The practically complete Guide To Dragons, recensione: i draghi mostrati ai bambini

The practically complete Guide To Dragons è una piccola enciclopedia pensata per i più giovani che mostra e fa conoscere i draghi.

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Autore: Silvio Colombini ,
Gioco
7' 21''

Edito da Wizard Of The Coast, The practically complete Guide To Dragons, è un manuale dell’ultima edizione di Dungeons And Dragons: una raccolta di informazioni e materiale pensato per raccontare in maniera quasi aneddotica le creature che hanno dato il nome al gioco di ruolo più famoso del mondo.

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Il tutto presentato dalla “sapiente” penna di Sindri Suncatcher, un’insolita figura che non esita a definirsi il più grande mago kender che sia mai vissuto.

Premessa

Andando a leggere, ma anche solo a sfogliare, The practically complete Guide To Dragons, vi sarà evidente fin da subito che quello che avrete per le mani è un manuale per Dungeons and Dragons piuttosto atipico.

Il nostro primo pensiero è che sia stato pensato per introdurre nuove e giovani (perfino giovanissime) leve non tanto al gioco quanto ad un elemento cardine dello stesso e del mondo in cui il gioco si muove. O, in alternativa, per essere visto come una lettura da completo relax, totalmente separata dagli aspetti meccanici del gioco.

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E quindi con questa idea in mente che andremo ad analizzare e valutare The practically complete Guide To Dragons.

Il Prodotto

The practically complete Guide To Dragons si presenta come un manuale di 128 pagine al cui interno, come suggerisce il nome stesso, troveremo moltissimo materiale per imparare a conoscere alcune delle creature fantastiche che, negli anni, sono assunte al vero e proprios tato di icone del gioco di ruolo.

La prima cosa che noterete è la grandissima abbondanza di immagini e illustrazioni. Di fatto queste vanno a costituire almeno la metà dei contenuti del manuale. Ogni singola pagina risulta infatti occupata almeno per la metà da un’opera artistica, relegando così il materiale scritto in secondo piano.

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Il livello qualitativo dei disegni è mediamente alto e molte delle opere qui proposte omaggiano (e talvolta sono) quelle viste nelle precedenti edizioni di Dungeons and Dragons: se, come chi vi scrive, avete avuto modo di sfogliare i vecchi manuali, specie quelli della terza edizione, qui sarà come fare un piccolo tuffo nel passato.

Altra cosa che vi sarà impossibile non vedere sono le generose dimensioni del font utilizzato e l’altrettanto ricca presenza di “note” informative “attaccate”. Questo, insieme a quanto detto per le immagini, dà l'impressione che il contenuto di The practically complete Guide To Dragons non sia particolarmente abbondante.

Da ultimo è giusto segnalarvi che attualmente il manuale è disponibile solo ed esclusivamente in lingua inglese. Torneremo sulla cosa più avanti.

Il contenuto

The practically complete Guide To Dragons, come suggerisce il nome stesso, è stato realizzato come fosse un insieme di appunti presi sul campo dal fittizio autore del volume, il già citato kender Sindri Suncatcher. E di questi due elementi, l’acquisizione “pratica” delle informazioni e l’essere scritto da un kender fa le sue principali caratteristiche. 

Per quanto riguarda l’aspetto legato all’apprendimento su base empirica questo si traduce in una serie di informazioni sui vari tipi di drago, su quello che dovrebbe essere la norma per certi sottotipi di quelle creature e su come le precedenti esperienze lo abbiano portato a determinate conclusioni.

Il lato kender (alquanto limitato, ve lo diciamo) si traduce invece in una serie di note in cui il fittizio autore dichiara la sua smania per poter vedere certi tipi di drago, o sul non capire perché certe cose siano da evitare perché pericolose. Insomma il tono dell’opera non è tanto quello di presentare temibili mostri da affrontare quanto meravigliose creature da incontrare.

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Intendiamoci, nulla che alteri in maniera significativa il contenuto del manuale, ma è un approccio che, almeno in quelli di voi che conoscono Dragonlance e i kender, potrebbe strappare un sorriso.

Passando al contenuto vero e proprio, in The practically complete Guide To Dragons troviamo informazioni di svariato genere sui principali draghi cromatici e metallici (stranamente non c’è traccia dei draghi gemmati, da poco introdotti da il tesoro dei draghi di Fizban: sospettiamo che le due opere si siano sovrapposte in fase di produzione) . Alcune di queste saranno ben note a chiunque di voi abbia giocato contro un drago anche solo una volta (come ad esempio il tipo di soffio che usano o quali resistenze abbiano).

Altre invece sono delle piccole chicche che aggiungono qualche gradita nota di flavour a queste possenti creature: sapevate che i draghi blu annoverano i cammelli tra i propri cibi preferiti? O che i draghi d’oro preferiscono opere d’arte e quadri alle normali monete?

Il volume fornisce anche altri dettagli come la tipologia “standard” delle tane di ciascun tipo di drago, o su come affrontino i pericoli e le sfide, quali siano i loro principali nemici e così via.

Anche qui vale quanto detto poco sopra: si tratta di una serie di informazioni che, nel complesso, non alterano in maniera significativa il contenuto del volume, ma che potrebbero darvi piccoli (e potenzialmente importanti) spunti di gioco.

Va però detto che, tranne le già accennate occasionali chicche, di fatto il materiale presentato è praticamente tutto (o quasi) reperibile in altre pubblicazioni dedicate a Dungeons and Dragons e nello specifico ai draghi, sia esso il semplice Manuale dei Mostri o il più recente “Il tesoro dei draghi di Fizban

Anzi, cosa valida soprattutto per quest’ultimo, nelle due pubblicazioni appena citate troverete molte altre informazioni, decisamente più approfondite e nettamente orientate ad essere usate in gioco.

Tuttavia in The practically complete Guide To Dragons il livello è volutamente semplice (o almeno questa è stata la nostra impressione): lo scopo, come anticipato, non è fornirvi un grosso carico di informazioni, ma una serie di elementi narrativi che non vadano a sovraccaricare i lettori. Soprattutto quelli più giovani.

Considerazioni

Visto il genere di manuale che è, non c'è molto da analizzare parlando di The practically complete Guide To Dragons.

La prima è senza dubbio l'apparente ridotta quantità di materiale incluso: come già detto, tra il font piuttosto grosso e l'abbondante quantità di immagini, si ha la sensazione che, per citare il proverbio, ci sia più fumo che arrosto. E, in tutta onestà, se fosse un manuale pensato per i giocatori non potremmo che pensarla così.

Trattandosi, anche piuttosto evidentemente, di qualcosa pensato per introdurre i più piccoli sia al mondo di Dungeons And Dragons sia al fantastico, riteniamo che le informazioni qui presenti siano decisamente sufficienti a fare quanto richiesto: far conoscere senza appesantire. Lo scopo è, immaginiamo, spingere il piccolo di casa a tirare la manica del Dungeon Master e chiedere di "incontrare" un drago.

Passiamo poi all’elemento linguistico. Come anticipato, The practically complete Guide To Dragons è attualmente disponibile solo in lingua inglese e, considerando il tipo di manuale, non è da escludere che potrebbe non essere mai localizzato nella nostra lingua. 

A tal proposito abbiamo chiesto ad una professionista dell’insegnamento se questo possa essere un ostacolo e quale potrebbe essere il target di riferimento. Ci è stato risposto che per un madrelingua inglese The practically complete Guide To Dragons potrebbe essere leggibile fin dai sette o otto anni d’età, mentre per tutti gli altri si sale già a studenti del primo o secondo anno delle medie.

Per chi è adatto

Se avete letto quanto sopra vi sarà più che evidente che The practically complete Guide To Dragons non è un manuale pensato per quelli di voi che sono in cerca di nuovo materiale meccanico, statistiche di gioco, talenti e quant’altro. Qui non troverete nulla di tutto questo.

Al contrario se state cercando più un libro da leggere, che fa dei draghi il proprio elemento di narrazione, qui troverete quello che state cercando. Sempre che non vogliate dettagli troppo specifici o, ad esempio, le gesta di draghi particolarmente famosi.

Conclusione

Ribadiamo l’idea che The practically complete Guide To Dragons sembra essere pensata per lettori di giovane età o per coloro che di voi che stiano cercando più un momento di relax collegato al gioco di ruolo più famoso del mondo.

E in quest’ottica l’opera fa piuttosto bene il proprio lavoro: intrattiene e fornisce interessanti spunti tanto narrativi quanto di “ambientazione”. Se invece volete qualcosa di più meccanico, improntato al gioco più “pratico” e sempre legato al tema dei Draghi allora vi consigliamo di rivolgervi a Il Tesoro dei Draghi di Fizban.

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Commento

Voto di Cpop

75
The practically complete Guide To Dragons è l’ideale se cercate un momento di relax a tema D&D o se pensate di “presentare” i draghi a giovani lettori. Ma se cercate materiale meccanico vi consigliamo di rivolgervi altrove.

Pro

  • Perfetto per illustrare un po’ di lore ai neofiti
  • Alcune chicche d’ambientazione
  • Illustrazioni di alto livello

Contro

  • Se cercate materiale da gioco qui non ne troverete
  • Nessuna info su draghi di gemma
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