Potrebbe sembrare una teoria un po' contorta ma in realtà, a pensarci bene, ha davvero un senso logico. Torniamo indietro al 2011 a quando il Marvel Cinematic Universe viveva ancora la sua Fase 1, prima che gli Avengers entrassero in azione per la prima volta.
Era l'anno dell'uscita dei cinema di Captain America: Il Primo Vendicatore con Chris Evans nei panni del protagonista e Samuel L. Jackson che riprendeva il suo ruolo di Nick Fury (la spia Marvel per eccellenza) per provare a mettere insieme il progetto Vendicatori. In quel momento, nella storia dell'MCU, Nick Fury aveva già incontrato Carol Danvers/Captain Marvel e conosciuto l'esistenza degli alieni e in modo particolare degli Skrull. Il film con Brie Larson, ambientato nel 1995, ha mostrato l'esatto momento in cui Nick Fury ha deciso di dare vita al progetto Vendicatori.
Ebbene, con questo quadro ben chiaro in testa, adesso ricordate il motivo per cui Steve Rogers, alla fine di Captain America: Il Primo Vendicatore, si è reso conto di non trovarsi più negli anni '40. La sua reazione lo portò ad alzarsi dal letto, stendere delle guardie armate e ritrovarsi al centro di Times Square circondato da agenti dello S.H.I.E.L.D..
Alla fine del film di Joe Johnston, Steve Rogers è su un letto all'interno di una struttura dello S.H.I.E.L.D.. Tutto è strutturato in modo che Captain America non si accorga di aver dormito per 66 anni e quindi di essere praticamente nel futuro. Quando Steve Rogers si sveglia c'è una radio accesa che sta trasmettendo una partita di baseball e una agente dello S.H.I.E.L.D. vestita da infermiera alla quale Steve chiede dove si trova. Qualcosa però fa insospettire il Capitano che chiede nuovamente "dove sono davvero?" e alle perplessità dell'infermiera risponde:
La partita. È del maggio 1941. Lo so perché io ero là.
Le domande da porsi sono diverse: perché Nick Fury ha scelto di usare la radio e di far trasmettere la registrazione proprio di quella partita? Perché Fury avrebbe commesso l'errore di trasmettere una partita leggendaria (come dice il radiocronista) con il rischio di far saltare la copertura dello S.H.I.E.L.D.? Perché non ha semplicemente programmato della musica dell'epoca?
Una teoria ha una risposta perfetta: Nick Fury era già a conoscenza dell'esistenza degli Skrull e voleva accertarsi che quel Captain America non fosse un alieno mutaforma. Qualora Rogers non avesse riconosciuto la partita leggendaria, alla quale ha persino assistito di persona nel 1941, allora sarebbe stato uno Skrull. Svelando un importante particolare della sua vita, Steve Rogers ha dimostrato di essere davvero lui.
Prossimamente se ne potrebbe scoprire di più con la serie Marvel Studios Secret Invasion nella quale, appunto, Nick Fury avrà a che fare con una invasione aliena.
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