Noyu Girl, recensione: la rinascita di Hibari tra Inferno e Paradiso

Autore: Federica Polino ,

Immerse e nascoste tra verdeggianti campi, montagne innevate e scorci fiabeschi, le aree termali giapponesi sono le vere protagoniste di questa mini-serie seinen in tre volumi ad opera dal genio di Haro Aso (Zombie 100, Alice in Borderland) e Shiro Yoshida, presentata a novembre 2023 da J-POP Manga assieme a La Luna e l'Acciaio, e in uscita a partire dal 24 gennaio in formato cofanetto a €22,50, o in volumi singoli a €7,50 cad.

L’opera, complici le splendide illustrazioni e la tematica originale, accompagnerà il lettore in un lungo viaggio attraverso luoghi tanto affascinanti quanto spaventosi del Paese del Sol Levante, alla ricerca di sorgenti termali selvagge dove distendere le proprie membra.

Le illustrazioni iperrealistiche di Yoshida vi immergeranno completamente nell'ambiente circostante, nel vivo della narrazione, stupendovi e facendovi sentire...

...in Paradiso.

Noyu Girl, l'incandescente rinascita di Hibari

Celate agli occhi indiscreti di locali e turisti, nei meandri della vegetazione nipponica, scoviamo le Noyu, sorgenti termali selvagge, incontaminate e completamente slegate da attività commerciali o strutture edificate dall’uomo. Sorgenti sospese in una realtà che trascende spazio e tempo, a tratti irreali, che sembrano balzar fuori da un dipinto.

Hibari Otaka è una cacciatrice di sorgenti termali, ma anche cameriera part-time in un piccolo bar: si è posta come obiettivo di scandagliare a fondo questi incantevoli luoghi, in un’avventura che abbraccerà le località più disparate del Giappone.

Vulcani, montagne, isole, profonde cavità sottomarine, fiumi, grotte, cascate, state pur sicuri che Hibari, armata di tutto il necessario, raggiungerà con fatica la meta per poi immergersi nelle acque termali, lasciando che i vapori inebrino il suo corpo dolente, gustandosi un momento di “completo relax, tutt’uno con la natura” circostante.

Queste sorgenti per lei non sono soltanto luoghi da visitare, ma rappresentano uno stato mentale che le dona pace e tranquillità: qual è il limite tra il suo corpo e l’acqua?

Dove finisce lei e dove inizia la sorgente?

Questo cielo…

questa montagna...

 e questa fonte termale…

siamo un tutt’uno.

Mi sento di nuovo a casa!

Hibari è un personaggio positivo e propositivo, inarrestabile, una vera forza della natura: il suo carattere e il suo temperamento la spingono a superare ostacoli apparentemente insormontabili, soprattutto quando, trovandosi dinanzi a mille difficoltà ed imprevisti, non si perde d’animo e affronta i problemi a testa alta.

Ha il potere di irradiare le tavole, come se fosse uno splendente raggio di luce che, col suo tepore, scalda il cuore del lettore. Tuttavia, la natura che tanto ama è stata con lei madre e matrigna.

In realtà, dietro il volto sorridente e i grandi occhi della giovane, si nasconde un mondo variopinto: Hibari è vittima di uno sfortunato scherzo del destino che l’ha privata della sua più grande passione. Dallo sguardo della donna traspaiono sia la nostalgia e il dolore per qualcosa che non potrà più verificarsi, sia l’eccitazione e la gioia del nuovo, due emozioni contrastanti che spingono il lettore ad affezionarsi inevitabilmente a lei.

A mo’ di Cicerone, la nostra Hibari non affronterà solo un’avventura entusiasmante e ricca di folli imprese, ma un concreto percorso di rinascita: nella bellezza di un iridescente paesaggio invernale, nella magnificenza primaverile di un ciliegio in fiore, nelle sfumature delle foglie che cadono in autunno e ricoprono il suolo nipponico di rosso vermiglio, persino nel fragore estivo di migliaia di cicale, Hibari sarà in grado di ritrovare sé stessa.

Quella gratitudine nei confronti di una vita che come priva, così ti dà.

Ad ogni modo, la sua passione per le terme selvagge è talmente forte da contagiare anche le persone che la circondano: in primo luogo, la sua collega Hichika. Dottoranda in chimica, la giovane studentessa si interessa al fenomeno delle terme selvagge dopo aver osservato la fulgida passione nello sguardo di Hibari, scegliendo di seguirla in alcune delle sue avventure meno selvagge.

A questo punto, la storia prende una piega inaspettata: Hichika ed Hibari si pongono come nuovo, bramoso obiettivo la scoperta di una sorgente termale mai rinvenuta prima d’ora. La Sorgente di Hibari.

L’avventura proseguirà per l’intero terzo volume, e vedrà le due ragazze esplorare luoghi angusti e misteriosi. Tuttavia, dopo una serie di buchi nell’acqua, accade qualcosa che cambierà per sempre la vita della nostra “cacciatrice di sorgenti termali selvagge”.

Noyu Girl, un cambiamento di rotta per Haro Aso

Per chi, come noi, conosceva già Haro Aso, questo manga è stato una vera scoperta, malgrado iniziali dubbi.

Il mangaka in questione ha sempre puntato a stupire i suoi lettori con storie disturbanti, che si trattasse di una commedia un po’ horror come l’avventura di Akira Tendo in Zombie 100 - Cento cose da fare prima di non-morire, o di un racconto sovrannaturale come quello narrato in Alice in Borderland.

Ad oggi, però, l’autore si è stilisticamente e concettualmente allontanato dalle storie action, più accessibili, orientandosi su opere più adulte e mature, in grado di sprigionare una potente sessualità.

Prodotto Consigliato

Noyu Girl. Collection Box Vol 1-3

Cofanetto con volumi 1-3 di Noyu Girl, la nuova opera seinen di Haro Aso e Shiro Yoshida, edita J-POP

La trama di Noyu Girl è molto semplice, priva di fronzoli e suspense, ma al contempo estremamente coinvolgente.

Malgrado Hibari sia un po’ folle come tutti i personaggi ideati dell’autore, la storia risulta abbastanza lineare e la narrazione episodica permette al lettore di scoprire lentamente i dettagli che animano la protagonista, una ragazza come tante che ha ritrovato la voglia di vivere e mettersi in gioco dopo un evento traumatico che le ha cambiato completamente la vita.

Le sovra-copertine dei tre volumi rappresentano la vera forza del manga, raffigurando la protagonista con indosso diversi respiratori che creano un profondo contrasto tra il candore del paesaggio e il grottesco delle maschere. Le illustrazioni, dai colori vividi, risultano molto suggestive e a tratti inquietanti, eppure richiamano (a grandi linee) il contenuto trattato all’interno dell’opera:

  • La sovra-copertina del primo volume presenta uno sfondo rosso fuoco, Hibari immersa in questa pozza d’acqua rovente mentre indossa una maschera antigas, rievocando il calore dei fumi termali.
  • La sovra-copertina del secondo volume, invece, presenta uno sfondo sui toni del blu, Hibari indossa una maschera da sub, rievocando la sua avventura alle Sorgenti Termali sottomarine di Taketomi.
  • La sovra-copertina del terzo volume vede la nostra protagonista completamente nuda, immersa in una minuscola sorgente termale, con indosso occhiali da snowboarder, puntando il focus, stavolta, non solo sul contenuto del volume, bensì richiamando alla sua primissima avventura, quella che ha rimescolato le carte in tavola, mutando il suo tragico destino: le terme selvagge di Senki-no-yu.

Sfogliando le pagine dei volumi, al lettore vengono fornite una serie di interessanti nozioni sul mondo delle terme, curiosità non di poco conto: le pagine intitolate “I diari termali di Hibari”, al termine di ogni capitolo, fungono da reale opuscolo informativo. Differenze tra diverse tipologie di acque termali, la loro composizione chimica, dove trovarle, quali sono le aree termali più grandi, più calde o più fredde, tutte informazioni aggiuntive che soddisferanno i lettori più curiosi.

Come già accennato all’inizio, unica nota stridente (ma neanche troppo) è il fan-service dietro le forme sensuali di Hibari, una "sessualità” che a tratti un po’ stona all’interno delle tavole: quando la donna si immerge in acqua, denudandosi anche se non è strettamente necessario, viene quasi sempre ritratta in espressioni al limite dell’eccessivo godimento.

Lo stile: a cavallo tra iperrealismo ed ecchi

Il tratto di Yoshida è piuttosto moderno, dipinge con accuratezza e realismo i magnifici paesaggi che circondano la protagonista, dando al lettore l’impressione di essere lì con lei.

Malgrado i volumi presentino solo tavole in bianco e nero, infatti, lo stile del mangaka, a tratti addirittura iperrealistico, riesce a rappresentare i paesaggi come fossero “reali”, a colori, grazie ad un sapiente lavoro di chiaro-scuri e un utilizzo magistrale della scala dei grigi.

Il distacco che si crea tra il tratto tondeggiante, cartoonesco (tipico di manga Ecchi e Shojo) con cui è realizzata Hibari, e il realismo ultra dettagliato nel rappresentare la solenne vegetazione che la avvolge completamente, mette in evidenza le straordinarie capacità di entrambi gli autori.

Cime di monti innevati, distese di alberi in fiore, cascate zampillanti, letti di fiumi, alberi secolari, vulcani in procinto di eruttare e anguste grotte, panels a mo’ di splash page che spostano l'attenzione del lettore dal racconto della protagonista alla contemplazione dell'imponenza della natura

Ed è così che, di tanto in tanto, sentirete di star soffocando nell’area della bocca vulcanica di Onigayo, oppure avvertirete gli arti irrigidirsi nella prefettura di Hokkaido, o ancora percepirete l'oppressione nelle grotte di Gifu, prima di mettere piede nelle acque termali e, come Hibari, avere il sentore di essere “una cosa sola con la natura”, raggiungendo l’apice del piacere in quel che lei definisce costantemente un “Paradiso”.

Commento

cpop.it

75

Hibari Otaka è una cacciatrice di sorgenti termali, ma anche cameriera part-time in un piccolo bar: si è posta come obiettivo di scandagliare a fondo questi incantevoli luoghi, in un’avventura che abbraccerà le località più disparate del Giappone. Vulcani, montagne, isole, profonde cavità sottomarine, fiumi, grotte, cascate, state pur sicuri che Hibari, armata di tutto il necessario, raggiungerà con fatica la meta per poi immergersi nelle acque termali, lasciando che i vapori inebrino il suo corpo dolente, gustandosi un momento di “completo relax, tutt’uno con la natura”. Queste sorgenti per lei non sono soltanto luoghi da visitare, ma rappresentano uno stato mentale che le dona pace e tranquillità: qual è il limite tra il suo corpo e l’acqua? Dove finisce lei e dove inizia la sorgente?

Pro

  • Manga informativo: molte delle nozioni presenti sono reali
  • Originale, malgrado la sua sostanziale semplicità
  • Paesaggi curati, ricchi di dettagli
  • Protagonista piacevolmente fuori dagli schemi

Contro

  • Troppi, davvero troppi balloons, a tratti confondono e disturbano
  • Sessualità della protagonista spesso troppo ostentata
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