Dopo aver elogiato il cast di House of the Dragon, George R. R. Martin nel suo blog ufficiale è tornato a commentare i recenti episodi della seconda stagione della serie TV, che hanno soddisfatto tanto lo scrittore quanto il pubblico. In particolar modo il quarto episodio di House of the Dragon 2 ha ottenuto un record di ascolti, principalmente per merito della battaglia di Riposo del Corvo. Uno scontro sul campo incentrato tra i Verdi e i Neri della famiglia Targaryen, che ha coinvolto soprattutto alcuni dei loro formidabili draghi.
Proprio in merito ai draghi George R. R. Martin ha voluto fare alcune precisazioni sul tipo di rettili alati che sono presenti nelle sue opere, evidenziando come queste creature mitologiche non siano tutte uguali nel mondo fantasy. Ma in prima battuta l'autore ha tirato le orecchie alle serie televisive de Il Trono di Spade e House of the Dragon. In quanto i due spettacoli non sempre hanno riportato fedelmente su schermo lo stemma originale di Casa Targaryen, che è composto proprio da un drago:
Il sigillo Targaryen ha due gambe come di logica. Perché mai un abitante di Westeros dovrebbe rappresentare un drago a quattro zampe, quando avendo la possibilità di vederlo dal vivo sa che gli arti sono due? Entrambi gli spettacoli hanno fatto bene le cose per metà. Il Trono di Spade ha utilizzato il giusto sigillo fino a quasi tutta la quinta stagione, ma quando viene mostrata la flotta di Daenerys tutte le vele raffigurano draghi a quattro zampe. Immagino sia stata una negligenza da parte di qualcuno oppure hanno semplicemente aperto un testo di araldica e non si sono informati a dovere al riguardo. House of the Dragon ha deciso di rimanere fedele all'araldica de Il Trono di Spade ma ha scelto di riportare il sigillo sbagliato invece di quello giusto.
Come precisa anche George R. R. Martin nel suo blog ufficiale, lo stemma di Casa Targaryen rappresenta Aegon I insieme alle sue sorelle/mogli Visenya e Rhaenys che in sella ai loro tre draghi hanno conquistato il continente di Westeros creando un unico reame. Il loro sigillo raffigura un drago a tre teste proprio per simboleggiare l'unione dei tre fratelli sia sul campo e sia tra consanguinei. Pertanto nell'immagine è come se i tre draghi fossero sovrapposti uno sull'altro dove soltanto le tre teste fanno capolino.
Quindi il corpo del drago nello stemma della casata, oltre a un solo paio di ali deve mantenere anche due zampe invece di quattro. Anche perché se lo scopo era quello di raffigurare i tre draghi insieme, la zampe a quel punto dovevano essere sei così come le ali. A ogni modo a scanso di equivoci, Martin sempre nel suo ultimo post online ha pubblicato il sigillo sbagliato e il sigillo giusto, come quello che potete vedere qui in basso.
I draghi nel mondo di George R. R. Martin
Nel suo recente post online George R. R. Martin ha stuzzicato i suoi lettori, anticipando il fatto che il particolare rapporto tra draghi e uomini sarà approfondito nei suoi libri di futura uscita The Winds of Winter, A Dream of Spring e nel secondo capitolo di Fuoco e Sangue.
Nel frattempo lo scrittore ha voluto precisare quali tipi di draghi esistono nel suo mondo immaginario di Westeros, specificando che il fantasy non è tutto uguale e ognuno ha il proprio modo di rappresentare le cose:
I miei draghi non parlano, sono relativamente intelligenti ma sono pur sempre delle bestie. Come i lupi, gli orsi e i leoni anche i draghi possono essere addestrati, ma non potranno mai essere completamente domati e resteranno sempre pericolosi. Alcuni sono più selvaggi e ostinati di altri, hanno una propria personalità e spesso riflettono quella del loro cavaliere.
George R. R. Martin ha continuato a raccontare le caratteristiche fisiche dei suoi draghi, le loro esigenze e il loro habitat ideale. Lo scrittore ha spiegato che i suoi draghi non sono fatti per stare in acqua in quanto sono creature terrestri e prettamente volanti. Anche se potrebbero catturare di tanto in tanto un pesce, sono dei predatori che prediligono la carne e soprattutto amano cacciare la loro preda.
I draghi di Martin sono creature di fuoco e come tali dimorano presso vulcani e alte montagne dove costruiscono le loro tane, mentre disdegnano caverne e altri luoghi umidi. Ma soprattutto non sono degli esseri nomadi e sebbene siano in grado di percorrere lunghe tratte in volo, non si allontanano mai più di tanto a meno che non sia il loro cavaliere a condurli altrove. La maggior parte dei draghi presenti a Westeros risiede infatti presso Roccia del Drago, oltre a quelli tenuti nella Fossa del Drago costruita appositamente dai Targaryen.
Sempre secondo Martin, non si vedranno mai draghi selvatici o rimasti senza cavaliere sorvolare le Terre dei Fiumi, le Terre del Nord o le montagne di Dorne proprio perché non sono dei nomadi. Altrimenti i draghi avrebbero invaso da tempo anche il Continente di Essos e molti di loro non sarebbero morti durante il Disastro di Valyria. In sostanza George R. R. Martin sottolinea che anche nella fantasia ci deve essere coerenza, perché in caso contrario diventa tutto privo di senso:
La fantasia ha bisogno di essere radicata, non è semplicemente una licenza per fare quello che vuoi. Se ignori il canone, il mondo che hai creato si sfascerà come carta velina.
Fuoco e sangue. House of the Dragon
Uno degli avvincenti libri di George R.R. Martin, lo storico autore che ha dato il via alla saga televisiva de Il Trono di Spade, da cui è stato tratto anche il prequel House of the Dragon ispirato proprio al libro Fuoco e sangue.In attesa di conoscere i futuri sviluppi sulla saga letteraria di George R. R. Martin, vi ricordiamo che House of the Dragon è disponibile in esclusiva su Sky e in streaming su NOW in contemporanea con la messa in onda statunitense di HBO.
Immagini di copertina e di questo articolo tratte dalla serie TV House of the Dragon. Crediti: HBO, GRRM, Bastard Sword, 1:26 Pictures Inc.
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