WWE Survivor Series: la storia dell'evento e i migliori match a eliminazione

Survivor Series è l'evento autunnale per eccellenza della WWE: ripercorriamone la storia attraverso i migliori caratteristici match ad eliminazione!

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Autore: Domenico Bottalico ,

Ci separano poche ore dall'attesissimo WWE Survivor Series: Wargames 2023 (di cui potere recuperare la card) che si terrà nella notte italiana fra sabato 25 e domenica 26 novembre all'Allstate Arena di Chicago (Illinois). Dopo il successo dello scorso anno i Wargames, storica stipulazione nel mondo del wrestling vista negli ultimi anni soltanto a NXT, sia maschile che femminile. In occasione della trentasettesima edizione di WWE Survivor Series facciamo un tuffo nel passato per rivivere la sua storia attraverso alcuni dei migliori match ad eliminazione storicamente il match che ha da sempre caratterizzato il premium live event.

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WWE Survivor Series: la storia dell'evento e i migliori match a eliminazione

La storia di WWE Survivor Series

WWE Survivor Series è uno dei quattro "Big Four" della WWE insieme a WrestleMania, Summerslam e Royal Rumble. È l'ultimo dei 4 PPV, ora premium live event, originariamente ideati da Vince McMahon. Con precisione, si posiziona come il secondo PPV mai disputato dalla WWE/F, subito dopo WrestleMania. WrestleMania fu creato nel 1985 come risposta allo Starrcade della NWA, sia prima che dopo la sua trasformazione in WCW, e la nascita delle  Survivor Series avvenne proprio sulle orme del trionfo di WrestleMania III.

L'ispirazione di base di questo PPV era di collocarsi in prossimità della festa del Ringraziamento. Le prime otto edizioni furono programmate proprio nel Giorno del Ringraziamento o nella sua vigilia. L'obiettivo era quello di consolidare l'evento come un appuntamento fisso, facilmente associabile a un periodo specifico dell'anno.

La prima edizione delle Survivor Series, svoltasi nel 1987, fu costruita intorno al feud tra André the Giant e Hulk Hogan. I due non si scontrarono direttamente, ma invece formarono squadre di alleati in un match ad eliminazione. Questo confronto ebbe un notevole successo di pubblico e la formula venne ripetuta l'anno successivo, dando vita al gimmick match che avrebbe da lì in poi caratterizzato l'evento stesso.

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I cosiddetti tradizionali match ad eliminazione di Survivor Series si sono evoluti nel corso del tempo facendo da spartiacque per alcuni momenti chiave della storia della federazione. Tra questi momenti significativi si annoverano l'Invasion del 2001, il lunghissimo feud tra Steve Austin e Vince McMahon, la rivalità tra i diversi brand quando i roster di Raw e Smackdown vennero separati, e persino sfide a tre coinvolgendo i roster di ECW (la versione WWE) e NXT. Dal 2017, nel contesto del PPV, si è aggiunta la tradizione di far affrontare i campioni in carica di Raw e Smackdown in incontri non titolati.

Idealmente posizionato come l'ultimo grande PPV o PLE dell'anno, WWE Survivor Series rappresenta tradizionalmente un punto di svolta per le storyline della federazione, offrendo spesso l'opportunità per grandi debutti e/o momenti memorabili. Alcuni di essi, elencati in ordine sparso, includono il debutto di The Undertaker nel 1990, il cosiddetto Screwjob di Montreal tra Bret "The Hitman" Hart e Shawn Michaels nel 1997, e nel 2002 la prima edizione dell'Elimination Chamber Match.

The Million Dollar Team vs The Dream Team (Survivor Series 1990)

I match ad eliminazione di Survivor Series della gimmick era erano orientati più verso l'aspetto narrativo della costruzione dei team e delle rivalità piuttosto che sull'azione in-ring. Tuttavia, un'eccezione che conferma questa regola è rappresentata dal match combattuto a Survivor Series 1990 tra il The Million Dollar Team capitanato da Ted DiBiase con Greg Valentine, Honky Tonk Man e The Undertaker, e il The Dream Team guidato da Dusty Rhodes, con Koko B. Ware, Bret Hart e Jim Neidhart. 

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Il match fu costruito narrativamente sulla contrapposizione tra la gimmick del Million Dollar Man DiBiase e l'American Dream di Dusty Rhodes, con l'aggiunta dell'inaspettato quarto membro del The Million Dollar Team ovvero il misterioso e oscuro The Undertaker, il quale fece il suo debutto proprio a Survivor Series 1990. Oltre a questi elementi narrativi, il match merita di essere apprezzato per la sua costruzione che si ispira ai classici della lucha libre, con la distinzione tra rudos e tecnicos, e per la superlativa sequenza finale uno contro uno tra lo stesso Ted DiBiase e Bret Hart.

Team WWE vs Team Alliance (Survivor Series 2001)

Il 2001 è uno degli anni più importanti nella storia del pro-wrestling. La chiusura della ECW e l'acquisizione della WCW portarono la WWE (allora nota come WWF) a diventare l'unica federazione mainstream attiva sul suolo nordamericano, segnando la fine di una spettacolare e stimolante era di competizione. Con la conclusione della Monday Night War, il roster della WWE assorbì numerosi talenti provenienti sia dalla ECW che dalla WCW, suscitando tra i fan voci di possibili turbamenti nel backstage riguardo alla gestione del personale e i giri titolati.

Vince McMahon, ovviamente, non lasciò passare l'opportunità di capitalizzare sulle fantasie dei fan. Ciò portò alla storyline dell'Invasion, che giunse a una conclusione epica proprio a Survivor Series 2001. In quell'occasione, si scontrarono il Team WWE composto da The Rock, Chris Jericho, Kane, Undertaker e Big Show e il Team Alliance composto da Stone Cold Steve Austin, Kurt Angle, Rob Van Dam, Booker T e Shane McMahon.

Il match coinvolgeva forse i nomi più importanti in assoluto della federazione di quegli anni e venne costruito sfruttando la carica sovversiva di Steve Austin, il quale, ovviamente, si schierò con il Team Alliance. Le tensioni tra The Rock e Chris Jericho aggiunsero un ulteriore elemento di spettacolarità alla contesa. Il match, incerto e teso come una corda di violino, vide proprio Y2J giocare un ruolo chiave, mettendo in discussione la leadership di The Rock da un lato e contribuendo alla superlativa prestazione di Kurt Angle dall'altro.

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Team Bischoff vs Team Austin (Survivor Series 2003)

Il 2003 della WWE fu in parte dominato dal feud tra Eric Bischoff e Steve Austin per il controllo di Raw. Stone Cold, costretto lontano dal ring, minacciava la leadership di Bischoff come General Manager, e il team creativo sfruttò brillantemente questa intensa rivalità, che si combatteva principalmente al di fuori del ring, per costruire un match ad eliminazione a Survivor Series 2003. In questo caso, la novità consisteva nel fatto che il match aveva in palio qualcosa di concreto, a differenza della maggior parte di questo tipo di incontri che si concentrano principalmente sulla dimostrazione di superiorità di un team sull'altro. In particolare, il perdente avrebbe dovuto abbandonare Raw.

Bischoff, di fatto, assunse il ruolo di "heel" guidando una squadra composta da Mark Henry, Scott Steiner, Chris Jericho, Christian e Randy Orton. Dall'altro lato, con Steve Austin, si schierarono Booker T, Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley, Rob Van Dam e Shawn Michaels. Riunendo le top star di quel periodo, il match iniziò immediatamente in modo aggressivo da entrambi i lati, trasmettendo la sensazione di voler chiudere la contesa in modo rapido e definitivo. Questa strategia era finalizzata a portare avanti una narrazione che avrebbe trovato sbocco in un finale straordinario: Shawn Michaels, l'unico sopravvissuto del suo team, tentò una rimonta incredibile in uno scontro 3 contro 1, ma fu fermato solo dall'intervento di Batista. Quest'ultimo sfruttò il momento in cui Steve Austin era stato allontanato dal ring per interferire nell'incontro.

Team Raw vs Team Smackdown (Survivor Series 2005)

Il match ad eliminazione di Survivor Series 2005 tra il Team Smackdown capitanato da Randy Orton con Batista, Rey Mysterio, JBL e Bobby Lashley e il Team Raw guidato da Shawn Michaels con Carlito, Chris Masters, Big Show e Kane sulla carta potrebbe non sembrare uno dei più spettacolari, ma si rivelò, nonostante la sua durata più breve rispetto alla media, uno dei migliori di sempre nella storia del PPV. Lo sforzo straordinario di Randy Orton e HBK nei primi minuti del match infuocò immediatamente il pubblico, che si divise equamente nel tifare per i due team.

Il mix di stili diversi e di narrazioni in-ring eterogenee, insieme al connubio di veterani e giovani talenti, rende questo match un'entusiasmante cavalcata con momenti incredibili capaci di mettere in discussione e ribaltare più di una volta i pronostici sul risultato finale. A spuntarla alla fine sarà Randy Orton, ma non senza conseguenze. Infatti, ad attenderlo al termine del match ci sarà addirittura The Undertaker, riprendendo così un feud apparentemente chiuso qualche mese prima. Una piccola, e triste, curiosità è che Randy Orton prese il posto di Eddie Guerrero nel match, dopo la sua tragica scomparsa poche settimane prima.

Team Smackdown vs Team Raw (Survivor Series 2016)

Nel 2016, l'approccio al tradizionale match ad eliminazione di Survivor Series e alla rivalità tra Raw e Smackdown assunse un tono nuovo e decisamente epico. Alcune delle superstar in forte ascesa dei due brand si scontrarono in un match che sfiorò la incredibile durata di oltre 50 minuti. Questo incontro non solo offrì incredibili cambi di registro sul ring, ma anche un narrare della storia del match avvincente, arricchito da spettacolari e audaci manovre.

Da un lato, c'era il Team Smackdown guidato da Shane McMahon con Bray Wyatt, Randy Orton, AJ Styles e Dean Ambrose dall'altro il Team Raw di Kevin Owens, Chris Jericho, Seth Rollins, Roman Reigns e Braun Strowman. Con la "superiorità" del brand in gioco, il team creativo ha formò due squadre speculari per talento, intrecciando una serie di rivalità singole che hanno infiammarono il match in diversi momenti Questo incontro è diventato subito un instant classic non solo per le Survivor Series ma per l'intera WWE. Negli ultimi anni, la federazione non è ancora riuscita a ricreare la magia e l'alchimia di questo match epico.

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Immagine di copertina da WWECorp.

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