Joe Hill chiama, Scott Derrickson e Blumhouse rispondono: il regista di Sinister girerà The Black Phone

Autore: Elisa Giudici ,

Quando Joe Hill chiama, Scott Derrickson risponde. Sarà infatti il regista di Sinister e L'esorcismo di Emily Rose (ma anche del film Marvel dedicato a Doctor Strange) a dirigere l'adattamento filmico di una storia breve firmata dal figlio di Stephen King e intitolata The Black Phone. Si ricrea così il duo creativo che nel 2012 scrisse e realizzò Sinister: C. Robert Cargill e Scott Derrickson. A produrre c'è ancora una volta Blumhouse, la casa di produzione cinematografica e creatura di Jason Blum che ormai è diventata una vera e propria macchina da guerra in campo horror (vedi il recente sodalizio con Amazon Prime Video). 

A commentare la notizia è stato lo stesso co-sceneggiatore C. Robert Cargill. Attraverso il suo account ufficiale Twitter ha spiegato che la storia breve scritta da Joe Hill è fantastica e lui e Scott Derrickson meditavano di trasformarla in un film da quasi un decennio

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Anche il regista ha commentato l'annuncio, spiegando che il pubblico si può aspettare un film che non lesinerà orrore e violenza, senza il timore di ottenere un rating adatto al solo pubblico degli adulti. Joe Hill collaborerà al progetto anche come produttore esecutivo, mentre sono già stati annunciati i due protagonisti principali: saranno i giovani e poco noti Mason Thames e Madeleine McGraw a interpretare i personaggi principali del horror.

Una storia breve di Joe Hill diventa un film Blumhouse

Il telefono nero è una storia breve scritta dallo scrittore statunitense specializzato in horror, thriller e sovrannaturale nel 2005, agli albori della sua carriera di autore di romanzi e fumetti. In Italia è contenuto nell'antologia Ghosts, pubblicata da Sperling & Kupfer quattro anni più tardi e ormai diventata di difficile reperibilità. 

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Protagonista della storia è il telefono del titolo, abbandonato in uno scantinato senza accesso alla linea telefonica dove è attualmente imprigionato John Fienney. Il ragazzino è caduto nelle mani di un sadico rapitore e si ritrova imprigionato in una cella sotterranea, circondato dalle tracce di sangue ormai rappreso di tante giovani e innocenti vittime che lo hanno preceduto e che lì hanno conosciuto una morte violenta. Nonostante non sia connesso alla rete, l'apparecchio telefonico dall'aspetto antico improvvisamente comincia a squillare. La telefonata è per John e a chiamarlo è qualcuno dal mondo dei morti.

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Si preannuncia quindi una storia di fantasmi decisamente cupa per tematica e ambientazione, avendo per protagonista un bambino rapito nelle mani di un autentico assassino seriale. La speranza dei fan di Joe Hill è che il dream team di Sinister (horror molto apprezzato per trama e forma nel 2012, quando arrivò in sala) possa riuscire dove finora tutti gli altri adattamenti hanno fallito.

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Nonostante infatti le sue opere siano arrivate più volte al cinema o in TV come film o serie TV - basti pensare a Horns o Locke & Key di Netflix - a Joe Hill ancora manca un adattamento davvero convincente, capace di consacrarlo anche presso il pubblico di quanti preferiscono vedere gli horror piuttosto che leggerli. Jason Blum e Scott Derrickson riusciranno a uscire vincitori anche da quest'impresa?

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