I film di Taika Waititi da vedere assolutamente, tra ironia e genialità

Taika Waititi è un eccentrico regista che, con la sua ironia e un articolato succedersi di trovate geniali, è riuscito a conquistare il pubblico di tutto il mondo. Da Vita da vampiro a Jojo Rabbit: scopriamo subito i suoi film da vedere assolutamente.

Autore: Biagio Petronaci ,

Ironico, eccentrico e dissacrante: Taika Waititi è un regista che durante gli ultimi anni è riuscito a conquistare la critica e il pubblico di tutto il mondo. Un cineasta con una spiccata sensibilità artistica che nei film da lui diretti riesce a emozionare e divertire il pubblico. Guardando i suoi lavori, gli spettatori vengono pervasi da diverse emozioni contrastanti, in una cinematografia che rappresenta un’esperienza assolutamente imperdibile. 

I film già usciti

Boy

See-Saw Films
Un padre gioca insieme ai propri figli

Nel 2010, Taika Waititi diresse un film in cui è possibile scorgere alcuni elementi predominanti del suo cinema: l’ironia e la sensibilità. Il regista sceglie qui il punto di vista di un bambino, creando un film coinvolgente ed emotivo. Boy è ambientato in Nuova Zelanda, paese in cui si incontrano la natura incontaminata, vecchie costruzioni umane e moderne città.

I protagonisti di questo film sono due ragazzini: Alamein (James Rolleston), che si fa chiamare anche Boy, un ragazzo maori di 11 anni, e Rocky (Te Aho Aho Eketone-Whitu), il fratello minore fermamente convinto di avere i superpoteri. I due vivono in una fattoria, insieme all’affettuosa nonna. L’anziana è però costretta a partire per un funerale. A questo punto compare il padre dei ragazzi, anche lui di nome Alamein. A prestare il volto a questo personaggio troviamo Taika Waititi, che fa anche qui emergere la sua spiccata ironia, sensibilità e infinita fantasia.

Tutti conoscono Alamein come un criminale, ma qui appare invece goffo e bonaccione. Qui sorge subito una domanda: quella è la “Realtà” oppure una montatura involontariamente generata dai due ragazzini, quasi un loro punto di vista? Waititi riesce a portare sul grande schermo la maturazione del rapporto tra un padre e due figli. Saranno però i bambini – in questo capovolgimento dei ruoli – a insegnare qualcosa al bizzarro padre. 

Il film ha ottenuto un enorme successo in Nuova Zelanda, come dimostrato dagli ottimi incassi. Grandi e piccoli rimangono affascinati da questa tenera e divertente storia ambientata in quel variegato panorama che è la Nuova Zelanda.  

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Vita da vampiro - What We Do in the Shadows

Madman Entertainment
I tre vampiri si scatano alcune foto

La tecnica del falso documentario (o “mockumentary”) consente ai cineasti di rendere “naturale” ciò che in effetti naturale non è. Questo espediente narrativo, sempre più comune nel cinema e in TV, è stato adottato da Taika Waititi e Jemaine Clement per un film divertente e paradossale. Vita da vampiro - What We Do in the Shadows (2014) reinventa totalmente la figura del vampiro. Dimenticate gli spaventosi e seriosi “non morti” senza pietà, come Dracula o gli attraenti individui di Twilight, e date il benvenuto a un gruppo di simpatici mascalzoni. 

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Il DVD di Vita Da Vampiro - What We Do In The Shadows

Il DVD di Vita Da Vampiro - What We Do In The Shadows

In Vita da vampiro - What We Do in the Shadows, Waititi e Clement – i due registi – immaginano come potrebbe essere la vita nell’oscurità di un gruppo di vampiri, costretti a fare i conti con l’era di internet. Viago, Deacon e Vladislav sono tre non morti che vivono insieme. La loro quotidianità è simile a quella di tre semplici universitari fuori sede: si spartiscono i compiti in casa, scelgono insieme i loro outfit, litigano per qualche incomprensione e si tengono costantemente compagnia. In realtà, però, non sono tre universitari, bensì tre vampiri spesso a caccia di prede a cui succhiare il sangue. 

Come spesso accade con i mockumentary, i registi hanno immaginato una troupe che, desiderosa di scoprire la vita dei vampiri, decide di seguirli con delle videocamere. Non mancano le caratteristiche tipiche dei reali documentari, come le interviste, solo che tutto è evidentemente e volutamente finto. Il film è divertente e offre un’iniezione di vita a questo genere. In Vita da vampiro - What We Do in the Shadows Taika Waititi presta il volto a uno dei tre vampiri, sempre con un sorriso stampato sul volto. La produzione ha deciso di adottare alcuni effetti speciali, ma senza esagerare, rendendo questo episodio chiaramente finto quasi “verosimile”.  

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Thor: Ragnarok

Marvel Studios
Thor utilizza nuova armi per combattere contro Hulk

Anche Thor: Ragnarok (2017), il terzo capitolo della saga dedicata al Dio del tuono, è firmato da Taika Waititi. Thor, dopo essere tornato nella lucente Asgard, compie una scoperta scioccante. Loki ha infatti rubato il posto di Odino, riuscendo a trasformarsi nel padre degli dei. Il vero pericolo è però dietro l’angolo: Hela, sorella maggiore e dea della morte, riesce a fuggire dalla sua prigione negli inferi. Questa potente creatura infernale desidera vendicarsi di Asgard. Durante un combattimento tra Hela e Thor, l’infallibile Mjolnir viene distrutto e il suo possessore finisce sul pianeta Sakaar, come campione di un maestro. Thor si troverà qui a dover affrontare un combattente temibile e incontrollabile: Bruce Banner/Hulk. 

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Cofanetto Blu-ray di Thor: Ragnarok

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Nei primi due capitoli di questa saga sono stati abilmente mischiati momenti comici e alcuni eventi cupi. Con Thor: Ragnarok, Waititi ha voluto insistere maggiormente sull’humor. Tuttavia, questa scelta non rasenta mai il ridicolo. Questa caratteristica è tipica di diversi film che compongono il Marvel Cinematic Universe, insieme all’epicità di queste fantastiche avventure. Non mancano delle sequenze d’azione spettacolari, spesso accompagnate da canzoni – tra cui Immigrant Song dei Led Zeppelin – perfettamente sincronizzate. 

Nel film sono stati inseriti diversi riferimenti agli storici fumetti di Marvel Comics e ad alcune opere recenti, tra cui Planet Hulk. La storia si svolge in una colorata atmosfera pop anni ’80, regalando un sorriso specialmente ai nostalgici. Taika Waititi – avvicinandosi ai cinecomic – è riuscito a regalare al pubblico un’avventura assolutamente imperdibile per gli amanti di questo genere. 

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Jojo Rabbit

Fox Searchlight Pictures
Jojo e il suo amico immaginario corrono in un luogo pieno di fumo

Jojo Rabbit – vincitore del Premio Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale - è il film con cui potrebbe essere riassunta l’intera cinematografia di Taika Waititi. Una tenera commedia in cui il cineasta riesce a raggruppare i problemi della fase preadolescenziale con una non troppo velata critica al nazismo. Ma andiamo per ordine: di cosa parla Jojo Rabbit?

Il protagonista di questa storia è il piccolo Jojo Betzler, un bambino di 10 anni che non riesce a socializzare con i suoi coetanei. Il giovane, che vive nel periodo segnato dalla Seconda Guerra Mondiale, si confida con un amico immaginario. No, non si tratta di un coniglio bianco o di un supereroe, ma di Adolf Hitler (interpretato dal regista). Il ragazzino, che viene accudito da sua madre, inizierà a porsi alcune domande dopo un incontro quasi imprevedibile. 

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Il cofanetto Blu-Ray di Jojo Rabbit

Il cofanetto Blu-Ray di Jojo Rabbit

Con questo film, Taika Waititi è riuscito a mettere in scena una critica nei confronti del nazismo, utilizzando la sua irresistibile ironia. Il Führer della Germania viene dipinto quasi come un buffo personaggio dei cartoni animati, capace però di inculcare nella mente del protagonista degli insegnamenti sbagliati. Come già successo con il film Boy, qui il cineasta decide di filtrare la realtà con gli occhi di un bambino, che non vede quindi in quella figura uno spietato dittatore, bensì un buffo amico immaginario. Waititi – con questa scelta – riesce a far emergere il profondo legame tra il nazismo e l’ignoranza. Il bambino, prima di conoscere un’ebrea, era fermamente convinto che ciò che veniva propagandato da molti adulti fosse l’assoluta realtà. Il messaggio ultimo, in fondo, è quello pronunciato da Rosie Betzler, la madre di Jojo: “L'amore è la cosa più forte al mondo”.

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Altri progetti del regista

Non solo sul grande schermo: Taika Waititi ha anche lavorato ad alcuni progetti per la TV e per le piattaforme digitali. Scopriamo alcune tra queste esperienze. 

The Mandalorian 

Disney+
Il Bambino stringe in mano un oggetto

Waititi ha collaborato con Disney+, dirigendo l’ottavo episodio della prima stagione di The Mandalorian. Con questa serie televisiva – ambientata nell’Universo di Star Wars – la produzione è riuscita a conquistare il pubblico. Con un’elettrizzante storia, delle ambientazioni assolutamente fantastiche, effetti speciali sorprendenti e – sì, bisogna dirlo - Baby Yoda, gli episodi di The Mandalorian trasportano il pubblico in un viaggio incredibile nell’Universo della fortunata saga cinematografica.

Per la realizzazione di questa serie live-action sono stati chiamati diversi registi, tra cui Taika Waititi. Il cineasta ha diretto l’ultimo episodio della prima stagione. Una puntata con un’atmosfera simile a quella di molti blockbuster cinematografici che è riuscita a confermare le ottime aspettative degli appassionati. Anche qui, Waititi si è riconfermato un abile regista capace di interfacciarsi anche con una saga ritenuta quasi sacra dagli amanti del cinema. 

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What We Do in the Shadows (serie TV) 

FXP
Due individui, tra cui un vampiro, sono seduti su altrettante sedie

Dal 2019, il cineasta ha deciso di realizzare una serie televisiva ispirata a What We Do in the Shadows. L’omonimo show – attualmente composto da 2 stagioni – segue le vicende di quattro vampiri che convivono a Staten Island. Anche in questo caso è stata utilizzata la tecnica del falso documentario. What We Do in the Shadows è stata accolta positivamente dalla critica, grazie alla sua ironia e alla capacità di raccontare vicende paradossali in modo quasi naturale. 

Taika Waititi – oltre ad aver ideato lo show insieme a Jemaine Clement – ha diretto i seguenti episodi:

  • 1x01, Vampiri A Staten Island;
  • 1x07, Il processo;
  • 1x10, Origini.

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Futuri progetti in arrivo

Taika Waititi non è proprio intenzionato a rallentare e si prepara già a lavorare a nuovi progetti. Scopriamo subito alcuni dei suoi film in uscita

Thor: Love and Thunder

Dopo il successo di Thor: Ragnarok, Marvel Studios ha scelto Taika Waititi per scrivere e dirigere il quarto capitolo della saga, intitolato Thor: Love and Thunder. Per il momento sono poche le informazioni note riguardo a questo nuovo lungometraggio, in cui il pubblico scoprirà una nuova avventura del Dio del tuono. 

Secondo le prime indiscrezioni, sarà Jane Foster a ottenere i poteri di Thor, riuscendo a sollevare il potente Mjolnir. Il personaggio non avrà tuttavia dei poteri identici a quelli di Thor, ma comunque molto simili. Sarà nuovamente Natalie Portman a interpretare Jane Foster, dopo diversi anni di pausa dall’Universo Cinematografico Marvel. 

Una fonte interna alla produzione ha inoltre dichiarato che si tratterà di una sorta di “Avengers 5”, considerando che saranno numerosi i personaggi ad apparire. Waititi ha invece preannunciato che ci troveremo davanti a un film molto romantico

Adesso mi piacciono le storie d'amore, voglio farne una. Voglio fare qualcosa che prima non ho mai fatto e di cui non mi importava nulla. Voglio davvero provarci.

Non ci resta quindi che attendere ulteriori dettagli su Thor: Love and Thunder.

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Next Goal Wins 

Taika Waititi ha diretto anche la commedia sportiva intitolata Next Goal Wins, che uscirà prossimamente. Le riprese sono iniziate il 4 novembre 2019. Durante il mese di gennaio del 2020 è iniziata la post-produzione. Nel cast sono stati confermati Michael Fassbender, Elisabeth Moss, Beulah Koale, Rachel House e Armie Hammer. Il film è ispirato a un documentario sportivo con lo stesso titolo, ma diretto da Mike Brett e Steve Jamison.

Il protagonista della commedia è l’allenatore di calcio Thomas Rongen. Lo sportivo olandese-americano si trova davanti a una sfida complessa: trasformare totalmente la Nazionale di calcio delle Samoa, considerata come una tra le squadre di calcio più deboli dell’intero pianeta. Riuscirà l’allenatore a rendere la Nazionale un team d’élite? 

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