Il 19 settembre 2021 si terrà la cerimonia di premiazione dei 73esimi Emmy Awards, i riconoscimenti più prestigiosi nell'ambito delle serie TV.
Fin dall'annuncio delle nomination, a differenza delle edizioni precedenti è stato chiaro l'intento dell'Academy of Television Arts & Sciences di voler dare un'opportunità non solo alle serie più blasonate, ma anche quelle che, come #Bridgerton o# Emily in Paris, si sono imposte nel panorama televisivo in maniera più timida rispetto alle altre.
In attesa di scoprire quali serie si aggiudicheranno la statuetta, eccone sette che vale la pena recuperare tra quelle nominate.
The Boys
Satirica, sopra le righe e politicamente scorretta, #The Boys è la serie TV dedicata ai supereroi più anticonvenzionali di sempre.
Con un cast stellare e una sceneggiatura sarcastica e scanzonata, la serie ci presenta il peggior gruppo di antieroi (o il migliore?) in un contesto in cui le persone dotate di superpoteri sono delle celebrità che utilizzano il proprio potere per ottenere privilegi esclusivi e per mettere i piedi in testa ai più deboli.
A contrastarli ci pensano "i ragazzi" del titolo: Butcher, Hughie, Latte materno e Frenchie, che si contrappongono allo strapotere dei Supe in una battaglia senza esclusione di colpi.
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The Crown
Apprezzata da critica e pubblico, #The Crown è una delle serie televisive migliori degli ultimi anni, e nonostante sia arrivata già alla quarta stagione, la qualità di scrittura, regia e recitazione non è mai calata. Anzi, se possibile, è addirittura migliorata di anno in anno.
La serie racconta in maniera dettagliata la vita dei reali d'Inghilterra fin dall'incoronazione di Elisabetta, e con la quarta stagione è giunta a narrare uno degli eventi più chiacchierati della storia della famiglia: il matrimonio tra Carlo e Diana, regalandoci un ritratto realistico e mai stereotipato o idealizzato dei personaggi interpretati da Josh O'Connor ed Emma Corrin.
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The Mandalorian
Ambientata nell'universo di Star Wars, #The Mandalorian è uno dei prodotti migliori del franchise, tanto che è riuscito a mettere d'accordo i fan della saga originale, quelli della trilogia prequel e ancora quelli dei film sequel.
Mettendo la parte la storia della famiglia Skywalker, The Mandalorian racconta le vicende del cacciatore di taglie spaziale Din Djarin e della sua missione per proteggere Grogu, un bambino della stessa specie del maestro Yoda, dotato di straordinari poteri e, proprio per questo, preda di chi, come l'ex ufficiale dell'Impero Moff Gideon, desidera utilizzarlo solo per il proprio tornaconto.
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Cobra Kai
Sequel della saga The Karate Kid, #Cobra Kai si svolge 34 anni dopo gli eventi del #primo film e segue le vicende degli ormai adulti Johnny Lawrence e Daniel LaRusso e di una nuova generazione di giovani karateki.
La serie di Netflix è riuscita ad appassionare non solo i fan di vecchia data, ma anche le nuove generazioni, che hanno seguito con partecipazione la rivalità storica tra Johnny e Daniel e l'evoluzione dei personaggi, che nel tempo sono maturati e si sono trasformati in degli adulti responsabili, figure di riferimento per i loro figli e per il gruppo di adolescenti alle prime armi col karate.
Cobra Kai riesce così a bilanciare perfettamente la parte più adulta con quella teen, parlando a vecchi e nuovi fan con una narrazione dolce e incredibilmente nostalgica.
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La regina degli scacchi
Tratta dall'omonimo romanzo di Walter Tevis, #La regina degli scacchi è stata una delle serie più chiacchierate e apprezzate del 2020, e non è difficile intuire il perché.
Complice un'attrice dallo sguardo magnetico, una protagonista geniale, un'attenzione maniacale per l'estetica dei costumi e delle scenografie, la serie non è una semplice storia sul mondo degli scacchi, ma un racconto di formazione, di rivalsa, di riscatto e di amicizia.
La scacchiera e i pedoni si fanno metafora della crescita interiore di Beth: le partite vinte sono lo specchio dello sviluppo del suo personaggio, e quelle perse simboleggiano le difficoltà di una vita fatta di malinconia e solitudine.
Non solo Beth Harmon diventa la numero uno nel gioco degli scacchi, ma cresce e impara il valore della sportività, la stima e il rispetto per l'avversario, e, sopra ogni cosa, inizia a volersi bene e a rispettare se stessa.
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I May Destroy You
Creata, scritta e interpretata da Michaela Coel, I May Destroy You è una serie drammatica semi-autobiografica che porta in scena il dramma di Arabella, un'influencer di Twitter e scrittrice in erba che, dopo una serata passata a bere e a scatenarsi a ritmo di musica, si risveglia il giorno dopo con un taglio in fronte, il telefono distrutto e senza alcuna idea di cosa sia successo la notte precedente.
Aiutata dagli amici, la ragazza riesce a ricostruire pian piano gli eventi dimenticati, scoprendo di essere stata vittima di violenza sessuale e affrontando il trauma subito.
La serie racconta in maniera schietta e diretta le conseguenze psicologiche dell'agressione portando sullo schermo di pari passo anche il tema della ghettizzazione della comunità nera e il modo in cui le violenze nei confronti delle donne di colore vengono trattate con indifferenza dalle autorità.
WandaVision
La prima serie Marvel per Disney+ ci ha accompagnati nel viaggio interiore di Wanda verso l'elaborazione del lutto e l'accettazione della perdita.
#WandaVision ha alzato l'asticella del Marvel Cinematic Universe portando un franchise d'intrattenumento a un livello qualitativo superiore grazie all'attenzione riservata all'approfondimento psicologico dei personaggi e al taglio stilistico da sitcom.
La serie con protagonista Elizabeth Olsen è un'ode alla storia TV, una lettera d'amore ai fan del genere, il prodotto Marvel più sperimentale di sempre.
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