Ghostbusters, come funziona lo zaino protonico?

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Nella iconica serie cinematografica Ghostbusters, gli Acchiappafantasmi combattono le infestazioni paranormali nella città di New York e per farlo utilizzano diversi strumenti fantascientifici. Il più importante, senza ombra di dubbio, è lo zaino protonico. Questo dispositivo rappresenta il fulcro del loro equipaggiamento, permettendo di catturare e neutralizzare i pericolosi ectoplasmi. In questo articolo, esploreremo il funzionamento dello zaino protonico, analizzandone le componenti, la sua storia e le sue implicazioni scientifiche.

Seguite il nostro menù per orientarvi all'interno dell'articolo sullo zaino protonico dei Ghostbusters!

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Come funziona lo zaino protonico?

Lo zaino protonico, inventato dai membri fondatori Dr. Egon Spengler e Dr. Ray Stantz nell'autunno del 1984, è uno strumento essenziale per i cacciatori di fantasmi. Ma come funziona questo dispositivo fantascientifico nel mondo immaginario dei Ghostbusters?

Il cuore dello zaino protonico è il ciclotrone, un dispositivo di forma circolare che accelera particelle subatomiche, principalmente protoni, a velocità estremamente elevate. Questo processo richiede una fonte di energia potente, solitamente fornita da un nucleo di materiale radioattivo. Questa energia viene quindi convertita in un fascio di protoni ad alta velocità, pronto per essere indirizzato verso l'entità paranormale da catturare.

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L'acceleratore nucleare (ovviamente non autorizzato) dovrebbe essere alimentato dall'isotopo radioattivo carbonio-14, che ha una vita media di 5730 anni. Per questo motivo, Egon dice che lo zaino può durare fino a 5000 anni.

Il fascio di protoni viene poi inviato attraverso un conduttore fino al "particle thrower", la parte dell'attrezzatura che emette il fascio stesso aka il fucile protonico. Qui, i protoni vengono diretti verso l'entità paranormale, generando un effetto di ionizzazione che è in grado di destabilizzare e neutralizzare l'entità stessa.

Per garantire un corretto funzionamento dello zaino protonico, sono presenti diversi meccanismi di controllo e sicurezza. Ad esempio, sono presenti interruttori per attivare e disattivare il dispositivo, così come dispositivi di raffreddamento per evitare surriscaldamenti durante l'uso prolungato.

Inoltre, il dispositivo è progettato per essere ergonomico e facilmente trasportabile, consentendo ai Ghostbusters di muoversi agilmente mentre affrontano le entità paranormali. 

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Uno sguardo da vicino allo zaino protonico originale è dato da questa interessante featurette dal dietro le quinte del sequel/reboot Ghostbusters: Legacy

Come viene effettivamente catturato un fantasma?

Il flusso emesso dallo zaino protonico è fondamentale per catturare un fantasma. Quando uno spettro viene colpito dal flusso di protoni, avviene una serie di eventi che portano alla sua cattura.

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Innanzitutto, bisogna comprendere che il fantasma è composto da energia psicocinetica (PKE) e da particelle ionizzate. Queste particelle ionizzate sono cariche negativamente, mentre i protoni del flusso emesso dallo zaino sono carichi positivamente. Questa polarità opposta è ciò che permette al flusso di protoni di interagire con il fantasma.

Quando il flusso di protoni colpisce il fantasma, i protoni positivamente carichi attraggono le particelle ionizzate cariche negativamente che compongono il fantasma stesso. Questa attrazione elettrostatica causa una serie di effetti.

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Innanzitutto, l'elettrone bilanciato della PKE viene attratto verso il protone, indebolendo la struttura del fantasma. Questo processo rende il fantasma più vulnerabile e meno in grado di opporre resistenza al flusso di protoni.

Inoltre, la forza del flusso di protoni ha l'effetto di disgregare l'energia del fantasma, rendendolo più suscettibile alla cattura. I protoni agiscono come una sorta di "sbattitore" (immaginate le uova della gallina sbattute) che rompe la coerenza dell'energia del fantasma, consentendo al dispositivo di cattura di immobilizzarlo.

Infine, il flusso di protoni può anche svolgere un ruolo nel bloccare o interrompere eventuali tentativi del fantasma di resistere o sfuggire, fornendo un controllo aggiuntivo sulla creatura soprannaturale.

La funzione del fucile protonico

Il fucile protonico è essenziale per catturare le entità soprannaturali. Ma come avviene l'accensione e il funzionamento di questo strumento cruciale?

Prima di tutto, il fucile protonico non può emettere un flusso di protoni fino a quando non vengono attivati tre interruttori. Il primo interruttore accende l'oscillatore, ma non estrae i protoni dal ciclotrone. Per farlo, è necessario attivare il secondo interruttore, che attiva gli elettromagneti all'interno del fucile, attratti dai protoni e trattenendoli nel fucile stesso. Il terzo interruttore agisce come sicurezza, evitando scariche accidentali dei flussi protonici.

Solo quando tutti e tre gli interruttori sono attivati, l'acchiappafantasmi può sparare il flusso protonico premendo il grilletto dell'intensificatore. Questo aziona un terzo magnete caricato positivamente, respingendo i protoni lungo il fucile e sparandoli fuori dal suo barile a una velocità incredibile.

Per il funzionamento delle varie parti vi consigliamo di guardare questo video ben fatto:

Che funzione ha la trappola nella cattura di un fantasma?

Il funzionamento della trappola per fantasmi, un dispositivo altrettanto iconico dello zaino protonico nei Ghostbusters, merita un'analisi a parte. Tuttavia, per comprendere appieno il funzionamento della trappola, è importante capire il contesto in cui viene impiegata.

Le trappole per fantasmi sono dispositivi utilizzati dai Ghostbusters per catturare e contenere le manifestazioni ectoplasmatiche. Queste trappole sono progettate per sfruttare la stessa tecnologia e principio di base dello zaino protonico: catturare e manipolare l'energia psicocinetica (PKE) che circonda i fantasmi.

Il funzionamento della trappola è incentrato sull'attrazione e sull'acquisizione delle particelle cariche negativamente che compongono l'ectoplasma, la sostanza residua lasciata dai fantasmi dopo le loro manifestazioni. Utilizzando un sistema di campi magnetici e di attrazione elettrostatica, la trappola riesce a raccogliere queste particelle nell'area circostante e a intrappolarle all'interno di un contenitore sigillato.

In termini più tecnici, la trappola per fantasmi è dotata di sensori che rilevano la presenza e l'attività di PKE nell'ambiente circostante. Quando viene individuata una forte concentrazione di PKE, la trappola viene attivata (tramite un interruttore/pedale), generando un campo magnetico che attrae le particelle cariche negativamente verso di sé.

Una volta che le particelle ectoplasmatiche vengono attratte nella trappola, viene attivato un meccanismo di sigillatura che chiude ermeticamente il contenitore, impedendo alle particelle di fuoriuscire. Questo processo consente ai Ghostbusters di catturare e contenere il fantasma all'interno della trappola per un successivo smaltimento o studio.

Inoltre, le trappole per fantasmi sono progettate con un sistema di sicurezza che impedisce la fuoriuscita accidentale delle particelle catturate, garantendo la sicurezza degli operatori e dell'ambiente circostante.

Perché incrociare i flussi è male

Incrociare i flussi, come descritto da Egon nella famosa scena all'Hotel Sedgewick "Non incrociate i flussi!", è una pratica estremamente pericolosa e potenzialmente catastrofica nell'universo dei Ghostbusters. Questo avvertimento, pronunciato da Egon Spengler nel primo film Ghostbusters, è una delle regole fondamentali nell'utilizzo dello zaino protonico, e per buoni motivi.

Incrociare i flussi si verifica quando due o più flussi di protoni emessi da zaini protonici diversi vengono diretti l'uno verso l'altro e si sovrappongono. Questa situazione è estremamente rischiosa per diversi motivi.

Quando i flussi si sovrappongono, si crea un'instabilità energetica che può causare un'improvvisa e violenta reazione. Questo può portare a un'esplosione di energia incontrollabile che mette a rischio sia i Ghostbusters che l'ambiente circostante.

L'energia rilasciata dall'incrocio dei flussi potrebbe danneggiare l'ambiente circostante, causando distruzione strutturale e pericolo per chiunque si trovi nelle vicinanze.

Lo zaino protonico torna protagonista nel film Ghostbusters: Minaccia Glaciale, al cinema dall'11 aprile 2024

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