Nonostante il fumetto e la serie TV di The Walking Dead (Twd) si siano entrambi conclusi ormai da alcuni anni, nel fandom c'è ancora chi si chiede da cosa ha avuto origine il tutto. Quale virus ha causato l'epidemia zombie che in poco tempo ha dato il via a un drammatico scenario apocalittico? Perché non è mai stata trovata una cura per risolvere il problema?
Ebbene, questo tipo di domande sono sempre rimaste volutamente senza risposta per volere di Robert Kirkman, autore dell'opera cartacea di The Walking Dead e produttore esecutivo dello stesso adattamento televisivo. La spiegazione è molto semplice e anche in questo caso è stata ribadita in più occasioni da Kirkman, nel corso degli anni.
Anche se il titolo e il genere trattato potrebbero far cadere in inganno, The Walking Dead non è una storia incentrata sugli zombie. Il fulcro centrale riguarda la sopravvivenza umana e le diverse reazioni di ogni individuo durante un evento catastrofico di portata globale. Il virus e la conseguente epidemia sono stati soltanto la causa scatenante per creare l'ambiente ideale a sviluppare la trama, ma i veri protagonisti non sono mai stati i cosiddetti vaganti e neppure la malattia in sé.
Per questi motivi, sia nel fumetto e sia nella serie TV di The Walking Dead, non è mai stata rivelata o approfondita l'origine del virus così come i personaggi non si sono mai adoperati più di tanto per cercare di trovare una cura. Lo scopo primario era quello di sopravvivere e soprattutto di difendersi da altri esseri umani, in quanto l'uomo si è dimostrato essere il vero pericolo. Specialmente se paragonato alla prevedibilità degli zombie, una volta capito come arginare il problema.
Tuttavia, pur volendo lasciare avvolte nel mistero tali dinamiche, l'epidemia che ha colpito il mondo di The Walking Dead in un modo o in un altro deve di certo avere avuto un'origine. Robert Kirkman ha accennato qualcosa durante alcune interviste ma senza scendere troppo in dettagli, proprio perché non è mai stato nel suo interesse dare rilevanza al virus. Se fate parte di coloro che non ci dormono la notte per sapere come sono nati gli zombie di The Walking Dead, allora continuate con la lettura di questo articolo per saperne di più al riguardo.
The Walking Dead e l'origine del virus
Dopo le continue e persistenti domande poste da fan e mass media nell'ultimo decennio, Robert Kirkman nel 2018 ha svelato in qualche modo l'arcano spiegando che l'origine del virus in The Walking Dead è collegata alla fantascienza. Trattandosi però di un argomento non inerente alla trama della storia, ha scelto di non inserirlo per non sconvolgere totalmente il contenuto. Nel 2020 Kirkman è tornato sull'argomento, specificando come causa dell'epidemia una spora aliena giunta sulla Terra. Ma per capire meglio i dettagli dietro queste informazioni condivise da Robert Kirkman, bisogna fare un passo indietro fino alla nascita del fumetto di The Walking Dead. Opera senza la quale, ricordiamo, non sarebbero mai nati la serie TV e il successivo franchise.
Il progetto iniziale creato da Robert Kirkman, diventato in seguito The Walking Dead, nasce come Dead Planet (Pianeta Morto) sviluppato dall'autore nei primi anni duemila. La trama segue una colonia di minatori impegnati su un pianeta alieno, in cui è presente un particolare minerale in grado di rianimare un corpo morto. Questo elemento, arrivando in seguito sulla Terra, causa un'apocalisse zombie. La storia di Dead Planet non convince però la maggior parte delle case editrici. Pertanto Kirkman sceglie di arginare la parte relativa alla fantascienza - e quindi all'origine del virus - dando maggior risalto alla sopravvivenza umana e lasciando invece gli zombie come una componente secondaria.
La casa editrice Image Comics a quel punto mostra interesse all'idea di Kirkman, che completa così il primo capitolo di Dead Planet restando vago sull'origine del virus e promettendo di inserire in un secondo tempo la spiegazione dell'epidemia. Ma prima di andare in stampa, è necessario modificare il titolo del fumetto in qualcosa di più mirato e accattivante. Da grande estimatore del maestro George A. Romero, Robert Kirkman in prima battuta opta per Night of the living dead (La notte dei morti viventi) come omaggio a una delle sue opere più celebri. Il titolo proposto da Kirkman viene respinto da Image Comics perché serve avere un marchio personale con cui distinguersi dagli altri contenuti e per poterne avere gli effettivi diritti di proprietà.
Cosa significa davvero The Walking Dead? La spiegazione dietro il titolo della serie TV
Alla fine prende così vita il fumetto intitolato The Walking Dead (I morti che camminano), pubblicato negli Stati Uniti con il suo primo numero nell'ottobre 2003 sotto l'etichetta di Image Comics. Una storia che conquista da subito il pubblico proprio per la rappresentazione realistica dei personaggi, la trama coinvolgente e la vera sopravvivenza umana con la quale ogni lettore poteva rispecchiarsi in modo metaforico. A prescindere dalla presenza degli zombie, che si potrebbero "giustificare" come persone affette da una malattia sconosciuta (di fatto non sono totalmente morti), The Walking Dead non fa altro che rappresentare la nostra realtà.
Una società in cui vige la legge del più forte, persone pronte e farsi la guerra per futili motivi e una comunità in cui ogni giorno il singolo deve combattere le proprie battaglie personali. The Walking Dead ha fatto centro raccontando la normalità quotidiana senza il bisogno di spiegare perché si è arrivati a certi punti, ma invogliando ad andare avanti qualunque cosa succeda senza perdere mai la speranza. Dopo essersi appassionati alla storia di Rick Grimes e a quella chi si è unito al suo viaggio lungo la strada, avrebbe davvero fatto la differenza sapere la causa del virus? Di certo non per Robert Kirkman, poiché i suoi sopravvissuti di The Walking Dead, dopo un solo numero, erano già stati in grado di lasciare un segno indelebile nel cuore dei fan.
L'epidemia in The Walking Dead
Quando è stata ideata la serie televisiva di The Walking Dead, Robert Kirkman è sempre stato categorico sul non tirare mai in ballo nella storia l'origine del virus. Tuttavia, nella prima stagione dello spettacolo in cui lo showrunner era Frank Darabont (nonché colui che ha ideato la serie TV), come si può vedere nel video di cui sopra c'è stato un breve accenno alla questione. Il Dottor Edwin Jenner non soltanto spiega al gruppo di Rick alcuni studi effettuati sul virus e in particolare sul paziente TS-19 (ovvero Candace, la moglie dello stesso Jenner diventata zombie). Ma rivela anche che la Francia è stata l'ultimo stato a gettare la spugna.
Tutte informazioni contestate in un secondo tempo da Robert Kirkman. In quanto, oltre a non voler inserire l'origine del virus in The Walking Dead, il fumettista non aveva neppure intenzione di rivelare quale fosse la situazione epidemica al di fuori degli Stati Uniti. In seguito Frank Darabont viene licenziato per divergenze con la casa di produzione AMC e nel frattempo il discorso virus nella serie viene messo da parte, attenendosi alle precedenti direttive di Kirkman. Dalla terza stagione di The Walking Dead si assiste al capitolo sul Governatore, determinato a cercare una potenziale cura per la figlia Penny diventata uno zombie. Anche in tal caso, gli studi effettuati dal suo assistente Milton Mamet si riveleranno essere vani e a ogni modo incompleti dopo la morte dei due personaggi.
Allo stesso modo di quanto accade nel fumetto di The Walking Dead terminato in patria nel luglio 2019, anche nella serie TV fino alla sua conclusione nel 2022 non viene mai rivelata l'origine del virus né creata una possibile cura. Tuttavia nella stagione finale dello spettacolo televisivo, fanno ritorno quelli che nel fandom vengono definiti come gli "zombie intelligenti". Ovvero vaganti che, a differenza della solita massa, sono in grado di compiere azioni singole e sensate, come per esempio arrampicarsi per scavalcare un ostacolo oppure raccogliere un oggetto per colpire qualcuno o qualcosa. In realtà questo tipo di zombie sono già comparsi nella prima stagione di The Walking Dead quando al timone era ancora presente Frank Darabont che aveva una sua particolare rappresentazione sul tema.
Inizialmente, inoltre, tutto lo staff dietro allo spettacolo stava ancora sperimentando il modo migliore con cui rappresentare i vaganti, anche in considerazione del fatto che la serie TV in origine sarebbe dovuta durare solo una stagione. A ogni modo, con la fine del fumetto di Robert Kirkman e della serie TV basata proprio sull'opera cartacea, la storia originale di The Walking Dead è conclusa e pertanto decadono i vincoli sulla trama posti dallo stesso Kirkman. Per questo motivo, in virtù del fatto che negli anni è nato un intero universo dedicato a The Walking Dead (TWDU), tematiche non affrontate nella serie madre possono venire esplorate attraverso altri contenuti. E da qui la necessità di far tornare in auge gli "zombie intelligenti" nel finale di serie di The Walking Dead, per collegarsi ad altri spettacoli del franchise.
Il virus nel franchise TWDU
Il franchise di The Walking Dead è un modo per espandere l'universo apocalittico creato da Robert Kirkman, attraverso altri contenuti inediti. Questo permette di approfondire o realizzare da zero nuovi spettacoli, sempre collegati alla serie madre, ma allo stesso tempo svincolati dalla trama di base. Una prima svolta in questo senso avviene nel secondo spin-off tratto da Twd, dal titolo World Beyond, in cui vengono effettuati esperimenti sui vaganti dall'organizzazione militare nota come Civica Repubblica (CR). Ovvero lo stesso gruppo munito di elicotteri, che in The Walking Dead preleva Rick Grimes proprio con uno dei loro velivoli, grazie all'aiuto di Jadis. Anche il terzo spin-off del franchise, titolato Tales of The Walking Dead e visibile su Disney Plus con la prima stagione, mostra degli studi sui vaganti. Ma l'argomento, ancora una volta, viene aperto e chiuso nel giro di un episodio senza ulteriori sviluppi.
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Lo spin-off The Walking Dead: World Beyond, composto da due stagioni e disponibile su Prime Video, si conclude invece con una scena post-credit che si ricollega al Dottor Jenner della prima stagione di Twd. Un breve prologo in cui tutto sembra far credere che il virus dell'epidemia è stato creato in Francia, dando vita (molto probabilmente per errore) a delle varianti, ossia gli "zombie intelligenti" di cui sopra. Questa sequenza extra di World Beyond a sua volta ha dei riferimenti con il quinto spin-off di Twd, The Walking Dead: Daryl Dixon. Serie ancora inedita in Italia ma in arrivo prossimamente su Sky e NOW e ambientata proprio in Francia.
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Nel frattempo sempre su Sky e in streaming su NOW dal 30 dicembre 2024 è disponibile The Walking Dead: The Ones Who Live, il sesto spin-off di Twd, che racconta cosa è accaduto a Rick e Michonne dopo l'uscita di scena dei due personaggi dalla serie madre. In tale spin-off ricompare la Civica Repubblica che ha catturato Rick, aggiungendo qualche altro tassello in più a una questione già affrontata in World Beyond e legata alla serie principale di The Walking Dead. Ovvero i riferimenti continui alle lettere A e B che proprio in World Beyond si rivelano essere due categorie in cui la CR smista gli esseri umani: la prima, cavie per esperimenti sul virus mentre la seconda, risorse per la comunità.
Per dovere di cronaca precisiamo che tutti questi argomenti e contenuti presenti negli spin-off, non esistono nel fumetto di The Walking Dead, si tratta di dinamiche inedite e in continua evoluzione come lo stesso franchise. Quindi per il momento non è ancora possibile sapere se nel TWDU verrà mai effettivamente rivelata l'origine del virus oppure se sarà creata una cura efficace o ancora se ci saranno sviluppi significativi in meritodi qualsiasi genere. La cosa certa è che il franchise continua a proseguire e magari forse, un domani, i fan potranno avere tutte (o quasi) le risposte attese da tempo.
Immagine di copertina di questo articolo tratta dalla serie TV The Walking Dead. Crediti: AMC Studios
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