X-Men - L'Era di Krakoa: come finisce e come leggerla

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Autore: Manuel Enrico ,

Da pariah a dominatori della società. La rivoluzione con cui Jonathan Hickman ha dato nuova linfa agli X-Men è stato uno dei momenti epocali dei mutanti di Marvel Comics, che si è espansa all’interno del Marvel Universe coinvolgendo anche altri eroi, come Iron Man, e cambiando radicalmente il modo in cui i Figli dell’Atomo sono stati percepiti dall’homo sapiens. Come tutti i cicli, però, l’Era di Krakoa giunge al termine, lasciando che i pupilli di Xavier affrontino una nuova vita.

Avviata nel 2019 con Power of X/House of X, il ciclo di Jonathan Hickman è stato sviluppato da altri narratori di livello, come Gerry Duggan e Al Ewing, andando a coinvolgere non solo la formazione principale della X-Family, ma anche ridando lustro a nomi celebri come X-Force o Marauders.

La nascita dell'Era di Krakoa

Nel corso della loro vita editoriale, gli X-Men si sono spesso trovati a dovere affrontare dei nuovi inizi, spesso in coincidenza con l’entrata in scena di narratori di spessore che hanno arricchito il mondo mutante. Da Chris Claremont, che ha guidato i Figli dell’Atomo attraverso il loro rinascimento, a Grant Morrison, che ha coraggiosamente traghettato i mutanti nell’era moderna.

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Considerato i cambiamenti apportati alla tradizione narrativa degli X-Men, non è difficile immaginare che anche Jonathan Hickman verrà riconosciuto dagli appassionati del mondo mutante marveliano come uno dei grandi riformatori della saga.

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Per decenni, i mutanti sono stati considerati come una minaccia, mal tollerati da un mondo che nonostante i loro sforzi di salvarlo, continua a odiarli e detestarli. Per più di cinquant’anni i mutanti si sono dovuti destreggiare tra speranza e delusione, tra la concezione socialmente positiva di Xavier e le ben più cupe mire di Magneto. Questa contrapposizione ideologica, il dover subire il ruolo dell’eroe nonostante tutto ha caratterizzato profondamente la definizione delle personalità di Ciclope, Tempesta e dei loro compagni di avventure. Ma cosa accadrebbe se improvvisamente gli X-Men non fossero più dei pariah, ma potessero imporsi come una delle grandi potenze del mondo? 

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Da questo interrogativo è nata la rivoluzione mutante orchestrata da Jonathan Hickman. Nome noto del mondo fumettistico, Hickman è riuscito a costruire un nuovo corso per gli X-Men in cui i mutanti sono ora portati ad affrontare una sfida mai immaginata prima: realizzare il loro sogno.

Una vera rivoluzione, che cambia la prospettiva da cui il mondo vede i Figli dell’Atomo, divenuti ora una vera e propria superpotenza mondiale che comunica la propria esistenza con una semplice ma lapidaria dichiarazione telepatica di Xavier:

Umani del Pianeta Terra, mentre dormivate il mondo è cambiato
 

Come inizia l'Era di Krakoa

La gestione conosciuta come "Era di Krakoa" si è aperta con una rivelazione incredibile: Moira McTaggert è è una mutante, dotata del potere di risorgere alla propria morte, azzerando la storia e conservando le memorie delle sue precedenti vite. Nella sua decima reincarnazione, Moira decide di riscrivere la storia dei mutanti, confidandosi con Charles Xavier.

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Hickman rivelò che Moira MacTaggert aveva vissuto già nove vite, cercando di risolvere il problema della convivenza tra umani e mutanti, tentando diverse strade, dalla diplomazia al pugno di ferro, cercando il supporto di figure come Xavier, Magneto e Apocalisse, ma ha sempre fallito nella sua missione. Ogni tentativo ha inevitabilmente portato alla creazione delle Sentinelle e allo sterminio dei mutanti, poiché secondo MacTaggert, l'intelligenza artificiale è inevitabile come il fuoco: non viene inventata ma scoperta, quindi ogni azione può solo ritardarne l'ascesa.

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Nella sua decima vita, Moira MacTaggert riuscì finalmente a creare una situazione di stabilità insieme a Xavier e Magneto, in cui i mutanti creano una nuova società su Krakora, l’isola vivente che era comparsa in Seconda Genesi. Qui gli homo superior vivono ora in pace, con una popolazione cresciuta fino a raggiungere le 200-250.000 unità, sviluppando una vasta gamma di tecnologie avanzate. Queste includono la capacità di teletrasportarsi istantaneamente in tutto il mondo, farmaci in grado di curare malattie sia nei mutanti che negli umani, e la capacità di resuscitare i mutanti deceduti. In seguito, i mutanti di Krakoa hanno esteso la loro influenza fino a trasformare Marte in un pianeta abitabile, collegandolo ad Arakko, l'isola gemella di Krakoa.

Come finisce l'Era di Krakoa

Dopo avere presentato dei cicli in seno alla trama principale (Sword of X, Il Processo di Magneto) la storia degli X-Men è stata caratterizzata dal conflitto con ORCHIS, una coalizione di umani e Sentinelle guidata da un'intelligenza artificiale avanzata, Nimrod. ORCHIS mirava alla distruzione di Krakoa e della razza mutante. Tra i suoi alleati c'erano Karima Shapandar (la Sentinella Omega), l'industriale umano Feilong e vari cloni di Sinistro, nemico storico degli X-Men.

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Nonostante la loro alleanza iniziale, i nemici si sono alla fine scontrati tra loro: Nimrod e la Sentinella Omega volevano annientare umani e mutanti per favorire l'ascesa dell'intelligenza artificiale; Feilong cercava di catturare Arakko per l'umanità; e i cloni di Sinistro aspiravano a raggiungere uno stato divino chiamato Dominio.

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In seguito a un attacco di ORCHIS, Charles Xavier ha tentato di teletrasportare tutti i mutanti della Terra a Krakoa, ma i portali erano stati manomessi da ORCHIS, portando alla presunta morte dei mutanti trasportati.

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Nel corso degli eventi, ORCHIS ha sabotato le medicine krakoane distribuite globalmente, innescando un aumento dell'antimutantismo e l'approvazione di leggi severe per cacciare i mutanti con Sentinelle basate sulla tecnologia rubata di Iron Man. I mutanti sono stati internati o uccisi, spingendo gli X-Men e i loro alleati a formare una resistenza sotterranea. Alla fine, gli X-Men hanno sconfitto ORCHIS, con l'aiuto decisivo di Jean Grey che ha utilizzato la Forza Fenice per eliminare Sinistro nella forma di Dominio.

Si è poi scoperto che i mutanti apparentemente uccisi da Xavier erano in realtà finiti nella Stanza Incandescente, un luogo cosmico dove il tempo scorre più rapidamente. Lì hanno vissuto per 15 anni, crescendo in potenza e creando New Krakoa, una società utopica. Dopo essere ritornati sulla Terra e aver resuscitato i mutanti morti a Genosha, i mutanti della Stanza hanno deciso di tornare nella loro utopia portando con sé Krakoa, offrendo agli altri mutanti la possibilità di unirsi a loro su New Krakoa.

Tuttavia, l'accesso a New Krakoa è limitato, rendendo gli X-Men più vulnerabili che mai. Nel frattempo, il tempo accelerato nella Stanza Incandescente genera nuove generazioni di mutanti che potrebbero influenzare il futuro. Apocalisse, infuriato per l'abbandono di Krakoa, attacca gli X-Men ma viene alla fine respinto.

Xavier, imprigionato per crimini contro l'umanità, si autoinduce il coma per poi risvegliarsi in una struttura medica, probabilmente parte di un piano segreto in corso.

L'importanza dell'Era di Krakoa

L’evoluzione mutante impressa da Hickman si prefigge di creare un ponte narrativo tra il passato e il futuro degli X-Men, grazie alla capacità dello sceneggiatore di dar vita un ecosistema sociale solido e imperniato a una visione idilliaca che prevede perdono e accoglienza, anche per i mutanti che in passato si sono mostrati tutt’altro che amichevoli con i pupilli di Xavier. L’utopia mutante, insomma, capace di animare una società in cui il sogno del Professor X sembra essersi compiuto, divenendo una nuova partenza per l’intera razza mutante.

Hickman compie un passo epocale. Il fulcro narrativo dell’epopea degli X-Men è sempre stato il loro essere fedeli a principi che venivano costantemente calpestati, ma che a costo di sofferenze e perdite loro continuavano a perseguire, animati dalla speranza che arrivasse infine il momento in cui anche i mutanti venissero accettati come parte della razza umana.

Con House of X/Power of X, Hickman avvia il sogno mutante portando gli X-Men non su un livello paritario con l’homo sapiens, ma li pone su una posizione di superiorità. Fragile, certo, ma comunque di preminenza, creando una nuova società mutante di cui idea credo e tradizioni, con cerimonie e usanze, che traggono vita dalle esperienze passate e dall’idealismo di chi ora, come capo di una nazione, deve conciliare i nobili precetti con le necessità pratiche.

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Hickman dimostra di conoscere profondamente l’ambiente mutante, utilizzando vecchi dissapori, interi ed esterni alla comunità krakoana, per imprimere una nuova verve agli X-Men.

Ammirevole soprattutto il lavoro in fase di creazione di una società sinora solo immaginata. Hickman compie un fine lavoro di cesello, andando a riutilizzare elementi cardine del passato dei mutanti rielaborandoli in questa nuova realtà. La creazione di una serie di regole sociali su cui si impernia la quotidianità su Krakoa è ben congeniata, specialmente se rapportata al modo in cui si interfacciano i mutanti con il resto del mondo. 

Il lavoro di Hickman si riflette anche sul cambio di impostazione grafica della narrazione. L’introduzione di un nuovo alfabeto mutante, utilizzato attualmente in tutte le X-testate attualmente pubblicata, è il primo passo di una ridefinizione anche della fruizione delle storie degli X-Men. Finti documenti, approfondimenti su aspetti vitali della nuova vita dei mutanti diventano elementi narrativi che avvolgono il lettore e forniscono in modo intelligente le necessarie informazioni complementari, dando piena concretezza alla riforma mutante attuata da Hickman.

Come leggere l'Era di Krakoa

Il lungo corso avviato da Hickman si è rivelata una vera rivoluzione per il mito degli X-Men, che si è arricchito non solo di una corso narrativo principale, ma anche di mini-cicli che hanno dato ulteriore spessore a questo corso. 

Alla base dell'Era di Krakoa c'è anzitutto il rispetto di Hickman per la storia mutante, andando a toccare capitoli centrali della storia degli X-Men, come Seconda Genesi o le conseguenze nefaste di House of M

Per apprezzare al meglio l'Era di Krakoa, si possono leggere alcune dei volumi che raccolgono gli archi narrativi principali del ciclo. 

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