The Watchers - Loro ti guardano, recensione: Shyamalan convince con un horror ispirato e affascinante

Il lavoro di Ishana Night Shyamalan è forte di un fascino che, con The Watchers - Loro ti guardano sembra promettere bene verso una strada tutta personale.

Autore: Nicholas Massa ,

Tutto si origina nel folklore, in questo caso, nei rimandi a una cultura sia fuggevole che ombrosa, indefinita eppure facile da riconoscere e in cui ritrovare alcuni modelli narrativi che da sempre alimentano le storie di paura di ogni era. Tratto dall’omonimo romanzo di A. M. Shine, The Watchers - Loro ti guardano segna l’esordio alla regia di un lungometraggio di Ishana Night Shyamalan. Regista, questa, che i più attenti hanno immediatamente ricollegato a una poetica orrorifica ben precisa, figlia, anch’essa, di un cineasta che nel corso degli anni ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema di genere come lo conosciamo oggi.

I paragoni con M. Night Shyamalan, ovviamente, risultano quasi inconsci durante la visione del film, segnando un racconto che sul grande schermo lascia un sapore riconoscibile in bocca, e al tempo stesso inedito, quasi esclusivo per alcune idee di fondo. The Watchers - Loro ti guardano, disponibile nei cinema italiani dal 6 giugno 2024, è un film dall’anima ispirata, una fiaba nera che trova le proprie radici narrative in alcuni miti e leggende da sempre presenti nella cultura occidentale, ricollegandone le sorti più oscure a un’attualità che in questo caso diventa oggetto di studio, analisi distaccata e rappresentazione quasi scientifica, sia indefinibile che impattante.

The Watchers - Loro ti guardano... ma perché lo fanno?

Si vocifera di un bosco, sito nell’Irlanda Occidentale, in cui tantissime persone hanno perso se stesse e la propria esistenza, per ragioni del tutto inspiegabili. Un luogo misterioso e dai tratti oscuri custodito da una natura incontaminata, tiranneggiante e ricca di ombre. Nell’interfacciarci con un contesto del genere, le cui leggi rifuggono ogni ragione morale e logica contemporanea, facciamo la conoscenza di Nora (Dakota Fanning), una ragazza come tante, amante del disegno e con un passato alle spalle che pare tormentarla. Un giorno, per ragioni di lavoro, si ritrova a dover affrontare un viaggio che la spingerà lungo le strade irlandesi, fino ai sentieri alberati di un posto che pare avere proprietà oscure e inenarrabili.

Courtesy Warner Bros. Pictures
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Isolata da tutto e da tutti, la protagonista di The Watchers - Loro ti guardano decide di procedere a piedi e di inoltrarsi nel folto di quel bosco che, ormai, ha invaso ogni sua possibilità di orientamento. Quando tutto pare confondersi in un panorama soffocante e ripetitivo, l’incontro con una donna cambierà totalmente le sorti di Nora, spingendola nel cuore di una situazione folle, inaspettata e fuori dal comune. Sembra che quando cali la notte alcune pericolose creature prendano il sopravvento su qualunque forma di vita sul posto; c’è solo un modo per sopravvivere ma… non sarà semplice da accettare e soprattutto comprendere.

Dal reality alle leggende lontane

The Watchers - Loro ti guardano è un film con due anime distinte, due facce che si mentono a vicenda durante l’intera durata del racconto. Tutta la suspense del lungometraggio si costruisce intorno a questi “Osservatori”, a queste creature misteriose, fameliche e impietose che si ostinano a osservare coloro che si perdono nei meandri della foresta, rispettando alcune regole precise in un processo sconosciuto sia ai protagonisti che agli spettatori. Nell’ignoranza generale verso un luogo che rifugge ogni logica basilare, troviamo le singole esperienze dei protagonisti in gioco. Nora e gli altri con lei sono letteralmente bloccati in una sorta di gioco sadico, intrappolati in una situazione difficile da definire, sorretta solo ed esclusivamente dal terrore di perdere la propria vita da un momento all’altro.

Così, nel pericolo indefinito, e soprattutto nell’impotenza più cupa e nell’impossibilità di reagire, si muovono i tasselli di un contesto fin da subito sia orrorifico che curiosamente sociologico. I paragoni con qualsiasi reality show vengono quasi automatici, alimentati da certi elementi diretti interni alla narrazione, e da riflessioni sull’umano e l’umanità proprio in questo senso. Il non sapere cosa potrebbe accadere da un momento all’altro, e l’impossibilità di vivere in libertà spingeranno la situazione verso un limite sia prevedibile che interessante da analizzare, soprattutto nelle modalità attraverso cui viene tratteggiato dalla stessa regista, che qui si è presa cura pure della sceneggiatura.

Courtesy Warner Bros. Pictures
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Perché delle creature dovrebbero osservare gli umani intrappolati? Chi o che cosa sono in realtà queste creature? Quali interessi hanno nell’osservazione e quanto è importante per loro un processo del genere? Chi sono le altre persone in gabbia con Nora? Chi ha creato quel posto in cui sta accadendo ogni cosa? Queste e molte altre sono le domande assillanti alla base di The Watchers - Loro ti guardano ma… fortunatamente il film non si consuma ed esprime solamente in questo senso.

Come anticipato anche prima, The Watchers - Loro ti guardano ha due facce e due anime che si muovono in parallelo, alimentando una coerenza narrativa e concettuale legata sia alla nostra attualità, che a una serie di idee e trovate connesse col folklore locale più conosciuto. Da ciò si sviluppa uno dei lati più interessanti e inaspettati del racconto che si fa viaggio di studio e approfondimento anche in termini emotivi.

Pur lavorando un certo tipo di terrore facilmente riconoscibile dagli appassionati dell’horror, The Watchers - Loro ti guardano trova ben presto la propria strada, alimentando un mistero di fondo che prende e affascina oltre lo stesso orrore e pathos generali. Il viaggio di Nora risulta, quindi, essere un tassello fondamentale nella comprensione di ciò che sta accadendo sul grande schermo, complice una scrittura attenta nel definire al meglio le ragioni profonde di una protagonista fumosa e difficile da intuire all’inizio. Inseguendo la verità ci si muove fra le ombre di un’esperienza con radici assolutamente affascinanti e richiami forti alla mitologia germanica e oltre.

Courtesy Warner Bros. Pictures
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Nel connubio fra gli echi di un’antichità sia letteraria che cinematografica, si sviluppa una sorta di fiaba nera e dagli oscuri riverberi. Forte di alcuni simbolismi diretti, The Watchers - Loro ti guardano ne sfrutta i rimandi anche a un livello più formale, restituendo alcune inquadrature che fissano un immaginario preciso, definendone al tempo stesso le ragioni più profonde. La macchina da presa di Ishana Night Shyamalan è sempre ferma e attenta a quello che provano i singoli personaggi, imprimendo sul grande schermo sia i moti personali di ognuno, che i terrori che questi si trovano a dover affrontare per ragioni tutte da scoprire.

Commento

Voto di Cpop

78
Al netto di un’esperienza cinematografica coinvolgente, The Watchers - Loro ti guardano funziona e sa come lasciare il segno, pur servendosi di modelli ed elementi non proprio originali. L’esordio al cinema di Ishana Night Shyamalan funziona e fa ben sperare, anticipando forse il futuro di un’artista che, in questo caso, si serve delle immagini e degli echi del mito per creare qualcosa di interessante. Il tutto giocando con alcune idee affascinanti nel loro utilizzo e contestualizzazione narrativa.

Pro

  • La scrittura del racconto e la caratterizzazione della protagonista.
  • La costruzione di alcune inquadrature e la regia in generale.
  • Alcune idee molto interessanti e il modo in cui sono state utilizzate.

Contro

  • L'orrore di fondo non è troppo originale.
  • La lunghezza del film, forse eccessiva.
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