Quando stavamo revisionando le regole per il Manuale del Giocatore del 2014, stavamo esplorando diversi modi per gestire i bonus e le penalità nella Quinta Edizione, e questo risale a quasi 12 anni fa, volevamo trovare un modo per semplificare questo processo in modo che fosse molto facile per un Dungeon Master comunicare "sei migliore in questo" o "sei peggiore in questo" nel momento in cui accade, anziché essere qualcosa di permanente sul tuo foglio del personaggio. Stavamo testando diverse possibilità poi ci colpì una caratteristica della classe Vendicatore nella Quarta Edizione perché aveva la meccanica del Vantaggio come parte della classe stessa. Così abbiamo pensato: e se prendessimo questa meccanica e la dessimo a tutti, come una meccanica situazionale che poi avesse il suo opposto sotto forma di Svantaggio? Quando abbiamo sviluppato questa idea, in realtà non eravamo sicuri che i giocatori e i DM di D&D l'avrebbero apprezzata. Così, quando l'abbiamo inserita nel playtest di D&D Next, eravamo pronti a vedere una reazione negativa. Non eravamo sicuri che sarebbe diventata parte del gioco. Invece, abbiamo scoperto che le persone l'hanno davvero apprezzata e hanno visto quanto semplificasse il gioco: invece di avere il DM che "hai +2, +1, +3, +4, -4 o -5", hai vantaggio o no, hai svantaggio o no. E se hai entrambi, si annullano a vicenda, e basta. Ancora oggi, adoro questa parte del gioco per come comunica subito in modo semplice e potente, il fatto che il personaggio abbia un po' di vantaggio o stia affrontando qualche difficoltà.