Creazione e storia dei Transformers, dalla serie anni 80 ai film di oggi

Autore: Giovanni Arestia ,

Il 17 settembre 1984 ha segnato un momento epocale per il pubblico di tutto il mondo perché in questa data fece la sua prima apparizione una serie d'animazione che avrebbe lasciato un'impronta indelebile nella cultura popolare: Transformers. Fin da subito i celebri robottoni trasformabili, noti per la loro abilità di mutare da comuni oggetti (non solo veicoli) a formidabili guerrieri, hanno catturato l'immaginazione di milioni di persone in tutto il mondo.

La serie d'animazione Transformers (G1), co-prodotta tra il 1984 e il 1987 dallo studio americano Marvel Productions, dalla casa di produzione Sunbow e animate dalle giapponesi Toei Animation e Tokyo Movie Shinsha, fu il punto di partenza di un fenomeno che avrebbe avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare. L'immaginario mondo di Cybertron, la terra natale dei Transformers, divenne rapidamente familiare a un vasto pubblico di fan affascinati dalla loro storia e dalle loro epiche battaglie.

Transformers: origini e curiosità

Da dove arrivano i Transformers?

I Transformers non sono altro che delle creature robotiche senzienti, la cui capacità di trasformarsi, di mutare la loro forma da robot a veicoli, armi o addirittura animali, è ciò che li rende unici e affascinanti. Questa abilità di trasformazione può essere innata o acquisita in risposta alle esigenze della guerra. Mentre il termine "Transformer" è ampiamente utilizzato per descrivere questa specie, è importante notare come Cybertroniani, come si autodefiniscono, sia la designazione più accurata per queste straordinarie creature.

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Le origini dei Transformers sono state oggetto di numerose narrazioni e hanno attraversato diverse continuità nel loro multiverso. Ci sono tre origini principali che emergono in queste storie: i Quintessenziali, Primus e il Cubo (o Allspark). Tuttavia, va sottolineato che molte di queste storie sono contraddittorie tra loro e offrono differenti interpretazioni delle origini dei Transformers. 

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I Quintessenziali, per esempio, rappresentano una delle origini più significative della razza dei Transformers. Questi misteriosi esseri sono visti come gli antichi custodi dell'universo e dei suoi segreti. Attraverso di loro, si racconta l'evoluzione dei Transformers e le loro interazioni con altre razze aliene. Primus, un'entità primordiale legata a Cybertron, è invece spesso presentato come il dio creatore dei Transformers. Da Primus sarebbero scaturiti i primi membri della razza, portando con sé una storia intrisa di mito e leggenda.

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Infine, il Cubo, noto anche come Allspark, è una delle fonti di potere più importanti dell'universo dei Transformers. Si dice che il Cubo abbia il potere di dare vita e di conferire la capacità di trasformazione ai Transformers. La sua ricerca e il suo controllo sono spesso al centro delle trame delle storie dei Transformers soprattutto dal punto di vista cinematografico.

Le origini dei Transformers: fra serie animate e fumetti

Nel lontano 1986, i Quintessenziali, o "The Quintessons" nella loro denominazione originale, fecero la loro prima malvagia apparizione nel film d'animazione dei Transformers. Tuttavia, per scoprire le vere origini di questi alieni, bisognò attendere la terza stagione della serie animata Transformers (G1), quando finalmente si svelò il loro ruolo nella storia di Cybertron. Fu l'episodio Five Faces of Darkness, Part 4, andato in onda esattamente il 18 settembre 1986, che ci fornì un'interessante prospettiva sul passato di Cybertron.

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In questa visione del passato, Rodimus Prime fu testimone della verità dietro le origini dei Transformers. Scoprì che Cybertron, un tempo, era una gigantesca fabbrica, dove gli alieni Quintessenziali supervisionavano la produzione. Gli Autobot, i discendenti di quegli antichi robot, erano stati originariamente concepiti come semplici "beni di consumo", mentre i Decepticon erano stati creati come "hardware militare".

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Tuttavia, le creature robotiche dei Quintessenziali, nel corso del tempo, svilupparono una sensibilità propria, ribellandosi ai loro creatori e scacciandoli da Cybertron. Fu in seguito che inventarono la trasformazione, e quei robot militari diventarono mercenari impegnati in una guerra contro i loro fratelli proto-Autobot.

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Nonostante l'importanza del fumetto nella diffusione delle storie dei Quintessenziali, questi hanno ricevuto relativamente poca attenzione nei media successivi. Le trame successive, focalizzandosi maggiormente sulle origini di Primus, hanno ridotto i Quintessenziali a un ruolo di semplice interferenza con lo sviluppo naturale dei Transformers. Ciò è evidente nei fumetti della 3H Productions Transformers: The Wreckers e nella serie canonica Aligned del 2010.

Un'interessante variante sulla storia delle origini dei Quintessenziali è stata offerta dalla serie Transformers vs G.I. Joe, pubblicata tra maggio 2014 e giugno 2016. In questa versione, gli alieni sono descritti come esseri di quinta dimensione che hanno creato un pianeta vivente chiamato Daiakuron, da cui sarebbe poi emerso Primus e la razza dei Transformers.

Più recentemente, nel quarto episodio del film live-action Transformers 4 - L'era dell'estinzione, è stato rivelato che i Transformers di quell'universo sono stati creati da un'altra razza aliena misteriosa. Non è chiaro se questi misteriosi alieni organici, conosciuti come Creatori, siano una versione alternativa dei Quintessenziali o se vi sia una connessione con l'enigmatica figura meccanica chiamata Quintessa.

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Quintessa è una enigmatica e potente maga spaziale che sostiene di essere la creatrice della specie Cybertroniana e di detenere il controllo assoluto su Cybertron. Tuttavia, bisogna prendere le sue parole con una buona dose di scetticismo, poiché è nota anche come la Grande Ingannatrice (in lingua originale è The Great Deceiver). Quindi, non si può essere certi di ciò che dice, dato il suo talento nel distorcere la verità.

Fin dalla sua prima apparizione, Quintessa si è sempre contraddistinta per la sua personalità psicopatica, spietata e genocida, accompagnata da un'immensa megalomania. Le sue ambizioni di grandezza la avvicinano più al tirannico Megatron che al nobile Optimus Prime pertanto viene ampiamente riconosciuta come una figura che aggiunge un'atmosfera di mistero e ambiguità alla storia dei Transformers, alimentando i dibattiti e le teorie tra i fan di questa affascinante saga.

Atecnogenesi, biomeccanica e Gobots

Tra le tante teorie sulle origini dei Transformers, abbiamo l'eccezionale atecnogenesi, la migrante evoluzione biomeccanica e naturalmente i famigerati GoBots.

La prima e più incredibile teoria mai proposta sostiene che i robot umanoidi si siano evoluti attraverso un processo chiamato atecnogenesi, una sorta di evoluzione meccanica ispirata alla teoria darwiniana della vita sulla Terra. Pare che "ingranaggi, leve e pulegge presenti in natura" abbiano giocato un ruolo fondamentale nel plasmare i Transformer sul pianeta Cybertron.

Questa audace teoria è stata presentata nel primissimo fumetto dei Transformers datato 8 maggio 1984, ma è stata rapidamente dimenticata, sebbene salti occasionalmente fuori come un punto di vista "ateo" per contrastare le interpretazioni più spirituali legate a Primus. Un approccio più serio al concetto è stato proposto in un esclusivo manga giapponese del 1985 chiamato A Birth of Planet Saybertron.

In diverse occasioni, soprattutto in Beast Machines e Kiss Players, è stato rivelato che Cybertron, un tempo, era un meraviglioso pianeta verde simile alla Terra. Secondo una celebre frase di Optimus Primal nell'episodio iniziale di Beast Machines, i primi Transformers giunsero su Cybertron quando il pianeta era ancora rigoglioso di vita naturale.

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Ma si sa com'è, dopo il loro arrivo, dovettero imparare a trasformarsi poiché sembrava che la biosfera del pianeta stesse inesorabilmente scomparendo. La continuità giapponese ha tentato di conciliare questa premessa con le origini dei Quintessenza presentate nel cartone animato, ma purtroppo le parole di Primal non sono mai state riprese né spiegate in nessun media statunitense.

Nella continuità di IDW del 2005, invece, viene presentata la storia affascinante di Gorlam Prime, un pianeta dove gli esseri umanoidi hanno sviluppato una cultura basata sugli impianti cibernetici. In breve tempo, si trovano costretti a perdere le loro forme biologiche per diventare una razza simile ai Transformers e hanno completamente ricostruito il loro pianeta trasformandolo in un mondo metallico noto come Cybertron.

Finora, nessuna delle continuità ha confermato questa evoluzione biomeccanica come un'origine verificata per i Transformers, anche se un processo simile ha dato vita ai GoBots di Gobotron, le affascinanti controparti dei celebri robottoni.

I GoBots sono nati come rivali dei Transformers e, dopo un lungo periodo di inattività, sono stati inaspettatamente ripresi nel 2018 dal talentuoso scrittore e artista Tom Scioli, in una miniserie di 5 numeri. Sebbene la miniserie fosse principalmente un affettuoso mix di vari concetti di fantascienza non correlati ai Transformers, si è conclusa con un pacifico Gobotron a spasso per lo spazio, mentre il leader dei GoBot, Road Ranger, annunciava la sua intenzione di seminare il multiverso con tanti mondi meccanici.

Nel frattempo, Road Ranger stesso ha lavorato per creare una versione "ottimizzata" di sé stesso, un "erede" meccanico che, sebbene non sia stato mostrato, presumibilmente assomiglia a Optimus Prime nella sua natura. Sfortunatamente, sembra che non avremo mai una vera approfondita spiegazione di queste affascinanti origini.

Autobots e Decepticons: quanti Transformers ci sono?

Indipendentemente dalle molteplici versioni delle origini dei Transformers presentate nei cartoni animati, tra le origini più amate ci sono quelle realizzate dallo stimato scrittore Simon Furman. Nel suo fumetto Transformers (G1), ha introdotto una storia affascinante che racconta come i Cybertroniani siano stati creati dal loro dio benevolo, il potente Primus, con un proposito specifico: combattere contro l'incarnazione del caos, l'implacabile Unicron.

Questa narrazione delle origini è diventata una parte canonica del mondo dei Transformers quando Furman ha preso il testimone dall'autore statunitense Bob Budiansky, superando la precedente teoria dell'atecnogenesi. Addio, spiegazioni scientifiche noiose: adesso il fulcro è un universo affascinante in cui i robot hanno un legame divino.

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Nel corso delle avventure, si è scoperto che sia Primus che Unicron avevano la straordinaria abilità di trasformarsi da robot a pianeti. Ma c'è una differenza fondamentale: mentre Unicron ha scelto la carriera di "pianeta divoratore", Primus ha abbracciato il ruolo del pianeta su cui si trovavano i Transformers, ovvero Cybertron.

Il primo dei Transformers creati da Primus è stato chiamato affettuosamente Prima. Questo valoroso robot ha ricevuto il compito di custodire la preziosa Matrice di Comando, anche nota come Matrice della Creazione o Matrix of Leadership. Questo concetto è stato ripreso in altre storie ambientate in vari universi dei Transformers, confermando l'importanza di Prima e della Matrice nel corso del tempo.

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Le opere successive hanno ampliato ulteriormente il mito dei Transformers, rivelando il primo vero gruppo di robot creati da Primus, in cui faceva parte anche Prima: questo gruppo era di solito conosciuto come i Tredici. Queste figure semidee possedevano un'enorme potenza e hanno continuato a svolgere un ruolo fondamentale nel mito complessivo dei Transformers.

Quindi, grazie all'immaginazione di Simon Furman, le origini dei Transformers sono state arricchite da una trama epica che coinvolge divinità, pianeti trasformabili e un gruppo eroico di robot. Il suo contributo ha lasciato un'impronta indelebile nella mitologia dei Transformers e ha offerto ai fan un'esperienza ancora più coinvolgente e appassionante del loro amato universo robotico.

Optimus Prime e il dio benevelo Primus

Nella vasta galassia dei Transformers, le origini di Primus e Unicron sono state oggetto di varie interpretazioni nel corso degli anni. La trilogia Unicron, promossa con grande entusiasmo da Hasbro, è stata la pioniera nel raccontare queste origini nell'ambito di una serie d'animazione.

 Queste unite alle storie esclusive pubblicate da Fun Publications hanno contribuito ad arricchire ulteriormente il mito dei Transformers, tanto che per lungo tempo sono state considerate la verità assoluta sulle loro origini. Tuttavia, come in ogni avventura transmediale, non tutte le continuità moderne si conformano rigidamente a questa interpretazione.

In particolare, la continuità pubblicata da IDW nel 2005 ha proposto una visione completamente diversa di Primus, separandola da Unicron. Secondo questa versione, il robot destinato a diventare Primus sarebbe stato il primo Transformer ad essere mai stato creato, con il numero di serie unico 000000001

In molti aspetti, Primus non differiva molto dagli altri membri della razza cybertroniana che avrebbero popolato il pianeta in seguito. Tuttavia, era dotato di tratti unici che nessun altro possedeva: una resistenza sovrumana che gli consentiva di riprendersi da ferite anche gravi e la capacità di produrre cristalli fotonici, capaci di conservare indefinitamente l'energia di uno spark vitale.

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Ben presto, Primus fu raggiunto da un quartetto di robot simili a lui, insieme noti come la Mano Guida. Ognuno di essi rappresentava un aspetto essenziale della razza cybertroniana: Mortilus la morte, Epistemus la saggezza, Solomus la conoscenza e Adaptus il cambiamento.

Nel corso della storia, Primus ebbe l'illuminazione di unire i cristalli fotonici usando la sua modalità alternativa unica. Questo atto portò alla creazione dell'oggetto divinizzato chiamato Matrice della Creazione, che in seguito sarebbe stata affidata ai leggendari Cavalieri di Cybertron.

 La Mano Guida governò con saggezza per un periodo, trasformando Cybertron in un'utopia. Tuttavia, le tensioni crebbero quando Adaptus, preoccupato che il loro stile di vita avrebbe portato solo stagnazione, decise di condurre una guerra contro le razze dell'universo, per stimolare l'evoluzione della sua specie.

Primus e gli altri membri della Mano Guida rifiutarono questa idea, e così il malvagio Adaptus si rivoltò contro i suoi ex compagni nell'evento noto come la Guerra di Dio. Da una base situata sulla prima luna di Cybertron, Adaptus radunò una legione di orrori sperimentali. Questo tragico evento fu responsabile dell'insidiosa malattia conosciuta come "information creep", che corrompeva le menti dei cybertroniani, costringendoli a fuggire dal loro pianeta natale, e alcuni di loro arrivarono persino sulla Terra.

Che cos'è l'Allspark?

Nel tumultuoso mondo dei Transformers, le origini dell'AllSpark hanno subito un'evoluzione tanto travagliata quanto lo erano le battaglie degli eroici robot. Inizialmente, le prime bozze del film del 2007 vedevano gli Autobot e i Decepticon sbarcare sulla Terra alla ricerca della leggendaria Matrice della Creazione.

Ma, per qualche strana ragione, questa reliquia è stata in seguito ripensata e trasformata in un nuovo artefatto: un cubo vivificante che è stato dapprima chiamato Cubo Energon e poi ribattezzato The AllSpark. Pare che abbiano deciso di unire il nome originale proveniente da Beast Machines con la descrizione di un aldilà dei Transformers, che vede un ammasso di scintille di vita come l'origine e la fine di tutti i robot.

Nel primo film dei Transformers, l'AllSpark è stato raffigurato come l'unico creatore. Si tratta di un potente oggetto semi-senziente di origine misteriosa, responsabile dell'energizzazione del metallo vivente di Cybertron tramite le scintille di vita e della creazione della prima generazione di Transformers. Quando è giunto sulla Terra, l'energia del Cubo è stata in grado di infondere spontaneamente le macchine umane con la vita, creando mutazioni a partire da veicoli e apparecchi comuni.

Per promuovere questo evento e i relativi giocattoli, Hasbro ha inserito l'AllSpark nella serie animata Transformers Animated, fornendo più o meno la stessa trama classica che considera questo oggetto misterioso come il creatore della specie cybertroniana.

In altre parole, i frammenti singoli dell'AllSpark contenevano un potere tale da trasformare qualsiasi oggetto inanimato nelle vicinanze in nuovi Transformers. Questo concetto è stato poi ripreso nell'origine di Primus, stabilendo il Cubo come il meccanismo divino creato dal dio robotico stesso per generare nuove scintille di vita.

Quasi un decennio dopo, la serie animata Cyberverse del 2018 ha riaffermato il Cubo come il misterioso e apparentemente unico progenitore della vita cybertroniana. Anche il fumetto War for Cybertron Trilogy ha seguito una strada simile, sostenendo che Cybertron non sarebbe in grado di sopravvivere senza l'AllSpark. Gli sviluppi recenti presentati nella serie live-action, in particolare l'introduzione dell'enigmatico Creatore, hanno offerto una possibile visione dell'originale dell'AllSpark, ma finora le informazioni concrete sono rimaste elusive.

Transformers: breve guida alle serie animate

È interessante notare come i Transformers abbiano fatto la loro prima comparsa attraverso i cartoni animati, e quindi è giusto approfondire come questa forma di intrattenimento si sia evoluta nel corso del tempo. In particolare, analizziamo il ruolo fondamentale del doppiaggio nello sviluppo della storia. Inizialmente, quando i Transformers arrivarono in Italia nella metà degli anni '80, i Decepticons erano chiamati Distructor, Optimus Prime era noto come Commander, gli Autobot erano conosciuti come Autorobot, i Dinobot erano chiamati Dinorobot e persino Grimlock era chiamato Tiran.

Tali cambiamenti erano dovuti ai nomi dei giocattoli distribuiti da GiG. Solo nel 2008, con la distribuzione dei DVD, venne realizzato un nuovo doppiaggio che reintrodusse i nomi originali e un adattamento più fedele alla serie. 

Da Transformers: Headmasters a Transformers: Car Robots

La serie originale si concluse il 25 febbraio 1987, ma successivamente furono prodotti nuovi show come Transformers: Headmasters e Transformers: Zone. Nel 1996, fece il suo ingresso la prima serie completamente in 3D, nota come Beast Wars, seguita da Beast Machines nel 1999.

La prima serie venne trasmessa in Italia poco dopo la sua uscita negli Stati Uniti, mentre la seconda arrivò solo 10 anni dopo, ma unicamente in versione Home Video. Beast Wars presentava ancora alcuni problemi di doppiaggio come la serie Generation 1, mentre Beast Machines manteneva i nomi originali dei personaggi. Tra le due serie, va menzionata anche Beast Wars Neo, un anime giapponese disegnato in modo tradizionale che non è ancora arrivato in Italia.

Solo quattro anni dopo, nel 2000, arrivò una nuova serie legata esclusivamente alla narrativa giapponese chiamata Transformers: Car Robots. Questa venne importata negli Stati Uniti con il nome di Transformers: Robots in Disguise (che, a proposito, è lo stesso nome di un'altra serie originale statunitense senza alcuna connessione con quella giapponese) e il doppiaggio presentava solo alcuni problemi di pronuncia, ma i nomi dei personaggi rimasero quelli originali.

La Trilogia Unicron e il passaggio all'animazione statunitense

Nel 2002, iniziò la prima vera trilogia chiamata Trilogia Unicron, composta da Transformers: Armada, Transformers: Energon e Transformers: Cybertron. Nonostante fossero prodotte in Giappone, le prime due avevano un'impronta americana, mentre la terza non aveva alcun collegamento con le prime due. Per cercare un punto di congiunzione, il doppiaggio americano modificò i dialoghi e quello italiano fece lo stesso adattandosi.

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Le serie più recenti sono completamente statunitensi e includono Transformers Animated (2007), Transformers: Prime (2010), Transformers: Rescue Bots (2012), Transformers: Robots in Disguise (2015) e Transformers: Cyberverse (2018). Robots in Disguise è il sequel di Prime, e quest'ultimo viene considerato da Hasbro come il seguito del videogioco Transformers: La battaglia per Cybertron. Rescue Bots, invece, è un'opera destinata principalmente a un pubblico infantile.

Tra le produzioni più recenti, invece, spiccano Transformers: War for Cybertron Trilogy, conosciuto anche come Transformers - La battaglia per Cybertron: La trilogia, una serie Netflix basata sulla linea di giocattoli Hasbro. Si tratta comunque di una co-produzione tra Stati Uniti e Giappone.

I Transfomers al cinema

I Transformers hanno sicuramente lasciato il loro segno anche nel mondo del cinema. La prima pellicola ad uscire, nel 1986, fu Transformers - The Movie, un film d'animazione che si collocava cronologicamente 20 anni dopo la seconda stagione della serie The Transformers e un anno prima della terza. Questo film, come vedremo in seguito, ebbe anche due adattamenti a fumetti.

La saga di Michael Bay

Nel 2007, il franchise approdò sul grande schermo con Transformers, un film live-action che vantava la presenza di icone come Shia LaBeouf e Megan Fox nei ruoli di Sam Witwicky e Mikhaela Banes. Diretto da Michael Bay, il film fu un vero trionfo al botteghino, raggiungendo un incasso internazionale di incredibili 709.709.780 dollari. Ricevette anche tre candidature agli Oscar, ma segnò anche l'inizio delle candidature ai Razzie Award, tra cui una per Jon Voight come peggiore attore non protagonista.

Il successo del primo film diede il via alla realizzazione di altri due sequel: Transformers - La vendetta del caduto nel 2009 e Transformers 3 nel 2011. Il secondo film fu ampiamente criticato, tanto da ottenere sette candidature ai Razzie Award e vincere come peggior film, peggior regista a Michael Bay e peggior sceneggiatura a Ehren Kruger, Alex Kurtzman e Roberto Orci.

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Furono nominate anche Megan Fox come peggiore attrice protagonista, Julie White come peggiore attrice non protagonista, Shia LaBeouf e Megan Fox come peggiore coppia e il film come peggiore prequel, remake, rip-off o sequel. Curiosamente, fu anche candidato agli Oscar come miglior sonoro.

Il terzo film venne considerato un miglioramento rispetto al secondo, ma non all'altezza del primo. Nonostante ciò, Transformers 3 incassò più di qualsiasi altro film della trilogia, raggiungendo la cifra stratosferica di 1.123.794.079 dollari. Tuttavia, continuò a ricevere otto candidature ai Razzie Award e tre agli Oscar, senza vincerne alcuno.

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Dopo la trilogia, Michael Bay tornò a dirigere un quarto film: Transformers 4 - L'era dell'estinzione, un semi-reboot con un cast completamente nuovo e l'introduzione dei Dinobot, robot capaci di trasformarsi in dinosauri. Anche questa volta il film ottenne un grande successo al botteghino, raggiungendo un incasso di 1.104.039.076 dollari, ma fu stroncato dalla critica e ottenne sette candidature ai Razzie Award, vincendo due premi, tra cui quello per peggior regista.

Nel 2017 è stato rilasciato Transformers: l'Ultimo Cavaliere, un film che si avventura in una trama complessa e oscura che coinvolge il passato, il presente e il futuro dei Transformers, il pianeta Cybertron e persino la Terra. Con i suoi 12 Cavalieri di Cybertron, il mago Merlino e i Cavalieri della Tavola Rotonda, il film ha subito un calo significativo degli incassi, portando alla cancellazione del sequel previsto per il 28 giugno 2019 e all'annuncio di uno spin-off incentrato su Bumblebee.

La saga dopo Michael Bay

Ed è così che nel 2018 è arrivato Bumblebee, diretto da Travis Knight. La storia è ambientata negli anni '80 e vede Bumblebee, uno degli scout Autobot più amati, come protagonista. Il regista ha adattato il look dei robot per avvicinarli maggiormente alle loro versioni originali. Sebbene il film non abbia raggiunto un grande successo economico, è stato molto apprezzato dalla critica.

Nel 2023, invece, è arrivato Transformers - Il risveglio diretto da Steven Caple Jr. e primo film del cosiddetto Hasbro Cinematic Universe, ovvero pellicole basate interamente sulla linea di giocattoli Transformers. Vi lasciamo a un nostro articolo che vi spiega in che ordine guardare tutti i film dei Transformers

I fumetti e i manga dei Transformers

Passiamo ora a un aspetto meno noto dei Transformers: i fumetti. Marvel Comics, dopo il successo del cartone animato, decise di produrre una serie di 80 numeri dedicati a questa affascinante saga. Nel 1992, venne realizzata una miniserie di 12 numeri intitolata Generation 2, in cui i Transformers si uniscono per combattere una battaglia epica contro i Decepticon. Marvel realizzò anche un adattamento fumettistico di Transformers - The Movie nel 1986.

I fumetti americani ebbero un successo incredibile, ma i giapponesi cercarono di seguire la tendenza producendo, tra il 1990 e il 2000, dei manga ispirati a G1 e a Beast Wars. Tuttavia, questi volumi non riuscirono a raggiungere lo stesso livello di successo e rimasero confinati al territorio giapponese.

Dalla Dreamwave Productions alla IDW Publishing

Dopo un periodo di silenzio, i Transformers tornarono in edicola e nelle fumetterie grazie alla Dreamwave Productions di Pat Lee. Venne realizzata una miniserie di sette numeri intitolata Transformers Generation 1. Nonostante il grande successo di vendite e di critica, Dreamwave dichiarò inaspettatamente bancarotta e nel 2004 furono pubblicati solo gli ultimi capitoli conclusivi. Tuttavia, l'azienda si riprese dopo un solo anno grazie a finanziamenti esterni, ma nel frattempo i diritti del marchio erano passati alla Hasbro e alla IDW Publishing.

Nel 2006 iniziò la miniserie Infiltration, seguita da Escalation e Devastation, insieme a una serie parallela chiamata Stormbringer e alla serie Spotlight. Queste pubblicazioni hanno consentito all'azienda di comprendere l'interesse del pubblico e di stabilire le direzioni future per le pubblicazioni. Da quel momento, la trama si è espansa fino a creare un unico universo con uscite mensili.

Come accennato in precedenza, IDW ha anche realizzato adattamenti dei film cinematografici, prequel e sequel degli stessi, nonché opere in continuità con i videogiochi. Il primo di questi fu Transformers: The Animated Movie nel 2006, realizzato in occasione del 25° anniversario del film Transformers - The Movie.

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Successivamente, ci furono Transformers: La battaglia di Cybertron e Transformers: La caduta di Cybertron. Un'altra pubblicazione di rilievo fu una breve serie chiamata Transformers: Robots in Disguise, dedicata alla linea di giocattoli omonima uscita nel 2016, ma che, a partire dal numero 35, cambiò semplicemente nome in Transformers, poiché il titolo precedente fu utilizzato per un'altra serie pubblicata contemporaneamente.

Recentemente, nel 2018, IDW ha avviato l'ultima fase delle serie con il crossover Transformers: Unicron. Questo arco narrativo si è concluso nel novembre 2018 con la chiusura delle serie Optimus Prime e Transformers: Lost Light. Tuttavia, l'editore, in collaborazione con Hasbro, ha ripreso Transformers: Unicron nel marzo 2019, dando vita a una nuova fase delle pubblicazioni.

Transformers: i videogiochi

Infine, i Transformers hanno dimostrato di essere molto importanti anche nel mondo dei videogiochi. Nel corso degli anni, sono stati sviluppati infatti ben 24 titoli legati a questo franchise, che comprendono giochi originali, crossover e adattamenti come Angry Birds Transformers. Tra i titoli più celebri troviamo Transformers del 1986, Transformers: The Headmasters del 1987, Beast Wars: Transformers del 1997, Transformers: The Game del 2007 e Transformers: Rise of the Dark Spark del 2014. Nel 2020 è uscito Transformers: Battlegrounds, il primo gioco sui Transformers prodotto per una console domestica da quando è scaduta la licenza di sviluppo con Activision. 

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È innegabile, quindi, che i Transformers abbiano affascinato intere generazioni, catturando l'attenzione di milioni di spettatori curiosi di esplorare le spettacolari trasformazioni di questi robot colorati, capaci di assumere sembianze variegate e incredibilmente realistiche. È impossibile negare che almeno una volta non sia nata la speranza di vedere una macchina parcheggiata sotto casa trasformarsi magicamente in un grande robottone. Eppure, la speranza è sempre l'ultima a morire, così come quella di vedere finalmente un buon film dedicato a questo affascinante franchise.

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