Il governo giapponese ha annunciato un ambizioso progetto per contrastare la pirateria online di anime e manga utilizzando l’intelligenza artificiale (IA). L’Agenzia per gli Affari Culturali ha stanziato circa 300 milioni di yen (circa 2 milioni di dollari) per sviluppare un sistema di rilevamento automatico, incluso nel budget supplementare del 2024.
- Il Giappone combatte la pirateria con l'Intelligenza Artificale: stanziati 2 milioni di dollari
- Viz Media, Aniplex e Toei: tutte unite contro la pirateria
Il Giappone combatte la pirateria con l'Intelligenza Artificale: stanziati 2 milioni di dollari
Il sistema, ancora in fase di sviluppo, sarà in grado di identificare immagini piratate online attraverso l’analisi della struttura dei siti e dei contenuti caricati illegalmente. L’obiettivo è agevolare i titolari dei diritti nell’inoltro di richieste di rimozione, riducendo tempi e costi associati alla ricerca manuale. Un portavoce dell'Agenzia ha recentemente dichiarato:
Esistono limiti nell’individuare i siti pirata con l’occhio umano. Vogliamo sviluppare contromisure efficaci per proteggere i titolari dei diritti.
Viz Media, Aniplex e Toei: tutte unite contro la pirateria
Questa iniziativa potrebbe portare a un aumento delle richieste di rimozione DMCA, come già evidenziato da Google nel suo recente Transparency Report. Grandi aziende come VIZ Media, Toei Animation e Aniplex of America sono tra le principali richiedenti di tali rimozioni. Anche Shueisha, editore di One Piece e Jujutsu Kaisen, ha recentemente coinvolto Google, PayPal e VISA in una causa per ottenere informazioni sugli utenti pirata.
Il progetto giapponese segue altre iniziative anti-pirateria, come l'introduzione della tecnologia Toon Radar di WEBTOON, che incorpora informazioni invisibili nei contenuti per tracciare la fonte delle fughe di notizie.
Recentemente, anche l'industria anime sta adottando tattiche simili: Aniplex e Toho hanno utilizzato filigrane quasi invisibili per identificare i leaker su X (ex Twitter). Tuttavia, queste tecniche hanno sollevato preoccupazioni, poiché potrebbero colpire anche utenti innocenti.
L'uso dell’IA potrebbe rappresentare un'importante svolta, ma resta cruciale evitare errori nel riconoscimento dei contenuti per non danneggiare ingiustamente siti legittimi.
immagine in evidenza via amazon.it
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