena Play, in collaborazione con il principale portale italiano di librogame, Librogame’s Land, è stata infatti organizzata la prima edizione del Fogliogame, un concorso a cui hanno partecipato numerose opere composte praticamente da un librogame scritto su un solo foglio. Tutti i volumi della collana Dedalo includono in appendice uno di questi minuscoli librogame, accuratamente selezionato tra i migliori presentati.

Apre la serie di questi brevi giochi Apollo '19, realizzato da Gianmario Marelli ed Elisa Pasquini, un mini librogame progettato per essere giocato in due persone, riguardante l'insolito incontro tra un astronauta e un alieno e le difficoltà della comunicazione.

Il pubblico del librogame

Il Sabba Nero è indirizzato a un pubblico più maturo rispetto a quello solitamente coinvolto dai librogame. Questo si deve non solo al fatto di avere come protagonista un personaggio ambivalente come Eymerich, che può compiere azioni più o meno cruente, ma anche alla presenza di alcune scene sessuali descritte con ricchezza di particolari e colorite metafore, sebbene non completamente esplicite.

Anche l'aspetto stesso dell'opera suggerisce il suo pubblico più adeguato. Tra tutti i recenti librogame, Il Sabba Nero presenta il formato che più si avvicina alle vecchie edizioni tascabili degli EL. Inoltre, la mancanza di illustrazioni a piena pagina, con immagini riempitive solo tra un paragrafo e l'altro, contribuisce a sottolineare il taglio più adulto scelto per il volume. Sebbene le illustrazioni siano diventate parte essenziale dei librogame moderni, la loro assenza qui sottolinea il tono del libro.

Il libro sarà particolarmente apprezzato dai fan di Eymerich, che avranno tra le mani una nuova avventura del loro Inquisitore preferito. Un'ultima nota riguarda la colonna sonora ideale dell'avventura. Il titolo del volume, infatti, si riferisce in modo ambiguo non solo al famoso raduno di streghe della tradizione, ma anche alla celebre band metal, i Black Sabbath.

I testi delle più famose canzoni del gruppo sono disseminati qua e là nel testo, e per gli amanti del metal si presenta un'ulteriore caccia al tesoro nascosta tra le pagine del libro. In particolare, il testo della litania cantata da una congrega di flagellanti è molto particolare e intrigante...

In conclusione

Il primo libro di questa nuova fase della serie Dedalo si presenta in modo entusiasmante. La scelta astuta e coraggiosa di avere come protagonista un personaggio – già noto nel campo della narrativa, ma con tratti distintivi che lo differenziano dal classico eroe dei librogame – come l’Inquisitore Nicolas Eymerich, dà i suoi frutti.

Il Sabba Nero è un'opera deliberatamente rivolta a un pubblico maturo, che mette subito alla prova l'attenzione e la logica del lettore. La trama si svela progressivamente man mano che recupererete gli indizi relativi al complotto dell'Uomo di Ferro; ma con ogni scoperta, emergono nuovi personaggi che sembrano tessere macchinazioni sempre più inquietanti.

L'autore sfrutta al massimo la flessibilità concessa dalla letteratura interattiva, manipolando abilmente le linee dello spazio e del tempo, fornendo un'avventura che (come nel romanzo Nicolas Eymerich, Inquisitore) si conclude (o inizia?) in un tempo e in un luogo molto lontani da quelli in cui ha avuto inizio.

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Commento

cpop.it

90

Il Sabba Nero può essere considerato una vera e propria nuova avventura dell’Inquisitore Nicolas Eymerich, nella quale vestirete i panni del frate dominicano per scoprire un complotto contro la Chiesa che sembra svolgersi contemporaneamente tra presente, passato e futuro. Un’ottima opera che, con un regolamento asciutto ed uno stile di scrittura tagliente e deciso, si rivolge a un pubblico più adulto del solito.

Pro

  • Il protagonista Eymerich e il periodo storico sono ricreati alla perfezione
  • Sistema di gioco semplice e immediato
  • Intreccio di trama e impianto di gioco complessi, ma costruiti magistralmente

Contro

  • Non vi sono illustrazioni a piena pagina
  • Alcuni enigmi rischiano di essere frustranti
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