We Have Demons, recensione: una ragazza e il suo demone

Scott Snyder torna a collaborare con Greg Capullo per We Have Demons: una storia esagerata e ricca d'azione che farà felici i fan di Evil Dead e Supernatural.

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Autore: Domenico Bottalico ,

We Have Demons è il volume che chiude la nostra carrellata sullo Scottobre, il mese in cui Star Comics ha portato in Italia i nuovi fumetti di Scott Snyder, pluripremiato autore con all'attivo ben tre Eisner Awards, un Harvey Award e un Eagle Award, e che sarà per la prima volta tra gli ospiti di Lucca Comics & Games 2024 dove incontrerà fan e appassionati con eventi e sessioni firmacopie. Per questo volume lo scrittore unisce nuovamente le forze con il disegnatore Greg Capullo - i due hanno realizzato in coppia un lungo ciclo di Batman - per realizzare una storia dall'alto tasso di azione e umorismo.

Di cosa parla We Have Demons

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Lam è la figlia del pastore Cash Cullen. Un uomo di fede ma non un bigotto. La loro è una famiglia piccola ma unita che ha superato la morte della moglie di Cash e la perdita di un braccio di Lam a causa del morso di un crotalo. Crescendo però Lam inizia a non essere più soddisfatta della visione semplice del padre, convinta inoltre che Cash le nasconda qualcosa i due si allontanano.

Lam torna a casa solo qualche anno dopo. Suo padre è morto in circostanze non chiarissime. La ragazza allora inizia ad indagare nel tentativo di scoprire quale segreto celava il padre. Quello che però Lam scopre ha dell'incredibile: sin dall'alba dei tempi è in atto una guerra fra "angeli" e "demoni", fra persone toccate dal potere della mistica aureola, e quelle corrette dal maligno corno. Si tratta di due forze primordiali nate nel momento della creazione del cosmo e destinate a darsi per sempre battaglia.

Ma non è tutto perché Cash, in questa lotta al male, faceva coppia con Gus, un gigantesco demone capace di tenere a bada il suo lato demoniaco solo grazie ad un diadema di aureola. Lam inizia quindi a chiedersi davvero cos'è la fede. La ragazza è ad un bivio: scoprire cosa è accaduto a suo padre proseguendo la sua missione insieme a Gus oppure ignorare questa follia.

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We Have Demons: il solito Scott Snyder esagerato

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We Have Demons è una lettura che farà felici i fan di Evil Dead (la serie TV) o Supernatural. Si tratta di una storia che porta il classico marchio di fabbrica di Scott Snyder: esagerata, ricca d'azione e tutta votata all'intrattenimento.

La base da cui si parte è più classica: il conflitto fra il bene e il male. Lo spunto positivo di Snyder è però quello di giocare questo conflitto dal punto di vista del concetto di fede, molto interessante soprattutto se rapportato all'evoluzione della protagonista Lam perché si unisce anche a tutti quegli aspetti tipici di una storia coming of age.

Una bella sfida che l'autore accoglie a modo suo ovvero imbastendo un plot che aumenta esponenzialmente la sua portata nel corso dei capitoli infarcito di scene d'azione caciarone e dialoghi sboccati. Interessante è in questo senso il personaggio del demone Gus che avrebbe meritato un pochino più di spazio forse. 

Il piglio anni 90 - in alcuni passaggi We Have Demons ricorda certe storie di Lobo - si sposa molto bene col concept dell'autore peccato che il world building sia un po' troppo compresso costringendo ad un verbosità eccessiva, o meglio ad un uso eccessivo delle didascalie, che rallenta un po' il ritmo nella lettura.

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A proposito di anni 90, Greg Capullo si è divertito molto a disegnare We Have Demons. Il disegnatore infatti rispolvera tutta la sua esperienza accumulata al servizio di Spawn divertendosi a creare mostri dalle anatomie putrescenti e scene d'azione dall'alto tasso di sbudellamenti. Il tratto del disegnatore d'altronde è quello tipicamente muscolare di un certo fumetto americano, basti vedere il design del già citato Gus.

Un po' anni 90 è anche la costruzione della tavola di Capullo, soprattutto nella prima parte del volume dove, a causa della presenza di molte didascalie, i panel si rimpiccioliscono lasciando spazio a sfondi monocromatici. Più dinamica in questo senso è la seconda parte del volume dove il disegnatore può anche cimentarsi con alcune splash-page, anche doppie.

Vanno anche menzionati gli ottimi inchiostri di Jonathan Glapion, anche lui molto più preciso ed efficace nella seconda parte del volume, e il lavoro ai colori di Dave McCaig con una paletta che si rifà ancora una volta ad un certo fumetto anni 90 ma senza rinunciare a qualche soluzione più intrigante soprattutto a livello di luci ed effetti.

Il volume

Anche We Have Demons è proposto da Star Comics in volume cartonato. Come per i precedenti 3 volumi, anche questo è un volume confezionato in maniera molto buona: la resa del tratto muscolare di Greg Capullo e degli inchiostri di Jonathan Glapion è ottima, merito della carta patinata dalla grammatura importante. La rilegatura a filo permette una lettura agevole anche quando sono presenti delle doppie splash-pages. Oltre alla copertina regular, We Have Demons è disponibile anche con copertina variant firmata da Mirka Andolfo.

A differenza di Barnstormers - A Ballad of Love and Murder, Clear e Night of the Ghoul, We Have Demons presenta una piccola sezione di extra. Si tratta di una post-fazione firmata dallo stesso Scott Snyder in cui viene spiegata la genesi dei progetti Best Jack Press e una gallery che mostra la differenza fra alcune tavole finite e poi colorate. È presenta anche la classica cover gallery. Il prezzo del volume rimane decisamente accessibile soprattutto considerato che si tratta di un cartonato.

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Commento

Voto di Cpop

65
We Have Demons è una lettura che farà felici i fan di Evil Dead (la serie TV) o Supernatural. Si tratta di una storia che porta il classico marchio di fabbrica di Scott Snyder: esagerata, ricca d'azione e tutta votata all'intrattenimento. Il conflitto fra il bene e il male viene filtrato da un lato dalla riflessione sul concetto di fede da un lato e da tutti quegli aspetti tipici di una storia coming of age dall'altro. Greg Capullo si è divertito molto a disegnare questa storia rispolverando tutta la sua esperienza accumulata al servizio di Spawn creando mostri dalle anatomie putrescenti e scene d'azione dall'alto tasso di sbudellamenti.

Pro

  • ideale per i fan di serie TV come Evil Dead o Supernatural e di un certo fumetti anni 90
  • bella idea l'idea di Scott Snyder alla base del racconto: mischiare l'eterna lotta fra il bene e il male con una storia coming of age
  • le matite muscolari e divertenti di Greg Capullo

Contro

  • eccessivamente verboso (troppe didascalie) nella prima parte del volume
  • world building e il personaggio di Gus avrebbero meritato più respiro
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