Il flop di The Marvels: la regista rivela cosa è andato storto

The Marvels, il sequel di Captain Marvel, è stato un clamoroso fallimento al botteghino, incassando appena 200 milioni di dollari a fronte di un budget di 307 milioni.

Autore: Giuseppe Benincasa ,

The Marvels, il sequel di Captain Marvel, è stato un clamoroso fallimento al botteghino, incassando appena 200 milioni di dollari a fronte di un budget di 307 milioni.

Questo risultato ha fatto scivolare il film al fondo della classifica delle pellicole con il peggior incasso nell'intero Marvel Cinematic Universe, superando anche L'Incredible Hulk del 2008.

La regista Nia DaCosta, conosciuta per il suo lavoro in Little Woods e nel sequel di Candyman (2021), ha recentemente condiviso la sua opinione sul flop, ammettendo che The Marvels non è mai stato il film che aveva in mente di realizzare.

Durante una conferenza al Storyhouse Screenwriting Film Festival in Irlanda, DaCosta ha spiegato:

È stato interessante perché c'è stato un momento in cui ho pensato: 'Ok, questo non sarà il film che avevo proposto, nemmeno la prima versione del film che avevo girato'.

DaCosta ha poi continuato dicendo che, di fronte alla difficoltà di realizzare la pellicola come inizialmente immaginato, ha capito che la situazione si stava trasformando in un’esperienza formativa. La regista ha sottolineato che lavorare con la Marvel e Disney, che avevano già fissato le date di uscita e le tempistiche di produzione, non era facile:

Il modo in cui fanno quei film è molto diverso dal modo in cui, idealmente, avrei voluto fare un film. Devi semplicemente entrare nel processo e sperare che vada per il meglio. Il meglio non è accaduto questa volta.

In un’intervista precedente, DaCosta aveva anche rivelato che tra le sue prime proposte per The Marvels c'era l'inclusione di Adam Warlock, un personaggio cosmico che ha poi debuttato in Guardians of the Galaxy Vol. 3. Nonostante l'idea fosse intrigante, il viaggio nel tempo fu scartato, probabilmente per evitare di ripetere tematiche già esplorate in Loki.

Nonostante l’esito negativo, la regista ha comunque tratto delle lezioni dall’esperienza: "Questo è ora un percorso di apprendimento, e ti rende più forte come regista, in termini di capacità di navigare in questi processi." Anche se non ha ottenuto il risultato sperato, DaCosta è riuscita a trasformare un’esperienza difficile in una lezione di crescita professionale.

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Le parole di Bob Iger

I problemi legati alla produzione sono emersi in parte a causa del periodo pandemico. La Marvel aveva un piano ambizioso di contenuti, e il CEO Bob Iger ha riconosciuto che la pandemia ha creato non poche difficoltà creative.

Inoltre, quando la pandemia è arrivata, stavamo cercando di aumentare notevolmente la quantità di contenuti prodotti, e ho sempre ritenuto che la quantità possa essere negativa quando si tratta di qualità. E penso che questo sia esattamente ciò che è successo. Abbiamo perso un po’ di concentrazione.

Anche la scelta di girare il film durante la pandemia ha contribuito al risultato deludente. Lo stesso Iger, parlando al New York Times DealBook Summit, ha dichiarato che "The Marvels è stato girato durante la pandemia, e non c'è stata abbastanza supervisione sul set da parte degli esecutivi". Questo ha sicuramente influito sulla qualità finale del film e sul suo insuccesso commerciale.

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