Twilight of the Gods, recensione: la saga della vendetta norrena di Zack Snyder su Netflix

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Autore: Nicholas Massa ,

Le leggende e i nomi connessi con la mitologia norrena non hanno mai del tutto perduto il loro fascino intrinseco col passare dei secoli. A nulla sono valsi i tentativi della religione cristiana in tempi medievali, così come tutte le etichette affiliate a quelle popolazioni che gli studiosi, ancora oggi, continuano a ricercare, studiare, conoscere e approfondire. Da ciò derivano tutte le storie al cui centro troviamo i vichinghi e i loro affini: epopee eroiche, racconti di viaggio e brutali massacri, in un mondo dove la morale era ben diversa da quella comunemente condivisa oggigiorno. Twilight of the Gods, la nuova serie animata creata da Zack Snyder e disponibile su Netflix dal 19 settembre 2024, trova nei miti connessi con l’antica cultura nordica le proprie radici, sviluppando un racconto pregno di sangue, violenza, sesso, dolore ed epica.

Zack Snyder e Netflix sono due entità che, nell’ultimo periodo, vediamo accostate molto spesso, per via dei progetti nei quali il regista è stato coinvolto in prima persona, dal punto di vista creativo. Memori delle reazioni e dei risultati ottenuti dai film di Rebel Moon (per approfondimenti vi rimandiamo alla nostra recensione di Rebel Moon - Parte 1 Figlia del fuoco e alla recensione di Rebel Moon Parte 2 La Sfregiatrice), l’idea di approcciarci a un altro prodotto targato Snyder non è stata delle migliori all’inizio, anche se Twilight of the Gods ci ha fatto gradualmente cambiare idea, proponendo qualcosa di inaspettatamente interessante e intrattenente.

Il racconto di Twilight of the Gods

Il racconto di Twilight of the Gods si apre su Re Leif (doppiato in originale da Stuart Martin) e Sigrid (doppiata in originale da Sylvia Hoeks). Sono entrambi innamorati al punto da volersi finalmente sposare, siglando per sempre un rapporto che va avanti da parecchio tempo. Molte sono le storie sul loro conto, narrazioni che, di bocca in bocca, hanno assunto significati, dettagli e rimandi sempre differenti, concordando tutti nel riconoscerli come due temibili, abili e valorosi guerrieri. Sigrid, di stirpe gigante (per metà, da parte di padre), spingerà per organizzare le nozze nel suo mondo, ricongiungendosi con la famiglia.

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Courtesy of Netflix/© 2024 Netflix, Inc.
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Nel giorno della loro unione, però, qualcosa va storto con l’irruzione improvvisa di Thor, arrogante, infuriato e alla ricerca di Loki, convinto che si trovi sul posto e che possa essere nascosto proprio dai presenti. Accecato dalla furia, il dio delle tempeste si spingerà così oltre da provocare un vero e proprio massacro, cambiando per sempre le sorti e la vita di Sigrid e Leif, e dando così forma agli eventi portanti di Twilight of the Gods. Sigrid, completamente accecata dalla vendetta familiare, si spingerà con il suo amato lungo un cammino di ombre, nomi altisonanti, stregonerie e mostruosità di ogni genere, pur di vedere le divinità del suo mondo piegarsi una volta per tutte.

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Vendetta, sangue e morte

Twilight of the Gods è impregnata di epica, fantasy e violenta, dall’inizio alla fine. In essa vive, dimora e cresce il viaggio dei suoi protagonisti, impegnati con tutte le loro forze a piegare un ordine immortale, ognuno guidato dalle proprie ragioni. Nulla di nuovo in termini di struttura narrativa: la serie tv si muove seguendo alcuni stilemi di scrittura estremamente classici, connettendosi alla mitologia nordica per trarne qualcosa di nuovo e sicuramente creativo in termini estetici.

Così, un viaggio di vendetta si trasforma in una serie di incontri e sfide, personali e non, in cui le varie maschere coinvolte dovranno fare i conti con un mondo mostruosamente pericoloso e imprevedibile, ricco di simbologie (dirette e indirette), rielaborate in relazione a un’animazione dinamica e in continuo movimento.

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Courtesy of Netflix/© 2024 Netflix, Inc.
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In questa, la storia di Twilight of the Gods riesce a esprimersi senza dover necessariamente poggiarsi sui dialoghi dei personaggi in gioco. È il mondo intorno a loro a parlare, così come i nomi più celebri coinvolti e il peso di alcune scelte, nonché la spettacolarità delle sequenze più violente e la semplicità di movimento che ne consegue. Giocando con una serie di stereotipi narrativi immediatamente leggibili, Twilight of the Gods costruisce un’avventura dalla fruizione diretta e senza troppi fronzoli, con una lettura sicuramente adulta. Le scene di sesso esplicite e la violenza senza filtri chiariscono subito lo spirito di un prodotto rivolto a un pubblico specifico, mirando a sorprendere ogni volta che può.

In tutto ciò, lo sguardo della protagonista, che si lascia gradualmente consumare da se stessa, diventa centrale. Proprio dall’inevitabile consunzione personale causata dalla vendetta derivano alcune delle tematiche principali di Twilight of the Gods, come le riflessioni su fede, amore, morte e violenza, anche psicologica. Partendo da un viaggio che potrebbe tranquillamente ricordare una qualsiasi campagna di D&D, la serie animata di Zack Snyder oscilla continuamente tra riconoscibilità tematica e simbolica, creatività animata e semplicità narrativa.

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La storia di vendetta di Sigrid non offre nulla di veramente nuovo. La sua rabbia accecante è molto simile a quella di Kratos nella serie di videogiochi God of War, per fare un esempio calzante, anche se è avvolta da una cura per il mondo che la circonda, che riesce a mantenere costantemente viva la fascinazione.

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Così, da un percorso di rabbia visto in tantissime altre storie dello stesso genere, Twilight of the Gods riesce a lasciare il segno non solo grazie ai suoi protagonisti, in alcuni casi fin troppo abbozzati, ma soprattutto grazie al contesto in cui si muovono, crescono e soffrono. L’ispirazione si palesa in alcune idee che non vi anticipiamo, specificamente connesse all’immaginario norreno e a tutto ciò che ne consegue.

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Partendo dal sangue, Twilight of the Gods tratteggia una storia lineare, violenta e intimamente disturbante, portando sul piccolo schermo la disperazione accecante di una donna determinata a spingersi laddove nessuno avrebbe mai osato. La serie invita indirettamente a riflettere sul significato e il potere della fede, sull'eventuale sottomissione in questo ambito, ma anche sulle credenze e speculazioni del passato, alternando un intrattenimento semplice con alcune trovate, anche narrative, di rilievo.

Commento

cpop.it

70

Twilight of the Gods, la nuova serie tv animata creata da Zack Snyder e disponibile su Netflix dal 19 settembre 2024, punta tutto sul sorprendere e intrattenere, mantenendosi sul classico per quanto concerne la struttura narrativa. Dalla più semplice delle storie di vendetta si origina un viaggio che mette in discussione le leggi, scritte e non, di un mondo in cui la mitologia norrena è qualcosa di tangibile e diretto, con cui fare i conti in prima persona. Con un impianto adulto e forte di alcune scelte in questo senso, la serie intrattiene dall'inizio alla fine gettando in un'epica fatta di ombre, sesso, sangue e una creatività animata da non sottovalutare.

Pro

  • Alcune idee in termini di animazione e caratterizzazione del mondo norreno.
  • L'epica di fondo e la piega che assume gradualmente.

Contro

  • Si tratta di una storia di vendetta estremamente classica e vista anche il altri racconti simili.
  • Alcune cose e personaggi fin troppo abbozzati.
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