Alan Moore preoccupato per il futuro dei fumetti

Autore: Francesca Musolino ,
Libri e fumetti
1' 58''
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Alan Moore è un noto fumettista che non ha bisogno di presentazioni perché le sue opere come Swamp Thing, V for Vendetta e Watchmen parlano al suo posto. Ma negli ultimi anni Moore è famoso anche per via di alcune sue dichiarazioni contro la stessa industria del fumetto di cui ha fatto parte, prima del suo ritiro dalle scene.

Dopo aver in precedenza accusato i cinecomic di essere "precursori del fascismo" Alan Moore ritorna sull'argomento in una recente intervista con GamesRadar. Il fumettista ha spiegato di essere preoccupato per il futuro dei fumetti a causa delle loro sempre più frequenti trasposizioni su schermo:

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Quando i film sui supereroi perderanno di interesse, temo che molte fumetterie non riusciranno ad andare avanti. E molti fumetti indipendenti meritevoli non avranno modo di farsi conoscere.

Secondo Alan Moore la storia di ogni fumetto dovrebbe venir approfondita ed esplorata al massimo per tirare fuori tutto il suo potenziale, ma sempre utilizzando lo stesso fumetto come mezzo di diffusione. Ma il fatto che vengano creati film o serie TV basati proprio su tali opere cartacee, in qualche modo tarpa le ali allo sviluppo dell'industria del fumetto.

Parte del pubblico inizia a conoscere o ad amare determinate storie o personaggi solo attraverso ciò che vede sullo schermo, dove spesso ci sono delle aggiunte e delle modifiche rispetto all'opera da cui sono tratti. Quindi i timori di Moore derivano proprio dal fatto che una volta passata la "moda dei cinecomic" (in qualità di trasposizione che sostituisce il contenuto originale), la perdita di interesse verso quei determinati personaggi e storie inevitabilmente si ripercuoterà anche nel settore del fumetto.

La diffidenza che prova il fumettista verso le trasposizioni televisive e cinematografiche non è mai stata un segreto. Tanto è vero che ultimamente Alan Moore ha scelto di non ricevere più le royalties per i titoli tratti dalla sue opere per dissociarsi totalmente da tali contenuti.

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Sebbene i cinecomic probabilmente continueranno a uscire ancora per molto tempo a prescindere dalla posizione presa da Moore, tuttavia le previsioni del fumettista non sono da prendere alla leggera. Soprattutto perché anche l'industria dell'intrattenimento ultimamente sta attraversando una fase delicata tra scioperi, flop e cancellazioni di numerosi titoli.

Immagine di copertina di questo articolo tratta dal fumetto Funghi di Yuggoth e altre colture di Alan Moore. Crediti: Panini Comics.

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