Buon Compleanno, Tim Burton! Ricordiamo i più celebri successi dell'iconico regista

Oggi Tim Burton festeggia il suo compleanno ma anche un altro anno di carriera. Ricordiamo insieme le opere più celebri del regista.

Autore: Rina Zamarra ,

Classe 58, Timothy Walter Burton meglio noto al pubblico semplicemente come Tim Burton, oggi 25 agosto 2024 festeggia il compleanno aggiungendo al suo bagaglio personale anche altri dodici mesi di onorata carriera.

Conosciuto soprattutto come regista, Tim Burton è anche un produttore, uno sceneggiatore, un attore, uno scrittore, un disegnatore, un animatore e un doppiatore che nel corso del tempo per mezzo dei suoi lavori è riuscito a conquistare il pubblico attraverso un inconfondibile stile unico e fuori dagli schemi. Nonostante Tim Burton sia attualmente uno dei registi di maggior successo commerciale nella storia del cinema, in principio non è stato tutto rose e fiori proprio perché le opere di Burton negli anni 80 venivano considerate non convenzionali e troppo eccentriche per gli standard abituali.

Da classico genio incompreso Burton ha scelto di dare voce a tutti gli invisibili come lui proprio mediante le sue creazioni, che raccontano essenzialmente le storie di mostri dell'immaginario collettivo. Storie dove le vere creature di cui aver paura non sono i protagonisti, ma chi li emargina rimanendo vincolato a tutti quei pregiudizi e quei tabù che Burton tramite la sua avveniristica arte, poco per volta è riuscito a spezzare grazie a delle "mani di forbice".

Nel giorno del compleanno di Tim Burton ricordiamo la sua carriera e le opere più celebri che lo hanno portato al successo.

Tim Burton, il genio incompreso

Timothy Walter fin da piccolo si rivela essere un bambino prodigio e con interessi differenti da tutti i suoi coetanei. Oltre ad avere una forte predisposizione per il disegno, Burton è affascinato dal cinema e in particolar modo da creature mostruose come King Kong e Frankenstein, insieme alla letteratura gotica di Edgar Allan Poe. Degli interessi originali per la sua giovane età e per questo non facilmente condivisibili con chiunque, che portano quindi il futuro regista a isolarsi e a trascorrere la maggior parte del tempo da solo con la sua fantasia.

A dodici anni poiché il rapporto con i genitori si rivela essere problematico, Tim decide di trasferirsi a casa di sua nonna dove continua a portare avanti le sue passioni e le sue ambizioni. Un anno dopo a soli tredici anni, Burton realizza il suo primo cortometraggio animato girato in Super8 e titolato The Island of Doctor Agor, mentre a sedici anni va già a vivere da solo.

La svolta decisiva arriva a diciotto anni quando Tim vince una borsa di studio promossa da Disney, grazie alla quale può iniziare a frequentare l'istituto California Institute of the Arts di Valencia (CalArts) dove diventa ufficialmente animatore dell'azienda. Nel 1979 Burton prende parte alla realizzazione della celebre pellicola animata Red e Toby - Nemiciamici, dove ha modo di dimostrare al pubblico e alla stessa Disney il suo talento.

Tuttavia lo stile fiabesco e colorato della Casa di Topolino non rientra per nulla nelle corde di Burton, che proprio per via delle sue passioni è sempre stato attratto da tematiche più cupe e grottesche. A ogni modo la collaborazione tra artista e casa di produzione dura per alcuni anni prima della successiva separazione, che per paradosso segnerà proprio la futura ascesa della carriera di Tim Burton.

Tim Burton: dalle stalle alle stelle

Nel 1982 Tim Burton realizza per Disney il cortometraggio in stop motion Vincent ispirato al suo idolo Vincent Price, attore che partecipa anche al progetto come voce narrante. Una pellicola autobiografica che si rifà al cinema espressionista e per questo non apprezzata da Disney, nonostante l'accoglienza positiva da parte della critica. Nel 1984 è la volta di Frankenweenie, un altro cortometraggio questa volta basato sull'iconico personaggio di Frankenstein nato dalla penna di Mary Shelley, ma riadattato per un pubblico più giovane. Frankenweenie racconta infatti la storia di un bambino che dopo la morte del suo cane investito da un auto, effettua degli esperimenti per riportare in vita il suo migliore amico. Questa si rivela essere la goccia che fa traboccare il vaso con Disney la quale per via della propria politica, si vede costretta a vietare la pellicola ai minori di quattordici anni, interrompendo in seguito la collaborazione con Burton.

Sarà proprio Frankenweenie ad aprire al regista le porte del cinema dopo aver conosciuto l'attore Paul Reubens, al tempo famoso come protagonista nel programma per ragazzi Pee Wee’s Playhouse. Reubens colpito dal talento di Burton, fa da intermediario con Warner Bros. permettendo al regista di dar vita nel 1985 al suo primo film, dal titolo Pee-wee's Big Adventure. Una storia dove Pee-wee, un adulto con la mentalità da bambino, è legato in modo così viscerale alla sua bicicletta tanto che quando il mezzo gli viene rubato, girerà in lungo e in largo pur di ritrovarlo. Un lungometraggio grazie al quale Tim Burton conosce anche il compositore Danny Elfman, che diventerà una presenza costante nei suoi successivi lavori.

Dato il riscontro positivo di Pee-wee's Big Adventure, la collaborazione tra Tim Burton e Warner Bros. prosegue e nel 1988 è la volta del secondo lungometraggio titolato Beetlejuice - Spiritello porcello. Questa volta la storia del film riguarda la coppia di coniugi Maitland, interpretati da Geena Davis e Alec Baldwin, che dopo essere deceduti si ritrovano intrappolati nella loro abitazione sotto forma di fantasmi. Con l'arrivo dei nuovi proprietari della casa, tra cui l'adolescente Lydia interpretata da una giovanissima Wynona Ryder, la convivenza con gli spiriti si rivelerà essere molto movimentata. Soprattutto per via di Beetlejuice a cui dà il volto Michael Keaton, un bio-esorcista contattato dai Maitland per spaventare i nuovi inquilini della casa. La pellicola Beetlejuice - Spiritello porcello è una dark-comedy che inizia a rispecchiare meglio lo stile visionario del regista e ottiene diversi riconoscimenti, tra cui un Saturn Award come Miglior film horror e un Oscar per il Miglior Trucco.

La scalata cinematografica di Tim Burton continua nel 1989 con Batman, dove ancora una volta è presente Michael Keaton nel ruolo principale del protagonista in una pellicola che diventerà un cult nel suo genere, mettendo maggiormente in evidenza l'inimitabile impronta gotica del regista. Batman segna anche il primo film di Warner Bros. sull'eroe DC a cui farà seguito Batman - Il ritorno, dimostrandosi un titolo ancora più oscuro e cupo del precedente e suscitando per questo pareri contrastanti. Tuttavia entrambi i film ottengono soprattutto giudizi positivi dalla critica e diversi riconoscimenti, tra cui un Oscar a Batman per la Miglior sceneggiatura e un Saturn Award al suo sequel per il Miglior Trucco.

La magia di Tim Burton

Mentre continua a lavorare per Warner Bros., nel 1990 Tim Burton fonda anche la sua casa di produzione che gli permette di avere più margine di manovra nel mondo dello spettacolo. Il primo film della Tim Burton Productions a essere realizzato è Edward mani di forbice, un titolo che consacra il regista come il vero maestro nel suo genere e sigla inoltre la prima di una lunga collaborazione con Johnny Depp, insieme al proseguimento della già consolidata intesa tra Tim Burton e Danny Elfman. Un'altra figura ricorrente nelle pellicole di Burton è Helena Bonham Carter che oltre ad aver recitato in diverse opere del regista, diventa anche la sua compagna dal 2001 al 2014 e con la quale avrà due figli.

Nel 2007 Tim Burton riceve il Leone d'Oro alla carriera durante la Mostra del Cinema di Venezia, rivelandosi il regista più giovane a ottenere tale premio. Di seguito ricordiamo alcune delle opere di successo di Tim Burton tra le più conosciute e più amate dal pubblico.

1990 - Edward mani di forbice

Una commedia drammatica con protagonisti Johnny Depp e Winona Ryder che dato il suo notevole apprezzamento all'epoca, è ritenuto ancora oggi il miglior film in assoluto del regista. Il lungometraggio è una storia sentimentale con ambientazione gotica, dove il protagonista è un ragazzo artificiale con delle lunghe forbici al posto delle mani, in quanto il suo inventore è morto prima di poter completare la sua creazione. Edward mani di forbice è un titolo incentrato su amore, amicizia e accettazione di sé stessi, vincitore di un premio BAFTA per la Miglior scenografia e un Saturn Award come Miglior film fantasy.

1993 - Nightmare Before Christmas

Un musical animato con protagonista l'indimenticabile Jack Skeletron che è riuscito a entrare subito nel cuore di grandi e piccini, attraverso un commovente racconto in grado di mescolare sapientemente la ricorrenza del Natale con quella di Halloween. Ideato inizialmente come una storia sotto forma di poesia quando Burton lavorava ancora per Disney, Nightmare Before Christmas è stato co-prodotto dalla medesima compagnia su richiesta dello stesso regista.

1999 - Il Mistero di Sleepy Hollow

Un viaggio nell'orrore tratto dal romanzo La Leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, che vede di nuovo protagonista Johnny Depp questa volta al fianco di Christina Ricci e Christopher Walken. La storia, ambientata come suggerisce il titolo nel villaggio di Sleepy Hollow, segue le vicende del dective Ichabod Crane impegnato a dare la caccia a un misterioso assassino, identificato secondo le testimonianze come un cavaliere senza testa. Un lungometraggio con un'atmosfera fantasy/noir che ottiene numerose candidature e riceve anche un Oscar per la Miglior sceneggiatura.

2005 - La sposa cadavere

Realizzato con la stessa tecnica in stop motion di Nightmare Before Christmas, anche La sposa cadavere è un altro musical animato di genere sentimentale. Un successo commerciale e di critica a livello mondiale, che riceve anche una candidatura agli Oscar come Miglior film d'animazione. Ispirato a un'antica storia folkloristica ebraica e riadattato in una sorta di era vittoriana, La sposa cadavere esplora tematiche profonde legate a morte, amore e redenzione attraverso le vicissitudini del giovane protagonista intrappolato in una vita che non gli appartiene realmente.

2010 - Alice in Wonderland

Una delle fiabe più classiche viene rivisitata in chiave semi-horror secondo l'impronta dark di Tim Burton, pur mantenendo invariato il significato originale dell'opera. Con protagonista Mia Wasikowska nei panni della giovane protagonista e Johnny Depp nel ruolo dell'estroso Cappellaio Matto, Alice in Wonderland vede nel cast anche Anne Hathaway, Crispin Glover ed Helena Bonham Carter. Il lungometraggio è un titolo a metà strada tra live-action e motion capture che riceve due Oscar per la Miglior scenografia e i Migliori costumi e ottiene anche un sequel nel 2016 dal titolo Alice attraverso lo specchio.

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Allora auguri a Tim Burton, con la speranza che continui ancora a lungo a realizzare splendidi film!

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