Sherlock Holmes: prima con delitto, recensione: indagini nella Londra vittoriana

Autore: Jonny Fontana ,

Sherlock Holmes: Prima con delitto rappresenta il secondo librogame pubblicato da Watson Edizioni. La casa editrice sembra aver sviluppato una predilezione per proporre avventure interattive ambientate nella Londra vittoriana, poiché dopo Jekyll e Hyde, ci troviamo ora a seguire le vicende del celebre detective per eccellenza, Sherlock Holmes.

Il volume, scritto da Alberto Orsini, è arricchito dalle illustrazioni interne di Pietro Rotelli e dalla copertina di Vincenzo Pratticò. Quest'ultima presenta in primo piano i riconoscibili personaggi di Holmes e Watson, ma non manca di includere anche un'affascinante giovane donna, Rebecca Hurley, che sarà la protagonista delle nostre scelte in questa avventura. Va chiarito, infatti, che nonostante il titolo, il protagonista di questo librogame non è Sherlock Holmes in persona. Come si legge nella quarta di copertina, in questo romanzo investigativo "LA protagonista sei tu".

L'eredità degli Sherlock Holmes Solo Mysteryes

Il libro si apre con una prefazione eccellente di Francesco Di Lazzaro, in cui viene rivelato che Sherlock Holmes: prima con delitto è un chiaro omaggio alla serie Sherlock Holmes Solo Mysteries della ICE, pubblicata in Italia da EL con il titolo semplice di Sherlock Holmes.

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Infatti, il librogame attinge abbondantemente da quest'ultima serie sin dall'introduzione, che i lettori più esperti e nostalgici di librogame riconosceranno senza dubbio: "Tra le nebbie della Londra vittoriana, al tavolo di un pub, nella confortevole atmosfera dei salotti più esclusivi, nei sordidi bassifondi sulle rive del Tamigi, dietro il fumo azzurrognolo della pipa spunta un profilo inconfondibile: Sherlock Holmes!". La citazione è proprio tratta dalla quarta di copertina della storica serie EL.

A dispetto del titolo, nei Sherlock Holmes Solo Mysteries il personaggio giocante non è né Sherlock Holmes né il Dottor John Watson. Il lettore assume il ruolo di un terzo personaggio, forse il cugino di Watson, un aspirante detective o qualcun altro coinvolto direttamente nel caso in questione. Holmes e Watson, a turno, agiscono come mentori e consulenti del protagonista.

Anche in Prima con delitto, tale tradizione viene rispettata. La giovane Rebecca Hurley, niente meno che la sorella di James Hurley, cugino del Dottor Watson e protagonista del primo e sesto episodio dei Solo Mysteries, è la protagonista della storia.

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Questa scelta potrebbe deludere chi si aspettava di interpretare il famoso detective di Baker Street, ma è giustificata dal fatto che le abilità di Sherlock Holmes sono superiori a quelle di una persona comune, e sarebbe stato quasi impossibile riprodurre tali capacità in un librogame senza creare uno squilibrio a favore di Holmes.

Rebecca Hurley, consulente investigativa

Come già anticipato, il personaggio di cui vestirete i panni è Rebecca Grace Hurley, è la giovane cugina di Watson e sorella di James Hurley. Anche se nata a Londra, Rebecca ha trascorso la sua crescita negli Stati Uniti, dove ha intrapreso una brillante carriera accademica. Attualmente, è assistente alla cattedra di Psicologia Forense presso l'Università di Washington.

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Questo titolo, una rarità per una donna, persino negli Stati Uniti, è ancora più straordinario nella vecchia Londra. Nel periodo in cui si svolge la storia del librogame, le donne erano considerate cittadini di seconda classe, subordinati in ruoli marginali nella società, e numerose professioni erano semplicemente loro precluse. In quel tempo, il movimento delle suffragette si era attivato nel Regno Unito, ma nonostante i loro sforzi, i risultati della loro lotta sarebbero stati tangibili solo molti anni dopo.

L'atmosfera sessista e resistente al cambiamento è accuratamente rappresentata dall'autore; più volte, infatti, gli interlocutori di Rebecca Hurley dimostrano riluttanza a trattarla alla pari con il cugino Watson o l'amico Holmes, manifestando spesso scarso rispetto o aperta ostilità verso di lei.

Inserendo questo elemento innovativo nella storia di Sherlock Holmes e nel mondo dei librogame, l'autore ha introdotto una nota di freschezza. Le protagoniste di sesso femminile sono infatti molto rare in entrambi i contesti.

Nonostante sia evidente l'atteggiamento discriminatorio e il trattamento di "cittadini di serie B" riservato alle donne di quel periodo, fortunatamente, questo svantaggio non si riflette nel gameplay del libro. Tuttavia, è sorprendente e, al tempo stesso, sconcertante notare che anche dopo più di cento anni dall'epoca storica in cui si svolge il romanzo, permane ancora - seppur in forme più o meno evidenti - lo stigma sociale nei confronti delle donne, come evidenziato da alcuni personaggi in Prima con delitto.

Il regolamento con i dadi...

Anche il sistema di regole di Prima con delitto si ispira in gran parte ai Solo Mysteries, mantenendo gli aspetti positivi e correggendo quelli negativi.

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Innanzitutto, non sono presenti punti vita o meccanismi simili che potrebbero far terminare prematuramente la partita a causa della "morte" del personaggio. La partita può terminare solo quando le piste si raffreddano troppo, impedendovi di risolvere il caso che state investigando.

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Nei Solo Mysteries, il vostro personaggio possedeva sei abilità: Abilità, Astuzia, Intuito, Osservazione, Carisma e Cultura. In Prima con Delitto, queste abilità sono ridotte e razionalizzate. Rebecca dispone di quattro qualità: Prontezza (che include allenamento, destrezza, forza d'animo, capacità di combattimento e difesa), Scaltrezza (che comprende sensibilità, perspicacia, inganno, travestimento e adattamento sociale), Analisi (che include osservazione, colpo d'occhio, memoria visiva, percezione sensoriale ed empatia) e Conoscenza (che comprende cultura, istruzione, conoscenze scientifiche, avvenimenti storici e contemporanei).

Nei Solo Mysteries c'era poi un problema nel sistema di regole: il giocatore aveva sei punti da assegnare a sua discrezione alle caratteristiche, ma se una caratteristica non avesse ricevuto alcun punto, avrebbe subito un malus di ben due punti nelle prove relative a quella caratteristica. Questa regola assurda limitava di fatto la personalizzazione del personaggio, poiché il lettore si vedeva costretto ad assegnare un punto a ogni caratteristica per evitare un probabile fallimento nelle prove associate a quella specifica caratteristica.

Fortunatamente, Prima con delitto ha risolto questa problematica. Rebecca dispone di sette punti che possono essere assegnati liberamente alle quattro qualità, con l'unico vincolo che nessuna di esse può ricevere più di 3 punti. Se si decide di non assegnare punti a una qualità, non si subirà alcun malus, ma semplicemente non si otterrà alcun bonus quando si lancia il dado in relazione a quella qualità.

Il lancio del dado è fondamentale per superare le "prove" durante la lettura. A differenza dei Solo Mysteries, dove si utilizzavano diversi dadi, in Prima con delitto è sufficiente un unico dado a sei facce. Effettuare una prova è semplice: bisogna lanciare il dado, aggiungere al risultato l'eventuale bonus della qualità coinvolta e confrontarlo con il risultato richiesto dalla prova.

Vi è anche un equipaggiamento, capace di contenere undici oggetti.

Il regolamento comprende inoltre gli Indizi, le Decisioni e le Deduzioni, divisi in Prima e Seconda parte poiché dovrete affrontare due casi distinti. A volte sarà chiesto esplicitamente se avete acquisito un determinato Indizio o se abbiamo raggiunto una Deduzione specifica, mentre in altre situazioni spetterà a voi valutare attentamente le informazioni a vostra disposizione per seguire il filo logico degli eventi. Potreste anche avere ottenuto Indizi fuorvianti o Deduzioni sbagliate, che vi porteranno fuori strada.

La risoluzione dei due casi, quindi, non sarà semplicemente frutto di una raccolta di Indizi e Deduzioni, ma richiederà al lettore di mantenere sempre lucido il proprio pensiero, esaminando attentamente ogni informazione ottenuta e valutando quali di esse siano davvero utili per la soluzione del mistero.

... e il regolamento senza dadi

Tuttavia, poiché alcuni Indizi e Deduzioni richiedono di superare delle prove per essere ottenuti, potrebbe verificarsi un fastidioso e frustrante divario tra il personaggio e il lettore. Infatti, il lettore potrebbe rendersi conto dell'esistenza di un Indizio, ma non riuscire ad "appropriarsene" a causa di un fallimento nella prova richiesta. In questo modo, il lettore avrebbe scoperto un pezzo del puzzle, ma non potrebbe trasferire quella conoscenza anche a Rebecca a causa di un infelice lancio di dadi.

Per venire incontro a coloro che preferiscono fare affidamento esclusivamente sulle proprie capacità deduttive e ridurre il ruolo del caso nell'investigazione, l'autore ha introdotto un regolamento semplificato (una scelta sempre più comune nel mondo dei librogame, dove gli autori dimostrano maggiore attenzione alle esigenze di un pubblico che potrebbe non essere esperto come loro).

Se sceglierete di utilizzare questo sistema, eviterete di lanciare il dado per superare le varie prove, comportandovi automaticamente come se aveste avuto successo. In questo modo, ogni Indizio e Deduzione sarà accessibile solo attraverso la vostra attenzione, intuito e capacità analitica.

I casi di indagine

In questa avventura, vi troverete a dover risolvere non uno, ma ben due casi, proprio come accaduto a vostro fratello James in passato.

Rebecca sta viaggiando con il cugino Watson sul treno diretto a Londra dopo una vacanza a Lione, in Francia. Durante il viaggio, il treno attraversa una galleria, immergendo il vagone nel buio totale. Improvvisamente, un grido di donna squarcia l'aria e, una volta tornata la luce, si scopre che una passeggera è stata derubata di un prezioso monile. Il capotreno cerca di intervenire per risolvere la situazione, isolando i passeggeri nel vagone e cercando di identificare il colpevole, ma le lamentele e i sospetti iniziano a farsi sentire.

Qui entra in gioco Watson, conosciuto come il compagno di avventure di Sherlock Holmes, il quale crede che siate in grado di svolgere un'indagine non ufficiale e risolvere il caso prima dell'arrivo a destinazione. Nonostante le difficoltà nel far accettare che una donna possa svolgere un compito del genere, vi mettete all'opera per ispezionare il vagone e interrogare i passeggeri. Tuttavia, il tempo stringe, poiché la stazione è ormai vicina e dovrete agire in modo tempestivo.

Indipendentemente dall'esito dell'indagine e dal recupero del monile rubato, la storia vi condurrà al secondo caso.

La sera stessa del vostro arrivo a Londra, è prevista la prima de La Bohème di Puccini alla Royal Opera House, e partecipate all'evento insieme a Watson e Holmes. Al vostro arrivo al teatro, però, notate un imponente dispiegamento di forze di polizia. Viene comunicato che la Regina Vittoria ha deciso all'ultimo momento di lasciare Buckingham Palace per assistere alla prima de La Bohème, costringendo Scotland Yard a organizzare rapidamente un perimetro di sicurezza e a schierare gli agenti all'interno e all'esterno del teatro per evitare un possibile attentato contro di lei.

Nonostante la rigorosa sorveglianza, durante i primi minuti dello spettacolo, Holmes e Watson vengono contattati dalla polizia. Seguendoli, scoprite che nel teatro è stato commesso un brutale omicidio e c'è il forte sospetto che non sarà l'unico della serata.

Dovendo affrontare due diverse indagini contemporaneamente, data la nostra esperienza, sarete chiamati ad aiutare Sherlock e la polizia a sventare i piani criminali di chi si nasconde all'interno del teatro.

Il gameplay nel dettaglio

Come anticipato, Prima con Delitto è composto da due casi. Nel primo, poiché vi trovate su un treno, l'azione è ridotta al minimo e la soluzione si basa principalmente sulla vostra abilità deduttiva e di analisi.

Nel secondo caso, al contrario, l'azione è più presente e il caso non può essere risolto facilmente seduti comodamente "in poltrona", come spesso accade nei racconti di Sherlock Holmes di Doyle.

La difficoltà del librogame è ben equilibrata: i numeri richiesti nei lanci di dado non sono troppo elevati, non ci sono troppe piste fuorvianti o indizi ingannevoli, e le indagini seguono un filo logico coerente.

Se dovesse accadere che non si riesce a risolvere uno dei due casi da soli, si ha la possibilità di affidarsi a Sherlock Holmes, il quale prontamente svelerà la soluzione. Tuttavia, questa scelta toglierebbe il piacere di scoprire da sé i misteri celati nelle pagine di Prima con delitto. Ma è importante dare la possibilità di conoscere la soluzione a chi potrebbe faticare a scoprirla autonomamente.

In ogni caso, è probabile che non ci vorranno più di due o tre tentativi per risolvere con successo il librogame. Infatti, è del tutto fattibile riuscire a risolverlo al primo colpo.

Uno dei rischi di un librogame simile è che una volta risolto il caso principale, si possa perdere lo stimolo di rigiocare l'avventura, poiché si potrebbe ritenere che non ci sia altro da scoprire. Tuttavia, l'autore ha sapientemente predisposto delle biforcazioni nell'indagine del secondo caso. Infatti, potreste essere chiamati a fare delle scelte su quale crimine indagare o, una volta scoperto il colpevole, dover decidere come affrontarlo. In questo modo, anche se avrete raggiunto con successo il finale della storia, avrete la motivazione di esplorare l'opzione alternativa non scelta la prima volta, garantendo una limitata rigiocabilità al librogame.

Sono presenti nel testo anche vari enigmi testuali, come giochi di logica o la decifrazione di un misterioso codice. Anche questi enigmi possono essere risolti con attenzione ai dettagli e ragionamento, senza diventare mai frustranti.

Come nel caso di Fresco di stampa (con cui Prima con delitto condivide il coautore Orsini), anche le descrizioni dei personaggi e degli ambienti possono rivelarsi cruciali per la risoluzione dei casi. Dettagli come un capo di abbigliamento, un colore, una sigla o un numero menzionati quasi di sfuggita in un paragrafo potrebbero rivelarsi fondamentali per seguire una pista o escludere alcune alternative, scelte che potremmo rischiare di ignorare se non siamo sufficientemente attenti. Dovremo, quindi, abbracciare l'innata capacità deduttiva di Sherlock Holmes, basata sui più insignificanti dettagli. Tuttavia, non c'è bisogno di preoccuparsi, poiché non c'è alcun abuso di questo strumento e prendere nota delle informazioni importanti non dovrebbe essere troppo difficile, soprattutto per gli amanti dei romanzi gialli.

Un altro aspetto fondamentale del librogame è che alcune delle illustrazioni a piena pagina che lo accompagnano contengono indizi. All'apparenza, alcune scelte potrebbero sembrare del tutto casuali, ma osservando attentamente l'illustrazione che accompagna il paragrafo, potrete individuare particolari (spesso molto piccoli) che renderanno molto più chiara l'opzione corretta.

Infine, nel testo sono presenti diversi riferimenti e camei di personaggi sia delle opere di Doyle che dei Solo Mysteries. Ad esempio, vengono citati spesso i Dinamitardi (dal quinto libro della serie EL) e tra i passeggeri del treno è presente un noto baronetto appena rientrato dall'estero. Riconoscere queste citazioni sarà sicuramente apprezzato dagli appassionati di Sherlock Holmes.

In conclusione

Dando un'occhiata più attenta, ci si potrebbe chiedere perché i librogame investigativi non siano il genere predominante, anche se nel corso degli anni ne sono stati pubblicati diversi. Dopotutto, tra tutti i generi di narrativa, non è forse il giallo quello che meglio si presta a essere "trasformato" in un gioco? Quando leggiamo una storia investigativa, istintivamente cerchiamo di ricostruire le dinamiche dei fatti per scoprire l'identità del colpevole, proprio come sta facendo il protagonista.

Sherlock Holmes: Prima con delitto offre l'opportunità di indossare letteralmente i panni di questo protagonista. Il doppio regolamento si adatta sia a chi è abituato alle dinamiche della maggior parte dei librogame, con l'uso dei dadi, sia a chi preferisce risolvere enigmi basandosi esclusivamente sugli indizi ritrovati e sulla propria abilità deduttiva, simile alle vecchie avventure grafiche.

Questo librogame dimostra in modo efficace come il medium della narrazione interattiva si sposi bene con un romanzo investigativo. Il librogame può essere considerato il vero erede dei Solo Mysteries e, anzi, limandone gli aspetti più spigolosi e meno riusciti, si presenta come un miglioramento di questa esperienza di gioco.

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Commento

cpop.it

85

L’atmosfera vittoriana è perfettamente riprodotta, così come i personaggi dell’opera originale. Le modifiche al regolamento dimostrano l’attenzione all’evoluzione dei librogame. Si tratta di un librogame investigativo ben scritto e bilanciato, che sarà apprezzato non solo dagli appassionati del detective di Baker Street, ma anche dagli amanti della narrativa gialla.

Pro

  • Ambientazione e personaggi originali ben riprodotti
  • Due diversi regolamenti, con dadi e senza
  • Numerosi “enigmi” testuali e illustrati

Contro

  • Non si interpreta Sherlock Holmes, ma ci si affianca a lui
  • Con il regolamento a dadi, potrebbe esserci uno scollamento fra personaggio e lettore
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