Bo-Katan Kryze: il senso di esser mandaloriani

Autore: Manuel Enrico ,

The Mandalorian, la prima serie live action di Star Wars, sembra essere stata concepita come un punto nodale della continuity del Canon della galassia lontana, lontana. Se nella prima stagione si erano visti dei richiami alla cronologia della saga, la comparsa di personaggi celebri della saga avvenuti nel seguito delle avventure di Din Djarin sembrano indicare il ritorno di personaggi particolari che potrebbero concorrere a dare ancora più consistenza della caratterizzazione della cultura mandaloriana nella serie.

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Non solo con l’ingresso del cast di una delle poche Jedi che sono riuscite a guadagnarsi il rispetto dei Mandaloriani, Ahsoka Tano, ma anche con l’apparizione di una figura chiave durante la Purga di Mandalore: Bo-Katan Kryze.

Bo-Katan Kryze: ricostruire Mandalore

Sembra incredibile, ma proprio come accaduto con Ahsoka Tano, anche Bo-Katan Kryze non era nata immediatamente come un personaggio pensato per avere un ruolo fondamentale all’interno della cronologia di Star Wars. Comparsa per la prima volta nella quarta stagione di The Clone Wars, Bo-Katan Kryze doveva limitarsi a un’apparizione saltuaria, ma tutto cambiò grazie alla mente dietro la serie animata di Star Wars: Dave Filoni.

L'origine di Bo-Katan

Filoni è stato parte integrante del consolidamento del Canon di Star Wars nato con l’uscita de Il Risveglio della Forza. Muovendosi su diversi media, dal fumetto al cinema passando per romanzi e animazione, il Canon ha la possibilità (o meglio, l’obbligo) di andare a consolidare la complessa narrazione di Star Wars, colmando apparenti buchi nella trama orizzontale della saga, sfruttando questa natura poliedrica di Star Wars.

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Forte di questo ruolo, Filoni colse subito le possibilità del personaggio di Bo-Katan Kryze, tanto che lo sceneggiatore decise di seguirne con molta attenzione lo sviluppo. Al punto che il nome stesso del personaggio venne deciso proprio da Filoni. A ispirarlo fu nientemeno che il gatto della moglie Anne, che veniva chiamato familiarmente dalla signora Filoni col nomignolo di 'boogie', un fatto che portava spesso chiamato dai familiari con il soprannome di ‘boogie-cat-Anne’. Il passo da questo scampolo di vita domestica al nome della mandaloriana fu breve per Dave Filoni, che battezzò la donna Bo-Katan Kryze. 

Dal punto di vista grafico, Bo-Katan Kryze venne subito caratterizzata da Darren Marshall, che seguendo le indicazioni di Filoni diede al personaggio un look preciso. Seguendo il costume mandaloriano, che prevede una determinata colorazione e simbologia dell'armatura per mostrare l’aderenza al proprio clan, Filoni richiese a Marshall di caratterizzare la donna dando al suo elmo un aspetto che ricordasse un gufo, richiamo alla squadra cui appartiene Bo-Katan Kryze, i Nite Owls, una divisione della più famigerata Death Watch. 

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L’importanza che la donna avrebbe avuto all’interno dei futuri sviluppi di The Clone Wars fu subito chiara a Filoni, che aveva da tempo deciso di portare la serie ad affrontare un momento epocale nella storia galattica, la Purga di Mandalore. Questa pagina della storia galattica coincise con le fasi finale della Guerra dei Cloni, quando la società mandaloriana venne annientate da quello che sarebbe in seguito divenuto l’Impero Galattico.

Il senso di essere mandaloriani

Come abbiamo visto nella prima stagione di The Mandalorian, le conseguenze delle Guerre dei Cloni sui mandaloriani furono devastanti. Dopo esser stati per centinaia di anni una popolazione guidata da un codice morale improntato allo scontro e all’espansione, negli ultimi tempi della Vecchia Repubblica i mandaloriani aveva assunto un atteggiamento meno bellicoso e più civili, soprattutto sotto la guida del Clan Kryze.

La contessa Satine Kryze, sorella di Bo-Katan, era convinta che questa nuova società rappresentasse la scelta giusta per la propria gente, ma si scontrava con fazioni che invece erano nostalgiche della vecchia cultura guerriera, tra cui la Death Watch. 

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Motivo che spinse Bo-Katan Kryze a unirsi alla Death Watch, un clan intenzionato a rovesciare il governo e guidato da Viszla. Durante questa militanza nella Death Watch, che coincide con le sue prime apparizioni in The Clone Wars, Bo-Katan Kryze è un personaggio moralmente ambiguo, che apparentemente rappresenta un nemico per i Jedi e la Repubblica.

Durante le Guerre dei Cloni, il governatore Pre Vizsla, erede del leggendario Tarre Vizsla, cerca di riportare in auge la cultura mandaloriana, creando la Death Watch. Vizsla intende allearsi con il Conte Dooku e i Separatisti, sperando di scatenare una reazione della Repubblica e diventare un eroe nel conseguente scontro. Il piano di Vizsla fallisce e il mandaloriano cerca di complottare contro Dooku, arrivando ad allearsi con il Collettivo Ombra di Darth Maul, con l’intenzione di guadagnarsi il supporto dei grandi clan di Mandalore. Scoperto un piano di Vizsla per eliminarlo, Maul uccide il mandaloriano, diventando il leader della Death Watch.

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Il Senato della Repubblica, preoccupato della situazione su Mandalore, invia il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi a indagare. Dopo esser stato catturato dai nemici, Obi-Wan riuscì a scappare e avvisare il Senato del pericolo che si nascondeva nella ribellione mandaloriana. Maul, a guida della Death Watch, venne catturato e arrestato, ma i suoi fedeli lo liberarono. In seguito al conseguente Assedio di Mandalore, il potere venne affidato proprio a Bo-Katan Kryze, fondamentale nel detronizzare il Sith, ma che venne deposta dal Clan Saxon quando questa si rifiutò di schierarsi con l’Impero alla caduta della Repubblica. 

Durante l’era dell’Impero Galattico, Palpatine instaurò un governo fantoccio affidato al clan dei Saxon. Gar Saxon divenne il vicerè imperiale, continuando anche a essere uno dei commando speciali della Marina Imperiale. I Protettori di Mandalore, guidati da Fenn Rau, rimasero invece fedeli agli ideali della Vecchia Repubblica, che avevano servito durante la Guerra dei Cloni addestrando le truppe dei cloni. Rau fu uno dei pochi sopravvissuti a scampare allo sterminio dei Protettori quando Saxon decise di eliminare l’unico ostacolo al suo dominio su Mandalore, un’azione che spinse l’ex leader dei Protettori ad unirsi alla Ribellione.

Dopo questi eventi, Sabine Wren entrò in possesso della leggendaria Darksaber su Dathomir. Su spinta di Fenn Rau, Sabine iniziò ad addestrarsi con la Darksaber, in modo da diventare il nuovo simbolo di unità di Mandalore, contro l’Impero. Iniziò un periodo travagliato di scontri e macchinazioni che portarono ad una nuova guerra civile mandaloriana. 

Il clan Wren divenne il fulcro di un’unità delle Casate che intendevano ribellarsi all’impero. Durante questi anni di scontri, Bo-Katan Kryze, al fianco di Sabine Wren guidò con i suoi compagni di avventura una serie attacchi alle truppe imperiali, minando l’autorità di Saxon. Alla fine, le truppe ribelli guidate dal clan Wren  riuscirono a conquistare il controllo di Mandalore, con l’aiuto della Ribellione. Al termine di questa guerra civile, Bo-Katan Kryze  ricevette da Sabine la Darksaber, diventando la nuova Mand’alor e unificando tutti i clan mandaloriani.

Bo-Katan in The Mandalorian

Quindi, la Darksaber, il simbolo stesso del Mand’alor, dovrebbe esser in possesso di Bo-Katan Kryze, ma come abbiamo visto nell’ultimo episodio della prima stagione di The Mandalorian, Redenzione, quella particolare spada ora è in possesso di Moff Gideon. Da questa rivelazione prende vita una seconda stagione che vede il possesso della Darksaber al centro di una sempre maggior interazione tra Din e i suoi compangi mandaloriani, guidati proprio da Bo-Katan Kryze. 

A interpretare Bo-Katan Kryze in The Mandalorian è Katee Sakhoff, che da dato la voce alla mandaloriana in The Clone Wars. Nota soprattutto per aver interpretato Kara ‘Starbuck’ Trace in Battlestar Galactica, l’attrice ha sempre sperato dai poter tornare a interpretare Bo-Katan Kryze, mantenendo vivo l’interesse per il personaggio durante l’apparente chiusura di The Clone Wars, prima della sua attesa conclusione, dove la guerra civile mandaloriana ha avuto un ruolo di prim’ordine. 

Occasione che si è concretizzata, consentendo alla Sakhoff di offire un'intensa interpretazione live action di Bo-Katan. Sin dalla sua apparizione nella seconda stagione di The Mandalorian, Bo-Katana è ossessionata dal recuperare la Darksaber, portandolo ad allearsi con Din Djarin, salvo rimanere attonita quando il Mando vince il possesso della Darksaber sconfiggendo Moff Gideon.

La delusione di Bo-Katan la porta a isolarsi dalla propria gente, sino a quando non viene coinvolta da Din Djarin in una missione che ha come fine la riconquista di Mandalore, come visto nella terza stagione di The Mandalorian. 

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