Il quinto episodio di House of the Dragon 2 riporta gli spettatori nella tematica centrale della serie madre Il Trono di Spade e sposta l'attenzione prettamente su questioni politiche e relative strategie di manovra. A seguito dei drammatici eventi intercorsi nel quarto episodio di House of the Dragon 2, le fazioni dei Verdi e dei Neri in guerra per il Trono devono tirare le somme di quanto appena accaduto e ponderare al meglio quale sia la prossima mossa da effettuare.
Da ambo le parti le cose sul campo non sono andate come previsto e le famiglie rivali di Casa Targaryen hanno avuto entrambe ingenti perdite. Per questo motivo non si possono permettere altri errori dandosi da soli scacco matto e agevolando i rispettivi nemici con mosse azzardate. Tuttavia c'è anche chi, come Aemond, ha tratto dei benefici dagli errori altrui e si sta pregustando la sua vittoria, mettendo in crisi gli altri Verdi e generando delle inevitabili tensioni che molto probabilmente finiranno per ritorcersi contro loro stessi.
Prima di fare un riepilogo di quanto avvenuto in questo quinto episodio della serie TV, vi ricordiamo come sempre che House of the Dragon 2 è disponibile in esclusiva su Sky e in streaming su NOW in contemporanea con l'uscita statunitense di HBO.
Il destino di Aegon
Il quarto episodio di House of the Dragon 2 si è concluso con un cliffhanger lasciando in sospeso la sorte di Aegon, dopo il suo scontro con il fratello Aemond in sella al drago Vhagar. Il quinto episodio della serie TV rivela che Aegon è infine sopravvissuto al terribile attacco ai suoi danni, ma le ferite riportate sono talmente gravi da non poter far sbilanciare i Maestri sulla sua effettiva ripresa. La vigorosa fiammata di Vhagar unita all'inossidabile acciaio di Valyria dell'armatura indossata da Aegon, hanno creato una pericolosa fusione a causa della quale solo per poco anche il corpo del Re non si è sciolto del tutto. Ma le copiose ustioni presenti sulla quasi totalità del corpo di Aegon parlano fin troppo chiaro.
Le profonde bruciature del Re sono probabilmente il danno peggiore da riuscire a curare, ma Aegon presenta anche numerose fratture tra cui una visibilmente esposta al ginocchio, oltre a possibili problemi interni difficili da rilevare senza apposite strumentazioni. Come se tutto ciò non fosse abbastanza e a pochi giorni di distanza dalla sua incoronazione, per un macabro scherzo del destino Aegon si ritrova nelle stesse condizioni in cui era suo padre Viserys poco prima di morire. Metà del volto sfigurato, impossibilito a camminare, molto debole, sofferente e quasi incapace di intendere.
In House of the Dragon per i personaggi abituati a credere nei Sette Dei, questo scenario potrebbe considerarsi come una punizione divina verso Aegon per aver usurpato il Trono alla sua legittima erede, designata proprio da suo padre Viserys. Ma è anche giusto fare due precisazioni al riguardo su colui che alla fine si rivela essere a suo modo una vittima. Aegon non ha mai voluto il Trono proprio perché era consapevole del fatto che suo padre non lo aveva scelto per quel ruolo. Sono stati Alicent, Otto e il resto dei Verdi a muovere le fila dietro le quinte per arrivare a quella tanto agognata incoronazione a cui bramavano da tempo.
In secondo luogo e a prescindere da un eventuale intervento divino, se è vero che Aegon non si sarebbe dovuto trovare sul campo di battaglia sempre per volontà dei Verdi, è altrettanto vero di come il suo attuale stato semi-vegetativo dipenda da suo fratello. Aemond ha colpito volontariamente Aegon perché ha rovinato i suoi piani e anche perché il Re gli ha servito involontariamente una buona occasione su un piatto d'argento (o per meglio dire, acciaio di Valyria). E se ci fosse ancora un minimo dubbio al riguardo, nel quinto episodio di House of the Dragon viene subito sfatato quando lo stesso Aemond, senza nemmeno attendere di sapere se Aegon supererà la notte, si preoccupa già di eleggere un suo "provvisorio" sostituto.
L'ascesa di Aemond
All'interno della storia di House of the Dragon Aemond ha trascorso anni a ingoiare bocconi amari, sopportare prese in giro e subire atti di bullismo verbale, ma alla fine ce l'ha fatta a dare una lezione al fratello Aegon che quest'ultimo farà sicuramente fatica a dimenticare finché avrà vita. Del resto la vendetta è un piatto che va servito freddo e Aemond ha atteso con calma e pazienza il suo futuro periodo di gloria, lasciando a tempo debito bagordi e festeggiamenti. Anche perché ciò a cui Aemond è sempre stato interessato principalmente era il Trono e ora lo ha finalmente ottenuto seppur in veste di Reggente.
Un incarico a cui tuttavia al momento è il meglio a cui possa ambire Aemond mentre suo fratello lotta tra la vita e la morte. E che diventerà effettivo proprio con la dipartita di quest'ultimo, nel caso in cui Aegon non dovesse farcela. Poco cambia ora come ora la sorte dell'attuale sovrano, in quanto date le sue condizioni gli scenari possibili sono essenzialmente due. Aegon potrebbe chiaramente morire oppure potrebbe sopravvivere e andare incontro a una lunga convalescenza, durante la quale non sarebbe certo in grado di regnare. In ogni caso Aemond ha già preso il comando della situazione e ha iniziato a dare i primi ordini ai suoi sottoposti, cominciando di fatto a governare secondo la sua prospettiva anziché seguire la precedente linea del fratello.
Soprattutto perché Aegon a conti fatti non ha mai veramente avuto voce in capitolo nel suo Concilio. Quindi anche nel caso in cui Aegon superasse la fase critica in cui si ritrova, resterebbe comunque in panchina proprio come era rimasto suo padre nell'ultimo periodo. Viserys era diventato un'ombra del Re che era una volta, relegato a vita in un letto e assuefatto dal latte di papavero, mentre Alicent e Otto regnavano in sua vece ma secondo le loro scelte personali. Quello che in sostanza sta già facendo Aemond ben prima del previsto e oltretutto con pieno appoggio da parte del Concilio dei Verdi, esclusa Alicent.
Se infatti in House of the Dragon prima di tale situazione nessuno aveva mai considerato Aemond come sovrano essendo "soltanto" il secondogenito maschio di Viserys, con Aegon fuori dai giochi per paradosso il Principe diventa per tutti la scelta più ovvia proprio perché è il secondogenito maschio in linea diretta di discendenza. Poco importa se Aemond non abbia alcuna esperienza in merito o se sia ancora troppo giovane, perché ancora una volta il radicato regime patriarcale prende il sopravvento. Così come del resto era accaduto in precedenza con Aegon, sempre per volere dei Verdi. In tutto ciò Alicent diventa vittima e carnefice dei suoi stessi intrighi. Sebbene in passato ha tenuto in piedi il regno in vece di suo marito e in seguito è riuscita a far salire sul Trono suo figlio, con la caduta di Aegon cade anche lei insieme all'illusionistico castello di carte che ha scelto di costruire.
Alicent ripudiata come Rhaenyra
Con l'attacco mirato ai danni di Aegon avvenuto nel quarto episodio di House of the Dragon, Aemond non ha colpito soltanto suo fratello ma l'intero regno. Nonostante i meriti per l'uccisione di Rhaenys e Meleys vengano attribuiti al Re, c'è anche chi conosce come siano andate davvero le cose ma non può farci nulla se non prenderne atto. Tra questi figura Alicent che viene messa in panchina proprio come il suo primogenito in quanto ora "non serve più". Aemond ha dimostrato di essere diverso da Aegon e non ha bisogno di alcun consigliere perché sa bene come comportarsi, ma al contrario è lui a suggerire agli altri cosa devono o non devono fare. Tutto il Concilio dei Verdi teme e ammira allo stesso tempo il nuovo Principe Reggente perché nella loro ottica, al comando del regno è tornato un uomo che sa il fatto suo.
Forse per la prima volta Alicent può capire cosa prova davvero Rhaenyra da anni, da sempre rifiutata e non considerata da tutti come futura sovrana dei Sette Regni in quanto donna. Lo stesso trattamento che i Verdi stanno riservando ad Alicent, nonostante quest'ultima proprio come Rhaenyra abbia dimostrato di saper gestire le questioni reali e di provare a mantenere per quanto possibile un regno di pace. Eppure ad Aemond è bastato salire uno scalino per gettare alle ortiche tutto il lavoro fatto da sua madre, che ha sacrificato la sua intera vita in un ruolo imposto dal padre Otto. La stessa cosa che Alicent ha fatto con suo figlio Aegon, costringendolo a ricoprire un posto non scelto da lui e per il quale a sua volta ci ha rimesso la vita nel vero senso del termine.
Alla fine è tutto un cerchio, dove ciò che ha fatto Alicent in passato le sta ritornando indietro con gli interessi. Non importa che sia stata la Regina a fianco di Re Viserys per oltre un decennio ricoprendo anche il suo ruolo, prima come consigliera e in seguito come sostituta. Come è stato per Rhaenys la Regina che non fu mai e come avviene per Rhaenyra tradita dal marito e snobbata dal suo stesso Concilio, anche Alicent viene messa da parte per il solo motivo di essere una donna. Tutto quello che ha fatto di buono o necessario per il regno e per la sua famiglia, scompare nel nulla appena sale al Trono un altro erede maschio, in quanto agli occhi altrui un uomo sarà sempre in grado di fare meglio.
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E proprio come avviene tra Rhaenyra e Daemon, dove quest'ultimo ammette finalmente di volere il Trono per sé, anche Alicent riceve un colpo basso dal suo attuale amante Criston. Il quale da un lato finge di non aver ben compreso cosa sia accaduto sul campo di battaglia tra i due fratelli Targaryen. Mentre da un altro lato teme Aemond sapendo di cosa sia capace, quindi preferisce schierarsi dalla sua parte a discapito della relazione con Alicent. Per questo motivo la stessa sovrana di fronte a Cole si paragona a un oggetto da usare a piacimento, criticando il recente comportamento del Primo Cavaliere nei suoi confronti.
Un modo di fare, quello di Criston, che segna un ulteriore smacco per Alicent ricordandole in modo implicito quale sia il reale posto della donna nella società in cui vivono: procreare eredi come mogli e dare piacere agli uomini come amanti. Alicent ha fatto entrambe le cose adempiendo quindi ai suoi "doveri", mentre tutte le sue restanti azioni non contano più nulla. E così sarà sempre fino a quando non ci saranno donne come Rhaenyra, che provano a imporsi a tale regime di disuguaglianza anche per donne come Alicent, la quale ha invece preferito voltare le spalle a una possibile alleata scavandosi da sola la fossa con le sue stesse mani.
Fuoco e sangue. House of the Dragon
Uno degli avvincenti libri di George R.R. Martin, lo storico autore che ha dato il via alla saga televisiva de Il Trono di Spade, da cui è stato tratto anche il prequel House of the Dragon ispirato proprio al libro Fuoco e sangue.Immagini di copertina e di questo articolo tratte dalla serie TV House of the Dragon. Crediti: HBO, GRRM, Bastard Sword, 1:26 Pictures Inc.
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