G.I. Joe: imperi segreti, robot e real american heroes

L'Energon Universe accoglie anche i G.I. Joe con Duke, capitolo seminale dell'arrivo dei real american heroes nel nuovo gioco fumettistico di Kirkman

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Autore: Manuel Enrico ,

Se nella Golden Age del fumetto Capitan America era diventato il patriotic hero per eccellenza, negli anni ’80 questo ruolo si può tributare ai G.I. Joe, che con la loro serie animata avevano raccolto il testimone con un motto per niente pretenzioso: real american heroes. Se la versione animate dei Joe era capace di entusiasmare il giovane pubblico, più intensa era la declinazione fumettistica, affidata a un veterano dei comics come Larry Hama, che infuse una perfetta sintesi di spy story ed action che ritroviamo oggi in Road to G.I. Joe – Duke, ennesimo tassello dell’Energon Universe.

Parte integrante della Fase Uno dell’Energon Universe orchestrato da Robert Kirkman, Duke è non a caso battezzato come Road to G.I. Joe, considerato come la storica formazione è ben lungi dall’esser operativa in questa fase del franchise. Ennesima dimostrazione di come, dietro questa operazione, non ci sia fretta ma volontà di dare vita a una narrazione organica e strutturata, capace di mettere in contatto due franchise, entrambi in mano ad Hasbro, apparentemente inconciliabili.

Primo contatto

Durante un volo di rientro da una missione, il sergente Conrad ‘Duke’ Hauser assiste all’impossibile. Il jet su cui vola riceve l’ordine di fare una ricognizione in seguito a una segnalazione di possibile invasione di spazio aereo su territorio americano, ma quello che sembra un possibile scontro aereo si rivela un primo contatto senza pari: l’aereo nemico si trasforma in un gigantesco robot.

Sopravvissuto miracolosamente a questo incontro, Hauser cerca di portare la sua testimonianza alle alte sfere militari, compreso il suo diretto superiore, il colonnello Hawk. Nonostante sia considerato un vero e proprio eroe, Hauser non viene preso sul serio, ma anzi diventa apparentemente oggetto di un insabbiamento, quando gli viene intimato di abbandonare ogni velleità di indagine. Ordine a cui l’uomo, ovviamente, risponde sbattendo la porta e iniziando una personale crociata.

Seguendo piste più o meno lecite, Hauser entra in contatto con elementi criminali e ambienti spionistici, cercando indizi, coinvolgendo vecchi amici e finendo, suo malgrado, vittima di una cospirazione che lo vede come responsabile dell’omicidio di chi, invece, poteva rivelarsi un prezioso informatore. Da eroe a criminale, tanto che persino il suo vecchio comandante lo mette al centro di una caccia all’uomo, utilizzando altri soldati dotati di grandi capacità.

Una fuga intrecciata a un’ostinata ricerca della verità che spingerà Duke a scoprire la presenza di elementi deviati dell’esercito e alla rivelazione di una minaccia terroristica senza eguali, ma che, dopo un apparente battuta di arresto, lo porterà a riottenere la fiducia del suo comandante e a ottenere un incarico vitale: formare una forza d’elite per combattere questi robot comparsi sulla Terra.

Eroi nell'ombra

Contrariamente a Transformers, in Italia G.I. Joe non ha saputo mantenere un ricambio generazionale che abbia tenuto l’attenzione su questi personaggi. Mentre gli heroes in disguise, più versatili sul piano narrativo e commerciale, hanno avuto maggior esposizione con progetti paralleli e sfruttando la crossmedialità, i Joe, fortemente legati al militarismo eroico di stampo reaganiano, non hanno saputo adeguarsi ai tempi, finendo nel dimenticatoio che ha accolto diversi grandi cult degli anni ’80.

L’idea di riprendere queste figure e renderle parte di un universo condiviso con Autobot e Decepticon è affiorata anche al cinema, come visto nel finale di Transformers – Il Risveglio, ma l’idea di renderli parte integrante di unicum fumettistico è ancor più intrigante.

Cogliendo il gancio offerto da un episodio contenuto in Transformers # 2, Joshua Williamson (Birthright, Nailbiter, The Flash) avvia una storia che spinge l’Energon Universe in una direzione differente rispetto alle altre due serie. Se Void Rivals è una space opera e Transformers mette in mano a Daniel Warren Johnson l’occasione di riscrivere le origini degli Autobot a modo suo, Duke è una spy story venata di complottismo, perfetta per l’America di oggi.

Pur riconoscendo un approccio tradizionale al ruolo del personaggio, presentato come l’eroe militare per antonomasia, Duke assume un tono più dissacrante e cinico rispetto agli altri titoli del franchise. Williamson non dimentica l’origine patriotica dei G.I. Joe e non lesino una retorica militaristica classica, con frasi ad effetto e una caratterizzazione di ufficiali che sembrano presi da un film di guerra anni ’80. Eroismo a stelle e strisce spinto al limite del parodistico in certi passaggi, in parte omaggio allo spirito originario dei G.I. Joe, che è tuttavia funzionale alla determinazione dell’ambientazione.

L’incontro con Starscream diventa la scintilla di un’avventura spionistica dai toni graffianti, con Duke trasformato in un cane sciolto. Un archetipo tipico degli anni ’80, svecchiato e adeguato al gusto contemporaneo per una storia che viene apprezzata anche dal pubblico di oggi, grazie a una perfetta alchimia tra l’ostinato idealismo di Duke e la più pragmatica, per quanto poco nobile, visione di personaggi di contorno.

Una natura che Williamson modella sfruttando un repertorio di battute che ricordano un certo cinema militarista, da Commando a Predator, cui Duke contribuisce con la sua totale devozione alla causa, anche a costo di mettersi contro gli stessi commilitoni. Nella prima parte di questo arco narrativo si percepisce un intento preparatorio, che acuisce la tensione e appassiona il lettore.

L'ascesa dei Joe

Tra esplosioni, battute e rivelazioni, Duke si rivela una lettura entusiasmante, priva di qualsivoglia velleità critica, ma improntata a un sincero rispetto dei personaggi e della loro funzione, sia all’interno dell’Energon Universe che come character autonomi. Il risultato è una lettura adrenalinica, in cui sono evidenti gli intenti di origin story in divenire.

Se Williamson risulta particolarmente ispirato nella narrazione di Duke, Tom Reilly non manca di valorizzare l’aspetto di visivo di questa storia, magnificamente supportato dalla colorazione di Jordie Bellaire. Reilly interpreta la muscolarità dei Joe con spiccata sensibilità, con un tratto vitale che ne trasmette non solo la tensione ma che ritrae anche le espressioni più divertenti e ironiche, contribuendo in modo netto alla personalità della storia. 

Reilly eccelle nella costruzione delle tavole in cui fanno la loro comparsa personaggi centrali di questa storia, con un gusto della teatralità che enfatizza la trama di Williamson. Narrazione visiva di alto profilo che esplode letteralmente durante gli scontri, con azioni concitate, in cui la coralità dei personaggi trova pieno vigore, ma che non manca di premiare gli scontri diretti in cui il valore dei singoli, le loro capacità e il loro stile di lotta viene ritratto con assoluta fedeltà. 

Come leggere G.I. Joe

Contrariamente alle altre serie dell'Energon Universe, che accolgono immediatamente il lettore all'interno della trama, G.I. Joe sceglie un approccio più orchestrato, con un narrazione preparatoria. L'idea di un Road to diventa una complessa storie delle origini per la formazione di eroi, che consente non solo di inserire questa storia nel più complesso mosaico dell'Energon Universe, ma contribuisce a dare maggior contemporaneità a personaggi che appartengono, per loro concezione, a una visione storica oramai superata, adeguandola al presente. 

Come per le altre serie dell'Energon Universe, saldaPress, dopo aver presentato il primo numero di Road to G.I. Joe - Duke in spillato, presenta l'intero arco narrativo in un volume cartonato. Scelga che consente di presentare questa storia con un progetto grafico che echeggia il senso di segretezza dell'incarico di duke, trasmettendo un'ulteriore carattere a questo ciclo.  

Road to G.I. Joe - Duke

Conrad “Duke” Hauser, uno dei soldati più decorati dell’esercito degli Stati Uniti, ha avuto il primo contatto con un essere alieno ed è sopravvissuto per raccontarlo. Ma nessuno, nemmeno il suo superiore, il colonnello Hawk, crede alla storia del colossale robot che si è trasformato davanti agli occhi di Duke abbattendo il velivolo su cui viaggava. Ora Duke è alla ricerca di risposte, coinvolto in un conflitto per cui nessun addestramento potrebbe mai prepararlo. Una guerra che potrebbe portare sul campo di battaglia armi altamente distruttive dall’origine misteriosa e al possesso delle quali in molti sembrano interessati. Joshua Williamson e Tom Reilly, con i colori di Jordie Bellaire, firmano “Road to G.I. Joe: Duke”, il volume che introduce l’eroico Duke e altri personaggi del franchise G.I. Joe nell’Energon Universe, l’universo narrativo targato skybound su licenza Hasbro e hit di vendita negli USA. Un grande progetto immaginato e coordinato da Robert Kirkman che collega in un’unica, avvincente trama i personaggi dei transformers e quelli dei G.I. Joe, insieme a nuove creazioni.

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