Star Wars è senza dubbio una delle saghe cinematografiche più celebri al mondo, incantando diverse generazioni di spettatori. Il suo impatto come fenomeno popolare è evidente attraverso numerose manifestazioni di successo. Tuttavia, uno degli omaggi più significativi ricevuti dall'universo creato da George Lucas è rappresentato da una parodia memorabile.
Nel 1983, Mel Brooks era già riconosciuto come il maestro delle parodie. Aveva scherzato sul genere western con Mezzogiorno e mezzo di fuoco, deriso i film epici peplum con La pazza storia del mondo e aveva ottenuto grande successo con il suo Frankenstein Jr., una produzione amata che è diventata un cult senza tempo, parodiando il mito della Creatura di Mary Shelley e omaggiando i classici film horror della Hammer. In breve, Brooks aveva ironizzato su molte grandi produzioni di Hollywood, tranne che su un genere: la fantascienza.
Balle Spaziali: dalla Forza allo Sforzo
Durante quel periodo, Brooks stava lavorando al suo nuovo film, Essere o non essere, un remake di un film degli anni '40, sotto l'etichetta della 20th Century Fox, collaborando alla sceneggiatura con Ronny Graham e Thomas Meehan. Durante una pausa dalle riprese di Essere o non essere, Brooks e i due sceneggiatori erano a pranzo nella mensa aziendale quando arrivò Marvin Davis, all'epoca proprietario della Fox. Scherzosamente, il capo della Fox chiese a Brooks qual fosse il suo prossimo film, e il geniale regista non si lasciò cogliere impreparato:
Planet Moron!
L'idea di Pianeta Deficiente è stata una battuta brillante. Tuttavia, questa propensione scherzosa, combinata con la determinazione di Brooks nel portare la sua ironia nel mondo della fantascienza, prende forma nella fervida immaginazione del regista e comincia a evolversi in un progetto futuro.
- Dall'intuizione al titolo
- Come parodiare Star Wars?
- Alla ricerca di protagonisti
- Incidenti di percorso
- Che lo Sforzo sia con te!
- Parodiare la fantascienza
- Il successo di Balle Spaziali
Dall'intuizione al titolo
Passarono tre anni prima che Brooks riprendesse in mano questo progetto. Quando si iniziò a lavorare a questa nuova parodia, Brooks decise di non cambiare una squadra vincente e richiamò due collaboratori fidati: Ronny Graham e Thomas Meehan. Dopo tutto, erano stati presenti anche loro durante la concezione di Pianeta Deficiente. E ora, erano destinati ad aiutare Brooks a superare il primo ostacolo: trovare il titolo perfetto per il film.
Nel 1985, in Inghilterra, era stato rilasciato il film comico Morons from Outer Space, rendendo l'idea di Planet Morons inutilizzabile. Thomas Meehan convinse tutti sulla necessità di includere la parola Space nel nuovo titolo per motivi di marketing, ma si sentiva il bisogno di qualcosa che trasmettesse lo spirito divertente tipico del regista.
Durante una delle prolungate sessioni di lavoro con i suoi sceneggiatori, Brooks era concentrato nel cercare disperatamente di inserire la parola "space" nel titolo, finché non ribaltò accidentalmente una bottiglia esclamando sorpreso "Balls!". Graham ripeté "balls", poi "space", e infine "Space Balls!" Ecco trovato il titolo, non solo, ma anche l'ispirazione per i cattivi del film, contraddistinti dai loro caratteristici caschi a forma di palla.
Tuttavia, un resoconto meno movimentato sulla scelta del titolo suggerisce che Brooks avesse optato per "balls" in riferimento al termine screwball, usato per le commedie ad effetto, un genere che includeva le parodie di cui Brooks era ormai considerato uno dei principali maestri.
Come parodiare Star Wars?
Superato l'ostacolo del titolo, Brooks non aveva dubbi su quale film avrebbe dovuto essere la base della sua pellicola: Star Wars. La saga di Lucas aveva raggiunto lo status di fenomeno di massa, e Brooks desiderava satirizzare questo vasto universo, nonostante le preoccupazioni dello studio di produzione riguardo all'eventuale calo d'interesse per Star Wars, considerando che l'ultimo episodio della Trilogia Classica, Il Ritorno dello Jedi, era uscito nel 1983.
Da non trascurare è il fatto che già nel 1978 era stata realizzata una parodia di Star Wars, proprio in concomitanza con l'uscita del primo capitolo: Hardware Wars. Girato con un budget estremamente ridotto all'interno di una vecchia lavanderia, Hardware Wars ebbe un notevole successo (incassando 500.000 dollari), guadagnando al regista amatoriale Ernie Fosselius i complimenti da parte di Lucas, che apprezzò la divertente parodia di Una nuova Speranza.
Ma Brooks non si sarebbe certo fermato di fronte a una simile sfida. Il passo successivo di Brooks, dopo aver deciso di girare il suo film, era affrontare la principale minaccia: George Lucas. Il creatore di Star Wars aveva avviato una massiccia operazione di merchandising per la sua creazione, difendendo con vigore i diritti legati al suo lavoro cinematografico. Di solito, la satira e la parodia erano escluse dalle possibili azioni legali, ma Brooks, pur ammirando il lavoro di Lucas, desiderava ottenere l'approvazione del regista prima di portare avanti il suo progetto.
In quel periodo, Lucas stava lavorando su Howard il Papero, uno dei primi film basati sui fumetti Marvel. Quando Brooks gli presentò la sua idea, Lucas la trovò divertente, ma pose una sola condizione, come raccontato dallo stesso Mel Brooks.
Lucas e i suoi collaboratori erano preoccupati solo di un aspetto di Balle Spaziali, non volevano che per noi fosse semplice sviluppare un merchandise sui personaggi in caso di successo
Accettando il limite imposto da Lucas, Brooks si spingeva oltre, arrivando a coinvolgere la Lucasfilm per la postproduzione della pellicola. Questa decisione fece lievitare i costi di produzione fino a raggiungere i 25 milioni di dollari, rendendo Balle Spaziali il film più costoso mai realizzato da Brooks (almeno fino a quel momento). Tuttavia, coinvolgere Lucas e il suo team si rivelò una scelta vincente, dato che gli effetti speciali divennero uno dei punti di forza del film.
Lucas merita il riconoscimento per aver accolto con il giusto spirito il lavoro di Brooks, fornendogli consigli e supporto. Per esempio, la scena della fuga nella capsula spaziale era niente meno che una scena tagliata dall'originale Guerre Stellari, che Lucas donò a Brooks.
Brooks ha sempre raccontato che Lucas, dopo aver visto Balle Spaziali, gli scrisse una lettera di complimenti, confessando di aver riso così tanto in sala da rischiare di rovinare la proiezione. Secondo Lucas, se si escludessero le parti che parodiavano Star Wars, Balle Spaziali sarebbe stato un eccellente film d'avventura!
Tuttavia, la restrizione imposta da Lucas riguardo al merchandising non rimase senza risposta. Brooks decise di ironizzare all'interno di Balle Spaziali sulla vasta gamma di prodotti legati al film, presentando addirittura cestini per la merenda e persino un lanciafiamme. Naturalmente, questi erano prodotti inventati appositamente per il film e non sono mai stati effettivamente commercializzati. Furono realizzati utilizzando oggetti associati al marchio dei Transformers, ai quali vennero applicati adesivi di Balle Spaziali.
Alla ricerca di protagonisti
Brooks aveva l'intenzione di garantirsi un cast di prim'ordine per il suo film Balle Spaziali, cercando volti noti di Hollywood che avrebbero sicuramente attirato l'attenzione verso la sua pellicola.
Inizialmente, per il ruolo del protagonista, Lone Star, i nomi presi in considerazione furono quelli di due attori emergenti dell'epoca, Tom Hanks e Tom Cruise. Entrambi rifiutarono immediatamente il ruolo, preferendo evitare di interrompere il loro percorso professionale con un film non abbastanza serio.
Brooks si orientò quindi verso un attore famoso che cercava un ruolo dopo un periodo difficile, James Caan, ma l'interprete de Il Padrino era troppo impegnato nel suo percorso di riabilitazione dalle dipendenze per accettare. La fortuna sorrise a Brooks una sera al teatro, quando insieme alla moglie scoprì il giovane attore Bill Pullman e fu convinto che avesse il volto adatto per interpretare Lone Starr.
Per i ruoli del cattivo, Casco Nero, e del compagno di avventure del protagonista, il coraggioso Barf, furono scelti due amati attori comici, già collaudati in La piccola bottega degli orrori: Rick Moranis e John Candy. La chimica tra Moranis, Pullman e Candy si rivelò perfetta, dando vita a una dinamica comica che contribuì a rendere Balle Spaziali il mito ancora osannato oggi.
L'unico attore veramente celebre del film è John Hurt, che appare in un cameo interpretando il suo personaggio di Alien durante la scena del ristorante. Brooks riuscì a convincere l'attore sottolineando che sarebbe stata un'apparizione breve, ma una volta che Hurt ebbe letto il copione e compreso la complessità della scena, decise di richiedere un compenso per il suo cameo.
Incidenti di percorso
Per realizzare questa vasta farsa di fantascienza, Brooks scelse di utilizzare lo schermo verde, una tecnologia che impiegava uno sfondo verde dietro agli attori, sul quale sarebbero stati sovrapposti i fondali delle ambientazioni. Tuttavia, all'epoca questa tecnologia era ancora relativamente nuova e la produzione era preoccupata che lavorare con lo schermo verde potesse causare danni agli occhi del cast e del team di produzione. Curiosamente, nonostante queste preoccupazioni infondate, durante le pause tra le riprese tutti giravano sul set indossando occhiali da sole!
Forse la produzione avrebbe dovuto prestare più attenzione ad altri aspetti meno sicuri, come ha testimoniato lo stesso Brooks, che in Balle Spaziali ha interpretato il personaggio del maestro Yogurt, una parodia di Yoda. Il maestro dello Sforzo (la versione brooksiana della Forza) presentava un colorito dorato ottenuto attraverso l'uso di una vernice dorata. Tuttavia, questo trucco si rivelò tutt'altro che salutare, dato che causò al regista una terribile reazione allergica, costringendolo a terminare le riprese del film assumendo medicinali!
Un'esperienza simile fu vissuta anche dall'attore che interpretava Pizza Margherita, il boss della malavita galattica. Originariamente chiamato Pizza the Hutt, ironico richiamo sia verso il nome di Jabba che verso una famosa catena di pizzerie americane, Pizza Hut, il personaggio fu doppiato da Tom DeLuise mentre l'attore Richard Karen dovette recitare sotto una quantità significativa di formaggio fuso. Un'esperienza decisamente traumatica, tanto che quando fu necessario riprendere alcune scene, Karen rifiutò categoricamente di ritornare sotto la maschera di Pizza Margherita, lasciando l'onere a uno specialista degli effetti speciali, Rick Lazzarini.
Anche John Candy affrontò delle sfide per interpretare il ruolo del canuomo Barf (metà uomo, metà cane. Sono il miglior amico di me stesso!). Inizialmente, si pensò di utilizzare una maschera che coprisse completamente il volto di John Candy. Tuttavia, questa scelta si rivelò poco saggia, dato che proprio la mimica facciale costituiva un elemento distintivo delle interpretazioni dell'amato attore.
Alla fine, si optò per una soluzione che combinava abilmente trucco e animatronica, permettendo di dare vita alle orecchie e alla coda di Barf. A muovere questi meccanismi era l'esperto degli effetti speciali Rick Lazzarini, che più volte venne ripreso da Brooks poiché sembrava muovere troppo spesso le orecchie di Barf, talvolta in momenti non necessari, distrarre l'attenzione. È da notare che, per la cronaca, il povero John Candy si esibiva sul set portando una batteria da 20 chili attaccata alla schiena per far funzionare gli animatronici!
Che lo Sforzo sia con te!
Gli Spaceballs, un'implacabile società aliena guidata dal malvagio Generale Scrocco, si trovano a corto di aria respirabile e decidono di acquisire quella del pianeta Druidia. Tuttavia, il pianeta è protetto da uno scudo planetario che impedisce agli Spaceballs di realizzare il loro piano. A supervisionare l'operazione ci sono il fedele braccio destro di Scrocco, il temibile Lord Casco Nero, e il colonnello Nunziatella.
Nel frattempo, su Druidia, la principessa Vespa, erede al trono, è sul punto di sposare il Principe Valium, ma all'ultimo momento decide di fuggire con la sua leale ancella robot, Dorothy. Gli Spaceballs pianificano di rapire la principessa Vespa per estorcere a Druidia, ma il padre della donna, Re Rolando, assume l'avventuriero Lone Starr per salvare la figlia.
Lone Starr e il suo buffo compagno Barf, a bordo del loro veicolo spaziale Eagle 5, riescono a localizzare la principessa, con l'intenzione di ottenere una ricompensa per pagare un debito contratto con il pericoloso gangster galattico, Pizza Margherita.
In mezzo a innumerevoli avventure, il gruppo incontra il saggio Maestro Yogurt, custode del potere dello Sforzo, che istruisce Lone Starr nei segreti di quest'arte. Quando Vespa viene catturata da Lord Casco Nero grazie a un inganno, Lone Starr si lancia in una missione di salvataggio che lo trasformerà in un vero eroe!
Parodiare la fantascienza
Balle Spaziali" è considerato uno dei capolavori di Mel Brooks. Il versatile regista ha inserito nel suo film trovate decisamente geniali, tra cui la propensione a rompere la quarta parete, quel confine sottile che divide la storia dal pubblico. Scene come quella della registrazione del film in tempo reale o le guardie che arrestano per errore le controfigure degli attori sono frequenti in "Balle Spaziali", esempi della geniale e incontenibile creatività di Brooks.
Pur essendo ricordato principalmente come una parodia di Star Wars, "Balle Spaziali" non si limita all'universo di Lucas, ma si prende gioco di altri grandi nomi della fantascienza cinematografica. Da Star Trek a Il pianeta delle scimmie, da Alien (con una scena memorabile) a Transformers, il film raggiunge anche altri generi, omaggiando pellicole come Lawrence d'Arabia e Il ponte sul fiume Kwai.
In particolare, questi ultimi due film vengono omaggiati musicalmente durante l'intermezzo nel deserto che precede l'entrata in scena di Yoda. È interessante notare che Sir Alec Guinness ha avuto un ruolo di rilievo in entrambi questi film, mentre in Guerre Stellari interpretava Obi-Wan Kenobi.
I riferimenti e le parodie presenti in "Balle Spaziali" prendono spunto da grandi produzioni hollywoodiane diventate dei cult, permettendo agli spettatori di sorridere identificando facilmente le fonti di queste battute. Tuttavia, va detto che alcuni elementi sono più chiari per il pubblico statunitense, poiché si riferiscono a consuetudini e linguaggio popolare americano, aspetti che ovviamente possono sfuggire nella traduzione.
Il successo di Balle Spaziali
Come spesso accade con tutto ciò che ha un legame con Star Wars, anche "Balle Spaziali" ha ottenuto un notevole successo. Le preoccupazioni iniziali di Mel Brooks riguardo al timore di arrivare tardi nel cavalcare l'onda di Star Wars, il cui ultimo capitolo era uscito tre anni prima, sono state spazzate via dal successo del film. Questo dimostra che il fascino per il genere inaugurato da Star Wars, la space opera, si è rapidamente trasformato in un contesto familiare per il pubblico.
Secondo Rick Moranis, parte di questo successo è stato dovuto al fatto di non limitarsi a parodiare solamente l'universo creato da Lucas.
Balle Spaziali non deride solo Star Wars, lo abbiamo usato come base, ma abbiamo praticamente preso in giro tutto il cinema di fantascienza!
Non tutte le battute concepite da Brooks trovarono spazio in Balle Spaziali, tanto che il regista iniziò immediatamente a immaginare un seguito, Balle Spaziali 2 (Space Balls 2: The Search for More Money). Tuttora, questo sequel non ha visto la luce, nonostante nel frattempo le grandi saghe cinematografiche di fantascienza abbiano continuato a evolversi. Nel mercato italiano, per sfruttare il successo di Balle Spaziali, il film Martians Go Home è stato erroneamente tradotto come Balle Spaziali 2 – La Vendetta, anche se le due pellicole non hanno alcun collegamento.
L'unico progetto ufficiale legato al film è la serie animata del 2008, Spaceballs: The Animated Series, composta da tredici episodi, che ha cercato di narrare gli eventi precedenti al film originale.
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