One Piece Netflix, differenze tra serie TV e manga/anime

Autore: Roberto Strignano ,

Seppur la recezione sia stata in sostanza positiva tra le righe della nostra recensione di One Piece (recuperate la recensione One Piece Netflix, recensione: questi non sono I Pirati dei Caraibi che stavi cercando, la serie TV ispirata al manga omonimo dei record scritto e disegnato da Eiichiro Oda, presenta delle differenze se comparata con la produzione cartacea e relativo adattamento anime.

Nonostante le riprese siano state attentamente visionate e ricalibrate dalla supervisione del maestro Oda, la serie TV, come già specificato dagli addetti ai lavori fra cui lo showrunner Steven Maeda e il regista Marc Jobst, non nasce come una resa tale e quale alla fonte originale, piuttosto resta fedele nell'atmosfera e nelle azioni, ma ha propria libertà di movimento per offrire una stabilità su cui far poggiare il tipo di medium (live-action).

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Tali differenze non sono state catastrofiche per la vita del progetto, tanto è vero che dalla sua pubblicazione, avventura il 31 agosto, ha subito raggiunto popolarità e plauso dalla critica. Un adattamento live-action che scardina le recenti maledizioni e che si propone come apripista di fiducia per le creazioni future. Di conseguenza, le differenze sono state funzionali ad una sintesi composta dell'adattamento dell'arco narrativo su cui si fonda la prima stagione, Mare Orientale.

Manga alla mano, ecco quali sono state le differenze più sostanziose che hanno presentato un One Piece dissimile nelle scene, ma con lo stesso cuore pulsante. Alcune rappresentano un taglio netto rispetto al manga per le quali ci serviamo delle dichiarazioni degli addetti ai lavori per una chiarezza ulteriore.

One Piece Netflix, differenze tra serie tv e manga/anime

Monkey D. Garp

La prima, grande differenza, si manifesta dalle prime battute del primo episodio con l'apparizione di Monkey D. Garp (Vincent Regan), il nonno biologico di Rufy (Inaki Godoy), mentre nel manga, addirittura, l'eroico marinaio appare per la prima volta nel Capitolo 92 del manga.

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Non solo, Garp è colui che ordisce l'esecuzione a morte di Gol D. Roger (Michael Dorman), il Re dei Pirati, momento topico che aprirà la pista alla nuova era della pirateria alla ricerca del tesoro da egli nascosto, il One Piece.

All'interno della serie manga e anime, chiaramente, Garp non appare sul patibolo, tuttavia non è una digressione indigesta poichè lo stesso Rufy, il nipote del marinaio, punta a divenire ciò che è stato l'uomo che Garp stesso ha giustiziato nella serie TV. 

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Oltre al momento dell'esecuzione, Garp in qualità di Marine d'alto rango, svolge simbolicamente il ruolo di antagonista nei confronti dei pirati di Cappello di Paglia nella serie TV. Inoltre, il nonno di Rufy insegue la ciurma di quest'ultimo già da Shells Town sino a Cocoyasi Village, cosa che non accade nel manga poichè, come anticipato, Garp appare solo nel Capitolo 92 (finale del Mare Orientale).

Ai microfoni di Screen Rant, lo showrunner Steve Maeda ha dichiarato che proporre la presenza di Garp sin da subito e più frequentemente è stata una grande sfida, un cambiamento considerevole e necessario. Oda, continua lo showrunner, era titubante, anzi scontento, della proposta, ma hanno trovato alla fine un modo per regolarizzare il cambiamento. Ecco le parole nel dettaglio:

Oda all'inizio era titubante e scontento in merito ad alcune idee, come l'introduzione di Garp sin dalle prime battute e della sua presenza frequente. C'è voluto convincimento e abbiamo trovato un modo per regolarizzare il cambiamento. Introdurre subito Garp, aggiungere all'equazione Koby (Morgan Davies), Helmeppo (Aidan Scott) e la Marina intenta all'inseguimento dei pirati di Cappello di Paglia era qualcosa che bisognava fare per alzare l'asticella della rivalità tra le parti. Non si tratta solo di un'avventura di divertimento dove i personaggi incontrano antagonisti, villain e altri pirati, ma vi è una vera e propria organizzazione istituzionale temuta intenta ad inseguire Rufy e alleati.

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L'esecuzione di Gol D. Roger

L'esecuzione di Gol D. Roger, sia nel manga che nella serie TV, viene rappresentata come un evento rivoluzionario in cui il Re dei Pirati annuncia al mondo che il One Piece esiste e ognuno può prendere il mare e ottenerlo.

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La differenza rispetto all'opera originale si manifesta nel momento in cui Roger viene trafitto dai due incaricati preposti all'esercizio della condanna a morte. Nella versione originale, difatti, non viene mostrato. 

Shanks si dirige verso il One Piece fin da subito

All'interno del manga, Shanks (Peter Gadiot) rivela a Rufy di aver soggiornato presso Foosha Village per tanto tempo e che ora è tempo di ripartire. Tuttavia egli non specifica la destinazione, mentre nel live-action Shanks confessa che la loro partenza è finalizzata a mettere le mani sul One Piece.

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Nel manga, Shanks dichiarerà alla sua ciurma di avviarsi verso il tesoro molto tempo e molti capitoli più avanti, ovvero nel Capitolo 1054.

Zoro vs Mr. 7 della Baroque Works

L'introduzione di Roronoa Zoro (Mackenyu "Arata" Maeda), il cacciatore di pirati, all'interno della serie TV è differente rispetto al manga. Se nel manga, difatti, viene presentato legato a Shells Town all'interno della base militare di Morgan (Langley Kirkwood), nella serie TV egli appare di fronte alla tomba della sua amica Kuina (Audrey Cymone).

C'è di più, all'interno del manga Eiichiro Oda non ha mai svelato l'originale Mr. 7 della Baroque Works (organizzazione con a capo Crocodile), pertanto non lo si conosce nè per viso e nè per le sue abilità. In realtà Oda ha disegnato uno sketch rapido del suo volto in occasione della sezione di domande e risposte con gli appassionati nel Volume 36 del manga.

Nella serie TV, invece, Zoro combatte contro l'originale Mr. 7, pertanto conosciamo il viso e le abilità del personaggio interpretato da Rebaone Kgosimore, il quale punta a reclutarlo nell'organizzazione.

Il loro combattimento ha riscontri canonici ed è stato menzionato più avanti nel manga, mentre la serie TV si è preoccupata di svelare l'incredibile abilità di Zoro sin da subito. Lo scontro si conclude, difatti, con Zoro che taglia in due il suo avversario. 

Introduzione di Nami

Seppur nel manga è ufficialmente il terzo componente ad entrare a far parte dei pirati di Cappello di Paglia, nella serie TV Nami (Emily Rudd) appare sin da 1° episodio e partecipa agli eventi dell'arco narrativo di Shells Town. Anche all'interno dell'anime la navigatrice e ladra di tesori appare sin da subito col 1° episodio.

Nel manga, invece, la gestazione del personaggio è un po' più prolungata tanto è vero che appare solo dal Capitolo 8 alla fine dell'arco narrativo di Shells Town (Zoro è già parte dell'equipaggio di Rufy, nel manga).

L'intelligenza di Rufy

Eiichiro Oda ha compreso che Inaki Godoy fosse Rufy nell'istante in cui lo ha fatto ridere nel corso delle audizioni.

Rufy nella serie TV, difatti, si dimostra pieno di energie, gentile e protettivo verso i suoi amici. Pare essere la copia del protagonista partorito da Oda, ma possiede un certo grado di intelligenza un po' sopra la media rispetto all'originale.

Il Rufy del fumetto non eccelle di intelletto e non si preoccupa di questa sua mancanza, mentre nel prodotto Netflix il personaggio pare essere mosso da maggiore maturità e testa. 

L'importante è comunque il cuore che ci mette e la voglia di diventare Re dei Pirati (l'esclamazione viene ripetuta più volte, senza alcuna differenza d'altronde).

Buggy contro i pirati di Cappello di Paglia

Buggy "Il Clown" (Jeff Ward) è stato il protagonista dell'episodio 2 e nel live-action lo si vede compiere azioni dittatoriali attorno ad un circo composto dagli spettatori di Orange Town legati da delle catene. Sebbene Buggy e i suoi sgherri distruggano il villaggio sia nel manga che nella serie TV (difatti Nami resta sgomenta nel vedere le strade del villaggio nude e saccheggiate), nella versione cartacea Buggy non agisce attorno ad un circo e non vanta spettatori incatenati.

Il bacio tra Usopp e Kaya

La relazione tra Usopp (Jacob Romero Gibson) e Kaya (Celeste Loots) nella serie TV è fedele alla versione manga. Egli è un energico ragazzo inventore di storie più disparate per cercare di far sorridere la ragazza bionda dalla cagionevole salute. Usopp tiene molto a Kaya e non passa giorno che non vada a trovarla.

Tuttavia, se nel manga l'affetto non va oltre una semplice risata o una parola di incitamento, nel 4° episodio della serie TV il loro legame porta i personaggi ad un bacio romantico, confermando la loro relazione, almeno al momento, nel progetto Netflix.

Chissà che Oda non si senta ispirato dal cambiamento e non lo proponga nel suo manga in futuro.

La morte di Merry

Il subdolo Kuro (Alexander Maniatis), finto maggiordomo di Kaya, attacca Merry dopo che quest'ultimo ha scoperto l'identità malvagia del primo, esattamente come proposto nella versione originale della storia.

La differenza sta sempre nell'episodio 4 della serie TV all'interno del quale Merry muore, mentre nel manga sopravvive. I destini dedicati al personaggio spingono in ogni caso Rufy a battezzare la prima nave della sua ciurma in suo onore, Going Merry.

Arlong è il cattivo al Baratie e non Don Krieg

Don Krieg (Milton Schorr) non riveste il ruolo di cattivo principale per l'arco narrativo Baratie, difatti nella serie TV ricopre un ruolo molto più sacrificato rispetto al resto dei villain del Mare Orientale. Don Krieg, inoltre, viene fatto fuori dal portento della spada Mihawk (Steven John Ward) addirittura prima che lo stesso Rufy giunga al Baratie.

Pertanto la grande differenza sta nel fatto che al posto di affrontare Krieg, Rufy scontra i suoi pugni con l'uomo-pesce Arlong (McKinley Belcher III), creando fin da subito un'aurea di potenza e di solennità attorno al personaggio in vista degli episodi dedicati all'arco narrativo Arlong Park.

Secondo quanto dichiarato dallo showrunner Steven Maeda per Variety, questa rappresenterà la più grande controversia dell'adattamento per i fan di lunga data di One Piece. Sempre secondo Maeda, d'altro canto, il cambiamento ha ricevuto la benedizione di Oda stesso e ha fatto in modo che Arlong rappresentasse per il One Piece  "stagionale" il villain finale dell'arco (prospettiva che nel manga e anche per l'anime non si percepisce, nonostante la profondità del personaggio proposta da Oda). Ecco le dichiarazioni nel dettaglio dello showrunner:

Sono certo che vi sarà un dibattito infinito sul non aver approfondito il personaggio di Don Krieg e di aver subito proposto Arlong come il villain più forte della prima stagione. La decisione di introdurre la minaccia di Arlong al Baratie, quindi prima di quanto accade nel manga, ci ha permesso di aumentare l'intensità degli ultimi due episodi cosicché il personaggio rappresentasse genuinamente il cattivo più forte della prima stagione. Oda ha dato la sua benedizione a questo cambio di rotta.

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