Waifu, le mogli più famose degli anime

Autore: Elisa Erriu ,

Dice il famoso proverbio giapponese: “il cuore delle donne è come il cielo d’autunno“. Che è un po’ ciò che voleva intendere Giuseppe Verdi quando fece cantare al Duca di Mantova “La donna è mobile“. Sembra che ovunque, in ogni parte del mondo e in ogni tempo, le donne vengano considerate volubili, indecifrabili, un mistero per gli uomini. Ecco perché, talvolta, le temono, altre volte le idealizzano. Altre volte ancora le venerano.

In Giappone molte donne sono personaggi quasi “mistici” negli anime: guerriere senza paura, eroine determinate e coraggiose, oppure romantiche, affettuose, timidi consorti. Tra anime e manga, esiste una vasta schiera di figure femminili che nel corso degli anni ha sempre più spopolato nella cultura nipponica, al punto da diventare icone, modelli esemplari che incarnano virtù, peccati e desideri ambiti, tanto in Giappone quanto all’estero. Sono queste figure a rappresentare ciò che tutti cercano nella “moglie” perfetta: ecco perché si chiamano waifu. Noi vi presenteremo le più famose, la loro storia e almeno un motivo per cui amarle anche voi.

Waifu: chi sono le mogli perfette degli anime giapponesi?

Cosa significa waifu?

Letteralmente, la parola waifu è la traslitterazione in giapponese della parola inglese wife. Ma in realtà, in Giappone, esiste già più di un termine per intendere moglie, anzi, potremmo elencarvene almeno sette: molti, soprattutto gli insegnanti, chiamano la moglie di qualcun altro come okaasan, anche se questa parole significa letteralmente madre, per alludere al doppio ruolo della donna all’interno del suo nucleo familiare.

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In altri contesti si utilizza la parola nyoubou, termine utilizzato affettuosamente nelle coppie anziane. È da considerare invece un vezzeggiativo kamisan, che ha l'accezione di padrona di casa, profondamente diverso da fujin, termine antico, tradizionalmente usato per le mogli dei nobili o per le consorti dell’Imperatore. Attualmente fujin viene usato nei suffissi delle mogli dei politici o di altri personaggi famosi.

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Due dei termini più comuni per dire moglie sono tsuma e okusan. Il primo è di solito indicato soltanto per la propria moglie, mentre il secondo è un termine educato per riferirsi a una donna sposata. Tuttavia quest’ultima parola si ricollega alla storia patriarcale giapponese, in cui le mogli aspettavano dentro le mura domestiche il ritorno dei mariti che lavoravano nei campi.

Il kanji di okusan, infatti, contiene la parola per indicare la parte interna della casa, proprio come nel caso di kanai, che in passato significava esattamente dentro la dimora.

Nel tentativo, oggi, di distaccarsi dal significato recondito di alcuni di questi termini, mogli e mariti stanno iniziando a darsi nuovi appellativi: dato che kanai è usata spesso, ma eredita questa sfumatura discutibile dell’immagine della mogliettina dedita soltanto a casa e figli, ecco che, dunque, molte coppie giapponesi contemporanee stanno iniziando a rivolgersi alle mogli col proprio nome, un gesto molto intimo e personale per i giapponesi.

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Alcuni, invece, provano a dare un esempio ulteriormente più ampio e internazionale, quale chiamare le loro mogli waifu.

Sebbene ci siano alcune reticenze da alcuni per via della parola di origine straniera e del significato molto più legato al mondo degli anime e della fantasia, la parola waifu sta sempre di più diventando ai giorni nostri anche un intento di emancipazione femminile: meglio chiamarsi con un termine che sprona all’apertura mentale, rispetto a un termine che indica letteralmente una donna chiusa in casa.

La storia delle waifu

Le nostre “mogli” hanno un’origine piuttosto recente dal punto di vista etimologico: i primi segni di un utilizzo condiviso della parola waifu sembrano risalire intorno al 2007 nell’Urban Dictionary su Google, affermandosi pian piano sino al 2010 quando il lessico ha trovato sempre più spazio anche dai fan stranieri, attraverso l’utilizzo della parola anche nei manga.

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È opinione abbastanza comune, tuttavia, attribuire all’anime Azumanga Daioh, che risale al 2002, l’origine della parola waifu: nel corso di un episodio, alcuni studenti della serie animata trovano una fotografia che un insegnante ha lasciato cadere e chiedono chi sia la donna nella foto. L’insegnante risponde in inglese “mia moglie”, che appunto spesso viene trascritto come waifu, per via della traslitterazione con la pronuncia giapponese.

Da qui, i fan degli anime hanno iniziato a usare waifu per riferirsi a un personaggio a cui erano particolarmente affezionati o a uno che reputavano speciale per loro. Il termine si è diffuso in seguito anche al di fuori del fandom degli anime, finendo con l'essere usato anche per personaggi dei videogiochi o addirittura per personaggi reali.

Ecco perché molte Idol o cosplayer vengono spesso chiamate waifu. C’è anche qualche fan che prende seriamente questo termine, indossando addirittura una fede nuziale: ciò dimostrerebbe il proprio legame con il personaggio amato.

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Tuttavia, dato che il termine ha preso sempre più piede, ci si è domandati più a fondo sull’utilizzo di questa parola negli anni. Recenti prove hanno dimostrato che la parola waifu è stata utilizzata in Giappone almeno dagli anni '80: diverse fonti dimostrano che, ai tempi, alcuni giovani chiamassero già la propria moglie waifu, in alternativa alle limitazioni dei termini che venivano usati prima.

Questo dimostrerebbe che, nonostante il Giappone sia ancora adesso un paese afflitto fortemente dalla disuguaglianza di genere, ci sia la volontà da parte di alcune generazioni di adottare alcuni accorgimenti nei confronti della propria moglie.

Le caratteristiche e le differenze tra le waifu negli anime e i manga

A oggi, con il termine waifu, si intende dunque la “moglie” dei propri sogni, un personaggio, talvolta immaginario anche se non necessariamente, che incarna il proprio compagno ideale.

Non è necessario che questa waifu ricambi i sentimenti dei suoi "mariti", anzi, è in realtà una sorta di essere divino, una figura rispettata al punto da essere osannata con religioso distacco.

I fan, talvolta, amano a tal punto le proprie waifu che hanno inventato una sorta di “waifuismo”, ovvero di culto: prendono così sul serio il sentimento che nutrono verso questo personaggio, al punto da prendere alcune decisioni o comportarsi in un determinato modo, sulla base di ciò che la loro Waifu vorrebbe.

Ciò è interessante riportarlo anche perché le waifu non hanno atteggiamenti o aspetti stereotipati, come capita con le Tsundere, le Yandere e le altre -Dere. Le waifu, semplicemente, sono personaggi che piacciono a un gran numero di persone, sono in pratica le donne preferite dal fandom di anime e manga, adatte a ispirarli. E così una waifu coraggiosa e saggia, spingerà i propri fan a comportarsi allo stesso modo, una waifu combattiva e indipendente susciterà atteggiamenti simili e così via.

Ciò che differenzia le waifu da altri personaggi femminili molto amati dai fan, è di base l’età: eticamente parlando, non può essere definita moglie una minorenne. Tuttavia possono essere definiti waifu personaggi immaginari (adulti) anche di un altro genere sessuale: un po’ per ridere e un po’ per un serio schiaffo al sistema, molti fan definiscono, per esempio, Robert E.O. Speedwagon de Le bizzarre avventure di Jojo come una waifu.

Un alleato fedele, importante e di grande sostegno, dal fascino elegante: come si fa a non volerlo sposare?

Le waifu più famose degli anime e manga

Non è complicato presentarvi le waifu più desiderate dal Giappone fino oltre il Pacifico. È il popolo che le ha scelte. È più difficile dover decidere quali scartare, semmai. Perché la lista delle waifu, in realtà, sarebbe molto lunga, ogni anno, se non addirittura ogni mese, le classifiche cambiano e così i fan che avevano promesso eterno amore, vertono la rotta dei loro interessi verso la nuova arrivata: volubili umani. Tuttavia vi presentiamo le waifu indiscusse, quelle che nessuna lista oserebbe spodestare.

Partiamo con una delle prime waifu, un personaggio imprescindibile nell’immaginario di molti che c’erano quando l’alba degli anime e dei manga è sorta oltre l’orizzonte: Lamù. L’affascinante aliena dai capelli verdi e il bikini tigrato ha conquistato i suoi fan sin dagli anni ’80, prima nel manga di Rumiko Takahashi e successivamente (e soprattutto) con la serie creata dallo studio Pierrot. Una ragazza aliena disinibita e capricciosa, disposta a trasformarsi in una furia per il suo caro Ataru Moroboshi. Chi non la vorrebbe come il proprio “tesoruccio”? L’importante è che non la lasciate cucinare.

Tutti amano Hinata Hyuga: oltre a essere una perfetta hajidere, la moglie di Naruto Uzumaki è una shinobi del Villaggio della Foglia, nell’universo creato da Masashi Kishimoto: da timida e timorosa ragazza, il suo amore segreto nei confronti di Naruto la motivano a diventare una persona migliore e lavorando su sé stessa, diventa non soltanto una guerriera formidabile, ma impara anche a essere indipendente e sicura. Non è un caso che sia lei e non Sakura la waifu più amata dai fan di Naruto.

Questa non è una lista in ordine di importanza, anche perché non sapremmo altrimenti dove piazzare Fubuki di One Punch Man: nella classifica di mywaifulist.moe, un sito dove i fan di tutto il mondo possono esprimere il proprio parere votando la loro waifu preferita, è stata a lungo in cima. Bella, intelligente e dotata di grandi poteri, l’eroina conosciuta come Tempesta infernale ha molta fiducia in sé stessa, nonostante il suo complesso nei confronti della sorella Tornado.

Dopo l’incontro con Saitama, però, decide anche lei di voler pretendere di più per sé stessa e in cambio, vorrebbe cercare di reclutarlo nel suo gruppo di Classe B. È anche una delle poche persone che conosce il vero potere dell’Uomo da un Pugno solo.

Se dopo Fubuki abbiamo rinunciato alle altre prosperose waifu come Boa Hancock, Meiko Shiraki e Nelliel Tu Odelschwanck, non possiamo però non nominare Yoruichi Shihoin, uno dei personaggi più amati della serie di Bleach: l’ex capitano della 2a divisione del Gotei 13 è spiritosa, carismatica e dotata di una grande forza fisica.

Parla come un anziano (d’altronde ha di sicuro superato i cent’anni), ha una grande conoscenza della Soul Society, eppure nasconde uno spirito giovane, frizzante e vivace. Inoltre può trasformarsi in un gatto nero. Come si può non amarla?

Due waifu invece in rapida ascesa sono Yor e Mirko: Yor Forger del celebre anime di SpyxFamily è un’assassina letale dal cuore tenero, mentre Mirko di My Hero Academia, il nome da eroina di Rumi Usagiyama, è un’eroina atletica e agile, che fa del caldo e delle sue gambe delle vere armi letali. Entrambe sono abili combattenti e hanno conquistato i fan proprio per la loro tenacia e non di meno per il loro aspetto fuori dai soliti standard.

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My Hero Academia (Vol. 1)

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Un po’ come è successo con Mikasa Ackerman di L’Attacco dei Giganti e Makima di Chainsaw Man: anche queste due protagoniste sono sempre in cima nelle liste delle waifu più desiderate. È curioso, però, che al contrario di Yor e Mirko, sia Makima sia Mikasa hanno personalità più estreme. Mikasa è come se nutrisse un amore “ipnotizzato”, mentre Makima è un’ambiziosa stratega provocante. Due waifu perfette per chi cerca una vittima da salvare e una carnefice.

Procediamo con Tohru, di Miss Kobayashi’s Dragon Maid, l’adorabile dragonessa che ama fare da cameriera alla sua Kobayashi, Marin Kitagawa, e la sexy cosplayer di My Dress-Up Darling: due ragazze dotate di un’estroversa personalità incentrata sul compiacere il proprio interesso amoroso, incarnano un po’ l’ideale più ambito da gran parte dei giapponesi (e non solo).

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E concludiamo, infine, con Zero Two ed Erza Scarlet: la prima è conosciuta anche come Partner Killer poiché nella serie di Darling in the Franxx alcuni personaggi devono pilotare dei robot insieme a dei co-piloti e a quanto pare nessuno riusciva a sopravvivere dopo esser salito tre volte a bordo con lei. Tranne Hiro, che diventa così il suo “tesoro”.

Erza, invece, viene considerata spesso come una delle waifu più desiderate tra tutti i waifu: il personaggio di Fairy Tail ama il teatro, la torta e Jellal Fernandez, tuttavia nasconde spesso il suo lato amorevole dietro un’armatura scintillante. Combatte ferocemente per proteggere i suoi compagni, è leale e affabile. È stata per molti anni in cima nelle classifiche delle migliori waifu per le sue molteplici qualità.

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