Castlevania: Nocturne - Stagione 2, recensione: il bagliore della notte

Su Netflix arriva Castlevania: Nocturne - Stagione 2 e la notte è più oscura che mai: la nostra recensione dei nuovi episodi.

Autore: Manuel Lucaroni ,

L'iconico franchise videoludico di casa Konami torna nuovamente protagonista su Netflix, e lo fa riportando gli spettatori nel pieno della Rivoluzione Francese, sanguinoso sfondo per una lotta ben più profonda ed ancestrale fra luce e oscurità, bene e male. 

A distanza di circa un anno e mezzo dall'esordio (28 settembre del 2023), Castlevania: Nocturne torna a brillare nel catalogo della piattaforma streaming con la seconda  stagione, che di fatto concluderà le trame proposte da questo interessantissimo spin-off, liberamente ispirata a Castlevania: Rondo of Blood e, pur in piccola parte, anche a Castlevania: Symphony of the Night.

Nella recensione della prima stagione (QUI per recuperarla) avevamo sottolineato diversi punti di forza di Castlevania: Nocturne, che di fatto ha avuto un esordio stratosferico e forse ancor più convincente della serie madre. Proprio per questo, l'attesa di questa seconda stagione è stata spasmodica: ma riesce davvero a soddisfare le aspettative? Scopriamolo insieme, non prima però di riprendere le fila della lotta di Richter Belmont e dei suoi alleati contro i vampiri (e non solo).

Castlevania: Nocturne - dove eravamo rimasti

La prima stagione di Castlevania: Nocturne ha portato tutti i fan del franchise a poco più di 300 anni di distanza dagli eventi di Castlevania. Dopo aver perso suo madre a soli nove anni per mano del potente vampiro Olrox, Richter Belmont, si trasferisce in Francia, dove qualche anno più tardi vive da protagonista gli eventi della Rivoluzione Francese, insieme all'amica della madre Tera (maga dei Parlatori e amica di Julia) e a Maria, figlia di quest'ultima e tra le figure di spicco della rivoluzione. 

La lotta di Richter, Tera e Maria è soprattutto contro i vampiri e le forze dell'oscurità, tutti riuniti nell'esercito del Vampiro Messia: data la minaccia che incombe, al gruppo di protagonisti si uniscono Annette (giovane maga ed ex-schiava dei Caraibi) ed Edouard, cantante d'opera, partner di Annette nella caccia ai mostri. La prima stagione mostra l'ascesa di Erzsebet Báthory e la sua volontà di conquistare il mondo: l'alleanza con l'aristocrazia francese e con la Chiesa (rappresentata dalla figura dell'Abate Emmanuel, padre di Maria) è solo un pretesto per controllare l'Europea e, di conseguenza, tutto il globo.

Dopo aver dato vita a un esercito di Creature della Notte con una macchina infernale, con l'intenzione di proteggere la presenza della Chiesa sulla Terra dalla blasfemia dei rivoluzionari, l'Abate si rende conto di aver stretto un'alleanza direttamente col male, ma è ormai troppo tardi per redimersi. Sebbene Richter, anche grazie all'incontro col nonno, riesca a recuperare la magia, il potere del Vampiro Messia è troppo grande: per salvare Maria, Tera decide di offrirsi a lei proprio nel momento in cui Erzsebet, durante l'eclissi, completa la sua reincarnazione nella dea della guerra egizia, Sekhmet.

Fallito l'attacco all'abazia, con la città sotto il controllo del Vampiro Messia, Richter è in fuga insieme ad Annette e Maria: i tre si sono lasciati dietro Edouard (trasformato in una Creatura della Notte dopo essere stato ucciso dai vampiri, pur mantenendo il suo animo) e Tera, trasformata in una vampira. Insieme a loro Mizrak, cavaliere dell'abazia che sceglie di rinnegare l'abate e unirsi ai cacciatori di vampiri. La prima stagione si è chiusa con l'arrivo in scena di Alucard, figlio di Dracula accorso in soccorso di Richter e del gruppo di cacciatori di vampiri proprio nel momento in cui tutto sembrava perduto.

Un bagliore nell'oscurità

Cosa rende qualcosa un mostro? - Tera

La seconda stagione di Castlevania: Nocturne si apre lì dove si era conclusa la seconda, con l'eclissi che ha lasciato dolorose conseguenze sui nostri protagonisti. Fortunatamente, come un bagliore nell'oscurità, l'arrivo di Alucard ha dato nuova speranza e ridato speranze alla resistenza contro Erzsebet e le sue forze. Nonostante si sia ormai reincarnata in Sekhmet, c'è ancora una possibilità per sconfiggere Erzsebet; Alucard, Richter ed Annette partono verso Parigi, mentre Maria (affiancata da Juste e Mizrak) affronta i suoi traumi e combatte con la sua oscurità.

Se, nella prima stagione, la serie Netflix ci ha introdotto alla battaglia tra i rivoluzionari e i vampiri con scenari notturni, ma comunque poetici e in un tono generale quasi onirico, questa seconda stagione porta le vicende sotto la luce del sole, lavorando maggiormente sulla caratterizzazione dei personaggi e soddisfando le aspettative del pubblico. La lotta tra bene e male, inserita nel contesto della Francia scossa dalla rivoluzione di fine Settecento, contiene in sé temi esistenziali ben più importanti; la forza di Castlevania: Nocturne 2, pur sempre sospinta da una trama dinamica e avvincente, perfettamente funzionale a livello narrativo, sta proprio nel presentare il labile confine fra luce e oscurità presente in ognuno di noi. E per metterlo in scena nel migliore dei modi, l'oscurità non può essere l'unico sfondo all'azione.

E' Tera a chiedersi cosa renda effettivamente qualcuno un mostro e questo non è di certo un caso: la magari risulta essere il simbolo perfetto di una dualità presente in ognuno di noi. Sacrificandosi per Maria cede la sua mortalità diventando un vampiro, ma nonostante la trasformazione non ha perso la sua umanità; è questo il messaggio importantissimo che trasmette, insieme alle Creature della Notte. Tutti lottano contro le loro paure e lati oscuri: da Richter ad Annette, passando ovviamente per Maria, il personaggio maggiormente messo in crisi dagli sceneggiatori. Ogni tormento è in aggiunta funzionale alla narrazione, affrontando una tematica ben precisa tramite eventi ed azioni: il compimento dello sviluppo la scelta di far sì che la doppia natura della dea egizia rappresenti  il punto di svolta per lo scioglimento delle vicende.

Tera, Maria, Annette, Richter, Mizrak e persino Juste, nella stagione conclusiva di Castlevania: Nocturne, portano a termine la loro parabola narrativa, uscendone "cresciuti"; in questa grande rete di legami, altra sottotrama che regge gli eventi principali, si inseriscono in maniera forse meno evidente, ma comunque sicuramente decisiva, Alucard e Olrox. Se, dal canto suo (anche a livello estetico) Alucard rappresenta una figura quasi messianica, diametralmente opposta a Erzsebet, e perfetta al fianco dei giovani eroi, Olrox porta in scena un complesso groviglio di turbamenti, che lo rendono una figura affascinante ed essenziale affinché il leit motiv della serie si sviluppi.

A dare "colore" ad una storia decisamente avvincente e mai forzata, e a far emergere in maniera ancora più vivida le tematiche portanti della serie, le scelte legate alla fotografia e della colonna sonora; quest'ultima è un valore aggiunto assoluto e, grazie alla presenza Edouard risulta, anche contestualizzata. Non che ce ne fosse bisogno, certo, ma questo permette di dare un climax di epicità magistralmente portato in scena. Unica pecca la sostanziale fragilità di un villain non troppo convincente, compensata però dalla presenza di un personaggio come Drolta, in grado di bilanciare perfettamente le sue defezioni. Cosa sarebbe, d'altronde, una dea senza i suoi fedeli? Anche in questo senso, nella seconda stagione di Castlevania: Nocturne non è stato lasciato nulla al caso.

Come per la prima stagione, anche nella seconda Castlevania: Nocturne incanta e sorprende, proponendo una storia poetica a cavallo tra realtà storica e fantasy che delizia la vista e l'udito degli spettatori, offrendogli una narrazione perfettamente funzionante, dei personaggi completi e ricchi di sfumature e, soprattutto, quelle retroscena agrodolce che ci permette ancora una volta, pur guardando una serie d'animazione fantasy, di riflettere nell'intimo sulla nostra natura di essere umani. Servono altre ragioni per unirsi nuovamente ai Belmont e a tutti i personaggi a loro collegati, nella lotta contro il male?

Commento

Voto di Cpop

85
Castlevania: Nocturne - Stagione 2 soddisfa le aspettative create da Netflix con la stagione d'esordio, accompagnando al diverso tono narrativo scelto dalla fotografia una caratterizzazione dei personaggi curata e profonda, perfettamente inserita nelle trame. Nulla viene lasciato al caso, in una storia poetica che intrattiene in maniera coerente, lasciando riflessioni intime e deliziando vista e udito degli spettatori.

Pro

  • una caratterizzazione dei personaggi approfondita e coerente con gli sviluppi della trama
  • proposta di tematiche intime come motore per la narrazione
  • colonna sonora ed effetti visivi perfettamente scelti

Contro

  • villain principale piuttosto debole
  • troppo poco spazio ad Olrox
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