Alien: Romulus, il nuovo capitolo della saga dedicata al più letale degli alieni del cinema, non poteva certo esimersi dall'omaggiare il franchise con una serie riferimenti e golosi easter eggs.
A quarantacinque anni dall'uscita di Alien, la saga creata da Ridley Scotth è divenuta un punto di riferimento tanto nella sci-fi quanto nell'horror, lasciando una traccia indelebile nella cultura pop.
- Sintetici e umani
- Vie di fuga
- Esperimenti folli
- La Nostromo
- Voglio presentarti un mio amico personale
- Dal grande schermo ai pixel
- Stai lontano da lei, maledetta
- Un nuovo xenomorfo
- Nello spazio nessuno può sentirti
- Diario di bordo
Sintetici e umani
Uno dei collegamenti più diretti tra Alien: Romulus e i precedenti capitoli della serie è l'introduzione di Rook, la cui figura ricorda l'Ash di Alien. Interpretato da Ian Holm, Ash era un membro dell'equipaggio della Nostromo che si rivelò essere un androide inviato dalla Weyland-Yutani per assistere nei loro interessi, come il sacrificare l'equipaggio pur di procurarsi uno xenomorfo.
Rook svolge un ruolo simile, facendo del suo meglio per garantire che il siero derivato dal DNA dello Xenomorfo venga portato in sicurezza fuori dalla stazione. Il sintetico di Romulus è stato evidentemente modellato su Ash, narrativamente spiegato in quanto i due sintetici provengono dalla stessa linea produttiva. Questo crea anche un senso più profondo di continuità con il film originale.
Rook, gravemente danneggiato ma ancora operativo, riflette inoltre il destino simile subito da molti altri robot della serie, come Ash in Alien e Bishop in Aliens - Scontro Finale. Tema che ritorna nella saga di Alien in quanto molto a caro a Ridley Scott, che non lo ha solo rielaborato nel suo recente ritorno al franchise ma lo ha reso il fulcro di uno dei suoi cult, Blade Runner.
Vie di fuga
Nella serie di Alien spesso i personaggi sono costretti a muoversi attraverso i condotti d’aerazione delle astronavi e delle stazioni spaziali. In Alien, l’indagine di Dallas sulla creatura che si aggirava sulla sua nave lo portò nei condotti del vascello. Nel frattempo, una delle scene più memorabili e terrificanti in Aliens è stata vedere un intero gruppo di Xenomorfi muoversi attraverso i condotti verso i sopravvissuti.
Questo tratto distintivo nasce proprio nel primo film come escamotage narrativo per instillare nello spettatore un senso di claustrofobica ansia, oltra a risultare un comodo espediente per risparmiare sui costi di produzioni, condensando gli scenari in uno stretto, oscuro cunicolo.
Entrambe queste scene sono efficacemente ricreate in Alien: Romulus. Al loro arrivo sulla stazione, il trio composto da Andy, Tyler e Bjorn si muove attraverso i condotti. Più avanti nel film, si vedono gli Xenomorfi muoversi attraverso di essi per raggiungere gli umani.
Esperimenti folli
Uno dei punti principali della trama di Alien: Romulus è l'introduzione di un nuovo composto modificato. Il siero, derivato dal DNA dello xenomorfo, è considerato la chiave per migliorare l'umanità a livello fisico, facendola evolvere. L'elemento raccolto dallo Xenomorfo ricorda il "black goo" di Prometheus e Alien: Covenant, una misteriosa sostanza che gli Ingegneri erano in grado di utilizzare in diverse forme.
Sebbene non sia esattamente la stessa sostanza dei film precedenti, il legame con il composto che ha dato vita ai precursori degli xenomorfi è evidente negli esperimenti condotti dal malvagio androide sintetico, David.
Il film rafforza ulteriormente questa connessione utilizzando un motivo musicale tratto da Prometheus. Questo è uno dei collegamenti più importanti tra Alien: Romulus e il resto della serie, poiché rivela come gli eventi apparentemente disparati si uniscano nella timeline completa di Alien.
Una volta che Rook viene riscoperto e riattivato, finisce per rivelare gran parte della storia che ha reso possibile la creazione della sostanza, in cui abbondano riferimenti a diversi film della serie. Il sintetico rivela che c'è stato un solo sopravvissuto della Nostromo, confermando che la compagnia Weyland-Yutani è a conoscenza degli eventi di Alien, come dimostra un monitor su cui compare il file personale di Lambert.
Interpretata da Veronica Cartwright, Lambert era uno dei membri dell'equipaggio della Nostromo. Sebbene sia sopravvissuta per gran parte del film, alla fine è stata uccisa dallo xenomorfo mentre cercava di raggiungere la capsula di salvataggio.
Nell'esposizione di Rook compaiono anche ologrammi che ritraggono le Ampolle Steatite, i contenitori usati in Alien: Covenant per contenere il black goo. Questi collegamenti rafforzano i legami tra i vari film della saga, anche se Alien: Romulus apporta alcune piccole modifiche agli elementi di Alien: Covenant.
La Nostromo
Il ritrovamento dei resti della Nostromo gioca un ruolo fondamentale nel retroscena di Alien: Romulus, collegando direttamente il primo e l'ultimo capitolo della serie. La Nostromo era l'ambientazione del primo film, una piccola nave mineraria che scoprì un segnale di soccorso nell’immensità dello spazio. Indagando su di esso, si innescarono gli eventi del film e gran parte del resto della serie.
Mentre in Aliens - Scontro Finale si rivelava che Ripley era stata ritrovata decenni dopo, Alien: Romulus conferma che la Nostromo fu distrutta venti anni prima degli eventi del nuovo film. Sebbene sia stata fatta esplodere con successo, lo xenomorfo è riuscito a creare un bozzolo all'interno del relitto e a sopravvivere abbastanza a lungo da essere ritrovato dalla compagnia Weyland-Yutani in qualche momento tra i due film.
Voglio presentarti un mio amico personale
I Colonial Marines sono diventati uno degli elementi più ricorrenti dell'universo espanso di Alien dopo essere stati introdotti in Aliens - Scontro Finale. Sebbene non ci siano Marines in Alien: Romulus, la loro presenza si avverte nel film grazie ai fucili a impulsi che Andy alla fine consegna a Rain e Tyler per proteggersi dagli Xenomorfi. Tyler rivela che questi sono infatti gli stessi fucili usati dai Marines della loro epoca.
È interessante notare che presentano alcune differenze rispetto ai fucili usati in Aliens, ambientato successivamente. Sebbene le armi non siano esattamente lo stesso modello, si dimostrano altrettanto efficaci nell'abbattere gli Xenomorfi.
La scena in cui Tyler mostra a Rain come usare un fucile a impulsi è inquadrata in modo simile a quella in cui Hicks insegna a Ripley a usarne uno in Aliens - Scontro Finale. Questo riflette come entrambi i film abbiano messo al centro una protagonista femminile e abbiano giocato sulla tensione romantica tra le due coppie.
Dal grande schermo ai pixel
Uno dei riferimenti più originali di Alien: Romulus riguarda nemmeno uno dei videogiochi migliori della saga: Alien: Isolation, ambientato tra Alien e Aliens. Protagonista è la figlia di Ripley, Amanda, che cerca di sopravvivere a un incontro con uno Xenomorfo su una stazione spaziale, durante la sua ricerca della madre. Videogioco nato da una scena tagliata di Aliens - Scontro Finale, disponibile in una versione estesa, in cui Ripley faceva ricerche sulla figlia. Amanda compare anche in Aliens - Defiance, uno dei migliori fumetti di Aliens.
In Alien: Isolation, i giocatori potevano usare telefoni di emergenza noti come "Registration Points" come punti di salvataggio. Gli stessi telefoni possono essere visti in tutta la stazione spaziale durante il film, e i personaggi ne usano persino uno mentre sono intrappolati sulla stazione spaziale per comunicare.
Secondo un'intervista tra Games Radar e il regista Fede Álvarez, i telefoni si possono scorgere poco prima che il film prenda un'altra svolta oscura, un chiaro riferimento a come i punti di salvataggio apparivano in Alien: Isolation proprio prima di una sequenza pericolosa.
Il film è strutturato in modo che ogni volta che sta per accadere qualcosa di brutto, vedrai un telefono. Nel gioco, ogni volta che vedevi un telefono pensavi: ‘Cazzo, sto per entrare in una scena pericolosa.’ È la stessa cosa qui. Vedrai che sono posizionati strategicamente nel corso del film. Quando vedi il telefono, è come dire: preparati all’impatto.
Stai lontano da lei, maledetta
Una delle battute più iconiche di Aliens viene omaggiata anche in Alien: Romulus. Quando la Regina si intrufola nella nave in fuga che trasporta Ripley e gli altri verso la salvezza, la creatura elimina Bishop e avanza verso Newt. Indossando un esoscheletro potenziato , Ripley urla 'Stai lontana da lei, maledetta' ("Get away from her, you bitch") e attacca la creatura.
Un momento simile avviene in Alien: Romulus quando uno Xenomorfo mette all’angolo Rain in un condotto di ascensore e si avvicina per il colpo di grazia. Afferrando il fucile a impulsi e abbattendo lo Xenomorfo a terra con una serie di colpi, Andy ripete la battuta alla creatura ormai morta.
È un modo intelligente per fare riferimento a uno dei momenti più memorabili del franchise e integrarlo nella storia Alien: Romulus, cementando l'amore protettivo di Andy per la sua "sorella," Rain, facendogli mostrare la stessa determinazione interiore di Ripley.
Un nuovo xenomorfo
Il terzo atto di Alien: Romulus introduce un orribile nuovo ibrido Xenomorfo/Umano. Questo è il risultato degli sforzi della Weyland-Yutani per creare un mezzo con cui poter "evolvere" forzatamente l'umanità per sopravvivere ai pericoli dei viaggi spaziali e della colonizzazione. Questo sottolinea i loro tentativi, già evidenti in altri film, di procurarsi uno xenomorfo su cui sperimentare, con Rook che conferma i loro piani di modificare gli esseri umani con elementi Xenomorfi.
Questo stabilisce una connessione tematica tra Alien: Romulus e Alien: Resurrezione, che è tecnicamente l'ultimo capitolo della serie in ordine cronologico. Quel film si concentra principalmente su un clone di Ripley, creato con una miscela di DNA umano e Xenomorfo. Anche se l'ibrido in Alien: Romulus non è avanzato come Ripley 8, mette in luce le motivazioni coerenti alla base della malvagia corporazione e come, anche se secoli dopo, stiano cercando modi per fondere gli esseri umani con gli Xenomorfi.
Nello spazio nessuno può sentirti
Sia Alien che Alien: Romulus terminano su una nota simile, con i protagonisti che affrontano sforzi simili per abbattere il temibile mostro che li insegue. In entrambi i film, Ripley e Rain sono costrette a confrontarsi con un alieno, entrambe indossano tute spaziali simili e si legano alla nave, prima di esporre la creatura al vuoto dello spazio.
In entrambi i casi, la creatura inizialmente sopravvive al tentativo ma viene infine espulsa dalla nave e lasciata a morire nello spazio. Tuttavia, l'ibrido di Alien: Romulus riesce effettivamente a tornare da Rain e persino a incrinare il suo visore prima di essere infine espulso.
Diario di bordo
Un'altra somiglianza chiave tra Alien e Alien: Romulus si manifesta negl finale. Dopo aver sconfitto con successo l'alieno che li inseguiva e averlo espulso nello spazio, sia Ripley che Rain redigono un log di missione per riassumere il loro stato attuale. Questo viene accompagnato dalla scena in cui i personaggi entrano in una capsula criogenica per poter dormire durante i loro viaggi cosmici.
Questo elemento condiviso evidenzia ulteriormente come Rain sia una risposta moderna a Ripley,. Lascia anche la porta aperta per futuri film che possano rivedere Rain e Andy mentre percorrono il cosmo.
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