Tex Willer Volume 6 - Sull'Alto Missouri, recensione: il giovane Tex non ama il freddo

Tex Willer Volume 6 - Sull'Alto Missouri vede il giovane Tex in trasferta al nord: un racconto composto da diverse sottotrame che

Immagine di Tex Willer Volume 6 - Sull'Alto Missouri, recensione: il giovane Tex non ama il freddo
Autore: Domenico Bottalico ,

Con Tex Willer - Sull'Alto Missouri salgono a quota 6 i volumi che ripropongono in libreria e fumetteria le avventure del giovane Tex così come vengono narrate mensilmente nella serie da edicola Tex Willer. Nello specifico questo volume raccoglie gli albi 29-33 della serie regolare firmati da Mauro Boselli ai testi e Pasquale Del Vecchio ai disegni con una copertina inedita di Massimo Carnevale. Gli avvenimenti del volume si collocano esattamente dopo quelli che avevano visto Tex finalmente riuscire a vendicare il fratello Sam facendola pagare a John Coffin, l'ultimo complice rimansto in vita della banda di Tom Rebo, come visto in Tex Willer - La Banda di John Coffin (recuperate la nostra recensione). 

Di cosa parla Tex Willer - Sull'Alto Missouri

La vendetta è pericolosa. Tex lo ha imparato a sue spese sfuggendo per il rotto della cuffia a John Coffin ma soprattutto all'arresto da parte dei Texas Rangers. Con il sudovest diventato nuovamente bollente per lui, Tex decide di dirigersi verso nord, incontrando dapprima il leggendario Zagor come visto nel volume speciale Tex incontra Zagor - Bandera! - recuperate la nostra recensione, per riunirsi al Texas Ranger Kit Carson e soprattutto all'amico Birdy e sua moglie Lily finiti nei guai con la American Fur Company.

I mercanti di pelli infatti, con la loro spregiudicatezza, hanno inasprito i contrasti fra le tribù Blackfoot e Crow. Tex, Birdy e Lily si ritrovano quindi in fuga intraprendendo un pericoloso viaggio in un territorio incontaminato verso Fort Owen, l'unico avamposto di coloni bianchi. Accompagnati da alcuni Blackfoot, i 3 si ritroveranno ospiti di un villaggio Crow dove Tex diventerà fratello di sangue del giovane Cigno Bianco (capo Crow realmente esistito) cercando di mediare una difficile pace minata dall'avidità dell'uomo bianco.

Contemporaneamente a qualche miglia di distanza, Kit Carson è arrivato sull'Alto Missouri (quello che poi sarebbe diventato lo stato del Montana) sulle tracce di fuorilegge, un tale Ricardo Gomez che nel frattempo si è unito alla posse della American Fury Company.

Lo scontro finale avviene proprio appena fuori Fort Owen dove Tex e i suoi dovranno difendersi dal fuoco della suddetta posse trovando anche degli improbabili alleati. Quando Carson arriva sul posto però Tex si è già rimesso in marcia deciso a tornare a sud.

Tex Willer - Sull'Alto Missouri: troppa carne al fuoco

Non è la prima volta che Mauro Boselli cerca di ottenere dalle grandi storie di Tex del passato nuova linfa vitale creando gli appassionanti racconti di Tex Willer. Nel caso specifico di Tex Willer - Sull'Alto Missouri, lo scrittore decide di utilizzare come riferimenti il romanzo a fumetti Sfida nel Montana di Gianfranco Manfredi e Giulio De Vita e la sua Il Passato di Carson evocando così le atmosfere delle grandi storie texiane ambientate nel nordovest.

L'esperimento putroppo funziona solo in parte. Già il fatto che il volume inizi con Kit Carson in viaggio da una parte e con un brusco passaggio in medias res, mediato solo da una lunga sequenza d'azione, per Tex dall'altro costringono immediatamente il lettore a un grado di attenzione superiore alla media. È evidente sin da subito infatti che si tratta di una storia corale in cui l'intreccio di luoghi, personaggi e situazioni (e riferimenti ad altre storie come quelle citate poco sopra) sono fondamentali.

È proprio questo intreccio che però finisce per risultare meno efficace che in altri racconti. Il perché Tex, Birdy e Lily siano in fuga viene appena accennato - lasciando i lettori privi di un importante passaggio a meno di recuperare il già citato Sfida nel Montana, così come la presenza di Kit Carson diventa quasi accessoria per il racconto stesso e meramente propedeutica per fare da raccordo alla già citata Il Passato di Carson unendo così il canone texiano con quello del giovane Tex.

Un girandola di personaggi in cui il racconto fatica a trovare quel ritmo sostenuto tipico delle avventure del giovane Tex risultando a volte "didascalico" nel voler far combaciare una sceneggiatura "ad orologeria" che in realtà trova i suoi momenti migliori nella parte centrale e finale del volume.

Quella centrale, ambientata nel villaggio Crow, in cui il ritmo si fa più pacato e il racconto prende una leggera virata thriller con Tex impegnato a difendersi dalle accuse e dagli assalti dei Crow schieratisi dalla parte della American Fur Company. Quella finale, ambientata a Fort Owen, dove riemergono prepotenti gli stilemi classici texiani con una bella e lunga sequenza d'azione.

C'è anche da sottolineare che mai come in Tex Willer - Sull'Alto Missouri, Boselli gioca moltissimo con le atmosfere riprendendo idealmente un altro classico ovvero Nei Territori del Nordovest. Come in quella storia, anche qui la natura aspra e selvaggia rappresenta un ostacolo per Tex.

È proprio in questo frangente che il disegnatore Pasquale Del Vecchio realizza le sue tavole migliori. Spogliatosi delle influenze di Giovanni Ticci e delle suggestioni di Giorgi Tisselli verso una sintesi fortemente espressiva anche nell'utilizzo dei campi medio-lunghi, il disegnatore dà il meglio quando può avvicinare l'inquadratura e lavorare con i neri per espressioni e anatomie e le chine a contrasto su sfondi innevati o ambienti minimali.

layout sono fermamente ancorati alla gabbia bonelliana mentre la costruzione della tavola e la ripartizione degli spazi ruota intorno ad un uso intelligente del piano americano e dei primi piani, in senso meramente narrativo e consequenziale. In questo senso bellissime, e riuscitissime, le sequenze d'azione mute ad inizio e metà volume.

Il Volume

Sergio Bonelli Editore continua a produrre volumi dalla indubbia qualità carto-tecnica. Si prosegue quindi con il classico cartonato formato 19x26 cm, in bianco e nero, impreziosito dalla solita evocativa copertina inedita dipinta da un ispiratissimo Massimo Carnevale. La rilegatura a filo è solido e la rifilatura delle pagine perfetta per una lettura agevole. La carta è sempre la peculiare usomano opaca spessa e dal tono paglierino diventata una vero e proprio marchio di fabbrica dei volumi della serie Tex Willer.

Dal punto di vista redazionale invece, Mauro Boselli firma una eclettica introduzione al volume. Al netto della forma (lo sceneggiatore si lancia in una improbabile composizione in versi!) e della riflessione sull'epica texiana, le parti più interessanti risultano quelle che spiegano la partenza in medias res del racconto e chiarificano l'utilizzo degli elementi intertestuali.

Commento

Voto di Cpop

60
In Tex Willer - Sull'Alto Missouri il racconto corale, marchio di fabbrica della serie, risulta meno efficace rispetto ad altri archi narrativi precedenti. In più di un passaggio infatti il racconto risulta meno puntuale del solito e più impegnato a far combaciare i vari tasselli del canone texiano. Non è un caso che le parti migliori risultino quelle dove il ritmo rallenta e il disegnatore Pasquale del Vecchio può giocare meglio con le atmosfere aspre e innevate dell'Alto Missouri (oggi Montana). Bellissime le sequenze d'azione mute ad inizio e metà volume.

Pro

  • le parti migliori del racconto sono quelle dove il ritmo rallenta e le atsmofere innevate la fanno da padrone
  • bellissime le sequenza d'azione mute

Contro

  • l'inizio è brusco e in medias res potrebbe spiazzare non trovando "spiegazione" nel corso del racconto
  • non tutti i personaggi, i luoghi e le situazioni combaciano perfettamente ai fini del racconto stesso
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