I Simpson: la causa di e la soluzione a tutti i problemi della vita

Autore: Elisa Erriu ,

"Le soluzioni ai problemi della vita non si trovano in fondo a una bottiglia, ma – eh eh eh – in tivù!". I Simpson non sono soltanto una tra le serie animate occidentali più conosciute al mondo. Sono una dottrina filosofica, una morale americana, un trattato sulla vita.

In questa retrospettiva sulla famiglia gialla più complicata e realistica d'America, analizzeremo la storia, i personaggi e le fonti di ispirazione della sitcom americana più longeva, divertente e dissacrante.

I Simpson: la serie animata che “vedrai solo altre tre volte. Oggi”

I Simpson – la genesi

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I Simpson nascono dalla mente e dalla penna del fumettista statunitense Matthew Abram Groening. No, ci spiace, non sono frutto del Señor Spielbergo.

Groening aveva raggiunto un certo successo con Life in Hell, una serie a fumetti settimanale che raccontava in modo ironico la vita in quel di Los Angeles, città in cui il fumettista di Portland si era da poco trasferito. "Matt" iniziò a pubblicare e distribuire autonomamente Life in Hell nel 1977. La serie si è conclusa nel 2012, e sulla scia di questo successo, lo scrittore, produttore e fondatore di Gracie Films, James L. Brooks, contattò Groening per proporgli di creare una serie animata per lo show televisivo The Tracey Ullman Show.

Matt Groening
I Simpson

Inizialmente si sarebbe dovuto trattare di un adattamento animato di Life in Hell, ma Groening temeva che questo lo avrebbe costretto a cederne i diritti d’autore e che un eventuale flop della serie animata avrebbe potuto trascinare sul fondo con sé anche il fumetto. Così, propose a Brooks una nuova idea: una sitcom animata, dai toni fortemente sarcastici, con protagonista una famiglia americana "normale". Ne è conseguita una famiglia leggermente disfunzionale che vive a Springfield.

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Pensate, negli Stati Uniti esistono ben 71 Springfield, e poiché la città presente nei Simpson muta di puntata in puntata è impossibile determinare quale sia, il che è funzionale al raggiungimento di uno scopo: fare di Springfield lo specchio non di una singola cittadina, ma dell’intera società statunitense, derisa e aspramente criticata in ogni modo possibile. 

Groening concepì l’idea per i Simpson proprio nell’ufficio di James L. Brooks e abbozzò frettolosamente la sua versione della famiglia protagonista. Piccola curiosità: Matt Groening ha dato ai personaggi principali dei Simpson i nomi di alcuni dei membri più stretti della sua stessa famiglia.

Dalla messa in onda della prima puntata dei Simpson, il 17 dicembre 1989, nel corso degli anni il design dei personaggi è cambiato moltissimo rispetto alle primissime versioni. Forse penserete che Matt Groening, a un certo punto della sua carriera, abbia affinato la sua arte, ma la verità è molto più divertente: Groening consegnò agli animatori alcuni schizzi appena abbozzati e incredibilmente grezzi, dando per scontato che gli animatori li avrebbero perfezionati. Invece, in un grottesco plot twist degno degli stessi Simpson, quegli schizzi non furono modificati e così i Simpson cambiarono aspetto. 

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E se questo non funziona sei semplici parole: non-sono-gay, ma-posso-imparare.

Se vi steste chiedendo il motivo per cui Groening abbia scelto il giallo come colore della pelle dei suoi personaggi, non cercate spiegazioni troppe complicate anche qui: l'ha fatto per farli risaltare maggiormente, essendo un colore decisamente inusuale. È tutto troppo semplice? Non vi va mai bene niente. Smithers, libera i cani.

I Simpson: la biografia presentata da Troy McClure

I Simpson contano a oggi trentacinque stagioni, anche se quest'ultima è ancora inedita in Italia. Sono disponibili fino alla trentatreesima stagione su Disney+.

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Abbiamo già accennato al fatto che Groening si sia ispirato, per la scelta dei nomi della famiglia Simpson, a quelli dei suoi familiari, ma ora è il momento di presentare ufficialmente alcuni dei personaggi principali della serie, moltissimi dei quali non verranno analizzati per evitare di scrivere un’enciclopedia, e anche quelli analizzati saranno trattati in maniera superficiale per evitare di dilungarci troppo, visto che i personaggi ricorrenti dei Simpson sono oltre 100. In ogni caso, “io non c’ero, se c’ero dormivo e se dormivo sognavo un’altra cosa“.

Matt Groening
I Simpson

Homer Jay Simpson

Catchphrase: “D’oh!

Homer porta il nome del padre di Matt Groening, che nella realtà era un regista e disegnatore di fumetti.

Homer Simpson è figlio dell’attivista Mona Penelope Jay Olsen (omaggio alla scrittrice Mona Simpson, moglie di Richard Appel, uno degli sceneggiatori della serie) e di Abraham Jebediah Simpson II, noto come Abe o, più semplicemente, Nonno Simpson.

Un’altra curiosità riguarda il design di Homer, i cui (pochi) capelli, insieme al suo orecchio, sono in realtà una M e una G: le iniziali del creatore Matt Groening.

Homer è un uomo la cui età oscilla dai 34 ai 40 anni e che incarna alla perfezione gli stereotipi della classe media americana: è rozzo, ignorante, sovrappeso, alcolizzato e, per dirla con le parole di suo padre, è

“Il mio Homer non è comunista. Sarà pure un bugiardo, un maiale, un idiota, un comunista, ma vi assicuro che non è una porno star.“.

Homer però non è davvero un idiota (abbiamo ancora alcuni dubbi sul resto): sebbene sia afflitto da una problematica genetica nota come "Gene Simpson", che colpisce solo gli uomini della famiglia (episodio 9×17, 8 marzo 1998), oltre ad avere pennarello conficcato nel suo cervello (episodio 12×09, 24 Dicembre 2000), gran parte delle sue azioni (oltre al suo nome) portano molti a pensarlo come un poeta omerico contemporaneo, un Ulisse alla perenne ricerca della sua Itaca.

Homer è stato miracolosamente scelto come addetto alla sicurezza per la centrale nucleare della città in cui risiede, Springfield. Questo ha fatto di lui ciò che viene definito dall’assistente del suo capo

uno scherzo della natura del settore 7G“.

Nel corso degli anni, Homer ha anche svolto altri lavori, circa 200, fra cui spazzaneve, artista, mafioso, critico gastronomico e persino astronauta. 

Marjorie Jacqueline “Marge” Bouvier

Catchphrase: “Mmmmmmmm“.

Marge è la moglie di Homer e il suo nome è un omaggio a Margaret Wiggum, madre di Matt Groening. La sua acconciatura, invece, si ispira a quella della protagonista di un film del 1935, La moglie di Frankenstein.

Marge è la moglie di Homer e ha 34 anni; incarna gli stereotipi più comuni delle casalinghe: è attenta ai bisogni della famiglia, tiene la contabilità delle spese e d è molto attenta a mantenere una buona immagine pubblica, il che la fa andare spesso in conflitto con il suo rozzissimo marito. Ma è anche petulante e quasi per nulla incline al rischio, fatte le dovute eccezioni. Insomma, è la controparte perfetta per Homer.

Il suo continuo mugugnare in segno di disapprovazione, poi, è il sottofondo musicale che ben rappresenta la sua storia con Homer. La coppia si ama in modo sincero dai tempi delle superiori e affronta i problemi cercando, la maggior parte delle volte, di venirsi in qualche modo incontro. Marge è probabilmente l’unica persona al mondo a vedere qualcosa di buono in Homer.

Homer, quando mi parlano dei tuoi difetti, io dico sempre che per vedere bene un’opera d’arte bisogna fare un passo indietro.

Bartholomew JoJo “Bart” Simpson

Catchphrase: “Ciucciati il calzino“.

Anche se Bart è ispirato a Mark, fratello maggiore di Matt Groening, nei Simpson è anche il suo alter ego, ma, non volendo dargli il suo nome, ha scelto Bart anziché Matt perché è un anagramma di “brat”, “monello”.

Bart è il primogenito di Homer e Marge ed è lo stereotipo del ragazzino difficile e iperattivo: ha 10 anni e frequenta la scuola elementare di Springfield, detesta lo studio, è un teppista, imbrattamuri (la sua firma è El Barto, anche se, quando suo padre la legge, sospetta che El Barto sia in realtà Milhouse, il migliore amico di suo figlio), è indisciplinato, volgare, scorretto e, per usare le parole della sua maestra Edna Caprapall, è:

marcio dentro“.

Questo suo carattere e il fatto che non sia particolarmente sveglio, si riconducono comunque al Gene Simpson di cui sopra. La sua frase tipica “eat my shorts“, “ciucciati il calzino“, è una citazione diretta (e nemmeno l’unica) di Breakfast Club, film generazionale del 1985.

La frase viene pronunciata da John Bender, il cui cognome è diventato il nome del robot a combustibile alcolico di Futurama, altra opera di Groening.

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Lisa Simpson

Catchphrase: “Vado in camera mia”

Lisa porta il nome di una delle sorelle minori di Matt ed è la secondogenita di Marge e Homer, che in un’occasiona la chiama teneramente “Bart femmina“.

Ha 8 anni e anche lei frequenta la scuola elementare di Springfield. Diversamente da suo padre e suo fratello, non è affetta dal Gene Simpson, per cui non è affatto stupida, anzi. Lisa è fin troppo intelligente per la sua età, è vegetariana, buddhista, ama il jazz e suona divinamente il sassofono.

Ovviamente, è anche una gran secchiona e ha diversi interessi, che però condivide difficilmente con qualcuno.

Per tutte queste ragioni, Lisa è emarginata, ha pochissimi amici, è frequentemente bullizzata, anche da suo fratello (anzi, soprattutto da suo fratello) ed è, di conseguenza, molto infelice. Ha anche fatto un grafico a riguardo. Ha fatto un sacco di grafici.

Maggie Simpson

Catchphrase: “

Maggie porta anche lei il nome di una delle sorelle di Matt, e ha anche partecipato alla scrittura di alcuni libri che vedono come protagonista proprio Maggie Simpson.

Maggie è la terza e ultima figlia di Marge e Homer e ha circa un anno. Ha dimostrato in diverse occasioni di essere incredibilmente sveglia e intelligente, nonché dotata di un certo senso pratico (è in grado di cambiarsi il pannolino da sola). Maggie è una bimba dal carattere dolce, ma non esita a imbracciare un fucile e a premere il grilletto, se qualche vecchio decrepito cerca di rubarle le caramelle. Eppure, Homer tende stranamente a dimenticare spesso di avere una terza figlia. Tranne sul suo posto di lavoro.

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A Maggie manca letteralmente solo la parola: in tutti questi anni, l’abbiamo sentita parlare rarissime volte, anche quando viene mostrata da adulta. Per questo, la sua catchprase è il rumore che fa con il suo ciuccio, da cui non si separa mai.

Quanto al design di Bart, Lisa e Maggie, il fatto che l’attaccatura dei capelli non sia visibile non fu una scelta voluta: Groening aveva realizzato degli schizzi in bianco e nero per i suoi personaggi, disegnandone, quindi, solo i contorni, non pensando a come sarebbero risultati una volta colorati.

Questo, però, ha contribuito a creare una delle caratteristiche più peculiari dei piccoli Simpson, e ha anche fornito un ottimo spunto per una gag in cui i ragazzi vanno fuori di testa perché nemmeno loro sanno dove finisce la testa e iniziano i capelli:

Patricia “Patty” Maleficent e Selma Bouvier

Selma e Patty (che si chiama come la sorella maggiore di Groening) sono due gemelle, nonché sorelle maggiori di Marge. Lavorano alla motorizzazione, sono fumatrici accanitissime fin da ragazze, amano alla follia MacGyver e odiano a morte Homer.

Nonostante le due donne abbiano i capelli grigi, in realtà, Patty ha i capelli rossi, mentre Selma è bionda. Il colore grigio è dovuto al fumo di sigaretta. Diverso il discorso per Marge, che ha i capelli grigi da quando era ragazza.

Le relazioni di entrambe non sono mai state durature: mentre Patty ha avuto poche storie, prima del suo coming out, Selma si è sposata un numero incalcolabile di volte. Il celibato è stato una scelta per Patty, mentre Selma si è sentita quasi in obbligo di seguire la stessa strada della sua gemella.

Fra i mariti di Selma Bouvier ricordiamo: il criminale Robert “Telespalla Bob” Terwilliger, l’avvocato e tuttofare Lionel Hutz, l’attore Troy McClure e l’amante della dance music, Disco Stu.

Famiglia Flanders

Catchphase di Ned: “Certo, certosino“.

Maude e Nedward “Ned” Flanders Jr., insieme ai loro figli Rod e Todd, sono i vicini di casa dei Simpson, a cui si contrappongono nettamente: Ned è figlio di una copia di fricchettoni, il che lo ha portato ad abbracciare una vita molto diversa da loro.

I Flanders sono il classico esempio di famiglia morigerata cristiana che segue tutte le norme presenti nella Bibbia, “incluse quelle che contraddicono le altre“. Ned e Maude educano così i loro figli in modo rigidissimo, poiché ogni aspetto della loro vita, dallo studio allo svago, è influenzato dall’onnipresente religione. In alcune puntate, però, si fanno allusioni relative alla probabile omosessualità dei ragazzi, che tengono chiaramente nascosta.

Flanders è perfino più bigotto del parroco di Springfield, ma è un uomo di buon cuore, la cui missione personale è spesso cercare di salvare Homer dall’Inferno. Naturalmente, Homer lo detesta, lo tratta malissimo e, soprattutto, nel corso degli anni si è appropriato indebitamente di mobili, attrezzi da lavoro, elettricità e TV via cavo del buon Ned.

Ned è mancino e gestisce un negozio di articoli per mancini. Ha la strana abitudine di ripetere le parole apponendo dei suffissi per creare bizzarri diminutivi. Inoltre, è un grande amatore, ha avuto alcune relazioni e due mogli, entrambe decedute: Maude fu uccisa accidentalmente allo stadio (mentre stavano sparando da un cannone delle magliette per Homer, lui si abbassa e il proiettile di tessuto centra in pieno Maude che, sbilanciandosi, cade dagli spalti e muore sul colpo), mentre il personaggio della maestra di scuola elementare Edna Caprapall (Krabappel in inglese) è stato ritirato dalla serie in seguito alla morte della sua doppiatrice originale, Marcia Wallace.

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Tazza in ceramica a forma di ciambella al cioccolato e zuccherini con divertente citazione ispirata a Homer Simpson: "MMM ciambelle!". La tazza è di grande dimensione: contiene 415ml.

Famiglia Lovejoy

Catchphrase Reverendo Lovejoy: “Si possono salvare più anime con i pattini e con le bambole che non con questo sedativo cartaceo di 2000 pagine” (indicando la Bibbia).

Timothy Lovejoy è il prete di Springfield. La sua fede è salda, pur notando alcune incongruenze nella religione, ed è di mentalità piuttosto elastica (ad esempio, è favorevole al divorzio); per questo, il fanatismo di Flanders è eccessivo perfino per lui. Ama i trenini elettrici. È sposato con Helen, una gran pettegola, e ha una figlia, Jessica, all’apparenza una brava bambina, ma in realtà una vera peste (il primo amore di Bart).

Famiglia Van Houten

Catchphrase di Milhouse: “Mia madre ha dei problemi. Problemi spaventosi“.

Kirk Evelyn e Luann Van Houten sono una coppia la cui famiglia ha origini olandesi che ha un solo figlio, Milhouse Mussolini. Kirk incarna lo stereotipo del padre di famiglia che si barcamena fra lavoretti di poco conto come l’assistente del tizio che distribuisce volantini sulle auto. Sottomesso, per nulla ambizioso e con la voglia di vivere di una spirante suicida, , Kirk entra in contrasto con la ben più gioviale Luann, ormai stufa del suo matrimonio.

I due divorzieranno, Luann avrà alcune relazioni poco durature e tutto questo si ripercuoterà, ancora una volta, su Milhouse, che manifesta diversi disturbi (è stato infatti seguito da una psicologa); il suo carattere schivo fa di Milhouse il migliore amico di un bulletto come Bart.

Milhouse è da sempre innamorato di Lisa, che però non ricambia i suoi sentimenti. Un dettaglio che ha sempre colpito i fan dei Simpson riguarda l’aspetto dei membri di questa famiglia, che sono tutti identici. Homer arriva perfino a ipotizzare che Luann e Kirk siano in realtà fratelli.

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Personale della centrale nucleare

Catchphrase Carl: “Fa’ silensio, orco can!

Charles Montgomery “Monty” Plantageneto Schicklgruber Burns è il proprietario della centrale nucleare di Springfield in cui lavora Homer. Non è chiara la sua età effettiva, ma ve lo mostriamo in una xilografia del XIX secolo.

Monty è lo stereotipo del vecchio miliardario spilorcio, egocentrico ed egoista, il cui unico scopo è fare sempre più soldi, motivo per il quale arriva perfino a oscurare il Sole, in modo da massimizzare i suoi introiti derivanti dalla vendita dell’energia elettrica che produce la sua centrale.

Nonostante questo carattere burbero e intrattabile, c’è una persona che è follemente innamorata di lui: Waylon J. Smithers, Jr., il suo servilissimo assistente personale. Fra i dipendenti della centrale ricordiamo Carlton “Carl” Carlson e Lenford “Lenny” Leonard, due carissimi e vecchi amici di Homer.

Cast dello show di Krusty il Clown

Catchphrase di Krusty: “Hey hey hey!

Herschel Shmoikel Pinchas Yerucham Krustofski, aka Krusty il Clown, è un clown cardiopatico, fumatore, alcolizzato e drogato che conduce un programma per bambini. Krusty è ebreo, ma non ha mai manifestato molto interesse per la sua cultura, che abbraccerà solo in seguito. Inoltre, pur di fare soldi dà il suo marchio ai prodotti più disparati, dai fastfood della catena Krusty Burger ai test di gravidanza, ovviamente non badando affatto alla loro qualità.

Dedito a ogni sorta di vizio, Krusty è l’emblema della celebrità sulla via del declino, un po’ come Bojack Horseman, ma decenni prima. A dargli man forte durante i suoi show ci sono i suoi assistenti, detti “Telespalla”, il primo dei quali è Robert “Telespalla Bob” Terwilliger, un uomo di cultura dai gusti raffinati che unisce queste caratteristiche all’odio omicida per il suo più acerrimo nemico (dopo il rastrello): Bart Simpson, che cercherà di uccidere diverse volte.

Per queste ragioni (ma anche per aver cercato di uccidere lo stesso Krusty), verrà sostituito da Melvin Van Horne, conosciuto come Telespalla Mel; anche lui è un uomo di cultura che ama il teatro, come si evince dalla sua voce, sempre impostatissima, come quella degli attori di teatro. Ricordiamo anche la breve comparsa di Telespalla Luke Perry, fratellastro di Krusty.

Personale della scuola elementare di Springfield

Catchphrase di Seymur: “Mammaaaaaaaa!

L’intero personale è una critica asprissima al sistema scolastico statunitense, in special modo alle scuole pubbliche, molte delle quali versano in pessime condizioni a causa di mancanza di fondi. Seymur Skinner è un reduce di guerra ora preside dell’elementare di Springfield, fra le scuole con il rendimento più basso d’America, complice anche il cono di ignoranza al cui centro c’è il banco di Bart Simpson.

Seymur ce la mette tutta per mandare avanti una scuola pubblica con i pochissimi fondi a sua disposizione, fallendo quasi sempre miseramente. Vive ancora con sua madre Agnes, che lo tratta come se fosse un ragazzino, manifestando anche una fortissima antipatia nei confronti di suo figlio. In seguito, verrà rivelato che, in realtà, il direttore Skinner non è il figlio naturale di Agnes e che il suo vero nome è Armin Tamzarian.

Matt Groening
I Simpson

Edna Caprapall è la maestra di Bart. Non ama particolarmente il suo lavoro, è sola, frustrata e ogni tanto ci va pesante con l’alcool. Alla perenne ricerca dell’uomo dei suoi sogni, Edna intraprende diverse relazioni fallimentari, investendo moltissimo nel suo rapporto con Seymur, che però è troppo mammone per non farsi intralciare da sua madre Agnes.

Elizabeth Hoover è la maestra di Lisa. Non si è mai sposata e verosimilmente non lo farà mai. Non è un’insegnante particolarmente brava e, anche lei, ha problemi di alcolismo.

Cuoca Doris, Willy il giardiniere, Otto Disc (Otto Mann in inglese)

Doris Freedman, o semplicemente Cuoca Doris, è l’addetta alla mensa. Chiaramente non è lì perché le piaccia cucinare: le sue preparazioni sono insipide, se non disgustose, e bada talmente poco alla qualità del cibo che prepara da usare dei materassini da palestra per i suoi hamburger.

William “Willie” MacDougal è il giardiniere della scuola. Vive in una piccola baracca e si occupa anche della manutenzione dei diversi impianti. Ha un fisico scolpito nel marmo e si dimostra spesso burbero. In seguito, verrà rivelato che, in precedenza, Willie era un insegnante di educazione fisica, ma un tragico scherzo lo traumatizzò al punto da cambiarlo drasticamente.

Otto Disc (Mann in inglese) è “l’autista del pullmin“. Amante della musica rock e e heavy metal, Otto è anche dedito all’uso di una miriade di stupefacenti, che gli causano divertentissimi trip allucinogeni.

Corpo di polizia

Il corpo di polizia di Springfield può contare su ben 3 poliziotti… sbirri… Poliziotti sbirri! Abbiamo il Commissario Clarence “Clancy” Winchester, Eddie e Lou.

Clancy è corrotto, incompetente, obeso, impacciato, pigro, ignorante, e spesso i suoi due sottoposti si rivelano dei poliziotti migliori di lui. Se vi state chiedendo quali siano i cognomi di Eddie e Lou, non li saprete mai: i personaggi, infatti, come dichiarano loro stessi in una puntata, non hanno un cognome.

Altri personaggi

Fra i tanti personaggi ricorrenti, ricordiamo anche Nelson Muntz, il bullo della scuola, un ragazzo abbandonato da suo padre (che però in realtà, un giorno uscì per comprare le sigarette per Nelson e delle noccioline per sé, manifestando così una reazione allergica che lo ha deformato e reso incapace di parlare, ragioni per cui fu reclutato da un circo).

Matt Groening
I Simpson

Jeffrey Albertson è l’Uomo dei Fumetti, obeso, sociopatico, sarcastico, intrattabile: lo stereotipo del genere, insomma. Apu Nahasapeemapetilon gestisce il Jet Market, vendendo merce di bassissima qualità e per giunta scaduta. Julius Hibbert è un medico e chirurgo, piuttosto competente, ma spesso incredibilmente distratto (non ha mai notato il pennarello nel cervello di Homer perché lo copriva con il suo dito quando guardava le lastre del suo paziente). Ha una risata tipica e anche un fratello maggiore, Murphy, un jazzista che diverrà amico di Lisa meglio conosciuto come Gengive Sanguinanti Murphy.

Moammar Morris “Moe” Szyslak (diverrà poi Boe in italiano) gestisce il bar frequentato da Homer e i suoi amici. Di bruttissimo aspetto, arcigno, scorbutico, ignorante, privo di scrupoli e morale, gestisce il suo locale ignorando qualsiasi norma igienica. È segretamente (ma nemmeno troppo) innamorato di Marge. Odia la sua vita al punto da aver tentato più volte il suicidio.

Fra i vecchi amici e avventori del bar di Boe c’è anche Barnard “Barney” Gumble, un ragazzo intelligente e promettente, prima che Homer gli facesse conoscere la birra. Da allora, Barney è diventato un beone, anche se si è ripulito, sostituendo così alla dipendenza dall’alcool quella da caffè.

Per restare in tema, come dimenticare Duffman, o Uomo Duff? Si tratta del testimonial più iconico (se la gioca con uno squalo ubriaco) della birra più bevuta a Springfield, la Duff. Nonostante il suo aspetto non cambi mai, Duffman è in realtà interpretato da diversi attori. Ecco perché non muore mai. “Ooooooohhh, yeeeaah!

Infine, ricordiamo almeno due personaggi che sono delle chiare parodie di persone reali: il violento pugile Drederick Tatum è la caricatura di Mike Tyson, mentre Rainier Luftwaffe Wolfcastle lo è di Arnold Schwarzenegger.

Matt Groening
I Simpson

Quando sarà la fine de I Simpson?

Simpson sono riconoscibili anche per via di alcuni tratti che ricorrono nelle diverse puntate, i cosiddetti “marchi di fabbrica”. Strutturalmente, la stragrande maggioranza delle puntate inizia con una situazione standard di vita quotidiana per poi degenerare nel corso della puntata; alla fine, solitamente si torna allo status quo iniziale. 

Questa struttura permette quindi la reiterazione della serie virtualmente all’infinito, perché genera un loop: situazione normale – assurdità varie – situazione normale – assurdità varie e così via.

Altri “marchi di fabbrica” tipici dei Simpson sono:

Sigla iniziale: le sequenze sono grossomodo le stesse, ma cambiano sempre le cose che Bart è costretto a scrivere alla lavagna per punizione e la gag del divano, probabilmente il tratto più iconico della serie: nella sezione finale della sigla iniziale la famiglia Simpson prende posto sul suo divano in modi sempre diversi (a volte il divano manca del tutto). Lo storico tema musicale, poi, è stato composto da Danny Elfman, leggendario compositore conosciuto per le sue memorabili colonne sonore di tanti film diretti da Tim Burton.

La sigla ha omaggiato, nel corso degli anni, numerosissimi artisti, opere cinematografiche e maestri, tra cui citiamo Hayao Miyazaki, BanksyGuillermo Del Toro.

Matt Groening
I Simpson

Episodi speciali di Halloween: ogni Halloween, dalla Stagione 2, viene pubblicato un episodio della serie La paura fa 90 (Treehouse of Horror). Ogni episodio è suddiviso in 3 corti che raccontano, per l’appunto, storie horror. Nel corso degli anni, poi, i nomi presenti nei titoli di testa e di coda vengono modificati per essere in tema con Halloween: Matt Groening, ad esempio, diventa Bat Groenig.

Riferimenti alla cultura pop, alla storia, al cinema e a tutto il resto: altro tratto caratteristico dei Simpson sono i riferimenti a fatti storici, persone reali, media di intrattenimento e qualsiasi altra cosa possa venirvi in mente. Le citazioni e gli ospiti si sprecano e sono rintracciabili in un’infinità di scene. Sarebbe impossibile elencarli tutti, ma ciò che conta sottolineare, in questa sede, è che Simpson deridono, in modo spesso ferocissimo, letteralmente qualunque cosa, dalla scienza alla religione allo spettacolo.

Previsione del futuro: la tendenza della serie a estremizzare i comportamenti umani e le sue fredde analisi delle miserie della società portano a rappresentazioni immaginarie che, però, spesso, si sono rivelate in seguito veritiere. Fra le cose presentate come assurde e che poi si sono realizzate davvero previste dai Simpson ricordiamo le più clamorose: Donald Trump Presidente degli Stati Uniti, la futuristica performance di Lady Gaga durante il Super Bowl, l’acquisizione della Fox da parte della Disney, uno smartwatch da cui è possibile effettuare telefonate e un simulatore di lavoro agricolo.

I Simpson a Guantanamo: le controversie (con la consulenza dell’avvocato e calzolaio Lionel Hutz)

Se passi la tua vita a prendere in giro tutti, è inevitabile irritare più di qualcuno. Sono diverse le controversie legate ai Simpson: ad esempio, Bart è considerato un pessimo esempio per i bambini (“perché nessuno pensa ai bambini?“). A questa accusa Groening ha risposto:

La maggior parte delle persone sta lottando per essere normale e pensa che la normalità sia molto noiosa e fa cose che semplicemente gli altri vorrebbero avere il coraggio di fare“.

In diverse puntate i Simpson si recano in viaggio in altri Paesi, come Giappone, Cina, Italia, Inghilterra, Australia, Brasile, inimicandosi così un po’ di persone che si sentono offese dal modo in cui vengono rappresentati nella serie. Ecco perché diversi Paesi ne hanno impedito la messa in onda su suolo nazionale.

Più di recente, è stato fortemente criticato il personaggio di Apu, la cui stereotipizzazione è stata considerata offensiva. Per questo, il suo storico doppiatore storico, Hank Azaria, non essendo indù, si è ritirato dal ruolo (continua però a doppiare altri personaggi).

Nel 2020, in seguito alle proteste del movimento Black Lives Matter, Fox ha anche dichiarato che i personaggi di colore della serie non saranno più doppiati da doppiatori bianchi.

“Parole dure. Parole dure di un uomo parecchio strano“: il doppiaggio italiano a cura di Tonino Accolla

Se i Simpson hanno avuto così tanto successo anche nel nostro Paese, parte del merito va al nostro doppiaggio. Se qualche volta avete visto i Simpson in lingua originale, avrete certamente notato quanto il doppiaggio italiano sia aderente a quello inglese, per quanto riguarda intonazione e impostazione delle voci.

Tuttavia, il lavoro fatto su questa serie va ben oltre, grazie a delle piccole idee e varianti elaborate dal direttore del doppiaggio dei Simpson, il leggendario Tonino Accolla.

Insieme a lui, altri doppiatori hanno prestato la loro voce ai Simpson, alcuni dei quali, per ragioni diverse, sono stati sostituiti. I doppiatori del cast principale dei Simpson sono stati/sono:

Homer Simpson

Doppiatore originale: Dan Castellaneta.

Doppiatori italiani: Tonino Accolla per le stagioni 1-23, Massimo Lopez dalla stagione 24, subentrato ad Accolla in seguito alla morte di quest’ultimo.

Marge Simpson

Doppiatrice originale: Julie Kavner.

Doppiatrici italiane: Liù Bosisio per le Stagioni 1-22, sostituita dalla Stagione 23 da Sonia Scotti per via del rifiuto di Bosisio di continuare a prestare la sua voce a fronte di un taglio del suo compenso del 75%.

Bart Simpson

Doppiatrice originale: Nancy Cartwright.

Doppiatrici italiane: Ilaria Stagni per le Stagioni 1-22, sostituita dalla Stagione 23 da Gaia Bolognesi per via del rifiuto di Stagni di continuare a prestare la sua voce a fronte di un taglio del suo compenso del 50%.

Lisa Simpson

Doppiatrice originale: Yeardley Smith.

Doppiatrice italiana: Monica Ward.

Chiudiamo questa sezione con una chicca: durante un’intervista (trovate il video poco più in basso), il doppiatore, regista teatrale e attore siciliano Tonino Accolla, noto anche per essere stato la storica voce di Eddie Murphy, ha dichiarato che alcuni suoi amici statunitensi preferiscono il doppiaggio italiano dei Simpson. Ad esempio, lì dove in inglese Homer dice solo “Wooooooo-oh”, Accolla ha aggiunto “Mitico“, divenuto ormai iconico.

20th Television Animation
I Simpson - I protagonisti della serie in primo piano
I Simpson

Ad Accolla si devono anche traduzioni non fedeli, ma molto divertenti come “Grattachecca e Fichetto” (la traduzione letterale di Itchy & Scratcy sarebbe “Prurito e grattata“).

A onor del vero, c’è anche da dire che, a volte, alcuni termini sono stati tradotti in modo errato in italiano: un buon esempio è il negozio di articoli per mancini di Ned Flanders, chiamato in inglese Leftorium, tradotto in Mancinorium, per dare la stessa idea. Ebbene, in un episodio viene chiamato Avanzorio”, un errore di traduzione dovuto al fatto che la parola “left” può essere tradotta sia come “sinistra” che come “avanzo”.

No, signor traduttore, non riversi la sua rabbia su di me. Stia indietro, stia indietro! SIGNOR TRADUTTORE, NOOOOOOOOOOO!*

*Può non essere accaduto.

Cose che senza I Simpson non sarebbero mai esistite (featuring I Griffin)

Simpson, che si sono pure guadagnati una stella sulla Hollywood Walk of Fame, sono ormai da decenni parte integrante della cultura pop occidentale.

Non si tratta solo di una sitcom animata per adulti, ma di un prodotto che ha avuto e ha tuttora un impatto clamoroso sulla società contemporanea. Forti di una comicità che unisce critica sociale, sarcasmo, nonsense e umorismo nero, i Simpson sanno spiazzare gli spettatori con puntate intere o scene incredibilmente profonde e commoventi.

Trattando, poi, di così tante tematiche, la serie è trasversale, sia per età che per nazionalità, trasformandosi, così, da specchio della società statunitense a specchio della società occidentale. Per tutte queste ragioni, i Simpson offrono ispirazione e sono citati in diversi ambiti.

Inoltre, diversi neologismi sono stati introdotti nei dizionari di lingua inglese. Fra questi, l’iconico “Doh” di Homer. I Simpson offrono anche moltissimo materiale per i meme. Fra le serie ispirate ai Simpson, ci sono le sitcom MalcolmThe Office e I Griffin, con cui i Simpson hanno un rapporto di odio-amore che ha generato, oltre a divertenti frecciatine, anche dei divertentissimi episodi crossover.

Simpson negli altri media

Visto il successo della serie, sui Simpson hanno invaso anche diversi altri media.

Cinema

I Simpson – Il film, del 2007, è il film tratto da una serie che ha incassato di più al botteghino. Possiamo considerarlo come una sorta di lungo episodio della serie, ripreso anche nella prima puntata della stagione 19, immediatamente successiva all’uscita del film.

Serie tv

Sui Simpson sono stati realizzati anche numerosi cortometraggi, per lo più collaborazioni con diversi brand di successo. Ricordiamo i più famosi:

  • Maggie Simpson in "Il risveglio della Forza dopo il riposino"-  4 maggio 2021  
  • The Good, the Bart and the Loki -  7 luglio 2021
  • The Simpsons Balenciaga -  2 ottobre 2021   
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Fumetto

Simpsons Comics, la cui prima edizione è stata stampata dal 1993 al 2018, è attualmente edito in Italia da Panini Comics (i numeri 1-32 furono editi da Edizioni Macchia Nera, e i numeri 33-40 da Dino Comics). Alcune delle storie raccontate prendono spunto dagli episodi, mentre altre sono del tutto originali. Esistono anche degli spin-off e dei numeri speciali.

Videogiochi

Simpson compaiono in ben 26 videogiochi, 4 dei quali pubblicati nel solo 1991: The SimpsonsThe Simpsons: Bart vs. the Space MutantsBart Simpson’s Escape from Camp Deadly e The Simpsons: Bart vs. the World. Nel 1992 uscì The Itchy & Scratchy Game, nel 2001 The Simpsons Wrestling e, in anni più recenti, I Simpson: Springfield (2012) e LEGO Dimensions (2016), in cui compaiono anche i personaggi creati da Matt Groening.

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