Tokyo Higoro - giorno per giorno, piccolo capolavoro seinen di Taiyo Matsumoto (autore di Ping Pong e Sunny), approda in Italia grazia a J-POP Manga che, come di consueto, riesce a sorprendere i propri lettori con titoli strabilianti, fuori dal comune.
Stavolta, non vi saranno Idol defunte e misteri da risolvere, bensì uno straordinario racconto di ordinaria quotidianità lavorativa in Giappone: la vita di un editor appassionato di manga che non s’arrende dinanzi al proprio fallimento.
- Cosa significa essere un artista?
- L'Arte non si ferma: in bilico tra regole e libertà
- Dialoghi, riflessioni e tavole parlanti
- Un tratto tagliente per una storia delicata
- Il volume - dettagli e minuzie
Cosa significa essere un artista?
Tokyo, Era contemporanea. Shiozawa è un uomo di mezza età che ha votato la propria esistenza alla carriera. Editor di una celebre casa editrice, nonché appassionato di manga, sarà proprio lo spropositato amore per l'universo di carta e matita a spingerlo a fare un metaforico seppuku.
Si licenzia, saluta amici e colleghi, dopodiché decide di vendere la preziosa collezione di tankobon: tuttavia, proprio quest'ultimo punto insinuerà in lui un atroce dubbio, sensazione proposta al lettore attraverso un'unica, potente tavola.
Nel corso della trattativa, dopo aver rimuginato più volte sulla vendita dei propri bambini di carta, questi ultimi cadono rovinosamente sul pavimento: crollano, così, anche le certezze di Shiozawa circa l'abbandono del suo amato mondo.
Vuole davvero allontanarsi dall'editoria?
L'uomo cambia idea e, da qui in avanti, partirà per un grande quanto arduo viaggio, battendo indisturbato i quartieri di Tokyo, giorno per giorno, in un caos lento, di volti, immagini, parole, passi.
Intento di Shiozawa, ora, è dar vita ad un progetto tutto suo, reclutando artisti del passato, vecchie glorie che hanno abbandonato il mondo del manga ormai da anni e che, a suo parere, incarnano la vera essenza dell'arte.
Ed è a questo punto che risulta chiaro quanto un'apparente disgrazia nasconda in sé il germe di una nuova opportunità: Shiozawa è libero, adesso. Proprio come un uccello. E liberi saranno gli autori che accetteranno di dargli una mano nel completamento della sua opera.
Conosciamo, pertanto, una serie di personalità di spicco che incrociano il cammino dell'editor, a cominciare dal maestro Chosaku, vecchio amico di Shiozawa e mangaka di successo: un sensei che - pare - essersi lasciato ormai fagocitare dalla mostruosa industria editoriale, atta a standardizzare le opere di autori differenti per il mero profitto.
Grazie all'uomo, tuttavia, Chosaku troverà nuovamente la voglia di fare arte, riappropriandosi della creatività perduta e dando vita ad opere emozionanti, commoventi e profonde.
Avremo, poi, la possibilità di conoscere il giovane Aoki, astro-nascente autore di manga dall'immenso talento, ma angustiato da una fragile mente ed una profonda insicurezza celata da un'indole apparentemente spavalda.
Oltretutto, attraverso gli occhi di Aoki coglieremo i tratti peculiari della giovane Hayashi, sua editor e manager, in bilico tra le preoccupazioni relative alla salute mentale del giovane e quelle legate a fama e indice di gradimento dei lettori.
Conosceremo quel che resta della maestra Tachibana, autrice fenomenale passata a miglior vita da poco e la cui dipartita colpisce in pieno volto il mondo dei mangaka, ma incapperemo anche nel maestro Arashiyama, vecchia gloria in pensione e protagonista di uno dei capitoli più interessanti dell'intera opera.
E' a lui che Shiozawa dichiarerà che:
In questo periodo, ora che ho lasciato la casa editrice, ho riflettuto...
...se io sia riuscito o meno a perseguire i miei ideali nella creazione di manga a cui ho collaborato per tutti questi anni.
Il senso dell'opera di Matsumoto, forse, è tutto qui: nella riflessione circa gli obiettivi che siamo riusciti a perseguire nel corso della nostra esistenza e se, pur con tutte le buone intenzioni, siamo stati in grado di creare qualcosa di cui andare davvero fieri.
Uno slice of life che dà asilo ad un mosaico di genti, una babele di storie che, come fiumi in piena, confluiscono in un unico bacino che accoglie in sé acque dolci e salmastre: l'amore per l'arte.
L'Arte non si ferma: in bilico tra regole e libertà
L’opera di Matsumoto è un lento viaggio nella psiche umana: introspettivo, profondo, toccante, reale, attraverso lo sguardo pacato di Shiozawa, ex direttore di una rivista di manga, Tokyo Higoro - giorno per giorno rivela ai lettori il volto reale dell’industria editoriale nipponica.
Luci e ombre, libertà e scadenze, ispirazione e blocco dello scrittore, rimpianti e caparbietà, la riflessione dell’autore tratta con garbo e delicatezza i retroscena che si celano all’ombra di grandi realtà: la storia di Shiozawa, reo di aver portato la sua rivista sull’orlo del fallimento, raccoglie in sé decine e decine di trame secondarie, vite che s’intrecciano le une nelle altre, influenzandosi a vicenda e ruotando attorno ad un unico, ostico fulcro centrale.
L’industria editoriale giapponese, colosso che, ad oggi, preferisce di gran lunga opere analoghe le une alle altre, volte a catturare l'attenzione di una fetta sempre maggiore di lettori: sacrificare originalità ed estro creativo, promuovere la standardizzazione.
Il risultato in Tokyo Higoro - giorno per giorno è un’opera grandiosa che, al netto della semplicità del soggetto, risulta gradevole, ricca di sensibilità - tipica dell’autore - e tatto: un vero gioiello del mondo manga, tripudio di pittura verista, la realtà fotografica dell’editoria nipponica e delle difficoltà che derivano dalla scelta di diventare mangaka (o editori).
Dialoghi, riflessioni e tavole parlanti
Shiozawa, uomo tutto d’un pezzo, è personificazione di questo quadro realistico ai più sconosciuto: del favoloso mondo dei manga noi fruitori osserviamo solo la patina di perfezione che ci viene propinata, ignorando le dinamiche tossiche e la pressione sociale e lavorativa che schiaccia gli autori.
Il più delle volte, in realtà, il lettore accanito non si pone domande scomode, quali:
Come fa un singolo capitolo da 20-25 pagine perfettamente illustrate ad essere disponibile ogni settimana, con regolare puntualità?
Come mai, nella maggior parte dei casi, i mangaka scompaiono a causa di stress e malattie? Perché talvolta gli autori sospendono le proprie opere?
Scadenze brevi, orari di lavoro impossibili, notti insonni, depressione, senso d'inadeguatezza, stress e l’impossibilità di lasciarsi sopraffare dal blocco-dello-scrittore sono solo alcuni dei malesseri cui un mangaka viene a contatto sin dall’inizio: un mondo che avvelena gli artisti, case editrici che pretendono l’impossibile, ma anche una forte quanto – a tratti – insana concezione del lavoro.
Ed ecco pararsi dinanzi a noi l’incipit della storia narrata da Matsumoto: quella di un editor che, in seguito al fallimento della propria rivista, decide di abbandonare il mondo dei manga, non senza soffrirne. Tuttavia, il richiamo dell'universo di carta e matita risulterà più forte di qualsiasi altra cosa.
Shiozawa non è un appassionato qualunque, lui vive – letteralmente – di manga, respira ossigeno, polvere e storie e, come lui, tutte le personalità che ruotano attorno alla sua figura: Matsumoto ci mostra personaggi vivi, colti in preda a dubbi e crisi esistenziali, senza mai fornirci una spiegazione letterale, ma lasciando che siano le tavole a parlare.
Un legame viscerale, tipico di coloro che bazzicano l’ambiente, artisti spezzati a metà e divisi tra regole di standardizzazione imposte dalle riviste e la libertà di creare: la forza dell'opera di Matsumoto sta in questo, nel rompere gli schemi e proporre una storia di lotta per la libertà.
Uno slice of life atipico che si distingue in tutto e per tutto dalle innumerevoli voci editoriali ad oggi sul mercato internazionale.
E vien da sé, in seguito, scovare una palese e malcelata analogia nel viaggio narrato: Tokyo Higoro è un manga che racconta di manga, Matsumoto è Shiozawa, Shiozawa è Matsumoto, entrambi voce collettiva del malessere che avvelena l'editoria odierna.
Un tratto tagliente per una storia delicata
Vecchio stampo, inimitabile, unico, sferzante: il tratto di Matsumoto spiccherebbe tra altri 10, 100, 1000 suoi colleghi.
Un tratto affilato ed in aperto contrasto con la sensibilità dell’autore che, attingendo alla sua esperienza personale e al bagaglio emotivo, risulta perfettamente in grado di rappresentare in maniera certosina le emozioni dei propri personaggi, realizzati in uno stile che accoglie in sé una moltitudine di stili.
Tavole ricche di dinamismo permettono all’autore di cogliere gesti ed espressioni dei protagonisti, dando vita ad una perfetta fusione tra ritmo narrativo e disegni: sarà ardua impresa per i lettori staccare gli occhi da pagine ricche di particolari, dialoghi e personaggi.
Un tripudio di neri a china, acquerelli di grigi e primi piani, dettagli curiosi ed un focus sulle piccole cose: elementi che, assieme, conferiscono armonia ed ulteriore profondità all’opera.
Il volume - dettagli e minuzie
L’edizione J-POP Manga è stampata in formato 15x21 – come Number 5 e Ping Pong –, brossurato con sovra copertina, il tutto in un pregiato cofanetto al prezzo di € 36.
L’editore ha deciso di far dono al lettore di alcune pagine a colori, al fine di apprezzare a 360° l’arte di Matsumoto: un'opera serializzata dal 2019 al 2023, con ben due candidature al Premio Tezuka, completa in soli 3 volumi.
immagine in evidenza via amazon.it, Tokyo Higoro - giorno per giorno
Commento
Voto di Cpop
90Pro
- Delicato, profondo, unico.
- Stile inconfondibile.
- Seinen d'altri tempi, rivolto agli amanti dell'universo di carta e matita.
- Storia a più voci narrata da un solo uomo.
- Riflessione profonda su cosa significhi fare arte ed essere artisti.
Contro
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