Netflix ha distribuito molte serie TV degne di nota nel 2019: alcune sono novità, altre stagioni successive di show che hanno debuttato negli anni precedenti. Il catalogo del servizio viene aggiornato costantemente ed è composto da titoli buoni, mediocri (che spesso l'azienda cancella senza pietà) e ottimi. La fine dell'anno è ormai vicina: è dunque tempo di tirare le somme. Quali sono le migliori serie TV Netflix del 2019?
Abbiamo fatto una cernita di tutti gli show usciti da gennaio a oggi, selezionando solo quelli che si sono davvero distinti. Non è stato chiaramente un lavoro semplice, perché di belle produzioni il colosso dello streaming ne sforna in continuazione; va inoltre precisato che l'elenco riportato non è una classifica, dal momento che le serie TV scelte sono state inserite in ordine di uscita.
L'articolo verrà aggiornato nel caso di uscite di livello nell'ultimo mese dell'anno - e #The Witcher potrebbe essere una di queste.
INDICE
- Sex Education
- Russian Doll
- The Umbrella Academy
- The OA
- Amiche per la morte - Dead to Me
- When They See Us
- Dark
- Stranger Things
- La casa di carta
- Mindhunter
- Unbelievable
- Peaky Blinders
- Atypical
- The End of the F***ing World
- The Crown
- Bonus +1: Pose
Buona lettura!
#Sex Education
Il 2019 di Netflix è cominciato alla grande. Con il debutto di Sex Education, l'11 gennaio, Gillian Anderson e Asa Butterfield hanno vestito i panni di madre e figlio per toccare il delicato tema della sessualità nei giovani. La commedia drammatica ruota intorno a Otis, uno studente delle scuole superiori che si improvvisa "terapista sessuale" (a pagamento) per i suoi compagni dopo aver appreso ogni segreto da sua madre, scrittrice e sessuologa di professione.
È una serie TV divertente, a tratti un po' spinta, ma che riesce a esplorare fino in fondo i personaggi; parla inoltre di omosessualità e bullismo, comunicando a età diverse pur essendo etichettata come teen drama. Il merito è da ricercarsi nella sua capacità di rappresentare gli adolescenti in modo brillante e mai banale.
#Russian Doll
L'1 febbraio è stato il turno di Russian Doll, show incentrato su una sviluppatrice di videogiochi newyorkese che, il giorno del suo compleanno, viene investita mentre cammina per la strada. La donna muore, ma si ritrova nella casa dell'amica che le ha organizzato la festa a sorpresa, rivivendo tutto dal principio. Non solo una volta.
Qualcosa la porta a morire e rivivere costantemente quel giorno, in un loop terrificante da cui tenta di uscire comprendendone le origini. Con l'incedere degli episodi, la serie diventa ambiziosa e complicata, passando da commedia a dramma: una produzione Netflix accattivante di questo 2019, in grado di commuovere e divertire.
#The Umbrella Academy
Lo show tratto dall'omonimo fumetto ideato da Gerard Way, cantante dei My Chemical Romance, è stato distribuito su Netflix il 15 febbraio e racconta la storia di sette bambini adottati dall'eccentrico miliardario Sir Reginald Hargreeves, che scopre i loro poteri speciali e decide di farne una squadra per difendere il mondo.
The Umbrella Academy si discosta dalle serie sui supereroi cui siamo abituati e, sebbene sia fedele alle atmosfere grottesche dell'opera originale, punta molto sull'introspezione dei protagonisti, permettendo allo spettatore di entrare in empatia con essi. È una serie TV su una famiglia disfunzionale, che bilancia perfettamente scene d'azione e drammatiche, risultando una delle storie di supereroi più interessanti in circolazione, del tutto fuori dagli schemi.
#The OA
La serie Netflix che tratta l'esperienza pre-morte con una pennellata di fantascienza ha debuttato sulla piattaforma il 22 marzo. Proprio come la stagione precedente, la season 2 è ricca di misteri e nodi narrativi che lo spettatore si trova a sciogliere lentamente con la visione degli episodi. La serie è adatta a tutti gli appassionati del genere mystery, ma è anche un po' thriller e molto surreale. La trama complicata e le tematiche particolari che affronta, tuttavia, l'hanno resa sin dal principio una produzione di nicchia: questo è uno dei motivi per cui il colosso dello streaming ha deciso di non rinnovarla, sebbene i fan l'adorassero.
In seguito all'annuncio della cancellazione, molti abbonati si sono riversati in rete per lamentarsi della decisione, ma il noto servizio ha deciso di non accontentarli neppure con un film conclusivo. Ce ne sarebbe stato davvero bisogno, perché lo show si chiude con un cliffhanger e lascia molte domande senza risposta. Nonostante tutto, la seconda stagione di The OA è coinvolgente e accattivante, un titolo contemplativo che avrebbe meritato tutt'altro destino.
#Amiche per la morte - Dead to Me
Dead to Me è uscita il 3 maggio e da molti è considerata il "Big Little Lies di Netflix". Come le protagoniste dello show HBO, infatti, anche Jen e Judi nascondono indicibili segreti. La serie può essere etichettata come dark comedy e, sebbene non scruti in profondità la psicologia dei personaggi come fa Big Little Lies, riesce a intrattenere e appassionare lo spettatore grazie a protagoniste femminili autentiche e misteri che cominciano con l'omicidio iniziale del marito di una delle due e continuano fino al termine della stagione.
Lo show deve molto all'interpretazione di Christina Applegate e Linda Cardellini, che rendono l'alchimia tra i loro personaggi naturale e convincente.
#When They See Us
Altra novità di spessore del 2019, When They See Us è uscita il 31 maggio e documenta il noto caso della jogger di Central Park del 1989. Cinque giovani innocenti furono accusati di aggressione e vennero scagionati solo nel 2002, in seguito alla confessione del vero colpevole. Fu uno dei crimini di maggiore risonanza mediatica degli anni '80 e la miniserie Netflix, composta da 4 episodi, ricostruisce il dramma di quei cinque ragazzi. Porta sul piccolo schermo la loro straziante storia, tramutatasi in un calvario lungo anni.
Uno show straordinario nella messa in scena, nella tecnica del racconto e nella fotografia, talvolta costituita da immagini forti ed empatiche. La showrunner Ava DuVernay riprende un caso di cronaca, punta i riflettori sull'ombra del razzismo e confeziona un vero e proprio gioiellino per gli abbonati Netflix.
#Dark
L'estate di Netflix è cominciata nel migliore dei modi, con l'uscita della seconda stagione di Dark il 21 giugno. I nuovi episodi hanno riportato gli spettatori nella cittadina di Winden, tra viaggi nel tempo e personaggi legati indissolubilmente tra loro, il cui passato, presente e futuro si intrecciano per creare una trama intrigante e talvolta complicata. La season 2 ha buttato nel calderone anche la minaccia di un'imminente apocalisse che Jonas, uno dei personaggi principali dello show, deve riuscire a sventare.
Dark è in grado di trattare temi notevoli, come l'inevitabilità del proprio destino, gestendo contemporaneamente vicissitudini familiari e viaggi temporali. Si eleva a produzione di alto livello, una delle migliori disponibili sul colosso dello streaming.
#Stranger Things
In un articolo dedicato alle migliori serie di Netflix del 2019, non poteva certo mancare Stranger Things. La serie creata dai fratelli Duffer è diventata un vero e proprio fenomeno pop, merito dei suoi personaggi carismatici, di una sceneggiatura curata nei minimi particolari e dei numerosi riferimenti della cultura anni '80.
Il 4 luglio scorso è uscita la terza stagione, divenuta presto la più vista del 2019 sulla piattaforma: ambientata proprio in prossimità della festa dell'Indipendenza americana, la season 3 è ricca di colpi di scena e momenti di pura suspense, ed è caratterizzata da un crescendo di emozioni che raggiungono il culmine nel gran finale. Con una quarta stagione già annunciata, Stranger Things è senza dubbio la punta di diamante del servizio streaming.
#La casa di carta
Tra gli show più gettonati di Netflix si annovera inoltre La casa di carta, produzione spagnola incentrata su una banda di criminali che tenta di espugnare prima la Zecca di Stato, poi la Banca di Spagna. Il 19 luglio è uscita la parte 3, durante la quale i rapinatori hanno attuato un piano rischiosissimo per salvare Rio, uno dei membri del gruppo catturato dalle forze dell'ordine, interrogato e torturato.
La serie TV approfondisce i rapporti tra i personaggi e fa sentire lo spettatore parte della squadra, dando inoltre spazio a momenti adrenalinici e tanta azione. La casa di carta è un inno alla Resistenza, alla lotta contro il sistema e ai valori del socialismo, e si pone come incontro tra la soap opera spagnola e il crime comedy hollywoodiano.
#Mindhunter
La seconda stagione di Mindhunter ha debuttato il 16 agosto e ha dato il via all'azione vera e propria: mentre la season 1 si concentrava sulla presentazione dei personaggi, nei nuovi episodi si esce dai lugubri stanzoni dei carceri federali, osservando Holden Ford e Bill Tech mentre indagano sugli omicidi di Atlanta.
Per tutti gli amanti del genere crime, Mindhunter rappresenta uno dei prodotti più riusciti e raffinati: lo show Netflix scruta non solo le menti disturbate degli assassini, ma anche degli stessi protagonisti, attraverso i loro caratteri e comportamenti.
Peccato che per la prossima stagione si dovrà attendere un bel po'...
#Unbelievable
Tra le novità più interessanti del 2019 c'è poi Unbelievable, drama di 8 episodi con Merritt Wever e Toni Collette che racconta le indagini seguenti a una serie di stupri nello stato di Washington e in Colorado. Lo show Netflix, basato sulla segnalazione di T. Christian Miller e Ken Armstrong, pubblicata da ProPublica e The Marshall Project, è una storia reale e agghiacciante a cui è difficile rimanere indifferenti. Un crime drama in cui il villain non è una figura magnetica e affascinante, né un personaggio misterioso, ma la mostruosità dell'uomo e l'oggettivizzazione delle donne.
Però in Unbelievable c'è anche il riscatto del gentil sesso: il cast al femminile brilla sul set e le due detective, astute e caparbie, si prendono la loro meritata rivincita. Lo show, uscito su Netflix il 13 settembre, è l'esempio perfetto di come un'opera ispirata a fatti realmente accaduti possa rendere giustizia alle vittime che hanno vissuto il dramma.
Peaky Blinders
Il 4 ottobre è uscita la quinta stagione di Peaky Blinders, che riprende la storia a partire dalle conseguenze causate dalla crisi finanziaria del 1929. Lo show si è evoluto considerevolmente dai violenti conflitti confinati a Birmingham delle prime stagioni, diventando un titolo intrigante e più incentrato sul potere, la famiglia e la ricchezza.
Sebbene il microcosmo della serie distribuita da Netflix si sia ampliato nel corso degli anni, e probabilmente continuerà a crescere insieme alla carriera politica di Tommy, la stagione 5 ha dimostrato che lo show potrebbe ingrandirsi senza perdere la sua attenzione ai meccanismi interni e intimi della famiglia Shelby.
#Atypical
Il 1 novembre è uscita la season 3 di Atypical, serie che affronta il tema dell'autismo e che, sin dalla prima stagione, ha saputo conquistare i fan grazie al giovane Sam (affetto dalla sindrome di Asperger). Nei nuovi episodi, il protagonista ha cominciato a frequentare il college, sebbene le statistiche per i ragazzi come lui non siano molto incoraggianti. La forza dello show sta nella sua capacità di trattare una patologia così invalidante non come elemento negativo, ma come qualità di Sam.
La storia è narrata con semplicità e ironia, ma talvolta commuove. Una serie TV Netflix che invita lo spettatore a non vedere la diversità come un difetto, ma come l'aspetto caratterizzante di una persona.
The End of the F***ing World
La storia di Alyssa e James si è conclusa con una seconda stagione coi fiocchi, giunta su Netflix il 5 novembre. Una dark comedy ricca di sfaccettature, allusioni e riflessioni su temi esistenziali con cui è difficile non empatizzare. Sebbene possa di primo acchitto sembrare una produzione teen, lo script è tutt'altro che adolescenziale e i dialoghi, anche quando sono conditi di umorismo nero, non risultano mai frivoli.
Lo show esplora i fondali del trauma e le relative conseguenze, il baratro della depressione, l'incapacità di comunicare e l'incomprensibile meccanismo di come la violenza porti altra violenza. Dopo il cliffhanger sul finale della prima stagione, i fan non desideravano altro che un prosieguo dell'epopea dei due giovani britannici: la season 2 di The End of the F***ing World non allunga il brodo, ma con pochi e brevi episodi rende giustizia a un titolo profondo e pungente.
#The Crown
La storia della Regina Elisabetta II è giunta alla sua terza stagione, uscita su Netflix il 17 novembre. A distanza di 25 anni dall'incoronazione, i nuovi episodi seguono una regnante più matura, alle prese con le pene d'amore della sorella Margaret e del figlio Carlo e con un rapporto con Filippo risanato solo in apparenza, ma segretamente in crisi.
Nonostante un ritmo più frammentato delle due stagioni precedenti, la season 3 può contare su uno dei migliori cast mai visti sul piccolo schermo: la brillante Claire Foy lascia il posto a una strepitosa Olivia Colman, ma anche i personaggi secondari godono delle splendide performance di Josh O'Connor (Carlo) e Erin Doherty (la Principessa Anna), per non parlare di Helena Bonham Carter nei panni di Margaret. The Crown è uno show che eccelle sotto ogni punto di vista, in grado di ricostruire la vita della più longeva regina della storia inglese con una ricercatezza che ammalia e affascina.
Bonus +1: Pose
Pose non è una serie prodotta direttamente da Netflix, ma da FX. Dal momento che, tuttavia, in Italia è disponibile grazie al gigante dello streaming abbiamo pensato di inserirla nell'articolo.
La seconda stagione di Pose, serie scritta da Ryan Murphy (creatore, tra le altre cose, di American Horror Story), è uscita il 30 ottobre e torna a raccontare le vicende di un gruppo di omosessuali e transessuali nella New York di fine anni '80 e inizio '90.
La season 2 approfondisce le tematiche trattate nella prima, con episodi ricchi di pathos e spunti interessanti per la riflessione: lo show parla dell'importanza della famiglia, della lotta ai diritti e del desiderio di realizzarsi, ponendo enfasi sulle problematiche di una realtà cieca nei confronti delle minoranze. Uno show che spinge lo spettatore verso una visione più aperta e lo coinvolge con personaggi variegati e mossi da personalità forti.
Quali di queste serie TV avete visto?
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